Autore Topic: E' ora di finirla  (Letto 37724 volte)

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Offline JanQuarius

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Re: E' ora di finirla
« Risposta #60 il: Dicembre 15, 2011, 18:27:06 pm »
riguardo alla questione stupro / evirazione pero, avrei qualcosa da dire. la seconda mi sembra oggettivamente piu grave. e questo non l'ho mai sentito dire da nessuna donna.
primo perche l' evirazione necessita di un intervento chirurgico tempestivo, altrimenti si rischia il dissanguamento. (è una cosa che credo io eh.., bisognerebbe chiederlo ad un medico.).
lo stupro rimane una delle peggiori cose che si possono fare a una donna, ma esiste la possibilita che la donna guarisca psicologicamente, anche se è una possibilita remota. le sue funzioni biologiche rimangono intatte.

il confronto a onor di logica andrebbe fatto fra evirazione, e mutilazione genitale femminile. io credo che le donne direbbero che lo stupro è peggio, ma che poche, dovendo scegliere preferirebbero la mutilazione. scusate l'ot.
Concordo in pieno. Poi che un danno fisico possa portare a disturbi psichici, è anche peggio. Ma io avevo notato una semplice insensibilità ... non sottovalutavo l'evirazione.

cmq ogni volta si parla di reati sian costretti a generalizzare, non si vanno a sviscerare i singoli casi.
http://blog.panorama.it/italia/2009/02/20/dal-governo-il-decreto-anti-stupri-ergastolo-agli-stupratori-e-ronde-gestite-dai-prefetti/
http://www.ilgiornale.it/interni/per_stupro_e_stalking_ora_si_rischia_lergastolo/23-04-2009/articolo-id=345825-page=0-comments=1

Offline Giuseppe83

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Re: E' ora di finirla
« Risposta #61 il: Dicembre 15, 2011, 18:32:30 pm »
Cioè fammi capire, un drogato che ti sequestra per cinque minuti e ti minaccia pungendoti con una siringa per te deve avere la stessa punibilità del bulletto che a scuola ti mette la testa nel cesso per qualche minuto?
No aspetta, non ti deve pungere chè se no è diverso. E poi i reati sono diversi: sequestro (che richiede un apprezzabile lasso di tempo) vs violenza privata (cioè la costrizione alla quale mi richiamo).


Articolo 368. Calunnia. Chiunque, con denunzia, querela, richiesta o istanza, anche se anonima o sotto falso nome, diretta all’Autorità giudiziaria o ad altra Autorità che a quella abbia obbligo di riferirne, incolpa di un reato taluno che egli sa innocente, ovvero simula a carico di lui le tracce di un reato, è punito con la reclusione da due a sei anni.
Appunto le modalità di commissione del reato sono due: simulare le tracce di un reato a carico di taluno e incolpare di un reato taluno che si sa innocente con etc etc.


Ce n'è un'altro che forse non capisco, ed è la tua insensibilità ed incapacità di capire il dolore psicologico di una persona(vittima). Mi spiego, tu dici che l'evirazione comporta una sofferenza notevole, mentre lo stupro no, visto che vorresti anche riderci su. Secondo me il problema è proprio questo, cioè saper capire una persona, donna o uomo chi sia.
Non puoi dire che sullo stupro si può riderci sopra, perchè ci sono persone che si tolgono la vita, proprio per questa esperienza vissuta(stupro),
 Ma anche lo stupro è un'esperienza dolorosa per la vittima.
Quindi, tocca a te decidere.
Se vuoi essere come le femministe, fai pure ...
Ma io lo capisco il dolore psicologico di uno che è messo con la testa nel cesso ed è praticamente lo stesso di una che viene stuprata. Peraltro la pena per la costrizione va da pochi giorni a 4 anni ed in quello spazio ci si deve muovere. E poi come nei film vediamo i bulletti ridere dei ragazzini che hanno la testa infilata nel cesso, così dovremmo vedere i ragazzini ridere della compagna di classe stuprata. Perchè ontologicamente è la stessa cosa: costrizione di qualche minuto.

ma sai che c'è giuseppe nessuno sta lì con l'orologio per vedere quanto dura un qualsiasi reato.
Innanzitutto ci stanno i giudici. Inoltre c'è una bella differenza di tempo di sofferenza tra l'essere costretti a fare qualcosa per una manciata di minuti e perdere un organo o un senso per il resto della tua vita, non ti pare?

Online Massimo

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Re: E' ora di finirla
« Risposta #62 il: Dicembre 15, 2011, 18:35:28 pm »
“…La farei stuprare da tutti quelli che hanno avuto la baracca bruciata. Altro che semplice simulazione di reato….”


Scopro che ancora una volta un'esplosione di irrazionalismo vendicativo, truculento e criminogeno imbratta questo forum e degrada l'opera faticosa e meritoria di chi si impegna nella QM, ossia per gli UU, senza odio per le femmine, perché lavora per la giustizia e la dignità universali. Ancora una volta la violazione sessuale viene evocata come arma punitiva, come legittima tortura in sostituzione delle fustigazioni (o forse della pena capitale). Ovviamente chi avanza simili deliri non accetterebbe di veder sottoposte a quel supplizio sorelle o figlie, o sua madre, né di subire lui la stessa sorte (giacché si finge di non sapere che anche i maschi possono venir stuprati). Solo un giustizialismo plebeo, solo un forcaiolismo nazifascista, solo un'anima in preda dello spirito di vendetta può concepire simili ipotesi.

Dunque ancora una volta questo spazio diventa una bacheca sulla quale alcuni affiggono i post-it del delirio, del disumanesimo e della vera misoginia, come fosse un vespasiano che raccoglie deiezioni. Una manna per i nemici e le nemiche della QM, che non attendono altro. Ma anche un odoraccio che induce molti uomini (e donne) ad allontanarsene turandosi il naso. Precisamente quel che farei pure io, se – ignaro di tutto - mi imbattessi in simili post: cos’è questa, forse una latrina?

Sono sempre in azione coloro che esigono il rispetto assoluto della loro volontà e violano quella altrui, giurano sacra la loro patria e profanabile quella degli altri. E se ne hanno la forza, la distruggono. Non potendolo fare nella pratica, lo immaginano nei loro incubi. Questa è la pestilenza del pianeta.

Chi ha dei conti aperti con le donne si metta in terapia, si liberi là delle sue psicodeiezioni. E torni quando sarà guarito: il Momas non è una discarica. Adesso basta.

Rino DV


Ribadisco la mia ammirazione per te, ma devo ribadire anche il mio dissenso da quello che scrivi.
Per due ragioni: una oggettiva ed una soggettiva. Quella oggettiva verte sulla ASSOLUTA
IMPOSSIBILITA' di selezionare (e perchè mai lo dovremmo fare?) le risposte "correct" e quelle
sole metterle in rete. Ci sono uomini che hanno subito, dalla controparte femminile, gravissimi
torti e sarebbe ipocrita ed inutile (e anche difficile) censurare i loro commenti anche coloriti ed
eccessivi. In fondo, se ci siamo liberati dal nazismo, lo dobbiamo anche ai soldati dell'Armata
Rossa che hanno violentato due milioni di donne tedesche. Oggi a combattere il nazifemminismo
ci sono (che lo vogliamo o no) uomini che vorrebbero lo stupro per chi se lo inventa, creando
dei problemi a degli innocenti così come ci sono femministe che vogliono la castrazione per gli
stupratori sia veri che presunti (tanto se lo meritano lo stesso, essendo maschi, per altri motivi
e quindi nessun problema). Rimproveriamoli pure, discipliniamoli, sgridiamoli, ma non illudiamoci
di poter fare a meno di loro e del loro contributo. Le femministe accolgono volentieri le donne
misandriche. Perchè noi dobbiamo farci dei problemi se arrivano da noi uomini che ce l'hanno
con le donne? E' un fenomento assolutamento NON contrastabile e che ci torna pure utile. La
ragione soggettiva la conosci anche tu: dall'altra parte non c'è equilibrio nè razionalità e
neppure la ricerca di un equilibrio e di una razionalità. Che senso ha rispettare chi non vuole
rispettare noi? Chi non ha riguardi per le ragioni maschili, non merita riguardi da parte dei
movimenti maschili. Ho voluto fare la prova del nove scrivendo su di un sito femminista che la
frase "Uomo morto non stupra" è un tipico esempio di nazifemminismo: ebbene la femminista di
turno ha rivendicato CON ORGOGLIO la legittimità di questa frase dicendo che la violenza sulle
donne giustifica la violenza verbale da parte loro e che al massimo la frase è provocatoria ma
non sessista e tanto meno nazifemminista visto che "sono gli uomini a violentare le donne e non i pinguini". A questo punto, ricambiamole con la stessa moneta dicendo e scrivendo che
sono le donne a cacciare di casa i loro mariti nelle cause di separazione e di divorzio e non i
pinguini; sono le donne ad accusare di stupro uomini innocenti e non i pinguini; sono  donne a mandare uomini a dormire nei dormitoi pubblici e non i pinguini; sono donne a mandare uomini
a mangiare dalla Caritas e non i pinguini; sono donne a mettere uomini nella condizione di non riuscire ad arrivare a fine mese e non i pinguini; sono donne e non pinguini a sfruttare in modo vergognoso uomini continuando a pretendere "lo stesso tenore di vita" goduto prima del loro
divorzio e peraltro ad ottenerlo, senza il minimo ritegno e amor proprio. E tu ci vieni a dire:
"Basta"? Basta con cosa? Con le reazioni a questo stato di cose? Sarebbe ora piuttosto di dire "Basta coi "basta""! Sarebbe ora di smetterla con il mostrare cavalleria e riguardo con chi non
merita nè l'una nè l'altro. Gli equilibrismi, la diplomazia, la ragionevolezza non sono serviti a
smontare e a far retrocedere di un millimetro l'acredine femminile e l'arroganza femminista, anzi l'hanno imbaldanzita ed alimentata. Piantiamola allora di cercare inutili paci, insulsi riguardi con chi non sa che farsene e anzi li attribuisce allo "smarrimento del maschio contemporaneo".
Noi non ne caviamo un ragno dal buco e le femministe se ne ridono. Almeno una cosa vediamo di riuscire a fare: di evitare di farle ridere. E mettiamo loro anzi un bel pò di strizza e vedrai
che poi magari la pace la chiederanno davvero. Scommettiamo?    

Offline Giulia

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Re: E' ora di finirla
« Risposta #63 il: Dicembre 15, 2011, 18:48:42 pm »
accuserei. nell' esempio :).
e chi ti ha accusato è stato creduto sulla parola? senza prove?
allora: se tu accusi qualcuno,  non vai dicendo semplicemente la tua parola, ma vai a testimoniare!
vai dalla polizia, racconti il fatto nel modo più dettagliato possibile e lo firmi.
poi ( tipo fra un secolo) sei chiamato e hai il dovere di andare in tribunale a testimoniare, ovviamente sotto giuramento.
dovrai raccontare la versione dei fatti in cui, io ad esempio ti ho fatto un torto  il giorno x nell'ora x ed essere il più possibile coerente con la denuncia che hai firmato.
da qui parte tutto il contraddittorio tra le parti: accusa e difesa.
non esiste il discorso del credere alla parola di tizia, la tizia lo deve proprio simulare il reato con testimonianze ben dettagliate. (e se molte confessano di aver inventato tutto significa che chi ha raccolto la denuncia, ha fatto in modo di farla crollare prima, capisci?)
non si può davvero credere che denunciare un falso reato sia un atto alla portata di tutti.


anche se è anche vero che qualsiasi cosa che tu ritieni un offesa, anche una pernacchia o una linguaccia, se ci hai voglia e tempo da perdere, puoi andare dai carabinieri e chiedere giustizia, ovviamente se la semplice pernacchia o linguaccia è perseguibile per legge.

ora non mi venire a dire che se tu mi denunci di averti  fatto la pernacchia, vero o non falso che sia, non mi metti nei guai perché non è così, perché bisognerebbe dire che questo paese non ha un codice penale pieno zeppo di reati lievi
che i magistrati proprio per questo non sarebbero poi pieni zeppi di fascicoli e di processi da smaltire
e bisognerebbe poi mentire sul fatto che gli italiani non sono un popolo solito a denunciasi per ogni fottutissima cosa.
è vero l'esatto contrario, e cioè che questo è un paese con un codice penale pieno zeppo di "reatucci" , da farsi le seghe mentali -  non ricordo quanti ma davvero si punisce quasi tutto)
gli italiani sono solitissimi a denunciarsi per ogni più piccola cazzata e la magistratura è praticamente soffocata da un sacco di processi ogni anno!
infatti come ben saprai in media ci sono 3,4 avvocati ogni mille abitanti.

Citazione
se è cosi, dal canto mio hai subito un ingiustizia terribile.
no, sai perché? perché non mi sono mai difesa. ma qui rischio di dover andare sui dettagli e già scrivo troppo di mio.

Offline Giulia

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Re: E' ora di finirla
« Risposta #64 il: Dicembre 15, 2011, 18:54:45 pm »

Innanzitutto ci stanno i giudici.
i giudici non sanno quanto tempo è durato, e può non saperlo con esattezza nemmeno la vittima.
Citazione
Inoltre c'è una bella differenza di tempo di sofferenza tra l'essere costretti a fare qualcosa per una manciata di minuti e perdere un organo o un senso per il resto della tua vita, non ti pare?
a beh, se è per questo  se ti ammazzano un figlio, tu di sensi o di violenze fisiche non ne perdi né ne subisci nemmeno uno...

Offline COSMOS1

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Re: E' ora di finirla
« Risposta #65 il: Dicembre 15, 2011, 18:55:08 pm »

Chi ha dei conti aperti con le donne si metta in terapia, si liberi là delle sue psicodeiezioni. E torni quando sarà guarito: il Momas non è una discarica. Adesso basta.

Rino DV


non c'è dubbio qui passa anche gente psicolabile

ma li aiutiamo di più ascoltandoli e discutendo o cacciandoli via?

sai già il mio punto di vista

poi il MoMas si qualifica per come intervengono i veterani, gli utenti storici, i wiki, gli amministratori
insomma: il forum è un luogo di confronto, e il confronto si fa tra posizioni diverse, per definizione
quindi se qui ci sono persone che la pensano in modo diverso, il forum ha svolto il proprio compito

si è vero
assomigliamo talvolta o anche spesso ad una discarica
io non mi offendo
ma il MoMas è un'altra cosa, non è una discarica e suscita sempre la mia ammirazione
Dio cè
MA NON SEI TU
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Online Jason

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Re: E' ora di finirla
« Risposta #66 il: Dicembre 15, 2011, 19:13:33 pm »
@ Giulia : veramente il popolo(basta vedere i sondaggi e i commenti dei lettori ad ogni notizia di cronaca di un presunto stupro) non chiede la semplice castrazione chimica, ma la castrazione fisica, cioè l' evirazione. E questo è un crimine ancor più feroce dello stupro. In realtà la pena dai 5 ai 10 anni di carcere riguarda la violenza sessuale generica di cui lo stupro è un caso particolare, lo stupro invece è punito con pene mai inferiori a 10 anni(basta guardare le pene comminate in questi ultimi tempi per i presunti autori di questo reato), Inoltre aggiungiamoci che in forza alle ultime leggi in materia di reati sessuali, ai condannati di violenza sessuale sono stati soppressi tutti quei benefici carcerari(arresti domiciliari, sconti, legge Gozzini) di cui invece possono godere gli autori di ogni altro reato(compresi quelli di strage)
«La folla che oggi lincia un nero accusato di stupro presto lincerà bianchi sospettati di un crimine».
Theodore Roosvelt, Presidente degli Stati Uniti d’America

Offline beta

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Re: E' ora di finirla
« Risposta #67 il: Dicembre 15, 2011, 19:18:05 pm »

non si può davvero credere che denunciare un falso reato sia un atto alla portata di tutti.


se non ci si sente in grado, basta recarsi al piu vicino centro antiviolenza donna, o telefonare al numero verde. un equipe di persone specializzate, ti aiutera ad inventarti una storia credibile. :rolleyes:

Offline JanQuarius

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Re: E' ora di finirla
« Risposta #68 il: Dicembre 15, 2011, 19:21:29 pm »
veramente il popolo(basta vedere i sondaggi e i commenti dei lettori ad ogni notizia di cronaca di un presunto stupro) non chiede la semplice castrazione chimica, ma la castrazione fisica, cioè l' evirazione. E questo è un crimine ancor più feroce dello stupro.
Ti sei perso qualcosina. Ci sono pur quelli che vogliono la morte degli stupratori.

Offline Cad.

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Re: E' ora di finirla
« Risposta #69 il: Dicembre 15, 2011, 19:46:01 pm »
non esiste il discorso del credere alla parola di tizia, la tizia lo deve proprio simulare il reato con testimonianze ben dettagliate. (e se molte confessano di aver inventato tutto significa che chi ha raccolto la denuncia, ha fatto in modo di farla crollare prima, capisci?)


In breve:
la sola parola di chi accusa può essere assunta da sola come prova per la condanna purchè sia stata sottoposta al vaglio di attendibilità oggettiva e soggettiva e adeguatamente motivata.

Le "testimonianze ben dettagliate", se intendi di terze persone, non sono quindi essenziali per ritenere raggiunta la prova di colpevolezza, così come non sono estremamente essenziali i riscontri esterni.

Offline Giulia

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Re: E' ora di finirla
« Risposta #70 il: Dicembre 15, 2011, 19:47:27 pm »
@ Giulia : veramente il popolo(basta vedere i sondaggi e i commenti dei lettori ad ogni notizia di cronaca di un presunto stupro) non chiede la semplice castrazione chimica, ma la castrazione fisica, cioè l' evirazione.
come si sta vedendo qui in mezzo a quel popolo, c'è una parte che vede nello stupro o in altri crimini un atto di giustizia. secondo me si trattano di frange estremiste che alla più abbaiano, e infatti gli atti violenti e criminali da noi citati sono casi limiti. sono l'eccezione e non la normalità.
Citazione
E questo è un crimine ancor più feroce dello stupro.
sì, ma non è una gara, anche perché volendo al peggio non c'è mai fine.
Citazione
In realtà la pena dai 5 ai 10 anni di carcere riguarda la violenza sessuale generica di cui lo stupro è un caso particolare, lo stupro invece è punito con pene mai inferiori a 10 anni(basta guardare le pene comminate in questi ultimi tempi per i presunti autori di questo reato), Inoltre aggiungiamoci che in forza alle ultime leggi in materia di reati sessuali, ai condannati di violenza sessuale sono stati soppressi tutti quei benefici carcerari(arresti domiciliari, sconti, legge Gozzini) di cui invece possono godere gli autori di ogni altro reato(compresi quelli di strage)
mi fido di ciò che dici e ti chiedo: lo trovi ingiusto tutto questo? se sì-no, rispetto a cosa?
e ancora, mi sai dire chi ha deciso queste regole?  

immagina di vivere in un sistema sociale dove - senza nessuna logica  -chi è alto 1.80, gode di una credibilità e di una protezione da parte dello stato molto favorevole, al contrario di tutti gli altri più bassi di statura. puoi affrontarlo in tre modi diversi
1) proporre un contro-pregiudizio e ritiene le persone alte un metro e 80 un pericolo a prescindere , perché possono abusare di quel riconoscimento che gli è concesso o cmq credi e pensi che tutti o quasi già ne abusano.
2)segare le gambe alle persone alte per renderle più basse per capovolgere la situazione.
3)cambiare il sistema- condannando e dimostrando che  si basa su una discriminazione priva di ogni logica.

io sono per la terza. gli altri facessero come meglio credono.

Offline Giulia

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Re: E' ora di finirla
« Risposta #71 il: Dicembre 15, 2011, 19:55:36 pm »
In breve:
la sola parola di chi accusa può essere assunta da sola come prova per la condanna purchè sia stata sottoposta al vaglio di attendibilità oggettiva e soggettiva e adeguatamente motivata.
forse non mi sono spiegata bene: il punto è che non si tratta di una semplice parola, ma di una testimonianza di un reato subito.
non puoi dire semplicemente "ho subito un abuso"
poi il fatto che la vittima sia ritenuto il primo testimone e quindi la sua testimonianza è importante, non mi sembra così assurdo.
se ti rubano l'auto,la tua testimonianza ha la stessa importanza.

Citazione
Le "testimonianze ben dettagliate", se intendi di terze persone, non sono quindi essenziali per ritenere raggiunta la prova di colpevolezza, così come non sono estremamente essenziali i riscontri esterni.

no, mi riferivo sempre alla testimonianza della parte offesa.

Offline Cad.

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Re: E' ora di finirla
« Risposta #72 il: Dicembre 15, 2011, 20:13:51 pm »
Durante "tangentopoli", anni '90, la sola parola accusatoria era sufficiente per il fermo e l'applicazione delle misure cautelari a carico dell'indagato (andava in galera).

Questa parola di accusa veniva da indagati/imputati nei relativi reati di "tangentopoli" ma poi ci si accorse che molte di quelle persone arrestate sulla parola risultavano poi estranee ai fatti, quindi innocenti.

Ad ovviare a ciò fu promulgata la legge sul "giusto processo" che, tra altre cose, prevedeva (vado a memoria) che la sola parola di chi, indagato nello stesso reato o in un reato connesso, accusava taluno non poteva essere da sola essere assunta come "grave indizio di colpevolezza" o come "prova" a carico dell'accusato, ma doveva essere sorretta da riscontri esterni.

Quindi qualche rischio c'è.

Offline ilmarmocchio

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Re: E' ora di finirla
« Risposta #73 il: Dicembre 15, 2011, 20:21:05 pm »
In breve:
la sola parola di chi accusa può essere assunta da sola come prova per la condanna purchè sia stata sottoposta al vaglio di attendibilità oggettiva e soggettiva e adeguatamente motivata.

Le "testimonianze ben dettagliate", se intendi di terze persone, non sono quindi essenziali per ritenere raggiunta la prova di colpevolezza, così come non sono estremamente essenziali i riscontri esterni.


questo intervento di Cad, a mio avviso molto importante, non mi tranquillizza per niente.  La sola parola sarebbe sufficiente alla condanna.
No, non va, e chiarisce anche il perchè delle molteplici false accuse di stupro.
Vedo che il thread ha preso il volo : segno che è questo un punto dolente.
Ovviamente è improponibile uno stupro come sanzione.
però,a pensarci bene, anche una iniezione letale o una impiccagione mi paiono altrettanto improponibili.
Anzi, visto il risultato, di più.
Lo stupro esula dalla mia comprensione , in quanto io associo al sesso l'idea del piacere, la quale è inscindibile da quella della libertà di entrambi ( uomo e donna, o uomo e uomo, ecc ).  Anzi, una donna recalcitrante e piangente mi inibirebbe, e come me penso qualunque uomo normale.
Però, anche gli interventi di NonMorto mettono il dito in una piaga che, come tale, rimane aperta, e , periodicamente si fa risentire :
quella dello stupro come crimine assoluto.
Aver letto che ( io non lo sapevo ) l'essere accecati o privati della spina dorsale , viene sanzionato meno dello stupro, eh, non va proprio.
Come non va la mancanza di ribrezzo con cui vengono accolte le periodiche richieste di castrazione da parte anche di politici :
Voglio essere chiaro :
la Santanchè e la Mussolini che chiedevanio la castrazione come reato, dovevano essere spinte alle dimissioni, esattamente come DSK si è dimesso per una accusa di stupro rivelatasi poi falsa.
Anche qui emerge, sotto le righe, una parificazione tra lo stupro e l'omicidio.
No, non ci siamo proprio : l'omicidio è infinitamente più grave dell'omicidio, a meno che non assumiamo un reatro verso la donna superiore a un reato verso un uomo.
Non mi pare neanche opportuno che venga dato dello psicopatico a qualcuno che non si conosce di persona.
un altro punto, e qui quoto Massimo : io non ci tengo a mettermi sullo stesso piano delle femministe , però l'esempio di Massimo sulla 2 G.M. è pertinente : gli Angloamericani e i sovietici si sono messi sullo stesso piano di Hitler.
Altrimenti la guerra l'avrebbero persa .
Quindi, no allo stupro, ma anche no alla castrazione e uguale avversione per entrambi, visto anche che la castrazione è irreversibile.
per finire, quoto Cosmos sulla sua fiducia nel dialogo : altrimenti, che ci siamo a fare ?
Quindi

Offline Rita

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Re: E' ora di finirla
« Risposta #74 il: Dicembre 15, 2011, 20:32:28 pm »
Ma io lo capisco il dolore psicologico di uno che è messo con la testa nel cesso ed è praticamente lo stesso di una che viene stuprata.

scusa il francesismo: quindi per te se un giorno qualcuno ti mette la testa nel cesso per qualche minuto e il giorno dopo un tizio ti blocca in un garage, ti cala i pantaloni e procede senza vaselina .. tu sai dove, provi lo stesso dolore?   :unsure:
L'esperienza è un pettine che la vita ti dà dopo che hai perso i capelli