Ti riferisci forse al libro "Le donne: una rivoluzione mai nata"? A me non sembra che Fabrizio dica questo.
Mi sembra che affronti il discorso dell'asimmetria sessuale soltanto dal punto di vista della quantità e non della qualità. Discorso pericoloso perchè se si dice che le donne hanno una sessualità più complicata, si parte dal presupposto che si dica che la sessualità femminile è "più più più" e non semplicemente di qualità diversa.
Allora Fabrizio fa (forse non nel libro, ma l'ha fatto più volte nel sito) la metafora dell'acqua: in sostanza dice, se un individuo XY ha bisogno di due litrii d'acqua al giorno per stare bene e ad un individuo XX basta un paio di bicchieri alla settimana è chiaro che l'individuo XY avrà sempre uno svantaggio, un tot di sete insoddisfatta per così dire. Però Fabrizio mi pare dica: ok bevetevi pure un paio di bicchieri a settimana, ma beveteveli come facciamo noi, senza paranoie, pre e postliminari, romanticismo, promesse (che poi le promesse mancate non sempre sono viste come negative.. soltanto se nel frattempo non si è cambiato idea eh) etc etc.
Questo è quello che ho sempre capito.
Se invece io dovessi fare una metafora della sessualità maschile e della sessualità femminile, senza fare il discorso dell'interesse alla stabilità, partirei dal fuoco.
Com’è che si diceva una volta? Non è opportuno mettere la paglia vicino al fuoco. Ora, credo proprio che nelle intenzioni dei vecchi fosse chiaro che il fuoco era il maschio e la paglia la femmina e non il contrario.
Però non è tutto. La sessualità femminile non è soltanto paglia che brucia. E’ anche la scintilla per il fuoco (il fiammifero, la pietra focaia, l’accendino , vedete un po’ voi).. poi puo’ essere paglia, legno secco, legno umido, insomma si fa “bruciare”.
Credo che mediamente se si chiedesse a qualsiasi donna se farebbe una firma per essere soltanto paglia o legna e mai cerino o scintilla ci sarebbe un’alta percentuale di rifiuto, soprattutto in giovane età. Si “spera” sempre di essere stata la scintilla che ha fatto partire il fuoco ed ecco perché, lasciata libera la sessualità femminile si è orientata di più verso il perfezionamento del meccanismo di accensione che non di quello di consumo del fuoco. L’ideale sarebbe impersonare i tre stati: scintilla, paglia e legna, ma .. se si deve scegliere cosa sceglierebbe una donna media?
p.s., siccome prevenire è meglio rispondo subito all’obiezione: certo una vita soltanto da “scintilla” alla lunga è frustrante. Ma fino ad ora non è mai avvenuto questo. Mai successo che per anni si battessero le due pietre insieme senza mai riuscire ad accendere il calore di una fiammella.