http://milano.repubblica.it/dettaglio/parlano-straniero-6-nozze-su-10-in-citta-e-boom-di-coppie-miste/1788171Un matrimonio su cinque in Lombardia ha almeno un coniuge immigrato. In Italia uno su dieci. A Milano la percentuale sale, e molto: su 867 matrimoni celebrati in Comune nei primi sei mesi dell'anno, in ben 536 casi a convolare erano due cittadini stranieri, o un italiano e uno straniero. Cioè oltre 6 su 10. Un boom in controtendenza rispetto alle medie nazionali. E anche se non va più di moda sposarsi in Comune - e tantomeno in chiesa - in città le coppie miste aumentano. Sono le uniche che tengono. Lo dicono l'ultimo Dossier della Caritas e il settore Anagrafe del Comune, che registra un costante aumento delle coppie miste e straniere dal 2000. «Per gli immigrati il matrimonio è una tappa fondamentale non solo per i progetti affettivi e familiari, ma anche nel cammino di integrazione», scrive la Caritas.
Nel 70 per cento dei matrimoni misti lo sposo è italiano e la moglie viene da un paese a forte pressione migratoria. La concessione della cittadinanza era, fino alla firma del "Pacchetto sicurezza", un buon motivo per convolare a nozze. Poi Maroni ha portato da sei mesi a due anni il periodo di attesa per la richiesta di cittadinanza. «Quindi i matrimoni combinati per convenienza sono in calo», spiegano allo Stato civile. Aumentano invece le coppie di immigrati. Ma non sono sempre tutte rose e fiori, soprattutto quando gli sposi vengono da culture lontane. Per aiutare le coppie miste il centro ambrosiano documentazione delle religioni (Cadr) ha aperto un consultorio per famiglie interetniche in corso di Porta Ticinese 33 (tel.02.8375476). E ha appena pubblicato un libro dal titolo: «Matrimoni cristiano-islamici: gli interrogativi, il diritto, la pastorale».