Autore Topic: Articolo contro la tassazione "rosa"  (Letto 2892 volte)

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Offline Marco.Faraci

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Articolo contro la tassazione "rosa"
« il: Dicembre 05, 2011, 10:59:38 am »
Ciao a tutti,
scusate se intervengo sempre in modo autopromozionale  ;)  ma ci tengo a segnalarvi l'articolo di oggi contro la tassazione agevolata per le donne.
Dato che probabilmente sarà una questione di attualità vi ringrazio se vorrete aiutarmi a diffonderlo e magari sostenerlo con un like sul sito di Libertiamo.

http://www.libertiamo.it/2011/12/05/tassazione-rosa-perche-sarebbe-ingiusta-e-pericolosa/

Un saluto,
Marco


Offline Guit

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Re: Articolo contro la tassazione "rosa"
« Risposta #1 il: Dicembre 05, 2011, 13:32:01 pm »
Dal tuo articolo: <<... Come ben spiega il sociologo Warren Farrell, le ragioni del maggior reddito medio degli uomini dipendono da carriere di studi più in linea con le esigenze del mondo del lavoro, dalla disponibilità a compiere lavori più rischiosi, ad accettare posizioni meno stabili, a garantire una maggiore continuità di prestazione oltre che a lavorare per orari maggiori – cosa che non si traduce solo proporzionalmente in “più ore – più soldi”, ma apre anche la strada a maggiori occasioni di socializzazione professionale ...>>

L'ho evidenziato perché per dire queste verità oggi ci vuole coraggio. Bravo Marco.

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Offline Giuseppe83

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Re: Articolo contro la tassazione "rosa"
« Risposta #2 il: Dicembre 05, 2011, 15:09:54 pm »
Davvero un ottimo articolo.

Offline Utente cancellato

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Re: Articolo contro la tassazione "rosa"
« Risposta #3 il: Dicembre 05, 2011, 16:21:11 pm »
la contestazione al criterio utiliaristico di ichino non mi sembra molto efficace (il resto è ottimo).
comunque ho votato e fatto girare.
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Offline Rita

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Re: Articolo contro la tassazione "rosa"
« Risposta #4 il: Dicembre 05, 2011, 16:35:24 pm »
la contestazione al criterio utiliaristico di ichino non mi sembra molto efficace (il resto è ottimo).
comunque ho votato e fatto girare.

dici questo pezzo?:
 :unsure:
Citazione
Un’altra argomentazione che viene portata a favore degli sconti fiscali per le donne è quella che i suoi esiti sarebbero nella direzione dell’interesse generale (o per lo meno nell’interesse dello Stato). Ad esempio secondo Alberto Alesina ed Andrea Ichino, i principali teorici della tassazione “sessuata”, le basi economiche della tassazione preferenziale femminile si fondano sul fatto che l’offerta di lavoro femminile è più elastica di quella maschile e pertanto più sensibile al livello delle paghe. Tassando meno le donne le si incoraggiano a lavorare, piuttosto che a stare a casa ad accudire i figli. Invece l’offerta maschile di lavoro risulta più rigida – gli uomini scelgono di lavorare comunque. Quindi tanto vale spremerli il più possibile.

Questo approccio puramente utilitaristico, tuttavia, conduce ad esiti assolutamente insostenibili. Estrapolando più in generale il concetto di “tassazione ottimale” di Alesina ed Ichino, si potrebbe arrivare a dire che va tassato di più proprio chi ha più bisogno di lavorare. Tanto per fare un esempio, a parità di reddito, una madre single dovrebbe pagare più tasse di una donna sposata, perché al contrario della seconda non ha l’opzione di non lavorare.

quel principio di Ichino e Alesina era risultato poco chiaro anche a me. Un po' come dire.. gli uomini lavorano per necessità perchè non avrebbero altro modo di sopravvivere e quindi li si puo' tassare di più, mentre le donne se le tassi di più rinunceranno al lavoro e staranno a casa sopravvivendo lo stesso.  Perchè non ti sembra efficace?

Tra l'altro, ieri nell'esposizione della manovra hanno fatto un accenno alla deducibilità IRAP per le donne ed i giovani (non chiarendo però cosa si intende per "giovani"), mantenendo invece la non deducibilità per il lavoro degli uomini. E' comunque un incentivo per le aziende, a parità di requisiti, ad assumere una donna anzichè un uomo.


p.s.: complimenti anche da parte mia, ovviamente l'ho fatto girare su facebook e su la 27a ora, (se non me lo censurano)  ^_^ proprio in coda ad un post che parlava della proposta di Alesina e Ichino, tra l'altro evidenziando proprio il pezzo che ho quotato.
L'esperienza è un pettine che la vita ti dà dopo che hai perso i capelli

Offline Utente cancellato

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Re: Articolo contro la tassazione "rosa"
« Risposta #5 il: Dicembre 05, 2011, 16:46:24 pm »
si rita dico quel pezzo che hai evidenziato.

non è efficace perchè  l'elasticità è ampiamente usata in economia e quindi o la critichi proprio come concetto o non puoi  criticarne un impiego, a meno di dimostrare che in quel caso non è corretto utilizzarla , cosa che non è stata fatta. 
si può affermare che gli uomini sono costretti a trovare lavoro(ed io concordo con questo affermazione)  ma questa è un'altra  critica , di matrice socio-culturale e non basata sull'elasticità.

l'esempio riportato della madre single / madre sposata è facilmente contestabile con il fatto che  il criterio ichino si applica per chi è (presuntamente) in difficoltà e su chi è (presuntamente) agevolato , non per chi  è costretto a trovare lavoro.
 
capovolgendo (per assurdo) il ragionamento:
come dire che il ricco spende sempre un milione e quindi  egli è costretto a spendere un milione.
va quindi detassato perchè è costretto a  spendere i soldi.
invece va tassato il ceto medio che invece ha un'alta elasticità.
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Offline Guit

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Re: Articolo contro la tassazione "rosa"
« Risposta #6 il: Dicembre 05, 2011, 16:55:27 pm »
<<... Nel secondo trimestre 2011 il numero degli occupati cresce in termini tendenziali dello 0,4% (+87.000 unità). Il risultato è dovuto esclusivamente allo sviluppo dell'occupazione femminile ...>>

http://www.istat.it/it/archivio/40719

<<... A ottobre 2011 gli occupati sono 22.913 mila, un livello sostanzialmente invariato rispetto a settembre. Il risultato è sintesi di un calo della componente maschile e di una crescita di quella femminile. Nel confronto con l'anno precedente l'occupazione aumenta dello 0,2% (53 mila unità) ...>>

http://www.istat.it/it/archivio/47036

Ora c'è la riduzione Irap. Pian piano la discriminazione già evidente nel diritto famigliare si estenderà al mondo del lavoro.

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Offline ilmarmocchio

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Re: Articolo contro la tassazione "rosa"
« Risposta #7 il: Dicembre 05, 2011, 19:16:07 pm »
sempre più confermato il legame tra mondo finanziario e femminismo.
rimango dell'idea che la prima cosa che deve fare l'uomo occidentale è impegnarsi il meno possibile.
portare il sistema al punto di rottura.
far calare la produttività in modo tale da innescare il collasso.
ci vadano gli " Ichino " a rischiare la vita.
Non vogliono le donne ad occuparsi dei figli.
e i figli li sarchiamo tutti negli asili, a farli diventare dei futuri disperati, grassi e depressi ?
Ichino, fatti una canna... ma del  gas :doh:

Offline Marco.Faraci

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Re: Articolo contro la tassazione "rosa"
« Risposta #8 il: Dicembre 06, 2011, 00:21:48 am »
Grazie a tutti.

@bhishma 
Forse non mi sono espresso benissimo ma il concetto era questo.

Alesina-Ichino più ancora che su finalità redistributive appoggiano matematicamente la loro proposta sul principio di tassazione di Ramsey, che in pratica prevede che sia conveniente tassare di più ciò che tende a scappare meno alla tassazione.
In questo senso un'applicazione coerente di quel principio dovrebbe prevedere che si tassino di più tutti i casi in cui l'offerta di lavoro è "rigida" e questo porta ad esiti anti-etici in quanto porterebbe a tassare di più, a parità di reddito, chi "sente" di dover lavorare di più, sia che questo dipenda dalla particolare etica del lavoro della propria area/comunità, dal proprio modello di genere (es. il sesso maschile) o da particolari condizioni di necessità (ho portato l'esempio della madre single che ha mediamente più bisogno di soldi di una donna sposata).



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Re: Articolo contro la tassazione "rosa"
« Risposta #9 il: Dicembre 06, 2011, 01:11:27 am »
@marco:

no,no ti sei spiegato benissimo ma non è come dici perchè l'applicazione di quel tipo di tassazione non viene fatta per far cassa ma con un obiettivo sociale quindi è inapplicabile laddove questo obiettivo sociale verrebbe contraddetto.


in linea generale,  l'estremizzazione di un ragionamento fino a trarne un assurdo è un procedimento logico sbagliato se applicato in un contesto reale (per quanto sia dialetticamente divertente).
tanto è vero che come controprova ho usato lo stesso criterio ma con parametri invertiti:  tassare  chi ha alta elasticità(il ceto medio) e detassare chi ne ha poco(il milionario).

puoi fare una critica socio-culturale a tassare chi, come gli uomini, hanno necessità di lavorare
ma non ne puoi fare una critica di logica.  
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Offline Guit

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Re: Articolo contro la tassazione "rosa"
« Risposta #10 il: Dicembre 07, 2011, 14:21:03 pm »
Ancora un po' peggio, se si può. La disposizione Irap non è solo per i neoassunti bensì per tutti i dipendenti inclusi.

CIRCA 3,9 MILIONI DI LAVORATORI DIPENDENTI !!!

http://www.corriere.it/economia/speciali/2011/manovra/notizie/irap-bonus-giovani-e-donne-uno-sconto-di-10600-euro-roberto-bagnoli_95fda734-20ba-11e1-80f3-2318928b83f9.shtml

ROMA - Si raddoppia dall'anno prossimo il bonus ai fini Irap per i giovani sotto i 35 anni e per tutte le lavoratrici. L'agevolazione dal 2012 sull'imponibile si eleva a 10.600 euro all'anno per le imprese del Nord e a 15.200 per le regioni del Sud. Sull'Irpef più leggero verrà calcolata l'aliquota Irap del 3,9% che vale sia per i dipendenti già assunti sia per quelli che lo saranno ma solo nel caso di contratti a tempo indeterminato. Con una serie di esclusioni, per favorire le piccole e medie aziende, che vanno dalle imprese che lavorano in concessione, ai settori dei trasporti, dell'energia, delle telecomunicazioni, delle poste. Per il Sud (Abruzzo, Molise, Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia) l'esclusione si allarga a banche e assicurazioni. Le risorse per finanziare questo forte stimolo economico per il mondo del lavoro, da quanto emerge dalle tabelle allegate alla relazione tecnica della manovra, ammontano a circa 1,6 miliardi per il 2012, a 3,5 miliardi nel 2013 e a 3 miliardi nel 2014.

Secondo i calcoli dei tecnici del Tesoro viene stimato che questa norma sia applicabile a una platea di circa 3,9 milioni di lavoratori dipendenti dei quali 2,8 donne e 1,1 uomini entro i 35 anni d'età. Il raddoppio del bonus Irap ha sorpreso perfino Confindustria che, in un primo tempo, pensava fosse riservato ai nuovi assunti. Il direttore generale di viale Astronomia Giampaolo Galli ha ammesso che nella manovra di Mario Monti «ci sono misure fondamentali per fare crescita». Oltre alla misura di cui sopra figura anche «l'incentivo fiscale alla ricapitalizzazione delle imprese, la ricostituzione dell'Istituto per il commercio con l'estero (Ice) e il potenziamento del fondo di garanzia crediti» rifinanziato per 400 mili
oni.
----

Vediamo:

1,6 + 3,5 + 3 = 8,1 miliardi

Allora un po' di soldi c'erano ... Uomini fino a 35 anni + donne. E non solo per i neoassunti bensì per tutti!!!

Ma gli uomini sopra i 35 anni hanno la scabbia, il colera, la sifilide, sono forse lebbrosi?

Perché fanno tutti le pulci alla manovra ma di questi 8 miliardi non ne parla mai nessuno?

Ci saranno effetti sugli uomini che lavorano e compiono 35 anni, diventando quindi per l'azienda un "peso" non necessario, essendo sostituibili con un nuovo giovane o una donna?

Ci saranno uomini oltre i 35 anni che stanno cercando un lavoro, avendolo perso nella crisi che ha colpito soprattutto uomini nei settori produttivi? Aggiungendo quindi un problema a quello già esistente della difficoltà di riposizionarsi a quell'età?

Ci sarà un ulteriore aggravamento delle condizioni già drammatiche oltre ogni ragionevole limite per il quasi milione di padri separati in povertà molti dei quali hanno pure perso il lavoro e hanno più di 35 anni?

La risposta dello Stato a tutto ciò è: STICAZZI

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Offline Cad.

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Re: Articolo contro la tassazione "rosa"
« Risposta #11 il: Dicembre 07, 2011, 15:01:36 pm »
La quota del costo del lavoro deducibile ai fini IRAP è per tutti di 4.600 euro in via generale, con il decreto si è elevata a 10.600 euro per donne e giovani sotto i 35 anni.

La differenza tra uomo sopra i 35 anni e donne è quindi di 6.000 euro; considerando una tra le varie aliquote IRAP, mettiamo il 3,9%, l'impresa risparmia per una donna rispetto ad un uomo euro 234,00/anno, il risparmio non è quindi di 10.600 euro come sembrerebbe a leggere certi articoli di stampa (spero di avere interpretato correttamente).


Offline Guit

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Re: Articolo contro la tassazione "rosa"
« Risposta #12 il: Dicembre 07, 2011, 15:07:19 pm »
In tal caso si esprimono malissimo e il provvedimento è carta straccia demagogica anche per quanto riguarda i giovani.

Resta il fatto che in condizioni di austerity hanno trovato 8,1 miliardi per questo, e non per i pensionati.

E perché confindustria è tanto lieta della notizia per un margine basso come dici?

Non si capisce granché.
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Offline Guit

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Re: Articolo contro la tassazione "rosa"
« Risposta #13 il: Dicembre 07, 2011, 15:30:01 pm »
Comunque Cad. in linea di principio il discorso resta. Meno urgente e drammatico di come sembrava ma comunque, a mio avviso, indicativo di una tendenza. Forse, dico forse, unica attenuante, il governo ha offerto uno zuccherino come contropartita alla mazzata pensionistica?

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Offline Cad.

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Re: Articolo contro la tassazione "rosa"
« Risposta #14 il: Dicembre 07, 2011, 16:13:08 pm »
Comunque Cad. in linea di principio il discorso resta. Meno urgente e drammatico di come sembrava ma comunque, a mio avviso, indicativo di una tendenza.

Condivido pienamente.

Era solo un conteggio in base alle mie conoscenze, se corrette; se il risparmio fiscale puro fosse stato di oltre 10.000 euro per ogni donna per l'occupazione maschile sarebbe stata veramente una mazzata senza precedenti.