Autore Topic: Donne e animalismo  (Letto 1608 volte)

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Donne e animalismo
« il: Dicembre 18, 2011, 15:04:27 pm »
Ritengo che l'amore morboso che oggi c'è nei confronti degli animali sia una forma di degenerazione dell'amore materno. Una spinta "femminile", quindi, di cui oggi la società occidentale è satura fino al punto che per moltissime persone gli animali sarebbero "superiori" agli uomini e meriterebbe per questo maggiori diritti. Come se poi i diritti si dessero per meriti di bontà!

Non me la sento di escludere che se un domani il potere dovesse essere completamente in mano alle donne gli animali potrebbero avere più diritti degli uomini.

Offline ilmarmocchio

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Re: Donne e animalismo
« Risposta #1 il: Dicembre 18, 2011, 15:26:07 pm »
Ritengo che l'amore morboso che oggi c'è nei confronti degli animali sia una forma di degenerazione dell'amore materno. Una spinta "femminile", quindi, di cui oggi la società occidentale è satura fino al punto che per moltissime persone gli animali sarebbero "superiori" agli uomini e meriterebbe per questo maggiori diritti. Come se poi i diritti si dessero per meriti di bontà!

Non me la sento di escludere che se un domani il potere dovesse essere completamente in mano alle donne gli animali potrebbero avere più diritti degli uomini.

si, l'idea non è peregrina ed è supportata dalla bassa natalità, di cui l'animalismo potrebbe essere una conseguenza

Offline Stealth

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Re: Donne e animalismo
« Risposta #2 il: Dicembre 18, 2011, 15:28:23 pm »
Ma io mi chiedo anche perché mai una societá fatta dagli esseri umani e per gli esseri umani dovrebbe garantire eccessive tutele nei confronti di esseri non umani.

Online Massimo

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Re: Donne e animalismo
« Risposta #3 il: Dicembre 18, 2011, 21:13:11 pm »
Semplice: a un animale in genere basta una carezza e un pò di cibo. Noi uomini, ovviamente, dalle
donne vogliamo qualcosa in più. Ma, acide come oramai sono diventate, non ce lo danno più (anzi
non CE LA DANNO PIU').

Offline Salar de Uyuni

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Re: Donne e animalismo
« Risposta #4 il: Dicembre 19, 2011, 04:47:29 am »
A mio avviso,per quanto la riflessione sia giusta,andrebbe comunque distinto il movimento contro la vivisezione,o chi è vegetariano per ragioni etiche,dal narcisismo patologico,di cui i padroni dei cani sono spesso emblema,perchè sono comunque 2 cose diverse.

Cito questo articolo di Massimo Fini:

Non sopporto i cani troppo simili all'uomo
   Vado per la città e non vedo in giro che cani. Di tutte le taglie e di tutte le forme purché, naturalmente, di razza: cocker, immensi pastori tedeschi, barboncini, pechinesi, maltesi, fox terrier, inquietanti bull dog, dalmati, huskie, samoiedi detti anche chou chou. Moltissimi cani e pochi bambini, non per niente siamo il Paese col più basso tasso di natalità al mondo. Vado in giro e vedo e sento che i padroni parlano ai loro cani, gli fanno puci-puci, li accarezzano, li vezzeggiano, li accudiscono amorevolmente, hanno per loro attenzioni che non si riservano più ai bambini i quali, se del caso, possono essere dimenticati per quattro ore in macchina, e morire per il caldo e per Il soffoco, come è accaduto nei giorni scorsi a Catania. Sono quasi incredibili le cure che oggi si dedicano ai cani. Ci sono cibi per cani, copertine per cani, vestiti per cani, linee di shampoo per cani, lavande per cani, cosmesi per cani e c'è persino la fitness per cani, palestre dove vengono loro massaggiate le zampe e imparano a far ginnastica. Del resto, per la gioia dei loro padroni, oggi i cani vivono in media due anni in più di un tempo purché, come ci informa l'Associazione fisioterapisti per la terapia animale, conducano un'esistenza regolata e senza stravizi (poco sesso e a cuccia presto ), si sottopongano a diete severe (ma una volta il loro menù non era già ridotto all'osso?), facciano, appunto, fitness ogni giorno e si affidino alla cura di un buon psicologo. lo detesto i cani. Perchè sono troppo simili all'uomo. Non posso guardare gli occhi di un cane perché sono occhi umani. Cioè canini, servili, opportunisti, femminei, sentimentali, sdolcinati, umidi, privi di ogni dignità e decoro. Come l'uomo il cane ha un Dna mafioso: si sottomette e offre fedeltà in cambio di protezione. Come la donna ha il temperamento della prostituta: in cambio del mantenimento dà affetto, si struscia, scodinzola, sculetta, lecca, guaisce, geme, rantola, ansima, sbava, si mette sul dorso in pose lascive e, quando non gli si dà troppo retta, si masturba di nascosto sfregandosi alle gambe dei tavoli e delle sedie. È vero che, a differenza della donna, il cane è fedele. Ma è proprio questa sua fedeltà canina che mi disgusta e più mi ribrezza. Un padrone può bastonare il proprio cane quanto vuole e quello non reagisce ma lo guarderà con quei suoi orribili occhi umani, troppo umani, nei quali si leggono  un'afflizione e una sorpresa infinite: «Ma come, prima mi dici e poi mi fai...». Ma ribellati, perdio, una volta nella vita. Infine il cane, come l'uomo, tumore e sanguisuga dell'Universo, è un essere parassitario e totalmente Inutile. È un furbacchione, sentimentale e piagnone, che ha attaccato da sempre il cappello al chiodo. E allora io voglio fare qui un pubblico elogio del bue e della mucca. Per secoli e millenni il pio bove ha tirato la carretta al posto dell'uomo senza nulla chiedere in cambio. In quanto alla mucca, è un animale meraviglioso che bruca l'erba, dà latte e caga come dio comanda, concimando il terreno, in un ciclo biologico perfetto e conchiuso laddove il cane, mantenuta carnivora, non bruca, non dà latte ma purtroppo caga in maniera impressionante insozzando dappertutto con i suoi inutili e maleolezzanti escrementi. Perchè i cani, in fondo, sarebbero anche delle brave bestie se non avessero dei padroni (ma allora, forse, non sarebbero più cani) che lasciano far loro tutto quello che vogliono, che non li trattano da animali quali sono, che intrecciano con loro rapporti e legami affettivi e amorosi che vanno oltre i limiti della decenza. Ed è contro di loro, più che contro i cani, che è rivolta questa mia intemerata che certo scandalizzerà e indignerà la lobby dei cinofili (di peggio ci son solo i cinefili) e gli animalisti di tutte le risme. All'indignazione e allo scandalo di costoro, alla prevedibile accusa di crudeltà, di congenita malvagità, di insensibilità, rispondo fin da ora con le parole dì Hemingway in Morte nel pomeriggio: «Io sono persuaso, per esperienza e osservazione, che coloro i quali si identificano con gli animali, vale a dire gli innamorati quasi professionisti di cani e altre bestie, sono capaci di una maggiore crudeltà verso gli esseri umani d I coloro che stentano ad identificarsi con gli animali». Anche se preferisco i gatti, più liberi, più dignitosi, più civili, più virili non disprezzo i cani come in genere qualsiasi altro animale. Se esistono avranno pure loro, o avranno avuto, una qualche utilità, anche se è difficile individuarla (a differenza della mucca non se ne può fare neanche bistecche, mah). Però mi pare che, come per tutto il resto, anche nel rapporto con gli animali, soprattutto domestici, abbiamo perso l'equilibrio. Gli animali vanno rispettati come tali, non trattati come delle persone, rendendoli ridicoli e noi con loro. Ma penso che siano parole al vento. Perchè una società che lascia morire un bambino di 21 mesi abbandonato per ore in una macchina arroventata e produce «linee di shampoo per cani» è una società che è giunta alla frutta. E si merita una vita da cani.
Da quando dio e' morto in occidente,pare aver prestato la sua D maiuscola al nuovo oggetto di culto la ''Donna''

Offline Salar de Uyuni

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Re: Donne e animalismo
« Risposta #5 il: Dicembre 19, 2011, 04:49:44 am »
Sondaggio:
P.S. la brambilla ha baciato in bocca un cane.
Voi bacereste in bocca una donna che ha baciato in bocca un cane?
Da quando dio e' morto in occidente,pare aver prestato la sua D maiuscola al nuovo oggetto di culto la ''Donna''

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Re: Donne e animalismo
« Risposta #6 il: Dicembre 19, 2011, 12:53:45 pm »
A mio avviso,per quanto la riflessione sia giusta,andrebbe comunque distinto il movimento contro la vivisezione,o chi è vegetariano per ragioni etiche,dal narcisismo patologico,di cui i padroni dei cani sono spesso emblema,perchè sono comunque 2 cose diverse.

Si ma infatti ciò che io noto è la universalizzazione e la politicizzazione di affetti personali. Io ho avuto un cane e gli ho voguto bene ma non per questo voglio bene a tutti i cani né tantomeno ne faccio un atto politico.
Inoltre la cosa comica è che certuni sono animalisti solo verso gli animali che a loro piacciono mentre quelli che non gradiscono possono, anzi devono, essere anche sterminati. :D


Citazione
Cito questo articolo di Massimo Fini:

Non sopporto i cani troppo simili all'uomo
   Vado per la città e non vedo in giro che cani. Di tutte le taglie e di tutte le forme purché, naturalmente, di razza: cocker, immensi pastori tedeschi, barboncini, pechinesi, maltesi, fox terrier, inquietanti bull dog, dalmati, huskie, samoiedi detti anche chou chou. Moltissimi cani e pochi bambini, non per niente siamo il Paese col più basso tasso di natalità al mondo. Vado in giro e vedo e sento che i padroni parlano ai loro cani, gli fanno puci-puci, li accarezzano, li vezzeggiano, li accudiscono amorevolmente, hanno per loro attenzioni che non si riservano più ai bambini i quali, se del caso, possono essere dimenticati per quattro ore in macchina, e morire per il caldo e per Il soffoco, come è accaduto nei giorni scorsi a Catania. Sono quasi incredibili le cure che oggi si dedicano ai cani. Ci sono cibi per cani, copertine per cani, vestiti per cani, linee di shampoo per cani, lavande per cani, cosmesi per cani e c'è persino la fitness per cani, palestre dove vengono loro massaggiate le zampe e imparano a far ginnastica. Del resto, per la gioia dei loro padroni, oggi i cani vivono in media due anni in più di un tempo purché, come ci informa l'Associazione fisioterapisti per la terapia animale, conducano un'esistenza regolata e senza stravizi (poco sesso e a cuccia presto ), si sottopongano a diete severe (ma una volta il loro menù non era già ridotto all'osso?), facciano, appunto, fitness ogni giorno e si affidino alla cura di un buon psicologo. lo detesto i cani. Perchè sono troppo simili all'uomo. Non posso guardare gli occhi di un cane perché sono occhi umani. Cioè canini, servili, opportunisti, femminei, sentimentali, sdolcinati, umidi, privi di ogni dignità e decoro. Come l'uomo il cane ha un Dna mafioso: si sottomette e offre fedeltà in cambio di protezione. Come la donna ha il temperamento della prostituta: in cambio del mantenimento dà affetto, si struscia, scodinzola, sculetta, lecca, guaisce, geme, rantola, ansima, sbava, si mette sul dorso in pose lascive e, quando non gli si dà troppo retta, si masturba di nascosto sfregandosi alle gambe dei tavoli e delle sedie. È vero che, a differenza della donna, il cane è fedele. Ma è proprio questa sua fedeltà canina che mi disgusta e più mi ribrezza. Un padrone può bastonare il proprio cane quanto vuole e quello non reagisce ma lo guarderà con quei suoi orribili occhi umani, troppo umani, nei quali si leggono  un'afflizione e una sorpresa infinite: «Ma come, prima mi dici e poi mi fai...». Ma ribellati, perdio, una volta nella vita. Infine il cane, come l'uomo, tumore e sanguisuga dell'Universo, è un essere parassitario e totalmente Inutile. È un furbacchione, sentimentale e piagnone, che ha attaccato da sempre il cappello al chiodo. E allora io voglio fare qui un pubblico elogio del bue e della mucca. Per secoli e millenni il pio bove ha tirato la carretta al posto dell'uomo senza nulla chiedere in cambio. In quanto alla mucca, è un animale meraviglioso che bruca l'erba, dà latte e caga come dio comanda, concimando il terreno, in un ciclo biologico perfetto e conchiuso laddove il cane, mantenuta carnivora, non bruca, non dà latte ma purtroppo caga in maniera impressionante insozzando dappertutto con i suoi inutili e maleolezzanti escrementi. Perchè i cani, in fondo, sarebbero anche delle brave bestie se non avessero dei padroni (ma allora, forse, non sarebbero più cani) che lasciano far loro tutto quello che vogliono, che non li trattano da animali quali sono, che intrecciano con loro rapporti e legami affettivi e amorosi che vanno oltre i limiti della decenza. Ed è contro di loro, più che contro i cani, che è rivolta questa mia intemerata che certo scandalizzerà e indignerà la lobby dei cinofili (di peggio ci son solo i cinefili) e gli animalisti di tutte le risme. All'indignazione e allo scandalo di costoro, alla prevedibile accusa di crudeltà, di congenita malvagità, di insensibilità, rispondo fin da ora con le parole dì Hemingway in Morte nel pomeriggio: «Io sono persuaso, per esperienza e osservazione, che coloro i quali si identificano con gli animali, vale a dire gli innamorati quasi professionisti di cani e altre bestie, sono capaci di una maggiore crudeltà verso gli esseri umani d I coloro che stentano ad identificarsi con gli animali». Anche se preferisco i gatti, più liberi, più dignitosi, più civili, più virili non disprezzo i cani come in genere qualsiasi altro animale. Se esistono avranno pure loro, o avranno avuto, una qualche utilità, anche se è difficile individuarla (a differenza della mucca non se ne può fare neanche bistecche, mah). Però mi pare che, come per tutto il resto, anche nel rapporto con gli animali, soprattutto domestici, abbiamo perso l'equilibrio. Gli animali vanno rispettati come tali, non trattati come delle persone, rendendoli ridicoli e noi con loro. Ma penso che siano parole al vento. Perchè una società che lascia morire un bambino di 21 mesi abbandonato per ore in una macchina arroventata e produce «linee di shampoo per cani» è una società che è giunta alla frutta. E si merita una vita da cani.

Fini grande come sempre! :lol:

Alberto86

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Re: Donne e animalismo
« Risposta #7 il: Dicembre 20, 2011, 20:36:41 pm »
Ritengo che l'amore morboso che oggi c'è nei confronti degli animali sia una forma di degenerazione dell'amore materno. Una spinta "femminile", quindi, di cui oggi la società occidentale è satura fino al punto che per moltissime persone gli animali sarebbero "superiori" agli uomini e meriterebbe per questo maggiori diritti. Come se poi i diritti si dessero per meriti di bontà!

Non me la sento di escludere che se un domani il potere dovesse essere completamente in mano alle donne gli animali potrebbero avere più diritti degli uomini.


se non l'avete visto, vedetevi assolutamente questo servizio delle iene di poco tempo fà, che confermerà alcune tue cose dette... un servizio che vi farà a tratti ridere e a tratti vi farà tirare testate sulla scrivania del pc...

 http://www.video.mediaset.it/video/iene/puntata/261304/lucci-amore-e-animali.html

ps: prima di vedere il filmato dovete sopportare un po' di pubblicità by merdiaset( io metto muto e scorro verso il basso  ;) )