Provo a fare un riepilogo della situazione:
Dirò delle cose ovvie.
Perchè qui ce l'hanno tutti (me compreso),con la ragazzina che si è inventata la storia?
Perchè lei ha messo in moto la cosiddetta ''macchina del fango''.
Ovvero,siamo d'accordo,che questa ''macchina'',non l'ha creata lei.
Lei neanche probabilmente ne comprendeva del tutto la potenza...
Però ne ha usufruito.
D'accordo lei non è ''il capo dell'associazione'',però ne usufruisce,e questo la rinforza.
Se nessuno usufruisse dei servizi della mafia,o della camorra,esse sarebbero altrettanto forti e pervasive?
Quindi lei non è totò riina,però chiede ''protezione'' alla cosca del femminismo forcaiolo giudiziario,e la cosca subito che fa?
Spara brucia,intimidisce.
E' la questione della responsabilità,che è poi uno degli altri epicentri della q.m. ovvero le 2 tesi incompatibili del femminismo moderno
1)una ragazzina,o spesso anche una donna,quando agisce,non è pienamente conscia delle conseguenze del suo agire,ergo,va esonerata dalla sua responsabilità
2)tale ragazza o donna è però ritenuta a ogni piè sospinto un soggetto di diritto,al pari dell'uomo
Il femminismo fallisce proprio nel momento in cui,non riesce a conciliare questi 2 momenti contrastanti.
Quindi nell'antica Roma,per esempio se una donna denunciava un uomo di uno stupro inventato,non veniva processata per calunnia,o tantomeno ''stuprata'' per punizione,questo perchè,se non c'erano testimoni terzi,possibilmente uomini,la sua parola in un tribunale romano,valeva nulla.
Proprio in virtù di questo differente valore,nessuna società,ha mai pensato di sanzionare in modo così duro come qui viene invocato,la calunnia di una donna.
Però ora la donna è soggetto di diritto,al pari dell'uomo,o meglio al di sopra dell'uomo,e questo cambia le carte in tavola.
Se con la sua parola,si può condannare qualcuno,ne consegue che con la sua parola,anche lei può essere condannata.
Ma ciò non avviene,perchè il sistema giudiziario,e anche la comunità sociale,da questo punto di vista sono ancora ''paternalisti'',ovvero presuppongono l'incapacità di intendere e volere della donna,nel momento in cui le viene chiesto conto delle sue parole,del suo agire.
Lo abbiamo visto anche nel processo ruby.
Certo c'è la questione che i rom non sono molto amati,e per non essere ipocriti,si può anche capire che fanno di tutto per non farsi amare...
Però se si prende la discussione da questo lato,si esce per così dire dal punto dolente.
Allora,poniamo che la ragazzina in questione fosse un gradino più in alto nella stronzeria femminista,e decidesse di danneggiare deliberatamente il suo fidanzato.
Vi ricordate che i giornali avevano detto,che secondo la perizia dell'ospedale c'era stata violenza?
Bene era più che sufficiente quello,e se lei diceva:
''Il mio fidanzato mi ha stuprata.''
E lui era subito in galera,prima di poter dire ''bah''.
Il suo DNA veniva trovato,e oggi nei tempi del nuovo medioevo giuridico,in cui la scienza ha sostituito la religione,il DNA,in quanto tale,(IL NUOVO BACIO DEL DIAVOLO)anche se era assolutamente logico trovare del DNA,sul suo corpo,senza che per questo,fosse necessario uno stupro,sarebbe stato presentato al popolino di R.I.S. come la prova provata.
E le femministe avrebbero detto:''la maggior parte degli stupri,avviene per opera di conoscenti''.
Che tradotto significa,se denunci un tuo conoscente,per uno stupro inventato,hai più probabilità di essere presa sul serio che se denunci un perfetto estraneo.
P.S. io ovviamente trovo assurda l'idea di ''stuprare'',chi si inventa un finto stupro,e trovo egualmente assurdo,creare un intero topic su questo.
Però,questo non significa che la questione della ''sanzione'',del soggeto di diritto,e della responsabilità si pongono in maniera violenta,ragion per cui,alcuni le pongono in maniera violenta.