Autore Topic: Incorruttibilità femminile: donne truffatrici  (Letto 92134 volte)

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Alberto1986

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Re:Incorruttibilità femminile: donne truffatrici
« Risposta #150 il: Maggio 02, 2017, 10:58:12 am »
...
Dopodichè tu mi hai accusato di essere una sorta di femminista infiltrato, e io TI HO MESSO IN BOCCA ANCHE COSE CHE NON HAI DETTO.   Lo ammetto e mi scuso per l'inutile polemica!
La prossima volta starò più attento a intervenire su questioni del genere, e cercherò di soppesare meglio le parole , e di non attribuire agli altri cose che non hanno scritto. ok?

Non è la prima volta. Invece di scusarti continuamente, sarebbe meglio che imparassi a leggere attentamente quello che uno scrive e/o linka, prima di replicare, nonchè facessi massima attenzione a non immaginare affermazioni che nessuno ha mai scritto.

Citazione da: Kautostar
Ma anche voi ,per favore, evitate di saltate a giudizi affrettati!
Questo forum si chiama "questione maschile", e non "suprematismo maschile".

Sono d'accordo con voi che nelle moderne società occidentali i maschi sono discriminati e svantaggiati in molti ambiti(nelle scuole dell'obbligo,nel sesso, nel matrimonio, ecc..), ma su tutto il resto(cioè su tutto quello che non riguarda strettamente la QM) ci dovrebbe essere libertà di opinione.

Confermi ancora che non hai capito niente nè dello scopo del topic nè di quello che si è scritto. E comunque, fossi in te, mi preoccuperei del reale problema del suprematismo femminile/femminista che imperversa ovunque, invece di preoccuparti dell'inesistente quando ininfluente "problema" del "suprematismo maschile" che si nasconderebbe in questo forum. Per il resto, la tua libertà di opinione non mi pare sia stata mai messa in discussione da nessuno. Quello che è eventualmente in discussione è il tuo modo di fare all'interno del forum, in primis attaccare qualcuno per cose che non ha mai scritto.

In realtà tu intervieni perché "ti vergogni" di ciò che alcuni di noi scrivono.
....
   

Stessa idea che mi sono fatto io.

Alberto1986

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Re:Incorruttibilità femminile: donne truffatrici
« Risposta #151 il: Maggio 07, 2017, 14:31:54 pm »
Citazione
Castro, sei anni di carcere all'ex direttrice della Poste.
Previsto un risarcimento ai danni di 14 correntisti. La donna avrebbe sottratto 250mila euro.

CASTRO - Si è chiuso con una condanna a sei anni il processo a carico di Anna Maria Frisullo, l’ex direttrice delle poste di Castro, accusata di aver sottratto quasi 250mila euro dai conti di una ventina di correntisti.
La sentenza è stata emessa in abbreviato dal gup Vincenzo Brancato che si è allineato con la richiesta del pubblico ministero Giovanni Gagliotta. L’imputata, 54enne originaria di Diso, è stata condannata con le accuse di peculato, furto aggravato, truffa e falso materiale. Il dispositivo della sentenza contempla anche un risarcimento danni dell’ex direttrice e di Poste Italiane (citata come responsabile civile) per 14 dei complessivi 21 correntisti che si sono costituiti parte civile assistiti, tra gli altri, dagli avvocati Luigi Fersini, Dimitry Conte e Luigi Urso. Le indagini sono state condotte dagli ufficiali della squadra contro i reati nella pubblica amministrazione della sezione di pg della polizia. Le anomalie sono venute a galla grazie alle segnalazioni di alcuni cittadini. Gli ammanchi risalgono al 2015. L’ex direttrice (licenziata da tempo) era accusata di aver sottratto 26mila euro dalla cassaforte dell’ufficio postale e 46mila euro dal cassetto automatico. L’imputata avrebbe trattenuto i libretti di una cliente effettuando quattro prelievi di denaro per un importo di circa 12mila euro. Gli accertamenti di natura economica sono stati lunghi e complessi. Gli investigatori sono riusciti a risalire ai movimenti e ai flussi di denaro sospetti con acquisizioni di documentazione estese anche nell’ufficio postale, che non hanno ravvisato complicità. L’imputata era assistita dall’avvocato Fritz Massa. Le motivazioni della sentenza saranno depositate nei prossimi 90 giorni. Subito dopo, la difesa presenterà Appello.

http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/news/lecce/886715/castro-sei-anni-di-carcere-all-ex-direttrice-della-poste.html


Alberto1986

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Re:Incorruttibilità femminile: donne truffatrici
« Risposta #152 il: Maggio 13, 2017, 09:27:38 am »
Le donne porteranno una ventata di incorruttibilità............dicevano le femministe  :lol: :rolleyes::



Citazione
Lecce: Truffa aggravata, arrestata presidente(ssa) associazione antiracket.

LECCE - Con due milioni di euro di finanziamenti pubblici avrebbe dovuto aprire tre 'sportellì a Lecce, Brindisi e Taranto per assistere le vittime dell’usura e del racket. Quei soldi, invece, attraverso assunzioni fittizie, false missioni, fatture e rendiconti creati ad arte sono finiti - secondo l’accusa - nella tasche della presidente dell’associazione antiracket Salento, Maria Antonietta Gualtieri, leccese di 62 anni. Un video girato dalla Guardia di Finanza di Lecce documenta quanto accadeva nell’ufficio della cosiddetta presidente antiracket: c'era un viavai di persone, ritenute complici del raggiro, che portavano alla donna buste piene di contanti che Gualtieri apriva, contava e metteva in borsa. Dalla disinvoltura con la quale tutti agivano, si capisce che era un’operazione di routine.
Gualtieri oggi è stata arrestata assieme ad altre tre persone con l’accusa di truffa aggravata, peculato e frode nella percezione di fondi pubblici destinati alle vittime del racket e dell’usura. Sette dei 40 indagati sono stati interdetti dai pubblici uffici, tra cui - per un anno - l’assessore al Bilancio del Comune di Lecce, Attilio Monosi (Direzione Italia), che in serata si è dimesso dall’incarico in vista dell’interrogatorio di domattina dinanzi al gip. Monosi, che ha proprio oggi avrebbe dovuto presentare la sua candidatura al Consiglio comunale di Lecce, cosa che in serata ha fatto dopo aver raccolto la fiducia del suo partito e del sindaco di Lecce, è indagato per truffa solo in relazione alla gestione delle pratiche fatte per agevolare i pagamenti di lavori effettuati nella sede leccese della stessa associazione con danaro del Comune di Lecce, anziché con fondi del commissario antiracket.
In carcere, assieme a Gualtieri, sono finiti il funzionario del Comune di Lecce Pasquale Gorgoni, coordinatore dell’ufficio Patrimonio, accusato di corruzione, e Giuseppe Naccarelli, ex dirigente del settore finanziario del Comune di Lecce. Ai domiciliari si trova Serena Politi, segretaria dell’associazione antiracket. Oltre a Monosi, sono stati interdetti gli avvocati dei tre 'sportellì di fatto non operativi: Marco Fasiello (figlio di Gualtieri), Fabio Varallo e Chiara Manno; il consulente del lavoro Francesco Lala e gli imprenditori Michele Pasero e Giancarlo Saracino.
Proprio gli imprenditori, come i dipendenti e i professionisti che fittiziamente lavoravano per gli sportelli antiracket, avevano l’obbligo di restituire in contanti le somme percepite con bonifico. Tuttavia, a differenza degli altri, le imprese potevano trattenere il 20% dell’importo fatturato a titolo di compenso. Nelle indagini sono finiti anche i finanziamenti ottenuti dall’associazione, con la complicità di funzionari del Comune di Brindisi, per la ristrutturazione della sede brindisina dell’antiracket.
Che ci fosse qualcosa che non andava se ne era accorto l'ufficio del commissario antiracket, che aveva chiesto chiarimenti sulle richieste di rimborso delle spese sostenute dall’associazione. Per coprire la presunta frode, gli indagati avrebbero creato documenti fittizi per dimostrare il rispetto delle procedure. Gualtieri, inoltre, avrebbe 'istruitò i testimoni chiamati a deporre dinanzi ai militari della Gdf sulla versione da dare per non far emergere la frode da due milioni di euro sulla quale gli investigatori indagavano da tempo, somma che oggi è stata sequestrata a 32 indagati.

http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/news/home/888893/truffa-aggravata-arrestata-presidente-associazione-antiracket.html

Alberto1986

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Re:Incorruttibilità femminile: donne truffatrici
« Risposta #153 il: Giugno 09, 2017, 18:11:25 pm »
Citazione
I carabinieri di Bari hanno arrestato L.S., 64 enne, incensurata, impiegata in un ufficio delle Poste. È accusata di utilizzo indebito della carta bancomat e di prelievo illecito di denaro ai danni di una anziana di 73 anni. La donna, dopo aver ricevuto dalla cliente la tessera, aveva prelevato 485 euro senza farsi notare, e aveva nascosto i contanti nella sua borsa. Quindi aveva reinserito il bancomat nel pos per effettuare l'operazione effettivamente richiesta (un prelievo di mille euro). La scena è stata però ripresa dalle telecamere installate dai carabinieri. Altre verifiche nell'ufficio postale hanno rivelato altri due casi di prelievi abusivi commessi dalla donna, sempre a danno della stessa anziana vittima.

http://www.ilgiornale.it/video/cronache/cos-limpiegata-delle-poste-derubava-unanziana-1406205.html

Online bluerosso

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  • Sesso: Maschio
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Re:Incorruttibilità femminile: donne truffatrici
« Risposta #154 il: Luglio 08, 2017, 12:47:24 pm »
http://www.liberoquotidiano.it/news/personaggi/12432399/ornella-muti-condanna-truffa-finse-malattia-cena-vladimir-putin.html

7 Luglio 2017
Ornella Muti condannata in appello per truffa: finse la malattia, era a cena con Vladimir Putin

Ornella Muti, arriva la sentenza dalla Corte d'Appello: dovrà scontare 6 mesi di detenzione

Ornella Muti è stata condannata dalla Corte d'Appello di Trieste a scontare una reclusione di sei mesi per truffa. Il punto è che il 10 dicembre del 2010 si sarebbe dovuta esibire uno spettacolo al Teatro Verdi di Pordenone, ma l'attrice ha annullato lo show a causa di una presunta laringofaringite. Peccato che fosse una menzogna: quella sera la Muti, così come mostra la fotografia, era a San Pietroburgo a una cena di beneficenza organizzata da Vladimir Putin, con il quale era al tavolo.
Dunque, il processo e la condanna per truffa e induzione al falso ideologico nei confronti del medico che le ha stilato il certificato medico.
La pena a sei mesi è stata ridotta in appello: in primo grado, infatti, la condanna era stata di otto mesi. La condanna alla reclusione verrà convertita in sanzione pecuniaria: l'attrice dovrà pagare 40mila euro al teatro per ottenere la sospensione condizionale della pena, oltre a 500 euro di ammenda per il tentativo di truffa.
E ancora, all'attrice spetterà il saldo delle spese legali, 3.600 euro versati all'Associazione teatro Pordenone. Continua, dunque, il periodo nero per l'attrice: prima lo sfratto dalla casa di Roma, poi il figlio in ospedale con una gamba rotta e, ora, la condanna.



Come dice uno dei commenti all'articolo, andare a Mosca non è una cosa che si decide da ieri ad oggi; soprattutto per un avvenimento del genere.
Il sospetto è quindi che la cosa fosse stata studiata da qualche tempo pur sapendo che aveva degli "obblighi" contrattuali con il teatro.
Ma come sappiamo qui, "obblighi" al femminile è una categoria che appartiene al trascendente.....Al capriccio delle divinità.

Brava Ornella.
La reputazione italica ti deve qualcosa.