A me per esempio l'introduzione di quel video su Django mi fa morire. Il modo in cui lui inizia a suonare buttandola lì, come se fosse un'estensione del suo pensiero, e il violinista (Stéphane Grappelli) gli risponde con la sua linea melodica. Senti come sotto lo contrappunta Django, le note che sceglie, le accelerazioni di volume e le calate. Che pancia ragazzi! Nota come stanno rilassati, più rilassati loro degli amici (il resto dei Le Quintette du Hot Club de France) che giocano a carte e iniziano ad ascoltarli, smettendo di giocare, rapiti dal loro suono ...