Autore Topic: Thailandia, il turismo sessuale è anche al femminile  (Letto 10258 volte)

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Thailandia, il turismo sessuale è anche al femminile
« il: Dicembre 06, 2011, 20:54:47 pm »
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Thailandia, il turismo sessuale è anche al femminile
Tradizionale meta di uomini a caccia di avventure a pagamento il Paese orientale suscita ora l'interesse di donne europee e giapponesi in cerca di ragazzi locali. Un reportage dal quartiere a luci rosse di Bangkok
06 dicembre, 2011

Guarda anche: Thailandia, donne a caccia di "boys"

di Edoardo Siani

La donna cammina a passi svelti, insicuri, i capelli chiari con un accenno di permanente, le scarpe con i tacchi e una vistosa collana al collo. Attorno a lei, in minuscole canottierine bianche che ne rivelano muscoli ricoperti da tatuaggi, i “boys” fanno calca cercando di prenderle la mano, allungandole una carezza, chiamandola in inglese, “Bella, bella”…
A Boys’ Town, la viuzza di Bangkok, Thailandia, celebre per i locali omosessuali per stranieri, scene del genere sono ormai realtà di tutti i giorni. La moda del “toy boy”, l’uomo oggetto al servizio della sua – solitamente più anziana – compagna, dalle pagine patinate del gossip americano sbarca in Oriente, e il quartiere turistico a luci rosse di Patpong fiuta immediatamente l’affare.

DAI SOLDATI ALLE EUROPEE - Quei fatiscenti palazzoni di cemento erano già diventati go-go bar negli anni sessanta per far fronte alla domanda delle truppe americane in servizio in Vietnam. In seguito erano stati riadattati a locali per soli uomini dove osti in canottiera intrattengono clienti omosessuali con spettacolini di lap dance e vere e proprie performance di sesso gay sul palcoscenico. Ora aprono le porte anche a una clientela femminile. Una clientela femminile rigorosamente straniera, si intende, con donne europee e giapponesi tra le più appassionate frequentatrici di questi locali in continua espansione. Bar dai nomi evocativi come “X size” e “Banana”, si attrezzano prontamente con ragazzi che non disdegnano di assecondare i desideri delle clienti femminili, e lo staff omosessuale si trova costretto a fare lo stesso.

SOLO ALLA FINE DEL MESE - Rung, come insiste a essere chiamato un giovane gigolo omosessuale forzato a diventare bisex dall’oggi al domani, si limita a commentare che “il lavoro è lavoro” per rivelare soltanto più tardi che, con l’aiuto di quel Viagra di dubbia provenienza che nelle aree turistiche di Bangkok è venduto a lato dei marciapiedi, niente è un problema. Di tutt’altra opinione sembra è Pat, uno dei preferiti, dicono, dalle donne europee. Il giovanotto, Ray Ban a mezzanotte e sigaretta sempre in bocca, ammette: “Quando sono giovani e belle, io ci vado pure gratis!” Lui, uno degli acquisti più recenti di un locale di Boys’ Town, si proclama “assolutamente eterosessuale”, e alla domanda se va anche con clienti di sesso maschile risponde: “Solo a fine mese.”

INDUSTRIA FIORENTE - Secondo le stime più recenti, gli uomini impiegati dell’industria del sesso tailandese sono passati dai 2 mila della fine degli anni novanta a oltre 30 mila, e il numero sembra essere in continua crescita. Arrivati a Bangkok dalle regioni rurali del paese e solitamente dapprima impegnati in lavori di manovalanza, i ragazzi entrano nel famoso mercato della prostituzione – teoricamente illegale – tailandese volontariamente, e, sottoposti a continui controlli per l’HIV dai manager dei locali, assicurano di praticare soltanto sesso protetto.
Quelli con la pelle chiara e il modo di fare signorile sono soliti a trovare lavoro in locali frequentati da donne dell’alta società asiatica; quelli con la pelle un po’ più scura e l’aria da bad boy sono invece i più gettonati dalle donne europee.

NON SOLO SESSO? - “Le italiane sono belle,” dice delle Jack, un giovane spogliarellista, descrivendo il profilo di una clessidra con le mani, “Focose, passionali…” Ma queste parole, tinte di quel machismo che contraddistingue gli uomini tailandesi di una certa estrazione sociale, potrebbero non rendere giustizia né alla vera natura delle relazioni tra le clienti straniere e i loro boys, né al lavoro dei ragazzi stessi. “La maggior parte di queste donne non viene qui solo per il sesso,” spiega il manager di un locale, e, a guardare Federica, un’italiana di mezz’età con l’aria della donna in carriera, mentre beve un cocktail dal nome esotico in compagnia di un giovane oste dalla pelle scura, l’impressione è che non sia davvero solo una questione di carne. Gli occhi languidi con cui osserva il sorriso del suo abile interlocutore, la mano che si passa sul collo mentre lui le parla ininterrottamente in un inglese stentato: saranno pure delle relazioni clandestine dove tutto è sbagliato – non quadra l’età, la lingua, la cultura, l’estrazione sociale – eppure sembra davvero che ci sia dell’altro.

ANDATA E RITORNO - “Quella donna,” continua il manager, “Viene in Thailandia un tre o quattro volte all’anno e cerca sempre lo stesso ragazzo. Bevono qualcosa, poi lei paga l’uscita e se ne vanno. Il resto, dove vanno, cosa fanno, se ci sono di mezzo soldi, sono affari loro…”. L’uscita è un fisso, solitamente sui 500 baht, che i clienti sono tenuti a pagare al locale da cui vogliono prelevare un “boy”. Le cifre che i ragazzi chiedono possono andare invece dai 300 ai mille baht, anche se, se le relazioni con alcune clienti diventano più stabili, sono le donne stesse  offrire periodici “aiuti finanziari”. “All’inizio vengono in gruppo,” racconta il manager, “Sono timide e solo dopo qualche birra entrano nei locali…” Sembra finita lì, ma poi la cosa va avanti al di là della serata, e, lasciati in albergo le t-shirt e i sandali della turista, qualcuna di loro si ripresenta in abito da sera all’ingresso di Boy’s Town. Ritrova il suo vecchio boy, gli racconta del suo lavoro, della sua vita, e così, la cosa va oltre la goliardia della vacanza, oltre la curiosità, oltre lo svago, oltre l’escapismo. E cosa diventa allora? Pat, il boy con i Ray Ban, si porta la mano sul cuore. Poi ride e si accende un’altra sigaretta.

Da semi-residente in Thailandia, confermo che è piuttosto diffusa anche la prostituzione maschile, rivolta sia a clienti uomini sia a clienti donne.
La prostituzione rivolta alle donne è praticata, oltre che nei locali delle varie "Boyz' Town" ( = quartieri a luci rosse in cui sono gli uomini a essere la merce in vendita ), anche e soprattutto nei karaoke bar, dove alle clienti è sempre possibile richiedere prestazioni che vanno ben oltre il servizio ai tavoli :P
Tra l'altro, le clienti dei karaoke sono molto spesso donne del posto ( il karaoke è un divertimento tipicamente asiatico e, d'altronde, è difficile per un occidentale cantare le canzoni thailandesi  :w00t: ), mentre le ricche occidentali e giapponesi si concentrano nelle Boyz' Town.

Personalmente conosco donne Thai che, tanto per passare una serata di relax, non esitano a pagare un uomo al karaoke, così come conosco donne Thai cui delle turiste occidentali hanno chiesto di procurargli dei "toy boy".

MA OVVIAMENTE, quando in TV si parla di turismo sessuale, si parla solo di uomini porci che vanno con le ragazzine. E ovviamente, quando dico a una donna italiana che passo metà dell'anno in Thailandia divento automaticamente uno sporco pedofilo.

Già perché un uomo che va a puttane deve per forza andare con una bambina, o per lo meno con una minorenne. Non solo: da quel porco che è, l'uomo ci va solo per soddisfare i suoi istinti animali, mentre una donna, come scrive l'articolo, anche se va con uomini molto più giovani di lei ci mette sempre del sentimento :sick:
 
"Le donne occidentali sono più buone e tolleranti con gli immigrati islamici che le stuprano che con i loro mariti."
Una donna marocchina

Online Massimo

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Re: Thailandia, il turismo sessuale è anche al femminile
« Risposta #1 il: Dicembre 09, 2011, 19:43:13 pm »
E non solo ci mette del sentimento, ma prende a cuore le sorti dell'uomo oggetto e lo aiuta
economicamente (come no?) e così diventa una benefattrice: lo fa scopare, gli dà dei soldi
e gli fa sentire l'affetto di una donna. Cosa si può desiderare di più? Altro che quei porci degli
uomini che soddisfano solo i loro istinti bestiali.

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Re: Thailandia, il turismo sessuale è anche al femminile
« Risposta #2 il: Dicembre 09, 2011, 21:07:27 pm »
Bene. Fa piacere (ma ormai l'avevo assodato anche da me) sapere che non solo gli uomini pagano (anche se immagino che le dimensioni del fenomeno siano assai minori della prostituzione "tradizionale").

Per quanto riguarda il fatto che il turismo sessuale fatto dagli uomini per i media è depravazione mentre quello fatto dalle donne è emancipazione, vale sempre la regola aurea detta dall'utente Kasparhauser non mi ricordo in quale post: 'sticazzi.
Sic transit gloria mundi.

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Re: Thailandia, il turismo sessuale è anche al femminile
« Risposta #3 il: Dicembre 09, 2011, 21:09:27 pm »

 quando dico a una donna italiana che passo metà dell'anno in Thailandia divento automaticamente uno sporco pedofilo.



E' stato un caso o hai voluto precisare ciò?
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Offline jorek

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Re: Thailandia, il turismo sessuale è anche al femminile
« Risposta #4 il: Dicembre 09, 2011, 22:24:12 pm »
"no macchè...donne che vanno a puttani?! Impossibile!!"    :doh:


Offline Brutale

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Re: Thailandia, il turismo sessuale è anche al femminile
« Risposta #5 il: Dicembre 10, 2011, 09:52:06 am »
con l'incrinarsi dei rappporti tra uomo e donna inevitabilmente saranno sempre di più anche le donne che frequenteranno gigolò o faranno turismo sessuale

così tutti quei benpensanti avranno una dimostrazione di quanto possa essere perversa la sessualità femminile e di quanto siano soggette a patire la solitudine

poi voglio vedere quali scuse si inventeranno per giustificarne le cause; l'alibi dell'emancipazione femminile può reggere fino a un certo punto


Offline Brutale

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Re: Thailandia, il turismo sessuale è anche al femminile
« Risposta #6 il: Dicembre 10, 2011, 09:56:36 am »
uomini che si fanno pagare per sesso o semplice compagnia: chissà che non sia questo uno dei primi passi per raggiungere l'indipendenza maschile?

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Re: Thailandia, il turismo sessuale è anche al femminile
« Risposta #7 il: Dicembre 10, 2011, 17:53:25 pm »
"no macchè...donne che vanno a puttani?! Impossibile!!"    :doh:



Scherzi jorek? la donna basta che apra le gambe ed ha la fila  :D :D
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Offline TheDarkSider

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Re: Thailandia, il turismo sessuale è anche al femminile
« Risposta #8 il: Dicembre 10, 2011, 19:54:19 pm »
E non solo ci mette del sentimento, ma prende a cuore le sorti dell'uomo oggetto e lo aiuta
economicamente (come no?) e così diventa una benefattrice: lo fa scopare, gli dà dei soldi
e gli fa sentire l'affetto di una donna. Cosa si può desiderare di più? Altro che quei porci degli
uomini che soddisfano solo i loro istinti bestiali.
Infatti a Pattaya, la capitale della prostituzione thailandese, ci sono interi QUARTIERI costruiti con i soldi dei clienti uomini che inviano soldi alle loro belle anche dall'estero.

Abitando a Pattaya metà dell'anno, quindi, ci si rende conto di quanto gli uomini siano GENEROSI e di BUONI SENTIMENTI rispetto alle donne, le quali non si fanno scrupolo di sfruttare le debolezze degli uomini per arricchirsi a sbafo, raccontando un sacco di balle per spremere più soldi possibile ai vari uomini con cui intrattengono relazioni ( in contemporanea e all'insaputa gli uni degli altri ).

Intendiamoci non ho nulla contro queste donne, che almeno regalano ai loro fidanzati-sponsor quello che le donne occidentali non possono più dare: la femminilità.

Dico solo che è tremendamente BIASED la visione del fenomeno del turismo sessuale che danno i media, dove gli uomini ci fanno sempre la figura dei porci animali, quando la realtà è molto diversa.
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Re: Thailandia, il turismo sessuale è anche al femminile
« Risposta #9 il: Dicembre 10, 2011, 19:57:00 pm »
E' stato un caso o hai voluto precisare ciò?
Un caso, ad ogni modo non do la colpa alle donne, ma ai media che propagandano una visione del turismo sessuale tremendamente biased.
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Re: Thailandia, il turismo sessuale è anche al femminile
« Risposta #10 il: Dicembre 10, 2011, 20:15:20 pm »
Scherzi jorek? la donna basta che apra le gambe ed ha la fila  :D :D

E non dimentichiamo anche che, non avendo dei bisogni sessuali, una donna apre le gambe solo a chi ha il portafogli pieno e il macchinone... :D


Un caso, ad ogni modo non do la colpa alle donne, ma ai media che propagandano una visione del turismo sessuale tremendamente biased.

Ma infatti non c'è nessuna colpa da attribuire a chi ricorre al sesso a pagamento. :)

Offline Ethans

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Re: Thailandia, il turismo sessuale è anche al femminile
« Risposta #11 il: Dicembre 10, 2011, 21:17:45 pm »
Scherzi jorek? la donna basta che apra le gambe ed ha la fila  :D :D

C'è poco da scherzare, a parità di condizione la donna ha sempre la meglio. Il resto è puro illusionismo...

 ;)

Lessi tempo fa su UB un post di Fabrizio Marchi che spiegava in modo molto efficace la questione: se lo trovo ve lo posto...

Online fabriziopiludu

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Re: Thailandia, il turismo sessuale è anche al femminile
« Risposta #12 il: Dicembre 12, 2011, 03:00:05 am »
E non solo ci mette del sentimento, ma prende a cuore le sorti dell'uomo oggetto e lo aiuta
economicamente (come no?) e così diventa una benefattrice: lo fa scopare, gli dà dei soldi
e gli fa sentire l'affetto di una donna. Cosa si può desiderare di più? Altro che quei porci degli
uomini che soddisfano solo i loro istinti bestiali.

A pensare solo a SFOGARE i propri istinti bestiali sono le donne degli N.C.I.S.!!!!!

Quello di stare in situazione eteroerotica è - per l'uomo - SOLO un bisogno FISIOlogico!
E non soddisfarlo regolarmente favorisce il cancro alla prostata!
NIENTE è più falso di quanto abbia affermato Angelina Merlin: "Per essere continente, non è mai morto nessuno!".
Le femministe non si preoccupano degli uomini - tutto qua!

Offline Lucia

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Re: il turismo sessuale
« Risposta #13 il: Novembre 15, 2012, 18:32:51 pm »
Non volevo aprire un topic nuovo, solo dire la mia su questo argomento.

A me il turismo sessuale non piace
perché
mette in cattiva luce il paese di destinazione. (e non me ne mporta che lo fanno anche le donne, per me fa lo stesso).
Se alcuni/alcune si sentono offese se li domando se sono mai stati nel mio paese (Romania) o li invito a visitarlo ( e lo faccio spesso)  :( si sentono quasi in imbarazzo è colpa del turismo sessuale.

Non mi piace.

Quando poi facevo "il giro del mondo in 80 libri" e mi sono accorta che non esiste nelle librerie italiane nemmeno un romanzo (racconti, poesie, libro) thailandese allora davvero mi sentivo delusa. Per me significa che infatti di quel paese non importa proprio nulla a quelli tanti che lo visitano.

Offline beta

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Re: Thailandia, il turismo sessuale è anche al femminile
« Risposta #14 il: Novembre 15, 2012, 18:47:39 pm »
C'è poco da scherzare, a parità di condizione la donna ha sempre la meglio. Il resto è puro illusionismo...

 ;)

Lessi tempo fa su UB un post di Fabrizio Marchi che spiegava in modo molto efficace la questione: se lo trovo ve lo posto...

bravo ethans ;)