La De Pace evita di sfiorare il vero problema di tutta la questione, e cioè che nel sentimento visceralmente pro-donna che è stato inculcato nella gente, non è contemplata la possibilità che una donna possa mentire. Tant'è vero che tale possibilità non è contemplata neppure nella legge, nata qualche anno dopo nei parlamenti occidentali mossi dallo stesso inculcamento, laddove la persona offesa è anche testimone che, se ritenuto attendibile, può sancire in maniera autocratica e inquisitoria una colpevolezza.
E' una cosa che vale solo per la donna; una violazione del principio per cui la legge è uguale per tutti che si giustifica nel clima di emergenza appositamente creato in materia di stupro.
Tuttavia i fatti dimostrano ciò che tutti sanno, che né l'uomo né la donna possono attribuirsi il titolo di giusti in quanto tali, perché la giustizia e l'onestà sono termini che entrano ed escono dagli individui senza stare a guardare il loro sesso. Le fatiche garantiste del processo accusatorio che ci hanno fatto uscire dal medioevo servivano proprio a questo, a evitare che una categoria fosse pregiudizialmente colpevole o innocente sulla base degli umori e delle manipolazioni del potere.
Ed ecco qui.
La legge crea i presupposti per l'abuso? E l'abuso c'è.
La televisione non fa che incitare alla denuncia? E la denuncia c'è.
Lo Stato non applica il reato di calunnia alle calunniatrici, perché altrimenti smettono di denunciare? E allora si può fare tutto. E si può fare nella totale impunità.
Ci sono campi Rom bruciati, innocenti in carcere, gli Assange ricercati dall'Interpol per un preservativo rotto, gli Strauss-Kahn e i Cain costretti a dimettersi, i Carlo Parlanti che scontano dieci anni in paesi lontani nei quali sono stati riportati sulla base di peremessi di estradizione incauti, che hanno creduto ciecamente a una sola voce: quella della donna.
Sbagliato da parte della De Pace scaricare il barile sulle nuove donne, che sono solo il naturale risultato della campagna di odio anti-uomo iniziata col vecchio femminismo e adesso trasformata in legge: la spontanea realizzazione dei loro mental-scum.