la macchina femminista del pompaggio dati mediatico e della solita falsità femminista post-pascolo al lavoro.. By ANSA:
di Paola Lo Mele
Centomila in tutta Italia, ventimila a Roma. A distanza di 10 mesi dalla loro prima uscita, le donne di 'Se non ora quando?' tornano a farsi sentire. I numeri non sono quelli del 13 febbraio, quando scesero in piazza un milione di persone, allora nel pieno delle polemiche sulla vicenda Ruby, ma la verve nel portare avanti la causa sì. "L'Italia può salvarsi solo se si mettono al centro le donne - scandisce dal palco di Piazza del Popolo una delle organizzatrici -. Diciamo a questo nuovo Governo che non si può chiedere alle donne di lavorare di più senza dare indietro nulla. Noi non facciamo sconti a nessuno". Più semplicemente, come era scritto su alcuni palloncini rosa: "
Solo con le donne di esce dalla crisi". 'Se non le donne chi?' il titolo dell'iniziativa che oggi ha coinvolto diverse città italiane: da Torino a Messina, da Genova a Venezia.
A Roma, in una piazza del Popolo quasi piena, si è esibito il duetto Paola Turci-Marina Rei con una versione di Patti Smith tutta al femminile, 'Women have the power'. Il sostegno alla mobilitazione è bipartisan: sotto al palco le parlamentari Giulia Bongiorno (Fli), Livia Turco e Anna Paola Concia per il Pd. "Oggi la piazza chiede che in un momento così difficile le donne non siano le uniche a cui viene chiesto un supersacrificio - ha affermato Bongiorno -. L'età pensionabile si può allungare ma contemporaneamente non si può non dare aiuto quando la donna è più fragile, durante la gravidanza o quando deve conciliare le esigenze familiari ed extra". "Facciamo fronte comune per l'occupazione femminile e per i servizi sociali - le ha fatto eco Livia Turco -. Ci sono delle leggi per i servizi sociali che vanno rifinanziate".
A Palazzo Chigi non c'é più Silvio Berlusconi, di cui in tante avevano chiesto le dimissioni il 13 febbraio, ma "anche questa manovra - sostengono dal comitato - penalizza molto le donne". "Il governo è cambiato, ma il Paese no - ha detto la regista, sceneggiatrice e scrittrice Cristina Comencini -. E le donne non vanno via. Restano per dire che vogliamo lavorare, vogliamo avere bambini, ed essere al centro del piano di sviluppo". Susanna Camusso, segretario generale Cgil, è con le manifestanti. "Nella discontinuità che speravamo con il precedente Governo manca un cambio di passo nell'attenzione alla discriminazione contro le donne". Nichi Vendola, leader di Sinistra Ecologia e Libertà, ha colto l'occasione per mandare un messaggio a tutto il centrosinistra: "Senza questa piazza non c'é l'alternativa". Nel resto del Paese le rivendicazioni sono state analoghe.
Dalla centralissima Piazza Castello a Torino le donne hanno chiesto di "costruire l'agenda politica". "
In Italia le donne sono nel volontariato, sono nei movimenti, ma non sono nei luoghi dove si prendono le decisioni - ha spiegato Laura Onofri -.
Vi devono entrare". Dal corteo di Genova anziane, ragazze, mamme con bambine, hanno rivendicato maggiore rappresentanza femminile nella società e una diversa attenzione al welfare. Sui loro palloncini rosa, una semplice scritta: "Solo con le donne di esce dalla crisi".
Fonte:
http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/cronaca/2011/12/11/visualizza_new.html_11997395.htmlps: da notare come sull'ANSA ci sia solo UNA foto ravvicinata di quella 4 galline che c'erano in piazza a starnazzare