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Un sito sugli zerbini femministi...

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Red-:
Su qualunque personaggio o persona, nota o non nota, si può trovare qualcosa di misandrico e di "maschiopentito".
Chi mette tutti nello stesso calderone senza onestà intellettuale e senza prima essere certo di quello che fa, porta acqua al mulino femminista, screditando pesantemente la QM.
Tutti colpevoli= nessun colpevole. Nessun colpevole perchè se tutti scrivono a favore delle donne, un motivo ci sarà. E così hanno ragione loro, le femministe.
Può bastare un solo nome sbagliato per screditare un lavoro immane, di centinaia di nomi. Ergo è necessaria una attenzione assoluta.

Fazer:
Io penso che molti di coloro che vengono considerati zerbini siano solo opportunisti che hanno tutto da guadagnare lisciando il pelo alle donne.
Si sono fatti parecchi esempi di politici e personaggi del mondo dello spettacolo.
Ma molti dei primi si comportano così solo per strizzare l'occhio al bacino elettorale "rosa".
I secondi di solito aprono bocca in occasione della promozione del loro ultimo libro/film/programma televisivo, e il loro vero scopo è quello di vendere.
Certo, si potrebbe parlare della loro miopia/stupidità, ma penso che se i loro elettori/clienti fossero, chessò, i cavalli, li sentiremmo proclamare convinti l'inferiorità dell'essere umano nei confronti dell'equino.
Vero e unico maschiopentito è colui che, pensando di non avere nulla da perdere/guadagnare, parla di inferiorità dei maschi perchè ne è intimamente convinto.
Perchè, poveraccio, ha preso molte più batoste dai maschi che dalle femmine, ed è rimasto scottato.
Chissà...

Red-:
Qualche critica a questo sito:
http://zerbini.altervista.org/


1- Vittorio Sgarbi è da sempre iper-critico nei confronti delle femministe

2- Umberto Bossi anni fa è stato colpito da Ictus ed è rimasto 20 giorni in coma farmacologico. Non so se avete idea di cosa significhi. Da qui a dire che il movimento da lui fondato (i "celoduristi") sia pro-feminist, ce ne passa. Appare evidente la strumentalizzazione.
Quel sito è già screditato, per quanto mi riguarda. Se domani al suo autore fosse antipatico Casini o Di Pietro, scriverebbe una frase misandrica su di loro.
Così è, raga.  Dove sta il lavoro di indagine, dove sta il senso!??

Guit:
Concordo con Red e Fazer. Bisogna usare cautela per dare dello zerbino. Come scrivevo malamente prima, dire bene della donna è anche una forma di omaggio cavalleresco che viene dal passato in cui tutti possono cadere.

Bisogna vedere il contesto, se c'è un pensiero organico, una frase non basta.

Forse lo zerbino lo si identifica con maggior precisione non quando parla bene della donna, ma quando parla male dell'uomo ...

La carestia è una brutta cosa. Quando uno ha fame riesce a dire delle cose della pizza che non direbbe nemmeno del paradiso. Lo sbobinamento della retorica incensante pro-donna porta a una sola cosa: una immensa insoddisfatta voglia di trombare.

Ora ditemi voi se in nome di questa cosa si può parlare di progresso.

Fazer:

--- Citazione da: Guit - Dicembre 04, 2011, 02:02:24 am ---Forse lo zerbino lo si identifica con maggior precisione non quando parla bene della donna, ma quando parla male dell'uomo ...

--- Termina citazione ---

Anche qui ci sarebbe da discutere.
Che a ben vedere, ci sarebbe da parlare malissimo dell'uomo.
Almeno del medioman ottuso, ignorante, arrogante, col quale tutti abbiamo a che fare continuamente al lavoro, per strada, etc.
Del resto, se non lo fosse, almeno per quanto riguarda la qm, si sarebbe già "svegliato" da tempo.
E così in cabina elettorale.
A volte mi chiedo se valga la pena farsi il sangue amaro, quando in molti casi il soggetto discriminato è un maledetto caprone forte con i deboli che meriterebbe solo di essere abbattuto come un capo di bestiame.
Li vedo ogni giorno, i maschi discriminati: per ogni povero cristo, buono e onesto, che non merita quella sorte, ce ne sono almeno dieci che andrebbero spediti a raffreddare il nocciolo del reattore di Fukushima a mani nude.
Con questo intendo dire che magari molte dichiarazioni antimaschili che abbiamo letto sono state fatte pensando proprio a soggetti come quelli che ho citato.
Magari sono dichiarazioni fatte...in buona fede.
Alle volte è difficile difendere gli uomini...
Ed è difficile non generalizzare.

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