Autore Topic: L'eiaculazione precoce? Non esiste!  (Letto 1208 volte)

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Offline Guit

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L'eiaculazione precoce? Non esiste!
« il: Dicembre 29, 2011, 01:07:51 am »

Bando alla pseudoscienza femminista. Finalmente! Un plauso a "La Stampa".

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Il tempo non esiste, l’eiaculazione precoce nemmeno [1]

L’eiaculazione precoce non esisterebbe, così come non può essere definita una disfunzione o malattia sessuale. Il sessuologo cerca di fare chiarezza su quello che da molti viene definito un problema diffuso


Se ne parla molto della cosiddetta eiaculazione precoce, in particolare negli ultimi anni. Un presunto disturbo o malattia che affliggerebbe il maschio moderno e che, sempre secondo i dati “ufficiali”, sarebbe in costante aumento.

Non tutti sono tuttavia d’accordo con la definizione che ne viene data e, al tempo, non la ritengono una disfunzione. Per cui, non essendo definibile, non esiste.
Possibile? Secondo il sessuologo e ricercatore italiano dottor Vincenzo Puppo, sì.

Per capire meglio, partiamo dall’inizio e domandiamo al dott. Puppo (Centro Italiano di Sessuologia), cosa è l’eiaculazione precoce.
«L’eiaculazione, per i sessuologi, è “precoce” quando avviene prima che la persona lo desideri, in meno di un minuto dall’inizio del rapporto vaginale – spiega Puppo – e la causa sarebbe l’incapacità da parte dell’uomo a ritardare l’eiaculazione, con la conseguenza che la partner non ha l’orgasmo (quindi i sessuologi prendono in considerazione solo il rapporto eterosessuale), cioè l’eiaculazione precoce sarebbe la “causa” del mancato orgasmo femminile, con conseguenze psicologiche negative: frustrazione, disagio, stress, tendenza a evitare i rapporti sessuali, difficoltà interpersonali, ansia da prestazione».

Dottor Puppo, lei ha anche pubblicato un libro “La sessualità umana e l’educazione a fare l’amore” (aggiornato al 2011) in cui scrive che l’eiaculazione precoce non è una disfunzione o malattia sessuale. Perché?
«Se prendiamo in considerazione la masturbazione, l’eiaculazione non è mai considerata “precoce” perché l’obiettivo, l’orgasmo maschile, è sempre ottenuto dal ragazzo/uomo. Mentre durante il rapporto vaginale l’eiaculazione “precoce” fino a pochi decenni fa non esisteva, e non comportava “disagi” all’uomo perché non era essenziale l’orgasmo femminile nel fare l’amore (si parlava anche di “dovere coniugale”) – sottolinea Puppo – Il “problema” è degli ultimi anni: adesso l’uomo, secondo i sessuologi, sarebbe “obbligato” a dare piacere/orgasmi alla partner durante il rapporto completo, il rapporto pene-vagina, solo con gli sfregamenti del pene sulle pareti vaginali. Ma viene considerato “normale” qualcosa che non ha basi scientifiche, cioè che la vagina possa scatenare un orgasmo».

Il problema dunque è anche una questione di attribuzioni e di come si considera l’orgasmo?
«Sì – conferma il dottor Puppo – il pene non ha la capacità di scatenare un orgasmo quando si muove in vagina perché NON esiste l’orgasmo vaginale (e il punto G), quindi la durata del rapporto non può essere presa in considerazione per diagnosticare una disfunzione sessuale negli uomini».

Ma, se l’orgasmo vaginale non esiste, perché allora ci sono donne che riferiscono di provarlo?
«Tutti i sessuologi sanno, dagli anni ‘60, che l’orgasmo femminile non è causato dalla vagina, ma dagli organi erettili femminili (clitoride, piccole labbra, bulbi del vestibolo, corpo spugnoso dell’uretra) e che l’orgasmo “vaginale” non esiste. Le poche donne che affermano di provarlo possono chiarirsi leggendo il libro di Shere Hite del 1976… le altre interviste che voi mi avete già fatto … e chiaramente il mio ultimo libro».

D’accordo, ma per le donne che riferiscono dell’orgasmo “vaginale”, che differenza fa se invece si parla, correttamente dal punto di vista scientifico, solo di “orgasmo femminile”?
«Non fa nessuna differenza per loro. Lo fa invece per la stragrande maggioranza delle donne di tutto il mondo che, non usando più il termine “orgasmo vaginale”, non si sentirà più anormale o inferiore!».

Insomma, considerando l’eiaculazione precoce un falso problema e l’orgasmo vaginale un falso mito, come dobbiamo considerare tutta la faccenda?
«Purtroppo, nonostante la fisiologia sessuale femminile sia conosciuta dal punto di vista scientifico da decenni, è divulgata dai mass-media e sessuologi come 100 anni fa…, per cui i ragazzi/uomini (e di conseguenza anche le ragazze/donne) pensano che il rapporto “completo” sia quello con l’orgasmo ottenuto solo con i movimenti del pene in vagina, per questo si pensa che l’eiaculazione “precoce” sia una malattia!».

Una questione di informazione, in sostanza. Tuttavia sono molti coloro che, invece, ritengono di essere vittime di questa disfunzione. C’è allora un modo per risolvere questo “problema” maschile?
«La prima cosa da fare è chiaramente una corretta educazione sessuale, con la divulgazione della sessualità femminile dal punto di vista realmente scientifico (e non dal punto di vista del marketing per “combattere” l’eiaculazione precoce…) – afferma Puppo – Poi deve essere chiarito il vero (cioè, scientifico) significato di rapporto sessuale completo: “orgasmo per entrambi i partner con o senza il rapporto vaginale” (definizione per TUTTI gli esseri umani)».
«Deve essere chiaro ai ragazzi, che non è la durata del rapporto vaginale che conta nel fare l’amore, ma la stimolazione efficace degli organi erettili femminili responsabili dell’orgasmo e presenti in TUTTE le donne – aggiunge Puppo – Sono le mani che i ragazzi devono prima di tutto imparare come e dove muovere: fare l’amore si può fare anche senza la penetrazione del pene in vagina e durante il rapporto vaginale si possono usare anche  le dita per stimolare contemporaneamente il clitoride (perché l’uomo può stimolare il seno, capezzoli, viso, collo, schiena, natiche ecc. del corpo femminile durante il rapporto vaginale, mentre sarebbe “proibito” stimolare il clitoride?...)».
«L’eiaculazione precoce NON deve essere più  considerata una disfunzione/malattia: una (tutte) funzione del corpo umano va studiata nel soggetto, e NON in rapporto con un’altra persona.
Comunque, si può/deve insegnare ai ragazzi/uomini che con la masturbazione è facilissimo imparare a “durare” di più (a prolungare l’erezione non servono farmaci), come infatti insegnano i sessuologi in “terapia sessuale” (tra virgolette perché è una ri-educazione: NON è una terapia)», conclude il dottor Puppo.


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1. http://www3.lastampa.it/benessere/sezioni/lifestyle/articolo/lstp/436045/

Take the red pill

Offline krool

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Re: L'eiaculazione precoce? Non esiste!
« Risposta #1 il: Dicembre 30, 2011, 15:33:10 pm »
E bravo. Nella stragrande maggioranza dei casi sono solo tempi più o meno rapidi.

Internet è incredibilmente pieno di uomini che ritengono di avere questa disfunzione, e a mio parere più interesse continuerà a muoversi attorno al piacere sessuale femminile, più uomini complessati ci saranno in futuro, convinti di avere chissà quale problemi.

Poi si sa che semplicemente i tempi sono diversi, fa parte delle regole del gioco. L'uomo all'orgasmo di solito ci arriva prima della donna, anzi a volte lei non ci arriva proprio. Questo in linea generale. E queste che fanno? Colpevolizzano gli uomini per come sono fatti. Se gli fa tanto schifo fare sesso con gli uomini potrebbero semplicemente non farlo...

Mah.

Offline Stealth

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Re: L'eiaculazione precoce? Non esiste!
« Risposta #2 il: Dicembre 30, 2011, 16:38:38 pm »
Finalmente un vero sessuologo!

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Re: L'eiaculazione precoce? Non esiste!
« Risposta #3 il: Dicembre 31, 2011, 10:07:43 am »
«L’eiaculazione precoce NON deve essere più  considerata una disfunzione/malattia: una (tutte) funzione del corpo umano va studiata nel soggetto, e NON in rapporto con un’altra persona.

perfetto!
Io ho riposto le mie brame nel nulla.
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Alberto86

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Re: L'eiaculazione precoce? Non esiste!
« Risposta #4 il: Dicembre 31, 2011, 14:04:35 pm »
ogni tanto una piccola oasi di verità in un mare di sterco femminista!!