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Pars Costruens
Cad.:
Ma applicare l'impunità sempre e comunque a me sembra eccessivo.
Si potrebbe allora appplicare una specie di "ravvedimento operoso", ossia se hai commesso una violazione (in questo caso una calunnia), ma poi entro un certo lasso di tempo ti penti e provvedi ad ovviare, la sanzione sarà irrisoria o addirutturà non ci sarà. Ma se persisti sperando di non venire mai scoperto ma poi invece ciò accade la sanzione sarà senza sconti.
Alberto86:
scusate se mi intrometto per dire solamente che se cominciamo a litigare tra di noi è finita...
non ho letto tutta la discussione ma rifacendomi al primo messaggio credo che il tema di questa discussione andava preferibilmente affrontato in privato o comunque in sezione non pubblica....
opinione personale ovviamente :)
COSMOS1:
@ Rino: non è successo nulla di strano, sto cercando di mantenere divise due questioni: quale sia la pena adeguata per una calunnia in questo thread nuovo, e se valga la pena discutere con chi la pensa diversamente nell'altro
@Alberto86 al contrario, sono proprio queste le discussioni da mettere in evidenza. Noi non siamo cervelli allo sbando come le nazifasciste!
ilmarmocchio:
--- Citazione da: Cad. - Dicembre 20, 2011, 08:47:22 am ---Ma applicare l'impunità sempre e comunque a me sembra eccessivo.
Si potrebbe allora appplicare una specie di "ravvedimento operoso", ossia se hai commesso una violazione (in questo caso una calunnia), ma poi entro un certo lasso di tempo ti penti e provvedi ad ovviare, la sanzione sarà irrisoria o addirutturà non ci sarà. Ma se persisti sperando di non venire mai scoperto ma poi invece ciò accade la sanzione sarà senza sconti.
--- Termina citazione ---
d'accordo. aggiungerei anche che sarebbe necessario che la sanzione fosse adeguata e certa.
sono convinto che le false denunce calerebbero drasticamente.
naturalmente la ritrattazione andrebbe incoraggiata e in questo senso un congruo sconto di pena è utile.
Intanto però rendiamo sconveniente la falsa accusa
Ethans:
Rimango piacevolmente colpito nel constatare che il Marmocchio mi ha anticipato. Approfitto spesso dei cali di lavoro in ufficio per scribacchiare qualcosa su argomenti di personale interesse (QM, chitarra Metal, Sindrome di Gilles de la Tourette ecc.), nella giornata odierna sfruttando uno di questi momenti ho tirato giù due righe in risposta a Rino. Oltre al contenuto dei miei appunti che viaggia di pari passo a quello che ha scritto il Marmocchio qui sopra è altresì "inquietante" (si scherza ovviamente) constatare che ha usato alcuni termini che ho usato anch'io. Ho ancora gli appunti a mia discolpa nel caso m'imbattessi in qualche accusa di plagio, benchè gli appunti senza data e ora non possano scagionare nessuno.
Entrando nel merito di quello che ha scritto Barnart partirei subito con una precisazione. La mia domanda era riferita a un'altra questione e cioè: partendo dal presupposto che a mio giudizio la calunniatrice debba essere condannata, mi chiedevo se era giusto che quest'ultima subisse la stessa pena degli esecutori. Cioè stessa pena per la mandante/istigatrice/calunniatrice al pari del branco di pecoroni che hanno raso al suolo il campo rom. Barnart poi ha senz'altro sgombrato il campo da qualsiasi dubbio presupponendo quello che per lui è più conveniente in tali situazioni: l'impunità.
Io invece sono convinto che se le sanzioni nei confronti delle false accuse fossero "pesanti e certe" si ridurrebbe drasticamente a priori il numero di donne che farebbero affidamento su queste per tutelare in modo subdolo e assolutamente disonesto i propri interessi. E che, per contro, si ridurrebbe altrettanto drasticamente il numero di uomini che vengono condannati pur essendo innocenti. Applicare un deterrente "ben definito, pesante e certo" già a monte della questione renderebbe poco conveniente la calunnia facendo desistere la donna a "cadere in tentazione".
Se non si fa questo è evidente che la falsa accusa verrà usata sempre, comunque e dovunque come asso pigliatutto nelle diatribe che si verificano tra uomini e donne. Della serie: "tanto nel caso poi ritratto e male che vada me la cavo con una ramanzina e la promessa (falsa) che non lo farò più. Se invece va a buon fine sai che vantaggi ne derivano per me? E chissenefrega se lui è accusato ingiustamente."
Ma forse il mio senso di giustizia è troppo nobile e dovrei essere più pragmatico nel riflettere su certe questioni, mi rendo conto infatti che è dura un'impostazione di questo tipo, mi rendo conto che nella società odierna in cui vige di fatto una mentalità pro-donna la soluzione che Rino presuppone è forse la più praticabile.
Purtroppo.
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