Boh, a me pare che simbolicamente parlando, Mel Gibson non sia il soggetto ideale per rappresentare l'uomo umiliato, sottomesso e bastonato dalla moglie.
Credo di aver capito che sia stato lui a separarsi dalla moglie dopo 7 figli e una lunga unione per intraprendere una relazione con una giovane russa da cui ha avuto un figlio. La nuova convivente l'ha poi denunciato per maltrattamenti ed è finita dopo due o tre anni. Qui ci sarebbe casomai da discutere su un sospetto "cambiamento di carattere" di Mel Gibson che mena la convivente giovane per cui ha lasciato la moglie che non ha mai menato per 28 anni e che non risulta averlo mai denunciato per maltrattamenti.
http://www.kisskiss.it/news/attualita/ORRORE---MEL-GIBSON-PICCHIA-LA-MOGLIE!.htmlSe così è, puo' pure essere che non abbia voluto stipulare accordi prematrimoniali in quanto cattolico credente nell'unione inscindibile, ma se così è ed è stato lui a rompere il patto...
Sarebbe insomma il tipico caso per cui è nata la legge del mantenimento, mutatis mutandis e con le dovute proporzioni: e cioè, è giusto che una donna che si separa dopo qualche anno o qualche mese di matrimonio (di chiunque sia l'iniziativa della separazione) ricominci a fare la vita di prima e non abbia a pretendere mantenimenti o aiuti economici, ma dopo trent'anni di matrimonio, 7 figli si puo' ragionevolmente presumere che sia oggettivamente difficile ricominciare una vita?
Tra l'altro, al di là della cultura cattolica, credo che lo stesso fatto oggettivo della minor iniziativa maschile alla rottura di un matrimonio (normalmente sbandierato come incapacità decisionale o attitudine a tenere il piede in due staffe) abbia una radice più profonda. Non sarà anche una forma di rispetto verso una moglie non più giovane ma che comunque è la madre dei tuoi figli e per cui comunque hai provato dell'affetto e verso cui si sente una responsabilità direi quasi naturale?