Roma - (Adnkronos) - E' accaduto nella tarda serata di venerdì a Torvaianica, sul litorale romano. La donna ha colpito l'uomo, un marocchino trentenne, sfiorandogli la giugulare. Arrestata, si è difesa: mi perseguitava
Questa ormai è la linea di difesa automatica e sempre accettata quando una donna commette violenze contro un uomo. Da notare inoltre come questa notizia sia del tutto assente dalla maggior parte delle grandi testate e dal sito dell'ANSA. A parti invertite sarebbe stato tutto uno strillare con inevitabili dibattiti socio-criminologici molto profondi.
Non penso che sarà assolta, ma avrà una pena lieve da scontare in gran parte ai domiciliari (mentre le pene per i detenuti "normali", è bene ricordarlo, non fanno che aumentare e inasprirsi, 8000 detenuti in più all'anno).
Forse però nel lungo periodo non sono queste le persone più pericolose, in fondo questa è una matta che non troverà molto consenso o seguito, il pericolo sono quelle che dopo un semplice litigio, senza che tu magari neanche lo sospetti, senza sporcarsi le mani, si recano a un posto di polizia e tranquillamente (dopo essersi informate e aver scoperto quanto sia facile farlo) mettono la firma sotto una denuncia (per molestie, stalking, violenza sessuale) che distruggerà la vita al malcapitato.
La polizia in parte è connivente perchè così può vantare un'efficiente azione repressiva contro i reati "che causano allarme sociale". Del resto il lavoro delle forze dell'ordine non è stabilire la verità ma portare davanti alla legge dei sospetti da processare. Più è alto il numero di arresti che poi a seguito del processo si traducono in condanna più risulta apparentemente "efficiente" il lavoro della polizia. I sospettati (uomini) di reati contro la persona (donna) naturalmente costituiscono da questo punto di vista le "prede" migliori: individuazione agevolata (glieli consegnano le loro ex, conoscenti, mogli ecc..), arresto facilissimo (di solito sono persone assolutamente inoffensive), raccolta delle prove semplificata (basta la parola della vittima, a buon conto comunque gli si può anche sfondare la porta e perquisire la casa magari per requisire -come in un caso recente- un semplice telefonino), condanna quasi certa e plauso unanime della società e dei giornali.