Autore Topic: Pars Costruens  (Letto 64213 volte)

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Offline Salar de Uyuni

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Re: Pars Costruens
« Risposta #15 il: Dicembre 19, 2011, 19:36:31 pm »
Citazione
Non esiste nulla perché per la nostra cultura essere uomini è già un mezzo reato. Lo vedo da come mi guardano i poliziotti. Per me sono sempre pronti a far brillare al sole le manette, per una donna no.


Possiamo dirlo,che ci stanno francamente,anche un pò sulle palle?
Detto da uno che aveva un nonno carabiniere.

E poi io sono,fra le altre cose,anche un NO-TAV,e ho potuto vedere da vicino il loro modo odioso di imporre con la violenza decisioni prese da chissachì,o chissadove,che la popolazione paga sulla propria pelle,perchè in Val di Susa,ci sono concentrazioni di amianto e uranio da paura.
Poi ti buttano quel gas tossico,che è stato proibito persino dalla convenzione di Ginevra e si lamentano se la gente viene con la maschera anti-gas:hanno il volto coperto!Sono black block!
Han poco da lamentarsi,se gli tirano le pietre in testa.
Da quando dio e' morto in occidente,pare aver prestato la sua D maiuscola al nuovo oggetto di culto la ''Donna''

Offline Salar de Uyuni

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Re: Pars Costruens
« Risposta #16 il: Dicembre 19, 2011, 19:38:17 pm »
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« Ultima modifica: Dicembre 19, 2011, 20:38:39 pm da Salar de Uyuni »
Da quando dio e' morto in occidente,pare aver prestato la sua D maiuscola al nuovo oggetto di culto la ''Donna''

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Re: Pars Costruens
« Risposta #17 il: Dicembre 19, 2011, 19:58:31 pm »
Io personalmente ho un paio di domande da porre:
Che persone servono a Barnart per continuare la sua lotta? E in cosa essa consiste? Che scopo ha?

Qui non si tratta della "lotta di Barnart" ma degli interessi degli uomini e della giustizia.

Offline COSMOS1

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Re: Pars Costruens
« Risposta #18 il: Dicembre 19, 2011, 20:05:23 pm »
Perchè maschio? Un atteggiamento umano e luminoso può essere solo maschile? :lol:

perchè no? forse sì ...
Dio cè
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Offline Cad.

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Re: Pars Costruens
« Risposta #19 il: Dicembre 19, 2011, 20:07:30 pm »
Per la calunnia (come per gli altri reati) nessuna pena esemplare, draconiana e ancor meno violenta, ma ragionevole ed anche proporzionata al danno commesso ossia, se la calunnia è stata scoperta in tempi brevi e l'accusato non ha avuto gravi conseguenze, chi ha calunniato dovrebbe avere una sanzione mite; per contro, se l'accusato a causa della calunnia ha perso il lavoro, è stato allontanato dalla famiglia o addirittura è stato incarcerato, la pena per chi ha calunniato dovrebbe essere più grave anche perchè egli stesso vedeva il protrarsi delle conseguenze progressivamente dannose che subiva l'innocente a causa del suo mentire nulla facendo (ritrattando) per alleviare le sofferenze.

Certo, l'accusato innocente pur di uscire dall'incubo giudiziario prega affinchè chi ha calunniato ritratti e possa così recuperare la sua vita normale o anche la sua libertà passando nettamente in secondo piano la pena che subirà chi ha calunniato, tuttavia non so, ma perdonare chi calunnia (ossia pena irrisoria) al fine di cui sopra mi sembra mettere interamente il proprio destino nelle mani di chiunque un giorno si svegli e per qualsiasi motivo decida di incolparci ingiustamente (e intendo qualsiasi tipo di calunnia); un ragionevole effetto deterrente per tali intenzionati ci dovrebbe essere, così come lo è per tutti i reati, o dovrebbe essere. Perchè se vietiamo un fatto ma non facciamo seguire una proporzionata sanzione a chi viola il divieto, il divieto stesso diventa inutile.

Poi ripeto, io sono nettamente contrario per la calunnia e per tutti gli altri reati a sanzioni sproporzionate ed eccessive o che abbiano l'effetto di violare il corpo e la dignità umana.

Offline ilmarmocchio

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Re: Pars Costruens
« Risposta #20 il: Dicembre 19, 2011, 20:47:57 pm »
Ha ragione Fazer.:  ci siamo  di nuovo avviluppati in una  discussione senza  fine sullo stesso
argomento.  Credo che  il  punto non sia tanto l'accettabilità dello stupro quale metodo rieducativo
o peggio, quale modalità di relazione col femminile.
Nessun uomo sano di mente ammetterebbe tali evenienze.
Sono invece convinto che ciò che scatena tali reazioni sia non la “ voglia di stupro “, ma la paura  che oggi per un uomo significa l'accusa di stupro.
Accusa che ,come noi sappiamo ,ci trova privi di difesa.
Io ho superato da poco i 50 anni e quindi ho interiorizzato un tipo di rapporto con le donne ancora sano : un tipo di rapporto che tiene conto della ineliminabile e per me interessantissima differenza tra maschile e femminile.
Lo dico bello chiaro : anzi che avere a che fare con donne maschili, preferirei NON avere a che fare con le donne.
Oggi quel rapporto non c'è più : non sempre , ma in un buon numero di casi.
Il giovane in particolare, non sa che pesci prendere.
Sbeffeggiato dai media e attratto da un altro sesso che può rovinargli la vita.
Questo è un fatto e le tante false accuse lo certificano.
Questo dato di fatto non può però portare a una crociata contro le donne : come ho detto, non tutte le donne sono antimaschili. Certamente, quelle che non lo sono non vengono fatte parlare e, cosa più importante, non sono immediatamente riconoscibili.
Che quindi si accentui il risentimento maschile, mi pare conseguenziale.
Il fatto che un approccio sessuale possa portare in galera senza se e senza ma, non giova  alla
pace dello spirito.
In questo dobbiamo però vedere che il femminismo non significa TUTTE LE DONNE :
in realtà noi sappiamo che il femminismo ha una parte femminile e una maschile e che spesso i più pericolosi sono i femministi maschi. Specie i finti femministi , cioè quelli che cavalcano l'onda per loro fini di bottega, naturalmente inconfessabili.
Il dato critico è  che tali discussioni ci portano a perdere del tempo prezioso che potrebbe essere destinato ad attività molto più proficue per la Q.M.
Guit ha ragione da vendere.
Inoltre Guit ha ragione anche sulla lenta emersione della Q.M. E sulla possibilità che essa venga finalmente conosciuta dalla gran massa delle persone, che sarebbe certamente spaventata da posizioni violente. Dobbiamo tener conto che i nostri temi si prestano ad essere fraintesi con grande facilità.
Io lo so che nessun utente del forum è a favore dello stupro : però non è detto che ciò venga capito da un lettore occasionale.
Capisco anche Massimo, che ben più giovane di me, forse sente questo problema con maggior acuzie .  Condivido anche che non si può sempre porgere l'altra guancia, anzi sostanzialmente sono per non porgela quasi mai.
Su quanto è stato scritto sulla punizione di una calunniatrice , ho alcune riserve.
Non propongo pene draconiane, ma un deterrente si.
E' vero, con pene miti è più facile ottenere una ritrattazione, però non si può tollerare la leggerezza con cui vengono sparate accuse gravi che, se non venissero scoperte , porterebbero a ingiuste condanne.
E' un po' come per il bullismo : una certa vulgata ritiene che il bullo sia un insicuro, un debole convinto della propria debolezza, con quell'inversione del dato oggettivo tipico del psicologismo odierno.
NO, il bullo è uno che si sente forte, e che se non viene contrastato,  opprime i suoi coetanei.
Gandhi stesso si guardò bene dal proporre il pacifismo ai suoi connazionali di fronte all'avanzata nipponica : anzi, li spronò a combattere insieme agli inglesi,  viste le atrocità di cui si macchiarono i giapponesi nel sud est asiatico.
Idem per il nazismo : fu sconfitto dalla più imponente forza armata che il mondo ricordi ( USA + URSS ), non certo da una condotta remissiva.
Non trovo invece proficuo lottare e controbattere con fikesekke e C.  Sono delle disperate al quale livello non dovremmo abbassarci, pena il sembrare simili a loro.
Lottare si, ma contro un nemico che ne valga la pena.
Per finire, io sono convinto che la crisi dell'intero mondo occidentale non si risolverà ( se si risolverà ) a breve scadenza.  Nelle crisi emergono i valori veri. La Q.M. Sta acquisendo visibilità.
Non sprechiamo le occasioni che si  presenteranno.
Nessuno sconto al femminismo, ma nessuna truculenza inutile.
Pugno di ferro in guanto di velluto.
Noi maschi possiamo

Offline Ethans

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Re: Pars Costruens
« Risposta #21 il: Dicembre 19, 2011, 20:54:50 pm »
Straquoto tutto il post del Marmocchio... bravissimo!!!

Offline ilmarmocchio

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Re: Pars Costruens
« Risposta #22 il: Dicembre 19, 2011, 21:19:51 pm »
se perdoniamo la calunnia dovremmo perdonare anche altri reati.
E comunque, che ne sareebbe della giustizia ?
saremmo alla mercè di chi vuol delinquere ?
Non conta nulla l'effetto deterrente ?
No, non mi torna il discorso.
Primo passo, a mio modo di vedere, è di smetterla con le sentenze senza prove.
Smetterla con l'eccesso di psicologia che, oltre a non aver nessuna base pratica, finisce per giustificare tutto.
Il giudice deve fare il giudice non lo psicanalista.
La calunnia va punita per le conseguenze che comporta.
Non è la legge del taglione ( che non è detto che sia sbagliata ), ma un elementare principio di equità, senza la quale il vivere civile viene meno

Offline Fazer

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Re: Pars Costruens
« Risposta #23 il: Dicembre 19, 2011, 22:04:03 pm »
Mi associo allo straquotone di Ethans: grande Marmocchio.  :ok:
Voltiamo pagina.

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Re: Pars Costruens
« Risposta #24 il: Dicembre 19, 2011, 22:33:08 pm »



qual è l'atteggiamento più razionale di fronte al femminismo? quale l'atteggiamento più luminoso, più maschio, più virile, più umano?

poi c'è la pars costruens: allora come va punita la falsa accusa di stupro? come va punita la falsa accusa di pedofilia? come va punita la sindrome di alienazione parenterale?

sono domande aperte, cerchiamo di ragionarci su e di non arroccarci su posizione predefinite


il femminismo va disprezzato.
le donne sono paracule quando la cultura popolare disprezzerà il femminismo nessuna di loro lo seguirà.
già oggi, il femminismo politico (non quello culturale) è rinnegato. 


l'attegiameno maschile non può essere quello delle vendetta, non può essere quello di non agire in base alla giustizia,
e non è maschile pensare ad una soluzione una volta per tutte
il maschio per propria natura deve guadagnarsi tutto, sempre, continuamente
in una lotta one-to-one contro il mondo.
è una sorta di prova di fede nelle proprie capacità e nelle proprie idee.
non c'è e non vi sarà mai una vittoria finale nel maschile.

ho già detto come la penso.
il reato di calunnia esiste ed include anche la falsa denuncia di stupro.
quel che va garantito è il diritto dell'accusato, come per ogni altro reato.
va ripreso il garantismo come concezione di una giustizia civile
ciò lo si può fare solo se si sconfigge l'attuale moda isterica sui reati sessuali.
Io ho riposto le mie brame nel nulla.
(Stirner , L'Unico e la sua proprietà)
http://maschileindividuale.wordpress.com/

Offline Guit

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Re: Pars Costruens
« Risposta #25 il: Dicembre 19, 2011, 23:11:55 pm »
Figurati! Pensa cosa subiscono gli stranieri ... se un uomo viene guardato stranamente dalla polizia :disgust:

Gli stranieri? Esatto, non le straniere. In carcere ci sono tanti stranieri. Ma sempre di uomini si tratta.



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Re: Pars Costruens
« Risposta #26 il: Dicembre 19, 2011, 23:19:57 pm »
 Io ribadisco sempre due cose:

1. Una pars costruens la si fa sempre in un processo convulso di cambiamento in cui emerge, o meglio emergono, progammi e proposte dal momento che il vecchio sistema di cose sta crollando e una massa popolare è giocoforza coinvolta nel vortice del cambiamento. Non la si fa a tavolino mente il vecchio sistema è ancora in vigore. Tantomeno i cambiamenti sociali.

2. In fase di cambiamento emergono programmi, proposte e piattaforme di principi, alleanze e fazioni, movimenti, federazioni, raggruppamenti e costellazioni di movimenti spesso in lotta tra loro. A questo punto, dopo convulsioni, spinte di ritorno, perdite e lotte intestine, si attua il cambiamento concreto che alla fine non corrisponderá alla volontá di nessuna parte in gioco. O meglio sará frutto di compromessi tra le parti vincenti.

Chi s'illude di poter creare movimenti e associazioni che vadano tutte d'amore e d'accordo e che redigano programmi e proposte vincenti in partenza è fuori strada, seppure in buona fede, come credo lo siamo un po' tutti qui.
Le lotte, gli odi, le antipatie e le idiosincrasie varie ci sono e ci saranno sempre. L'unica differenza tra le fasi di svolta e quelle di ristagno come quella in cui viviamo è che nelle prime lotte e fazioni riguardano un cospicuo numero di persone e danno luogo a convulsioni sociali vere e proprie, mentre nelle seconde (come avviene attualmente) riguardano solo quattro gatti e finiscono per essere piú personali, a volte rasentano il grottesco.

Ma noi esseri umani siamo così, inutile bendarci gli occhi e rifiutare di vedere la realtá.

Offline Guit

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Re: Pars Costruens
« Risposta #27 il: Dicembre 19, 2011, 23:23:29 pm »
Perchè maschio? Un atteggiamento umano e luminoso può essere solo maschile? :lol:

Voglio credere di no, ma devono essere le donne a dimostrarlo non noi.

Per ora quelle in politica espongono atteggiamenti equivoci: commissione di indagini Istat invalide scientificamente; rifiuto di incontro con delegazioni dove non ci sono donne; richiesta di leggi di genere e teorizzazione delle discriminazioni positive; missione comune di invasione identitaria maschile sotto ogni aspetto (non devono esistere campi maschili non "occupati"); eccetera eccetera eccetera.

Il maschile ha finora dimostrato di sapersi occupare di tutti. Le donne ancora no, di certo non la donna moderna tipica che reitera la propria battaglia rivendicando posti di potere e dimenticando le carceri; proprio lei: quella cresciuta dal Sistema a pane e misandria.

Vi dico una cosa: con le donne attuali tutte in parlamento e gli uomini in strada a chiedere il voto, loro a noi il diritto di voto l'avrebbero negato. Niente di più facile: basta evocare il mostro dello stupro e della violenza domestica e possono negarci qualsiasi diritto.

Vogliono il potere? Che imparino a gestire la res pubblica.

Una donna che sale al potere per occuparsi di donne, è un'aberrazione civile e rappresenta uno dei principali precedenti dell'uccisione della democrazia. Infatti: contemporaneamente a questo tipo di ascesa, la democrazia sta progressivamente morendo. Io sono tra coloro che sostengono che ciò non sia casuale.




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Offline Guit

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Re: Pars Costruens
« Risposta #28 il: Dicembre 19, 2011, 23:36:31 pm »
Io personalmente ho un paio di domande da porre:
Che persone servono a Barnart per continuare la sua lotta? E in cosa essa consiste? Che scopo ha?

A me sembra che siano circa quindici anni che dichiara ciò che tu adesso gli stai chiedendo.

Ha scritto quali sono i suoi principi e il tipo di persone che li condividono saranno di conseguenza quelli che "a lui servono". In cosa consiste la lotta mi sembra ridondante. La QM è una implementazione di cosa consiste. Il suo scopo è ampiamente dibattuto. Nel suo caso, e nel mio, non è descrivibile in termini di vendetta.

Lo scopo principale della QM di Rino (e mia) è la "narrazione maschile".

Che contrariamente a ciò che potrebbe apparire non è mai esistita. Esattamente. Gli uomini hanno sempre scritto e parlato ma non si sono mai narrati nella prospettiva di avere di fronte una nemica e non una compagna. Quindi nel loro racconto c'è sempre stata una spinta, una motivazione, fondata sulla relazione con la donna (finalità sessuali, riproduttive, sociali, ...). Gli uomini non hanno mai immaginato che partendo per una guerra le donne potessero essere liete del loro non ritorno, come hanno commentato opinioniste britanniche a proposito della c.d. generazione senza mariti delle donne della seconda guerra mondiale.

Questa è una donna nuova, che ha raccontato una storia di accusa del maschile, che ha raccontato non solo sé stessa ma ha anche preteso di sostituirsi al nostro racconto.

Questa è principalmente la QM: in queste condizioni, una riappropriazione. Sembra poco e invece è una cosa enorme.

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Offline Barnart

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Re: Pars Costruens
« Risposta #29 il: Dicembre 20, 2011, 08:02:03 am »
Nota tecnica. E' successo qualcosa di schizofrenico, perché clicco un 3d e ne viene fuori un altro "Pars construens" Riclicco e torna questo.  :huh: Va beh.

1) “Meglio subire il male che farlo” è roba laica, è di Socrate. Ma non aspiro a tanto. Basta molto meno: se devo scegliere tra l'appartenere ad una famiglia di ladri o viceversa di derubati, preferisco di gran lunga la seconda ipotesi. Ben prima della “bontà” viene l'onore. Se poi questo basta a far di me un patetico evangelico …beh, nessuno è perfetto.

2) X Ethans (scritto ieri, perciò prima di leggere altri vs commenti): E' giusto che una calunniatrice resti impunita? No, non è giusto, è necessario.

Per contestare le affermazioni che seguono bisogna prima contestare quelle che ho già esposto sul tema, la cui sintesi è: quando la minaccia di una sanzione anziché indurre il reo a desistere lo spingono a persistere, la sanzione diventa controproducente, autocontraddittoria, irrazionale e quindi da ripensare, modificare e infine – se necessario - da rigettare. Ovviamente (e questo è ovvio diecimila volte, tanto che non dovrebbe neppure essere sottolineato) ciò vale quando ci si trova di fronte a quelle situazioni in cui quell'effetto controproducente si verifica (ho citato anche altre situazioni analoghe) non in quelle in cui ...non si verifica.

Il punto è che quelle osservazioni non sono contestabili.

Sorge allora la domanda: che fare? Bisogna fare tutto il possibile affinché il danno diminuisca, ossia (nel caso della calunnia sessuale) affiché la calunniatrice ritratti. Il massimo che si può fare per indurla a ritrattare consiste precisamente nell'abolizione di ogni sanzione. Questo non ci garantisce che lo farà, ma facciamo noi tutto quello che possiamo: indurla a farlo garantendole persino l'impunità totale. Questo è il solo metodo per consentire a qualche maschio innocente di salvarsi. D'altra parte la garanzia dell'impunità assoluta renderebbe la falsa accusa una banalità, per cui sembrerebbe necessario prevedere un minimo di sanzione, in grado di procurare almeno dei fastidi, un qualche piccolo disturbo. Ma per capirne l'effetto basta pensare: “Come mi comporterei io se mi accadesse di trovarmi in quella situazione? Perché dovrei ritrattare? Se non ritratto, il danno va al calunniato, se ritratto cade addosso a me! Meglio che lui marcisca in galera piuttosto che io ne abbia dei fastidi”.

Infatti, allo stato delle cose quel che sorprende è che ci siano donne che qualche volta ritrattano. Come mai? Evidentemente perché non si rendono conto delle conseguenze dannose (per sé), ossia agiscono proprio come se pensassero di uscirne indenni. Il che prova che la prospettiva di uscirne senza danni è quel che ci vuole per indurle a ritrattare. Quel che era già ovvio dalle incontestabili (e incontestate) considerazioni precedenti. La conclusione è che l'impunità è preferibile a qualsiasi punizione (=produce effetti meno negativi)  Sto precisamente dicendo che la calunniatrice (in area sessuale) non deve essere punita in alcun modo.

Orrore! “E questo ti sembra giusto?” Mai detto che è giusto (e come potrei?), dico e ripeto che è utile a limitare i danni a carico degli innocenti. Che sia così è incontrovertibile.

Avessimo almeno una piccola controprova dell'utilità per gli UU della punizione-zero alle DD (nei casi di cui parliamo)...! E la controprova c'è, grande come una montagna. Forse non tutti sanno che le femministe, da sempre e in ogni paese dell'Occidente, hanno preteso che le denunce femminili non siano suscettibili di ritrattazione. Pretendono (e in alcuni paesi l'hanno ottenuto) che la querela/denuncia non possa essere ritirata e ciò per esplicita disposizione di legge.

Sembrerà paradossale, assurdo e folle, ma la ragione impone di affermare che – in questa stagione storica (fra 100 anni si vedrà...)- le false denunce devono essere ritrattabili, senza formalità, senza limiti di tempo e senza conseguenze per l'accusatrice. Gloria Steinem, Ida Dominijanni e tutta la banda larga femdominista non sono minimanente d'accordo. Questo mi conforta.

Non solo qui, ma in tutto il Momas sarà difficile trovare qualcuno che concordi sulle conclusioni, benché discendano da premesse incontestabili: quando la minaccia di una sanzione anziché indurre il reo a desistere gli rende vantaggioso il persistere, la sanzione diventa controproducente, irrazionale e quindi da ridurre, alleviare e infine – se necessario – da abolire. Appunto.

Certo, non mi aspetto grandi consensi...

RDV

(P.S.: ho visto che c'è qualche opinione simile)

« Ultima modifica: Dicembre 20, 2011, 08:34:33 am da Barnart »