Autore Topic: Gustatevela  (Letto 8512 volte)

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Offline GIUSTIZIALISTA

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Gustatevela
« il: Dicembre 07, 2011, 19:22:20 pm »
http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/topnews/2011/12/07/visualizza_new.html_8500734.html


Istat,separarsi "costa" piu' alle donne
Condizione economica peggiora di piu'.Problemi anche per i figli

(ANSA) - ROMA, 7 DIC - Sono le donne, in Italia, a subire più pesantemente le conseguenze, soprattutto economiche, di una separazione o di un divorzio. Ma anche i figli ne risentono, peggiorando il rendimento scolastico e riducendo o addirittura rinunciando alle vacanze e alle attività extrascolastiche. Lo rileva l'Istat. Piu' a rischio poverta' le donne single e le madri sole. Arriva con difficolta' a fine mese il 26% delle separate o divorziate contro il 14,6% degli uomini. Un figlio su 5 non vede il padre.
Sic transit gloria mundi.

Offline jorek

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Re: Gustatevela
« Risposta #1 il: Dicembre 07, 2011, 19:23:17 pm »
ma vaffanculo...altri commenti sono superflui

Offline GIUSTIZIALISTA

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Re: Gustatevela
« Risposta #2 il: Dicembre 07, 2011, 19:24:32 pm »
ma vaffanculo...altri commenti sono superflui

Ora mi dici come hai fatto.................. l'avevo postata da meno di un minuto!!
Sic transit gloria mundi.

Offline Brutale

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Re: Gustatevela
« Risposta #3 il: Dicembre 07, 2011, 19:32:47 pm »
Citazione
Ma anche i figli ne risentono, peggiorando il rendimento scolastico e riducendo o addirittura rinunciando alle vacanze e alle attività extrascolastiche.

poverini sti pargoletti, costretti insieme alle quelle parassite miserabili delle loro mammine a rinunciare persino alle vacanze... mi sto indignando tutto guarda

io li farei crepare tutti di fame, così poi vedi come la mammina si alza le maniche e se ne va a lavorare

Offline Brutale

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Re: Gustatevela
« Risposta #4 il: Dicembre 07, 2011, 19:33:59 pm »
quelli dell'istat sono criminali, terroristi... felce umane

Offline yamamax

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Re: Gustatevela
« Risposta #5 il: Dicembre 07, 2011, 19:38:15 pm »
Pare che sia in arrivo un nuovo gioco SISAL .... legato alle "estrazioni"  dell' ISTAT.

Offline Guit

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Re: Gustatevela
« Risposta #6 il: Dicembre 07, 2011, 20:33:28 pm »
Non cita alcuna fonte.

Non pervenuto al Movimento Maschile Italiano.

Fonti, metodologie. Poi vediamo.

Se è vero saremo i primi a riconoscerlo. Ma se è falso ...

Take the red pill

Offline Guit

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Re: Gustatevela
« Risposta #7 il: Dicembre 07, 2011, 23:09:19 pm »
Prima cosa buffa: in concomitanza con i provvedimenti del governo riguardanti gli sgravi Irap per lavoratori dipendenti under 35 e donne, l'Istat fa uscire un documento datato 7 dicembre 2011, ma basato sui dati 2009[1]. Un documento che sembra messo in piedi con una certa fretta, forse sbaglio, ma alla fine il quadro riassuntivo centrale, su circa quattordici pagine, è in sostanza una tabella. Parte contestualmente e in poche ore una massiccia diffusione stampa di articoletti riassuntivi dei contenuti di quel documento, talvolta nemmeno citato come fonte, che estraggono qua e là i dati, calcolati sul reddito familiare equivalente (scala di equivalenza) in maniera scorporata: comparazione uomo/donna separati; comparazione popolazione uomo/donna con 15+ di età. Il documento già contiene degli evidenti bias, che pian piano andremo a verificare (sicuramente qualcosa la analizzerà adiantum che ha tutte le necessarie competenze per farlo), bias i quali vengono ulteriormente amplificati nella grossolana ricostruzione degli articoli di diffusione di massa. Come quello secondo il quale le donne costituiscono la maggior parte dei genitori *soli* dopo la separazione. Dove per soli, intendono anche quelle che vivono coi figli, mentre se andiamo a calcolare i veri *soli*, i single, privi tanto dell'affetto del partner quanto di quello dei figli, questi sono in larga maggioranza uomini.
Questa è solo una brevissima premessa, piano piano nei giorni andremo a vedere e raccogliere la nostra risposta a questa azione, che pare avere tutte le sembianze, a occhio e croce, del solito attacco della macchina Stato anti-uomo, quella che falsifica la realtà, per continuare a ignorare importanti aree di sofferenza sociale che hanno il solo difetto di essere costituite da soggetti quasi tutti di sesso maschile.
Del resto se in fila alla caritas ci sono soprattutto uomini un motivo ci sarà, immagino. Vorrei sapere dall'Istat, secondo il loro autorevole parere, e usando le parole di Eduardo: <<Come succede sto miracolo>>.
Ma andiamo per ordine ragazzi, tempo al tempo. Se poi la nostra analisi ci dirà che hanno ragione, chiederemo scusa delle nostre maligne insinuazioni e riconosceremo con onestà di aver sbagliato.
---

1. http://www.istat.it/it/files/2011/12/StatisticaFocusSeparati-06-12-11.pdf?title=Condizioni+di+vita+dopo+la+separazione+-+07%2Fdic%2F2011+-+Testo+integrale.pdf


« Ultima modifica: Dicembre 08, 2011, 07:34:20 am da Guit »
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Offline jorek

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Re: Gustatevela
« Risposta #8 il: Dicembre 08, 2011, 01:17:02 am »
Prima cosa buffa: in concomitanza con i provvedimenti del governo riguardanti gli sgravi Irap per lavoratori dipendenti under 35 e donne, l'Istat fa uscire un documento datato 7 dicembre 2011, ma basato sui dati 2009[1]. Un documento che sembra messo in piedi con una certa fretta, forse sbaglio, ma alla fine il quadro riassuntivo centrale, su circa quattordici pagine, è in sostanza una tabella. Parte contestualmente e in poche ore una massiccia diffusione stampa di articoletti riassuntivi dei contenuti di quel documento, talvolta nemmeno citato come fonte, che estraggono qua e là i dati, calcolati sul reddito familiare equivalente (scala di equivalenza) in maniera scorporata: comparazione uomo/donna separati; comparazione popolazione uomo/donna con 15+ di età. Il documento già contiene degli evidenti bias, che pian piano andremo a verificare (sicuramente qualcosa la analizzerà adiantum che ha tutte le necessarie competenze per farlo), bias i quali vengono ulteriormente amplificati nella grossolana ricostruzione degli articoli di diffusione di massa. Come quello secondo il quale le donne costituiscono la maggior parte dei genitori *soli* dopo la separazione. Dove per soli, intendono anche quelle che vivono coi figli, mentre se andiamo a calcolare i veri *soli*, i single, privi tanto dell'affetto del partner quanto di quello dei figli, questi sono in larga maggioranza uomini.
Questa è solo una brevissima premessa, piano piano nei giorni andremo a vedere e raccogliere la nostra risposta a questa azione, che pare avere tutte le sembianze, a occhio e croce, del solito attacco della macchina Stato anti-uomo, quella che falsifica la realtà, per continuare a ignorare importanti aree di sofferenza sociale che hanno il solo difetto di essere costituite da soggetti quasi tutti di sesso maschile.
Del resto se in fila alla caritas ci sono soprattutto uomini un motivo ci sarà, immagino. Vorrei sapere dall'Istat, secondo il loro autorevole parere, e usando le parole di Eduardo: <<Come succede sto miracolo>>.
Ma andiamo per ordine ragazzi, tempo al tempo. Se poi la nostra analisi ci dirà che hanno ragione, chiederemo scusa delle nostre maligne insinuazioni e riconosceremo con onestà di aver sbagliato.
---

1. http://www.istat.it/it/files/2011/12/StatisticaFocusSeparati-06-12-11.pdf?title=Condizioni+di+vita+dopo+la+separazione+-+07%2Fdic%2F2011+-+Testo+integrale.pdf




sai..c'ho pensato anch'io in un certo senso..è come se volessero preparare il terreno. E comunque facendo un lavoro "esegetico" sul comunicato ecco....non è molto credibile, dal momento che non vien tirata fuori alcune fonte....

(Guit: ho corretto una cosa sbagliata che c'era nel quotato)
« Ultima modifica: Dicembre 08, 2011, 07:35:06 am da Guit »

Offline Guit

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Re: Gustatevela
« Risposta #9 il: Dicembre 08, 2011, 17:23:36 pm »
Il documento dell'Istat non mi convince perché è orientato a leggere le cose con una visione di parte. C'è uno studio della Caritas del 2010, fatto su un campione di 80 mila persone, che riflette meglio la condizione reale di povertà che colpisce uomini e donne separati.

" .. donne separate .... si rivolgono alla Caritas per indigenza economica, mentre tra gli uomini ci sono più situazioni di separati o divorziati tra i senza dimora. Più o meno le situazioni si equivalgono”[1]

Nonostante negli ultimi tempi si senta parlare sempre più spesso di padri separati come nuovi poveri, in Italia sono ancora le donne separate o divorziate, più degli uomini, a soffrire le difficoltà economiche, specie se con figli a carico e con lo spettro della disoccupazione alle spalle. È il quadro che emerge dal più recente rapporto Caritas-Zancan su povertà ed esclusione sociale in Italia, uno studio realizzato su un campione di 80 mila persone delle 600 mila che in tutt’Italia si rivolgono ai centri d’ascolto delle Caritas diocesane. Anche se di poco, infatti, sono più le donne divorziate o separate degli uomini a rivolgersi ai centri di ascolto Caritas. Tra gli italiani che hanno chiesto aiuto, infatti le donne sono il 19,2%, mentre gli uomini il 16,1%.

“Tutto sommato non c’è grossa differenza di incidenza – ha spiegato Walter Nanni, da anni impegnato nello studio dei fenomeni di povertà, marginalità e disagio per l'Ufficio studi della Caritas -. Da una parte ci sono molte donne separate che continuano a stare in famiglia con i bambini e si rivolgono alla Caritas per indigenza economica, mentre tra gli uomini ci sono più situazioni di separati o divorziati tra i senza dimora. Più o meno le situazioni si equivalgono”.

Il divario tra uomini e donne aumenta se si va a estrapolare il dato delle persone con figli a carico. Anche in questo caso sono le donne a fare più fatica. “Nel momento in cui vado a vedere se vivono con i propri figli minorenni – ha aggiunto Nanni -, l’8,5% delle donne che si rivolgono alla Caritas sono donne separate o divorziate con figli a carico nel nucleo, mentre gli uomini in questa situazione sono l’1,8%. A livello assoluto gli uomini in questa condizione sono proprio pochi, un dato così scarso dovuto anche al campione che non conviene neanche darlo”. Tuttavia, spiega Nanni, il quadro d'insieme non è allarmante. “Complessivamente su cento utenti italiani che in un anno si rivolgono alla Caritas per chiedere aiuto in questa situazione di divorziati separatati con minori a carico rappresenta il 5,5%. Per noi è una presenza debole ma che penalizza maggiormente le donne”.

A peggiorare la situazione, in alcuni casi, anche l’assenza o la perdita del lavoro da parte del genitore divorziato o separato con figlio a carico. Sono disoccupate il 4,8% delle donne separate con figlio a carico, mentre il dato per gli uomini è più basso e non raggiunge l’1%. Il dato evidenzia come, nella maggior parte dei casi, le persone divorziate o separate con figli a carico che si rivolgono ai centri d’ascolto “comunque hanno un lavoro ma si rivolgono alla Caritas per diversi motivi. Tuttavia il lavoro non dovrebbe mancare nella situazione di divorziati o separati e con figli a carico”. Leggermente diversa la situazione degli stranieri presenti in Italia che si sono rivolti ai centri d’ascolto Caritas. “Solo l’1,6% di coloro che si rivolgono a noi sono separati e divorziati con figli a carico. Su 100 stranieri che vengono in Caritas solo lo 0,4% è un papà separato con figlio minorenne. Per le donne il dato è 2,5%: più alto perché c’è tutto il fenomeno delle badanti e delle donne dell’Est Europa divorziate o separate e che spesso portano con sé i propri figli”.

1. http://lnx.papaseparati.org/psitalia/fisco-e-societ-/separati-e-divorziati-a-rischio-povert-le-donne-pi-vulnerabili-degli-uomini-2.html
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Re: Gustatevela
« Risposta #10 il: Dicembre 08, 2011, 20:40:17 pm »
Guit come mai hai postato questo articolo ?

E' inconfutabile che sono gli uomini ad essere più colpiti nelle separazioni .

http://ragionimaschili.blogspot.com/2011/10/il-vergognoso-gioco-delle-tre-carte.html
«La folla che oggi lincia un nero accusato di stupro presto lincerà bianchi sospettati di un crimine».
Theodore Roosvelt, Presidente degli Stati Uniti d’America

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Re: Gustatevela
« Risposta #11 il: Dicembre 08, 2011, 21:45:14 pm »
L'ho postato perché serve per fare chiarezza. Perché quel documento dell'Istat va contestato, se c'è da contestarlo, e non vedo alcuna reazione. Nessun commento.

Ci sono anche madri povere. Il punto qual'è?

Pensate di avere a che fare con dei pivelli? Questi hanno rimesso insieme un po' di dati, e in una sera prefestiva alla fine dell'orario di lavoro, nella stampa online nazionale è esplosa la bomba della falsificazione.

Altro che complotto ...

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Re: Gustatevela
« Risposta #12 il: Dicembre 08, 2011, 22:09:32 pm »
L'ho postato perché serve per fare chiarezza. Perché quel documento dell'Istat va contestato, se c'è da contestarlo, e non vedo alcuna reazione. Nessun commento.

Ci sono anche madri povere. Il punto qual'è?

Pensate di avere a che fare con dei pivelli? Questi hanno rimesso insieme un po' di dati, e in una sera prefestiva alla fine dell'orario di lavoro, nella stampa online nazionale è esplosa la bomba della falsificazione.

Altro che complotto ...



Certo che è un complotto. Se non era un complotto non mentivano dicendo che le donne sono le più colpite. Certamente esisteranno donne povere, ma sono molto più colpiti gli uomini che si separano. Ricordati che siamo in uno stato femminista.

E stai pur tranquillo che se ci fosse il problema delle madri separate povere già si sarebbe parlato di maschilismo e misoginia. Mentre per adesso ancora tace tutto riguardo gli uomini separati .
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Re: Gustatevela
« Risposta #13 il: Dicembre 08, 2011, 22:10:55 pm »
La falsificazione di Stato diffusa da tutti gli organi d'informazione (dal documento Istat):

Il titolo della sezione recita: Marcate differenze di genere: più donne tra i genitori soli

Percentuali approssimative (ricavate a vista dal loro grafico figura 3: PERSONE CHE HANNO VISSUTO LO SCIOGLIMENTO DELL'UNIONE CONIUGALE PER SESSO E TIPO DI FAMIGLIA IN CUI VIVONO):

(in percentuale)

Single: uomini 43 - donne 24
In famiglia ricostituita: uomini 31 - donne 23
famiglia monogenitore: uomini 6 - donne 35
Altro tipo (non si sa quale, qui ci stanno quelli tornati dai genitori e quelli nelle roulotte): uomini 20 - donne 18

Il titolo si basa su un'idea infamante: quella che i padri single NON SONO GENITORI.

In realtà sono i veri soli: quelli senza affetti.

Allora ricalcolando le cose vere: gli uomini soli sono il 43%, e le donne sole sono il 23.

Semplicemente il doppio. Non considero infatti persone sole quelle che vivono a casa coi propri figli, né quelle che hanno ricostituito una famiglia.

Poi ci sono "gli altri". Ed essendo le donne che tornano dai genitori più degli uomini, immagino che ci sia una quota di uomini single, senza fissa dimora, nascosta dietro quel 20% rimanente.

Insomma, si rischia di dover dire che la metà dei separati UOMINI, se non ampiamente di più, vivono in un deserto affettivo.

Grazie Sabbatini, grazie stampa per le vostre manipolazioni, grazie Presidente Monti e Ministra Fornero.

Grazie di cuore. Ma questa, come le altre, ce la segnamo e ve la rinfacceremo sempre.

Continua ...
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Offline Guit

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Re: Gustatevela
« Risposta #14 il: Dicembre 08, 2011, 22:28:33 pm »
Allora. Il fatto che i figli vengono affidati quasi sempre alla madre lo usano per dichiarare che le donne sono sole.

Ma lo usano anche per calcolare tutto sulla base del reddito equivalente.

A latere: non ho capito perché nel calcolo dei quinti si usa il reddito equivalente comprensivo del fitto imputato e nel calcolo del rischio di povertà (calcolato su parametri Eurostat) si usa invece il reddito equivalente al netto del fitto imputato. Vabbè. Poi non ho capito perché si usa il metodo Eurostat e non quello Istat, e ancora di più, non ho capito perché si usa un metodo antiquato basato solo sul reddito e non sul reddito-ricchezza[1]. L'Istat rispetto a tutto ciò non dichiara nulla, almeno in questa pubblicazione, in altre non so.

Io ritengo che operare una comparazione tra una popolazione maschile senza figli e una popolazione femminile coi figli, basata sul reddito equivalente, produca evidenze che nulla hanno a che fare con la realtà dei fatti.

Per varie ragioni. Che andrò via via esponendo.

1. http://www.neodemos.it/index.php?file=onenews&form_id_notizia=402
« Ultima modifica: Dicembre 08, 2011, 22:41:05 pm da Guit »
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