Ma i power chord non sono arpeggi: sono due note formate da una tonica e da una seconda a una certa distanza (solitamente una quinta oppure con l'aggiunta di un'ottava nei power chord a tre corde). Poi che gli arpeggi siano più adatti allo studio del movimento della mano destra lo credo anch'io, ma non capisco cosa vuoi dire quandi dici arpeggio=power chord.
Voglio dire che l'arpeggio lo fai su un chord (accordo) e se vuoi usare l'elettrica con suono molto saturo devi farlo su un power chord, che se ci metti altre note oltre la tonica e la dominante partono le armoniche cacofoniche e diventa rumore. Non è detto che devono essere per forza al massimo tre note. I p.c. si usano molto nel r 'n' r in generale, anche suonando con l'acustica. Io uso un power chord (G) a cinque note. Altri a quattro. Da un certo punto di vista rappresentano secondo me, anche l'evoluzione/involuzione armonica legata alla scala blues (manca la modale, la terza, e non essendoci più il modo alterni più facilmente la scala maggiore e minore sullo stesso accordo di base), reintroducendo il colore delle blunote, ma senza un sound blues conclamato, che tra i suoi fondamenti ha il contrasto tra scala minore e accordo maggiore.
Comunque, meno male, che stanotte sono mezzo insonne e almeno faccio qualcosa: se il tuo problema è invece quello di suonare i p.c. all'unisono in ritmica senza far vibrare altre corde e se vuoi mantenere una certa ampiezza di movimento sulla destra, per dare più dinamica, ti consiglio di usare una posizione non classica della sinistra: pollice più alto, manico avvolto nell'arcata tra pollice e indice, dita meno curvate e corde meno libere di suonare. Devi imparare a stoppare quelle che non servono. Un'altra cosa molto utile nella ritmica è usare il palmo della destra sul ponte per stoppare ulteriormente il suono, più o meno a seconda dell'uso e dello strumento. Su un'elettrica come piace a te è quasi d'obbligo, i p.c. non bastano, le corde devono essere tenute a freno quasi sempre sennò svacchi e perdi dinamica. Spero ti sia utile.
Dimenticavo: le corde che non servono le puoi annullare in vari modi: usando il pollice "da sopra" per fermare la sesta; usando il polpastrello che usi per premere una corda, un po' spostato in alto o in basso per sfiorare anche la corda vicina e fermarla; usando altre dita libere o anche parti del palmo della mano. Tutti i modi sono buoni, basta che le fermi. Barrè e semi-barrè in questo tornano molto utili. Se impari a far suonare due corde accostate con un semi, per esempio con l'anulare o col mignolo, viene poi facilissimo fermare con lo stesso dito le altre corde.
Ultima cosa: ovvio che anche la destra deve fare la sua parte e deve cercare di suonare nella "zona utile" dell'accordo.
Ancora un'aggiunta e poi giuro che mi azzitto: per i suddetti motivi tecnici, ritengo personalmente che un bravo chitarrista elettrico dovrebbe sempre passare per Hendrix, anche se poi fa un genere diverso. Lui era il maestro assoluto della "sporcizia controllata" che si trasformava in armonia.