Autore Topic: Lei Mente - Loro Devastano: a Torino lo stupro inventato scatena la caccia allo zingaro  (Letto 20220 volte)

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Offline Giulia

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E' presuntuoso perché fa tanto maestrino. La tua domanda su a cosa serve un processo è retorica e non va risposta. Intendevi dire: dopo c'è un processo in cui si correggono errori commessi nel periodo di attesa (si potrebbe essere incarcerati in attesa di processo sulla base di indizi che poi si rivelano falsi).
no, la domanda era moto più semplice. dai non fa nulla.
Citazione
Ma il punto è un altro. In materia di reati sessuali la garanzia di un giusto processo non c'è, perché la legge è stata modificata a non prevederlo.
la certezza di non avere un giusto processo può accadere per diversi reati, non solo per quelli sessuali.
Citazione
Se ti calmi e ragioni su questo forse arrivi al nocciolo della polemica.
non lo so se tu hai bisogno di calmarti o meno, al paranormale non ci credo.
non ti capisco,non c'è nessuna polemica.
se tu ne hai vista qualcuna potresti benissimo arrivarci tu stesso al punto.
ma senza buttarla in caciara che ti assicuro non ne hai bisogno.







Offline Rita

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qual è e dove è lo squilibrio vero? è la discriminazione in cui ci si scontra durante i vari processi: in un processo con  vittima una donna, l'opinione pubblica e di conseguenza la magistratura, spesso e volentieri si fa condizionare troppo, non riesce nei fatti ad avere la stessa sensibilità e imparzialità emotiva, è questo il problema!ma se fosse sempre come dici tu, se nessuno mai, tra il primo che prende nota della denuncia, e successivamente quelle che tu pensi non essere delle indagini, non ci si ritroverebbe davanti a tante accuse false.
se si rivelano false vuol dire che non si è credito alla semplice parola della tipa.






scusate, secondo me, il punto è quello che dice Giulia, ma hanno ragione anche Guit e gli altri.

Provo a spiegarmi: l'opinione pubblica  influenza il giudizio della magistratura, laddove non ci sono prove certe ed inequivocabili, vale a dire che il giudice è per forza indotto (consapevolmente o inconsapevolmente) a decidere in fatto ed in diritto, ossia l'accertamento del fatto il suo posizionamento nella norma di diritto, e la conseguente interpretazione della norma giuridica.

Ma non è nemmeno così semplice, detta così sembrerebbe che la maggior parte dei giudici ascolti le "voci" della piazza per emettere la sentenza,  in realtà cambia e modifica l'orientamente giuresprudenziale quando  l'opinione pubblica non riesce ad influenzare la politica che emana e coregge le leggi.

Ma.. e qui rischiamo di intortarci.. l'opinione pubblica da chi è influenzata?  :lol:
L'esperienza è un pettine che la vita ti dà dopo che hai perso i capelli

Offline Salar de Uyuni

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Provo a fare un riepilogo della situazione:
Dirò delle cose ovvie.
Perchè qui ce l'hanno tutti (me compreso),con la ragazzina che si è inventata la storia?
Perchè lei ha messo in moto la cosiddetta ''macchina del fango''.
Ovvero,siamo d'accordo,che questa ''macchina'',non l'ha creata lei.
Lei neanche probabilmente ne comprendeva del tutto la potenza...
Però ne ha usufruito.
D'accordo lei non è ''il capo dell'associazione'',però ne usufruisce,e questo la rinforza.
Se nessuno usufruisse dei servizi della mafia,o della camorra,esse sarebbero altrettanto forti e pervasive?
Quindi lei non è totò riina,però chiede ''protezione'' alla cosca del femminismo forcaiolo giudiziario,e la cosca subito che fa?
Spara brucia,intimidisce.
E' la questione della responsabilità,che è poi uno degli altri epicentri della q.m. ovvero le 2 tesi incompatibili del femminismo moderno
1)una ragazzina,o spesso anche una donna,quando agisce,non è pienamente conscia delle conseguenze del suo agire,ergo,va esonerata dalla sua responsabilità
2)tale ragazza o donna è però ritenuta a ogni piè sospinto un soggetto di diritto,al pari dell'uomo
Il femminismo fallisce proprio nel momento in cui,non riesce a conciliare questi 2 momenti contrastanti.
Quindi nell'antica Roma,per esempio se una donna denunciava un uomo di uno stupro inventato,non veniva processata per calunnia,o tantomeno ''stuprata'' per punizione,questo perchè,se non c'erano testimoni terzi,possibilmente uomini,la sua parola in un tribunale romano,valeva nulla.
Proprio in virtù di questo differente valore,nessuna società,ha mai pensato di sanzionare in modo così duro come qui viene invocato,la calunnia di una donna.
Però ora la donna è soggetto di diritto,al pari dell'uomo,o meglio al di sopra dell'uomo,e questo cambia le carte in tavola.
Se con la sua parola,si può condannare qualcuno,ne consegue che con la sua parola,anche lei può essere condannata.
Ma ciò non avviene,perchè il sistema giudiziario,e anche la comunità sociale,da questo punto di vista sono ancora ''paternalisti'',ovvero presuppongono l'incapacità di intendere e volere della donna,nel momento in cui le viene chiesto conto delle sue parole,del suo agire.
Lo abbiamo visto anche nel processo ruby.
Certo c'è la questione che i rom non sono molto amati,e per non essere ipocriti,si può anche capire che fanno di tutto per non farsi amare...
Però se si prende la discussione da questo lato,si esce per così dire dal punto dolente.


Allora,poniamo che la ragazzina in questione fosse un gradino più in alto nella stronzeria femminista,e decidesse di danneggiare deliberatamente il suo fidanzato.
Vi ricordate che i giornali avevano detto,che secondo la perizia dell'ospedale c'era stata violenza?
Bene era più che sufficiente quello,e se lei diceva:
''Il mio fidanzato mi ha stuprata.''
E lui era subito in galera,prima di poter dire ''bah''.
Il suo DNA veniva trovato,e oggi nei tempi del nuovo medioevo giuridico,in cui la scienza ha sostituito la religione,il DNA,in quanto tale,(IL NUOVO BACIO DEL DIAVOLO)anche se era assolutamente logico trovare del DNA,sul suo corpo,senza che per questo,fosse necessario uno stupro,sarebbe stato presentato al popolino di R.I.S. come la prova provata.
E le femministe avrebbero detto:''la maggior parte degli stupri,avviene per opera di conoscenti''.
Che tradotto significa,se denunci un tuo conoscente,per uno stupro inventato,hai più probabilità di essere presa sul serio che se denunci un perfetto estraneo.

P.S. io ovviamente trovo assurda l'idea di ''stuprare'',chi si inventa un finto stupro,e trovo egualmente assurdo,creare un intero topic su questo.
Però,questo non significa che la questione della ''sanzione'',del soggeto di diritto,e della responsabilità si pongono in maniera violenta,ragion per cui,alcuni le pongono in maniera violenta.
« Ultima modifica: Dicembre 16, 2011, 13:36:19 pm da Salar de Uyuni »
Da quando dio e' morto in occidente,pare aver prestato la sua D maiuscola al nuovo oggetto di culto la ''Donna''

Offline Guit

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la certezza di non avere un giusto processo può accadere per diversi reati, non solo per quelli sessuali.
E' qui che sbagli. Non distingui l'errore giudiziario dalla pianificazione per legge. Non è nei tribunali che nasce il problema, anzi, i giudici spesso compensano con una prassi "prudente" a una legge che non prevede alcuna prudenza, fatta salva quella di accertare la credibilità della persona offesa.

Ma una donna che sappia apparire credibile e che pianifichi attentamente la calunnia può far condannare un uomo senza prove. In diversi paesi occidentali la denuncia può essere presentata fino a dieci anni dopo il presunto reato, rispetto a qualcosa che sarebbe successo alla presenza di sole due persone: la vittima e l'accusato. La legge prevede che se la vittima è ritenuta credibile, anche nella totale impossibilità di fare accertamenti, sia sancita la colpevolezza.

Per quanto attiene ciò che viene prima del processo, come ti ha risposto qualcun altro, il carcere preventivo è a discrezione del g.i.p., mentre nell'ordinamento spagnolo e come prevedeva la legge Carfagna in quello italiano poi modificato dalla Corte Costituzionale, il g.i.p. non ha facoltà, per i reati sessuali, di scarcerare l'accusato in attesa di processo, nemmeno se in possesso di forti indizi a favore della sua innocenza (calunnia).

Take the red pill

Offline Giulia

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E' qui che sbagli. Non distingui l'errore giudiziario dalla pianificazione per legge.
ehm...guit, facciamo una bella cosa per cercare di non creare malintesi:
mi rispondi sulle cose che dico io, altrimenti non ci capiamo.
io non ho fatto nessun riferimento all'errore giudiziario.
sono stata molto generica, senza entrare nel merito del perché avere un giusto processo non c'è mai certezza.
se vuoi puoi farlo tu, ma è molto difficile, lungo e complicato dovresti tener conto di tutti i motivi possibili.

Citazione
Ma una donna che sappia apparire credibile e che pianifichi attentamente la calunnia può far condannare un uomo senza prove
non ti voglio far arrabbiare, ma guarda che questo vale per oggi accusa grave che viene fatta.
ti ricorderai il caso tortora?
è stata portata avanti SOLO grazie alle testimonianze dei mafiosi pentiti.
rammenti come apparivano credibili le  parole degli accusatori, e come si cercava di far coincidere tutti i fatti inesistenti, per costruirci i reati?
son daccordo con te sul fatto che può riuscirci anche una donna.


Offline Guit

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Ascolta, se non vuoi prendere atto della differenza tra una prassi e una legge, fai pure. Io mi fermo qui.

Tu continui a parlare di una indefferenziazione che non esiste.

Dal CSM

<<
...
Coordinate di riferimento nella conduzione delle indagini in materia di abusi sessuali sono i principi
giurisprudenziali secondo cui: 1) la testimonianza della persona offesa, se accompagnata da una
verifica sulla credibilità oggettiva e soggettiva della stessa, può da sola fondare l’affermazione della
penale responsabilità dell’imputato
; 2) per tale verifica non sono richiesti i riscontri individualizzanti di
cui all’art. 192 c.p.p.

Quanto al primo principio è oramai pacifico che la testimonianza della persona offesa può essere posta
a fondamento del libero convincimento del giudice, una volta effettuato un attento vaglio sulla sua
credibilità soggettiva e oggettiva
:


...>>

Smettiamola con questa barzelletta. Se avviene anche per altri tipi di reato, è sbagliato pure lì.

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Offline Giulia

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Ascolta, se non vuoi prendere atto della differenza tra una prassi e una legge, fai pure. Io mi fermo qui.
per me stai imprecando in aramaico antico, citi cose di cui non ho scritto.
Citazione
Tu continui a parlare di una indefferenziazione che non esiste.
aridaje ... non esiste proprio il problema che ti poni.

Citazione
il carcere preventivo è a discrezione del g.i.p., mentre nell'ordinamento spagnolo e come prevedeva la legge Carfagna in quello italiano poi modificato dalla Corte Costituzionale, il g.i.p. non ha facoltà, per i reati sessuali, di scarcerare l'accusato in attesa di processo, nemmeno se in possesso di forti indizi a favore della sua innocenza (calunnia).

io conoscevo il pacchetto sicurezza.

Pacchetto sicurezza, nuova bocciatura della Consulta. Maroni: "Allibito"
Illegittimo l'obbligo imposto al giudice di poter disporre la sola custodia cautelare in carcere per omicidio volontario, quando sussistano gravi indizi di colpevolezza. Il ministro dell'Interno: "Un grandissimo errore".
Pacchetto sicurezza, nuova bocciatura della Consulta. Maroni: "Allibito"

Il palazzo della Consulta

ROMA - La Corte Costituzionale boccia un'altra norma del 'pacchetto sicurezza' del 2009. I giudici della Consulta hanno infatti dichiarato l'illegittimità dell'obbligo per il giudice di disporre la sola custodia cautelare in carcere - e non anche misure alternative come ad esempio i domiciliari - quando sussistono gravi indizi di colpevolezza per il reato di omicidio volontario.

LA BOCCIATURA PRECEDENTE. Una analoga decisione era stata presa lo scorso anno dalla stessa Corte per ciò che riguarda i procedimenti per violenza sessuale, atti sessuali con minorenni e prostituzione minorile, rispetto ai quali il 'pacchetto sicurezza' aveva operato una stretta prevedendo l'obbligo di custodia cautelare in carcere e non la possibilità di eventuali misure alternative.

LA PARIFICAZIONE CON I REATI DI MAFIA. Nello specifico, oggi la norma è stata bocciata per "ingiustificata parificazione", in violazione dell'articolo 3 della Costituzione, dell'omicidio volontario ai delitti di mafia, gli unici per i quali la Consulta e la Corte europea dei diritti dell'uomo hanno ritenuto giustificabile la "presunzione assoluta" di adeguatezza della sola custodia cautelare in carcere. Obbligo, questo, che secondo i giudici costituzionali viola anche la presunzione di non colpevolezza (articolo 27 della Costituzione).

LE CRITICHE DI MARONI. "Sono allibito per la decisione di oggi della Corte Costituzionale", è stato il primo commento del ministro dell'Interno, Roberto Maroni, lasciando la riunione straordinaria dell'Unione europea sull'immigrazione. "Mi sembrava e mi sembra una misura efficace, perché chi commette un delitto così grave non merita i benefici; la Corte ha dichiarato che anche chi commette un omicidio volontario può invece tornare libero a casa e magari commettere un altro omicidio", ha aggiunto Maroni. Una decisione, ha concluso il ministro, che "non condivido", un "grandissimo errore" che "mina le misure che abbiamo preso a tutela della sicurezza dei cittadini".

http://www.tg1.rai.it/dl/tg1/2010/articoli/ContentItem-8bd50fd6-9787-460b-864b-e2b7ee68960b.html?refresh_ce

Offline Guit

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Maddai E io cosa avevo scritto pochi post fa? Che in Spagna vige il carcere preventivo obbligatorio e che in Italia questa cosa è stata abolita dalla Corte. E tu, che cambi argomento a ogni post, mi riscrivi quello che ho già detto.

Allora, se a te sta bene che ci sia l'inquisizione fai pure, noi come quemmisti lottiamo contro.

Ti è chiaro questo?

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Offline ilmarmocchio

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Ethans :  Su cui la nostra finta innocentina ha fatto leva per pararsi il culo di fronte a eventuali sanzioni dei suoi genitori. Comportamento assolutamente irresponsabile se si pensa alle conseguenze che si sono verificate. Conseguenze di una gravità enorme.

tra l'altro, la finta innocentina è ella stessa razzista.
Primo perchè ha ammesso di aver innescato un casino in una situazione deteriorata dal comportamento dei rom.
2 perchè poteva mentire dicendo di essere stata violentata da sconosciuti.
Invece ha specificato rom, sapendo che erano disprezzati e probabilmente da lei stessa disprezzati.
come Erika di Novi Ligure.
ragazzi, 'ste tipe sono molto stronze, altro che ragazzine

Offline krool

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Ethans :  Su cui la nostra finta innocentina ha fatto leva per pararsi il culo di fronte a eventuali sanzioni dei suoi genitori. Comportamento assolutamente irresponsabile se si pensa alle conseguenze che si sono verificate. Conseguenze di una gravità enorme.

tra l'altro, la finta innocentina è ella stessa razzista.
Primo perchè ha ammesso di aver innescato un casino in una situazione deteriorata dal comportamento dei rom.
2 perchè poteva mentire dicendo di essere stata violentata da sconosciuti.
Invece ha specificato rom, sapendo che erano disprezzati e probabilmente da lei stessa disprezzati.
come Erika di Novi Ligure.
ragazzi, 'ste tipe sono molto stronze, altro che ragazzine
Secondo me è più probabile che abbia semplicemente pensato che la storiella dei rom, essendo già non proprio benvoluti, fosse più credibile di uno stupro di due tizi qualunque incontrati per strada.

Offline beta

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scusate, secondo me, il punto è quello che dice Giulia, ma hanno ragione anche Guit e gli altri

la questione che pone giulia è la piu importante. il femminismo agisce sull'opinione pubblica che a sua volta influenza leggi e giudici.
noi in teoria saremmo in campo per controbattere questo aspetto.
solo che: sostenere che siccome gli stupri poi si scoprono essere falsi, allora il problema della "sola parola della donna" non si pone è sbagliato.si chiama "inversione dell'onere della prova". si scoprono essere falsi quando l'accusato riesce a dimostrare la sua innocenza. e quando non ci riesce?  non sempre ci sono riprese di una telecamera, non sempre un' amica di lei testimonia che quello era il suo ragazzo e non uno sconosciuto, non sempre il tipo ha sul cellulare messaggi di lei che lasciano intendere la sua "consenzienza" e che cozzano con la storia di lei. eccetera eccetera...non mi pare una cosa da trascurare questa.
« Ultima modifica: Dicembre 16, 2011, 17:39:09 pm da COSMOS1 »

Offline GIUSTIZIALISTA

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Quindi nell'antica Roma,per esempio se una donna denunciava un uomo di uno stupro inventato,non veniva processata per calunnia,o tantomeno ''stuprata'' per punizione,questo perchè,se non c'erano testimoni terzi,possibilmente uomini,la sua parola in un tribunale romano,valeva nulla.

Erano più avanti 2.000 anni fa.
Sic transit gloria mundi.

Offline Giulia

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solo che: sostenere che siccome gli stupri poi si scoprono essere falsi, allora il problema della "sola parola della donna" non si pone è sbagliato

si scoprono essere falsi quando l'accusato riesce a dimostrare la sua innocenza.
in questo e in molti altri  casi sono i carabinieri con le indagini che smontano la denuncia, per questo credo che la sola parola non sia sufficiente.
oltre alla notizia in topic, anche leggendo i tanti casi raccolti
da cosimo sul topic Ancora Stupri - Tutti falsi.
-A smascherare la favola dell’orrore messa in piedi dalla quindicenne sono stati proprio i carabinieri, insospettiti dai particolari fantasiosi ed eccessivamente crudi, che lasciavano pensare a una suggestione, ripresa da tv o giornali. I militari dell’Arma, guidati dal maresciallo Bianco, l’hanno portata sul posto da lei indicato per ricostruire la vicenda. Ma lì la ragazza è caduta davanti alle domande incalzanti dei carabinieri, a cui ha dovuto confessare la menzogna.
-Non c’è una banda di stupratori extracomunitari libera per la Spezia. Che dopo avere sequestrato, violentato e rapinato una donna è riuscita a farla franca e ora gira indisturbata pronta a colpire ancora.

Non c’è perché la 25enne che aveva raccontato di essere stata rapita e violentata da tre persone, dopo essere scesa dal bus, a Melara, si è inventata tutto. Non ha subito abusi sessuali, nè rapine, nè tanto meno sequestri. Si è inventata tutto per nascondere un peccato molto più veniale: ha perso, in un pomeriggio, oltre 400 euro giocando al videopoker. La stessa cifra, guarda caso, che gli avrebbero rapinato, almeno stando alle sue parole, i tre malviventi senza nome. Che poi si erano dileguati come fantasmi. Solo che erano proprio inesistenti, presenti solo nella sua fantasia di ragazza disperata che non sapeva come fare per giustificare la dabbenaggine di aver perso tutti quei soldi, con i quali avrebbe dovuto pagare l’affitto di casa. Ma i carabinieri hanno scoperto che era tutto inventato.


sembra eserci una sorta di tabù nel prendere atto che spesso sono proprio queli chiamati a rispettare la legge, a smontare un accusa  prima dare il via ad  un processo.
non accade sempre ovviamente, quando  c'è una determinazione e fsatti che coincidono serve il processo.
ma il problema è soprattutto  questo.
Sappiamo che il 90 % delle denuncie di stupro finiscono in una bolla di sapone.

Ma non è facile farsi un'idea di ciò che questo significa, xkè al momento della denuncia il mostro viene sbattuto in prima pagina, al momento dell'assoluzione nessuno se ne ricorda più

oltre alla gogna mediatica, è la demagogia che pregna nei reati contro le donne a determinare l'emotività e il giudizio.






Offline Guit

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oltre alla gogna mediatica, è la demagogia che pregna nei reati contro le donne a determinare l'emotività e il giudizio.

La stessa demagogia che ha influenzato l'opinione, le commissioni e i parlamenti nel momento in cui hanno messo a punto un sistema di leggi inquisitorio.

E la magistratura paradossalmente si ostina, spesso, ad applicare una prassi di garanzia malgrado la legge. Io sono il rpimo a polemizzare con i giudici ma in questo caso devo dire che se non era per loro, praticamente tutti i casi in cui la vittima non avesse ritrattato, sarebbero finiti in condanna. Senza prove e senza violare alcuna legge.

Il motivo per cui oggi si perseguitano uomini "scomodi" ricorrendo all'accusa di stupro sta proprio in una legge che facilita la calunnia. I legislatori sono i primi responsabili delle calunnie sessuali perché ne hanno creato i presupposti e la convenienza.

Take the red pill

Offline beta

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in questo e in molti altri  casi sono i carabinieri con le indagini che smontano la denuncia, per questo credo che la sola parola non sia sufficiente.
oltre alla notizia in topic, anche leggendo i tanti casi raccolti
da cosimo sul topic Ancora Stupri - Tutti falsi.
-A smascherare la favola dell’orrore messa in piedi dalla quindicenne sono stati proprio i carabinieri, insospettiti dai particolari fantasiosi ed eccessivamente crudi, che lasciavano pensare a una suggestione, ripresa da tv o giornali. I militari dell’Arma, guidati dal maresciallo Bianco, l’hanno portata sul posto da lei indicato per ricostruire la vicenda. Ma lì la ragazza è caduta davanti alle domande incalzanti dei carabinieri, a cui ha dovuto confessare la menzogna.
-Non c’è una banda di stupratori extracomunitari libera per la Spezia. Che dopo avere sequestrato, violentato e rapinato una donna è riuscita a farla franca e ora gira indisturbata pronta a colpire ancora.

Non c’è perché la 25enne che aveva raccontato di essere stata rapita e violentata da tre persone, dopo essere scesa dal bus, a Melara, si è inventata tutto. Non ha subito abusi sessuali, nè rapine, nè tanto meno sequestri. Si è inventata tutto per nascondere un peccato molto più veniale: ha perso, in un pomeriggio, oltre 400 euro giocando al videopoker. La stessa cifra, guarda caso, che gli avrebbero rapinato, almeno stando alle sue parole, i tre malviventi senza nome. Che poi si erano dileguati come fantasmi. Solo che erano proprio inesistenti, presenti solo nella sua fantasia di ragazza disperata che non sapeva come fare per giustificare la dabbenaggine di aver perso tutti quei soldi, con i quali avrebbe dovuto pagare l’affitto di casa. Ma i carabinieri hanno scoperto che era tutto inventato.


sembra eserci una sorta di tabù nel prendere atto che spesso sono proprio queli chiamati a rispettare la legge, a smontare un accusa  prima dare il via ad  un processo.
non accade sempre ovviamente, quando  c'è una determinazione e fsatti che coincidono serve il processo.
ma il problema è soprattutto  questo.
Sappiamo che il 90 % delle denuncie di stupro finiscono in una bolla di sapone.

Ma non è facile farsi un'idea di ciò che questo significa, xkè al momento della denuncia il mostro viene sbattuto in prima pagina, al momento dell'assoluzione nessuno se ne ricorda più

oltre alla gogna mediatica, è la demagogia che pregna nei reati contro le donne a determinare l'emotività e il giudizio.





al

vero giulia, ma senza testimoni, e in un ambiente come potrebbe essere un appartamento, ad esempio: se sia arriva al " mi ha violentato" e "non è vero ", il tipo non ha speranze. la parola di lei vale come prova, quella di lui no. puo farlo ogni ragazza, magari dopo essere stata lasciata. a me capitò che una tipa si invento una falsa gravidanza (non c'entra lo so, ma questo tipo di livore, sembra suscitare ogni tipo di frottola) non so se nei casi come quello capitatomi ci siano gli estremi per lo stolking (se fosse possibile a parti inverse ci sarebbero di certo). tornando al topic, il punto è che nell'intimita in genere non ci sono testimoni..e non è cosi difficile arrivare alla "mia parola contro la tua".

ps: nei casi che hai citato di cosmos, la tipa è stata condannata? quanti anni? è cosi teriribile come dici la pena per il reato di calunnia?