Autore Topic: Misandria su Facebook  (Letto 85294 volte)

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Offline AndOr

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Re:Misandria su Facebook
« Risposta #75 il: Luglio 14, 2016, 15:36:07 pm »
Frank io non credo esista questa solidarietà di genere, da una parte sono convinto che esista solo un tipo di solidarietà verace, ovvero quella generale e disenteressata ad un fine che sia solo diretta ad una particolare categroria, in quel caso infatti non è solamente opportunità ma qualcosa che riguarda tutti, viceversa la solidarietà aziendale finisce quando cambi azienda.
Ma i motivi esistono e come:
1) una donna sa che è meglio (ha più da guadagnarci e, anche viceversa, meno da perderci) mettersi contro un uomo che contro una sua "collega" ( almeno a livello collettivo)
2) le donne si sono autoconvinte (e gli fa pure comodo sostenerlo) che in epoche precedenti gli uomini erano (al contrario di quello che sostieni tu) un genere tutto unito, solidale e compatto nel sfruttare le donne (patriarcato maschilista) onde per cui istintintivamente cercano di fare gruppo in modo da sapersi "difendere" da questa minaccia sempre latente (secondo loro).
3) Le donne hanno la fortuna che da sempre le competizioni più importanti di varia natura erano (e purtrooppo sono) ad eclusivo onere dell'uomo (perciò meno competizioni necessarie tra donne perciò meno attrito) compresa la disparità di genere che essendo a favore delle donne (cioè essendoci più uomini ) si possono assicurare più opportunità. .
Motivi maschili:
1) gli uomini sanno che ora come ora non hanno nulla da guadagnarci a mettersi contro un  genere che si è preso di tutto e di più senza neanche alzare un dito ma solo con il ricatto, a dimostrazione sia dell'enorme ascendente che hanno da una parte, sia della pazienza che gli uomini hanno nel sopportare i difetti dell'altro sesso (nonostante dicano il contrario).
2) gli uomini non hanno una solidarietà di genere ( a dimostrazione che non gli ineressa il dominio tramite la solidarietà di genere di cui invece ci hanno convinto con il femminismo) ma una solidarietà più disinteressata (ovvero anche verso le donne nonostante non tutte se la meritino) e quindi vera solidarietà non rivolta fine a ottenere qualcosa di egoistico.
3) Gli uomini sono costretti ad essere più in competizione delle donne, il femminismo non ha fatto altro che cavalcare sapientemente questa necessità salvo poi addossare tutte le colpe altrettanto sapientemente al maschilismo .
Meglio poca ma sincera che molta ma fasulla.
« Ultima modifica: Luglio 14, 2016, 15:46:38 pm da AndOr »

Online Frank

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Re:Misandria su Facebook
« Risposta #76 il: Luglio 14, 2016, 20:04:55 pm »
AndOr, non sono d'accordo.
Per me la solidarietà di genere al femminile esiste, eccome se esiste; così come non esiste quella in versione maschile.
Poi, si può discutere sui perché e sui percome, ma resta un indiscutibile dato di fatto: oggi, qui e ora, nella c.d. "guerra dei sessi" i perdenti sono gli uomini e non certamente le donne.
E se questo accade è anche dovuto al fatto che le donne sanno "compattarsi" contro gli uomini; mentre quest'ultimi si sfaldano in un battibaleno.

Offline AndOr

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Re:Misandria su Facebook
« Risposta #77 il: Luglio 15, 2016, 00:12:25 am »
E se questo accade è anche dovuto al fatto che le donne sanno "compattarsi" contro gli uomini; mentre quest'ultimi si sfaldano in un battibaleno.

Frank, non tutto quello che si fa ha un fine unico ma spesso c'è un doppio fine e inoltre "non tutto è ciò che appare essere."
Semplicemente perchè questo è quello che gli fa comodo tu creda e fa comodo a loro crederci, in quanto le donne guardano più all'apprire che all'essere, non hanno amici ma solo convenienze e tornaconti, questa strategia tornerà utile in mille occasioni, una tra tutte elevarsi ad un piano superiore morale rispetto al maschio che però parte in guerra (o è sempre stato disposto a combattere) e in generale si sacrifica in mille altri modi come le mansioni pericolose ma per vera solidarietà all'intera società.

Si calcola che l'80% dello sfruttamento della prostituzione in america è in mano alle donne. (solidarietà di genere).
Tutte unite a pretendere le quote rosa (opportunità di genere)
A molte donne spesso "piace" rubare il maschio alle loro colleghe (e dire che di opportunità alternative ne avrebbero) salvo poi fare finta di essere quasi amiche in pubblico (solidarietà di genere ? incoerenza di genere?  autolesionismo di genre?).
Tutte unite ad accusare di false violenze i mariti? (opportunità di genere)
ecc.

Io ho lavorato per anni in una pelletteria ed ero l'unico uomo, ti assicuro che non esiste nessuna solidarietà (SOLIDA) di genere ma solo opportunismo di genere, comodità di genere, supremazia di genere ecc...

Online Frank

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Re:Misandria su Facebook
« Risposta #78 il: Luglio 15, 2016, 07:03:59 am »
Citazione
che però parte in guerra (o è sempre stato disposto a combattere)

AndOr, l'uomo è stato costretto a combattere, non disposto.
A nessuno piace ricevere una palla in fronte.

Citazione
e in generale si sacrifica in mille altri modi come le mansioni pericolose ma per vera solidarietà all'intera società.

Non è vera solidarietà verso la società, AndOr, ma sopravvivenza.
Ossia, pur di campare molti uomini svolgono mestieri che in altre circostanze si guarderebbero bene dallo svolgere (ovviamente).
Io lavoro in ambito edilizio (sono geometra), per cui ti posso assicurare che a nessun muratore o carpentiere (italiano o straniero che sia) piace realmente fare ciò che fa.
Semplicemente, per tutta una serie di ragioni, "gli tocca farlo".


Citazione
Io ho lavorato per anni in una pelletteria ed ero l'unico uomo, ti assicuro che non esiste nessuna solidarietà (SOLIDA) di genere ma solo opportunismo di genere, comodità di genere, supremazia di genere ecc...

AndOr, conosco bene certi atteggiamenti femminili, ma come ti ripeto resta un indiscutibile dato di fatto: loro sanno "compattarsi" contro gli uomini (a prescindere dai perché e dai percome),  quest'ultimi no, non sanno neppure cosa significhi compattarsi contro le donne.
Per esempio: loro non ridono mai della violenza maschile contro altre donne, mentre molti uomini trovano divertente che un uomo venga picchiato o castrato da una donna.
Altro esempio banale: se in pubblico (o sul web) attacco le donne e le loro eterne contraddizioni i primi a darmi addosso sono degli uomini, mentre se ad attaccare gli uomini è una donna, la suddetta trova subito solidarietà da parte femminile e i primi a darle ragione sono gli stessi uomini.
Etc etc.

Tra l'altro, io che ho lavorato sempre in ambiti maschili, posso dirti che anche tra uomini è normale darsi le pugnalate alle spalle.
Ho conosciuto dei pezzi di merda che in molte occasioni avrei strozzato volentieri con le mie mani, ma che per ovvi motivi non ho mai sfiorato.
Falsi, opportunisti, figli di puttana, etc.





Offline AndOr

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Re:Misandria su Facebook
« Risposta #79 il: Luglio 15, 2016, 13:21:31 pm »
AndOr, l'uomo è stato costretto a combattere, non disposto.
A nessuno piace ricevere una palla in fronte.

Non è vera solidarietà verso la società, AndOr, ma sopravvivenza.
Ossia, pur di campare molti uomini svolgono mestieri che in altre circostanze si guarderebbero bene dallo svolgere (ovviamente).
Io lavoro in ambito edilizio (sono geometra), per cui ti posso assicurare che a nessun muratore o carpentiere (italiano o straniero che sia) piace realmente fare ciò che fa.
Semplicemente, per tutta una serie di ragioni, "gli tocca farlo".



Frank è ovvio che a nessuno piace ma è anche vero che qualcuno deve farlo no ?
A livello teorico infatti nessuno è costretto di nulla se non della propria sopravvivenza, difendere l'incolumità delle persone o svolgere i lavori pesanti della società è OGETTIVAMENTE un atto di solidarietà, non mi interessa se poi sia SOGGETTIVAMENTE voluta (dalla società come tradizione) e imposta (per motivi oggettivi di efficacia) gioco forza quando nessun'altro si fa avanti e non ci sono alternative è un altro discorso nonchè un altro lato della stessa medaglia.
Fatto sta che ne esistono gli effetti e tutte le donne ne benficiano, quindi va comunque riconosciuto il dovere di dare a cesare quello che è di cesare.

Salvate donne e bambini non è forse solidarietà imposta d'ufficio per la protezione di una collettività ? Non è forse più onorevole della "solidarietà di genere" spontanea  (che poi nei fatti è solo opportunismo) ?

quest'ultimi no, non sanno neppure cosa significhi compattarsi contro le donne.

Sono d'accordo ma ho spiegato i motivi per cui questo avviene (punto 1 e punto 3) a cui bisogna aggiungere la conclusione che molto probabilmente sono "meno opportunisti di genere" contrariamente a quello che affermano le femministe.

Per esempio: loro non ridono mai della violenza maschile contro altre donne, mentre molti uomini trovano divertente che un uomo venga picchiato o castrato da una donna.
Altro esempio banale: se in pubblico (o sul web) attacco le donne e le loro eterne contraddizioni i primi a darmi addosso sono degli uomini, mentre se ad attaccare gli uomini è una donna, la suddetta trova subito solidarietà da parte femminile e i primi a darle ragione sono gli stessi uomini.
Etc etc.

Sempre un problema collegato a tutti gli altri sopra citati....la sacrificabilità degli uomini (estesa ed ampliata funzionalmente dal femminismo su due fronti, cioè non osteggiata da una parte e usata come prova della dannosità del maschilismo dall'altra, ovvero la fiera delle contraddizioni a esclusivo uso e consumo di genere).


posso dirti che anche tra uomini è normale darsi le pugnalate alle spalle

Certo siamo d'accordo ma tra uomini esiste anche un qualcosa che va oltre il beneficio di genere, l'altro lato della medaglia, se noti tutto il progresso della scienza e della tecnica è semplicemente dovuto ad una quasi esclusiva efficacia di collaborazione maschile, così come lo sono state le varie rivoluzioni fisiche ed ideologiche che hanno soverchiato dittature e ampliato i valori morali nel rispetto dell'essere umano ma che con il femminismo hanno trovato un regresso ovvero un ritorno alle discriminazioni di classe, di sesso e di razza.

Secondo te per esempio Flacone, Borsellino solo per citare i due più famosi hanno rischiato e sacrificato la loro vita perchè glielo avevano imposto ?
Quante donne conosci disposte a correre certi rischi?
Già solo la risposta a questa domanda ti chiarisce cosa sia la differenza tra "solidarietà di genere" e "genere di solidarietà".
« Ultima modifica: Luglio 15, 2016, 13:31:33 pm da AndOr »

Online Frank

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Re:Misandria su Facebook
« Risposta #80 il: Luglio 15, 2016, 19:14:38 pm »
AndOr

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A livello teorico infatti nessuno è costretto di nulla se non della propria sopravvivenza, difendere l'incolumità delle persone o svolgere i lavori pesanti della società è OGETTIVAMENTE un atto di solidarietà, non mi interessa se poi sia SOGGETTIVAMENTE voluta (dalla società come tradizione) e imposta (per motivi oggettivi di efficacia) gioco forza quando nessun'altro si fa avanti e non ci sono alternative è un altro discorso nonchè un altro lato della stessa medaglia.

Ecco, AndOr, hai detto le parole giuste:
"non mi interessa se poi sia SOGGETTIVAMENTE voluta (dalla società come tradizione) e imposta (per motivi oggettivi di efficacia)"

Quindi anche a me non interessa se la c.d. solidarietà di genere femminile, sia originata dall'opportunismo oppure da altro, perché quello che conta è "il risultato finale".
E quel risultato dice che oggi, anno 2016, le vincenti sono loro e non gli uomini.
E lo sono perché a differenza degli uomini sanno anche "compattarsi".


Citazione
Secondo te per esempio Flacone, Borsellino solo per citare i due più famosi hanno rischiato e sacrificato la loro vita perchè glielo avevano imposto ?
Quante donne conosci disposte a correre certi rischi?

AndOr, io non sono mica una femminista, eh...  :cool:
Mettere in evidenza anche il lato oscuro maschile, non equivale certamente a non riconoscere i meriti di uomini coraggiosi come Falcone e Borsellino.


Citazione
se noti tutto il progresso della scienza e della tecnica è semplicemente dovuto ad una quasi esclusiva efficacia di collaborazione maschile,

AndOr, ne parlavano già i cosiddetti pionieri della QM.

http://questionemaschile.forumfree.it/?t=780616
Citazione
Joker
view post Inviato il: 23/12/2003, 00:38

Si sa, sono più intelligenti, sono più questo, sono più quello... blablabla... tante chiacchere solo chiacchere. Sono contento allora di far parte del "sesso inferiore", quando in questa sponda condivido la mia inferiorità con altri esseri inferiori e abietti come Einstein, Leonardo da Vinci, Picasso, Buddha, Gesù, Abramo, Aristotele, Darwin, Garibaldi, Giuseppe Mazzini, Machiavelli, Dostoevskij, Verga, Beethoven, Mozart, Dante Alighieri, E.A. Poe, Omero, Manzoni, Leopardi, Cartesio, Marco Polo, Platone, Nikola Tesla, Ghandi, Isaac Newton, Archimede, Michelangelo, Alessandro Volta, Lenin, Galileo, Van Gogh, Churchill, Confucio, Freud, Che Guevara, M.L. King, Malcolm X, Spielberg, George Lucas, Walt Disney, Tolkien, Pelè, Muhammad Alì, Michael Jordan, Bruce Lee, Andrè Agassi, Carl Lewis, Pavarotti, Sinatra, Stevie Wonder.... etc.etc.etc.etc.etc.etc....

Se questi personaggi, se questa Storia, è il prodotto dell'inferiorità maschile, allora è questo che voglio essere, inferiore, inferiore come Dante, come Einstein, come Mozart, inferiore come i 2000 anni di storia che ho alle spalle ed è storia Maestosa, passata anche attraverso il sangue e l'ingiustizia molte volte, passata attraverso gli Hitler o gli Stalin, ma anche questi combattuti solamente da Uomini, che con il loro sangue e sacrificio hanno fatto si che adesso si possa vivere liberi, certo non mi risulta che le donne siano scese in piazza a bruciare i reggiseni per sconfiggere il nazismo, come sempre, è più facile attaccare un bersaglio già ferito e a terra, nella logica della più subdola vigliaccheria...

Se tutto questo significa essere "inferiori", se il termine "inferiore" significa stare sotto a qualcosa di "superiore", allora è questo che facciamo da anni noi Uomini : stare sotto, a reggere le fondamenta del mondo, lasciando cullare nella loro beata ignoranza coloro che stanno "sopra" e si dichiarano superiori, inconsci del fatto che, in tutte le strade dove posano i loro fatati piedini, in ogni palazzo o grattacielo in cui portano i loro plastificati sederini, in ogni nave aereo o treno in cui alloggiano i loro ultra-rittoccati nasini... in ognuno di quei luoghi fisici o non fisici dove portano la loro "superiorità", da qualche parte, nascosta o ben visibile, c'è firmata con lacrime e sangue la grandezza dell'Uomo, quella grandezza attraverso cui oggi ogni essere umano dell'Occidente può dirsi libero e padrone del proprio destino.

Se avere libertà significa sentirsi liberi di
offendere, insultare, denigrare, attaccare,
schernire, svilire, umiliare, irridere, aggredire
chi si ritiene sia inferiore... allora significa che
la Democrazia ha fallito, significa che al
primo colpo ben assestato questa scala di valori
che sono il rispetto per il prossimo, l'umiltà, la
deferenza nei confronti di chi è morto e muore
per garantirci uno stile di vita pieno di lussi e
agiatezza, al primo colpo ben assestato tutto
crollerà come un castello di carta, e allora lì si
che saran dolori per tutti...

Allora avanti i Talebani,
avanti il Medioevo...

...se la democrazia ha fallito,
è questo il destino dell'Occidente.

E al momento non ho ragioni per credere che la democrazia
non stia fallendo. Quando vedo che, negli anni 2000, il razzismo
contro un'intera fascia della popolazione (3 miliardi di persone)
viene portata avanti dallo stato e dall'altra parte del cielo, allora
davvero mi rendo conto che la democrazia sta fallendo.


@@

ps: anni fa, un paio di mie conoscenze, dicevano che solo la religione può "compattare" gli uomini e aggiungevano che l'odierna incapacità maschile di far gruppo contro le donne, è causata in primis dalla società secolarizzata in cui viviamo.
Da non credente e da non esperto in materia quale ero (e in parte ancora sono; perché c'è sempre da imparare), non credevo molto a tali affermazioni.
Ma ora, a distanza di anni, credo proprio che in quelle parole ci fosse un bel fondo di verità.

Online Jason

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Re:Misandria su Facebook
« Risposta #81 il: Luglio 15, 2016, 20:07:17 pm »
Frank

Citazione
E lo sono perché a differenza degli uomini sanno anche "compattarsi".

Questo solo perchè gli uomini, eccetto noi quattro gatti e quelli che piano piano si stanno rendendo conto delle nostre tematiche, non si sanno più compattare .
Faccio un esempio pratico . Se ci sono due squadre in campo , di cui una cammina e l'altra sta ferma , è ovvio che quella che cammina sempra potente , non appena quella ferma corricchia un pò si ribalta tutto violentemente .
La loro "compatezza" è molto più labile di quanto gli uomini potrebbero fare .
«La folla che oggi lincia un nero accusato di stupro presto lincerà bianchi sospettati di un crimine».
Theodore Roosvelt, Presidente degli Stati Uniti d’America

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Re:Misandria su Facebook
« Risposta #82 il: Luglio 15, 2016, 23:55:06 pm »
ps: anni fa, un paio di mie conoscenze, dicevano che solo la religione può "compattare" gli uomini e aggiungevano che l'odierna incapacità maschile di far gruppo contro le donne, è causata in primis dalla società secolarizzata in cui viviamo.
Da non credente e da non esperto in materia quale ero (e in parte ancora sono; perché c'è sempre da imparare), non credevo molto a tali affermazioni.
Ma ora, a distanza di anni, credo proprio che in quelle parole ci fosse un bel fondo di verità.
E' così, non c'è che dire. Gli uomini trasmettono la civiltà ed hanno bisogno di un quadro simbolico di riferimento. Gli uomini non si uniscono in nome di ideali deboli e astratti come Costituzione, tolleranza e fratellanza. Le culture forti e vincenti sono quelle con un solido radicamento nel sacro.
Fino ad oggi, non è mai esistita sulla terra una cultura atea, e la nostra è al capolinea. Contrariamente a quel che si crede, l'ateismo non è un fenomeno naturale né spontaneo, per sradicare i popoli europei dalle loro radici cristiane (e formattare le donne come oggi le conosciamo) sono stati necessari ingenti mezzi anche violenti, da parte di gente tutt'altro che atea (anche se aveva ed ha le credenza più strampalate).
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Online Frank

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Re:Misandria su Facebook
« Risposta #83 il: Luglio 16, 2016, 02:25:30 am »
Questo solo perchè gli uomini, eccetto noi quattro gatti e quelli che piano piano si stanno rendendo conto delle nostre tematiche, non si sanno più compattare .
Faccio un esempio pratico . Se ci sono due squadre in campo , di cui una cammina e l'altra sta ferma , è ovvio che quella che cammina sempra potente , non appena quella ferma corricchia un pò si ribalta tutto violentemente .
La loro "compatezza" è molto più labile di quanto gli uomini potrebbero fare .

Jason, infatti io non ho scritto che "la squadra femminile è più potente", bensì che nel nostro contesto sociale, qui e ora, e a differenza degli uomini odierni di questa parte di mondo, le suddette sanno compattarsi.
Ma è chiaro che se gli uomini facessero altrettanto, le perdenti sarebbero loro e forse ora non ci sarebbe neppure bisogno dell'esistenza di forum come questo.
In merito basta prendere come esempio i musulmani. *

@@

* Non perché siano per me "un esempio" (anzi, per certi versi li detesto profondamente); è solo per rendere l'idea.

Online Frank

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Re:Misandria su Facebook
« Risposta #84 il: Luglio 16, 2016, 13:47:40 pm »
Frank
Citazione
In merito basta prendere come esempio i musulmani. *

@@

* Non perché siano per me "un esempio" (anzi, per certi versi li detesto profondamente); è solo per rendere l'idea.


http://corrieredellumbria.corr.it/news/lapis-/227698/una-guerra-che-per-ora-ci-vede-perdenti.html

Citazione

Una guerra che per ora ci vede perdenti
di Sergio Casagrande
16/Luglio/2016 - 13:27

Qualcuno la chiama guerra tra civiltà. Qualcun altro guerra di religione. Ma non è né l’una, né l’altra.
Quella alla quale stiamo assistendo, con il rincorrersi ormai quasi quotidiano di scenari dell’orrore creati da terroristi e kamikaze (a volte improvvisati e a volte perfettamente addestrati), è una guerra di principi e di valori. Principi e valori che loro, quelli che ci attaccano, hanno ben presenti, validi, solidi e incrollabili. Principi e valori che invece noi, vittime costrette alla difesa, non abbiamo. O abbiamo troppo blandi. Sicuramente insufficienti a darci la forza per rispondere in maniera adeguata alla portata dell’attacco che stiamo ricevendo.
Questa guerra, infatti, è su principi e valori che noi non possiamo o non siamo in grado di contrapporre.

Loro, per esempio, hanno fortissimo il valore identitario di quello che fanno: lo fanno per quella che considerano la loro patria (lo Stato Islamico); lo fanno nel nome di Dio e del loro popolo che considerano composto da fratelli. Considerano il martirio la loro massima aspirazione. Hanno il disprezzo della vita e della morte al punto che molti di loro conducono la prima addestrandosi militarmente per arrivare il più rapidamente e gloriosamente possibile alla seconda.
Il sangue li esalta. Hanno un’unica bandiera per la quale sono pronti a immolarsi. Sono una comunità fortemente coesa.
Noi, invece, non solo non abbiamo questi stessi valori (se possiamo chiamarli tali) e principi. E, questo, comunque, è di certo un bene. Ma non abbiamo neppure quei principi e quei valori con i quali, quando c’è una guerra, dovremmo difenderci e combattere: il senso della patria è sbiadito; quello dell’Europa che ci accomuna è a pezzi; quello di un Occidente o di una comunità culturalmente e socialmente affine è inesistente.
La fratellanza, tra noi, è un concetto che non va al di là dei confini della nostra famiglia. E a volte non raggiunge neppure quelli.

Il senso del dovere, in molti Paesi (come l’Italia), è ormai una rarità. La responsabilità e la necessità di fare delle scelte ci paralizzano o ci inducono a temporeggiare. La morte ci fa paura anche solo pronunciandola. E dare la propria vita per servire il Paese, la comunità o difendere qualcuno o qualcosa o anche semplicemente metterla in pericolo per ragioni di umana solidarietà non ci passa neppure per la testa.
E non è tutto: la parola eroismo è qualcosa che ormai troviamo solo nei libri di storia. E i nostri militari (insieme alle nostre forze dell’ordine) li releghiamo, da qualche decennio, in un secondo piano, emarginati nei discorsi,nei pensieri e nelle considerazioni. In Italia abbiamo addirittura eliminato il servizio militare obbligatorio bollandolo con l’infamia di non essere né educativo, né formativo.
Ora il problema è che la guerra è già iniziata. E che è una guerra mondiale, che colpisce o anche più semplicemente minaccia ormai tutti gli Stati indistintamente, da quello più piccolo e indifeso al mondo (la Città del Vaticano) a quello che più grande e potente al mondo (la Russia).
Da una parte ci sono loro, gli jihadisti e i fiancheggiatori del Daesh che ci attaccano; e dall’altra ci siamo noi, che agli attacchi non riusciamo a rispondere.
Loro sanno come, dove e quando colpirci. E continueranno a farlo con tutta la violenza possibile.
Noi, invece, ancora ci ostiniamo a ripetere a noi stessi che è sufficiente intensificare i controlli sui nostri territori e, al massimo, che è necessario cambiare un minimo i nostri stili e le nostre abitudini. Con il solo risultato che ci ritroviamo puntualmente a contare altri morti e a vedere nuovi orrori.
Dove e quando torneranno a colpire non lo sappiamo. Ma è certo che lo faranno. Come è certo che saremo sicuramente costretti a vederne altri di orrori. E a contarne ancora molte di vittime.
Pensare che questa volta ci è andata bene e sperare che la prossima non sia da noi, non ci mette di sicuro al riparo.

Alberto1986

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Re:Misandria su Facebook
« Risposta #85 il: Giugno 14, 2017, 01:55:16 am »
https://www.facebook.com/uominisonolenuovedonne/

Ricordiamo che le femmine che hanno creato quella pagina e che commentano sono tutte povere vittime del "patriarcato" e del "maschilismo". Chi ha un profilo Facebook provveda a segnalare.

Offline ilmarmocchio

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Re:Misandria su Facebook
« Risposta #86 il: Giugno 14, 2017, 08:28:28 am »
https://www.facebook.com/uominisonolenuovedonne/

Ricordiamo che le femmine che hanno creato quella pagina e che commentano sono tutte povere vittime del "patriarcato" e del "maschilismo". Chi ha un profilo Facebook provveda a segnalare.

fatto

Offline ReYkY

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Re:Misandria su Facebook
« Risposta #87 il: Giugno 14, 2017, 16:38:01 pm »
Perché segnalarle? Hanno ragione. il 90x100 (e volo basso) dei maschietti moderni son peggio delle femminucce.

Piuttosto

https://www.facebook.com/alphawomanofficial/

e due

https://www.facebook.com/psdmorg/


Quest'ultima è la peggiore, dietro pseudo-racconti sessuali si nasconde il peggior male-bashing verso gli uomini con problemi di erezione ed eiaculazione precoce, nonché verso chi ha un p3ne nella media (che per lor signorine è piccccccolo eh).

Offline Sardus_Pater

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« Risposta #88 il: Giugno 15, 2017, 10:36:53 am »
Evidentemente, queste signore hanno il loro feticcio :shifty: .
Il femminismo è l'oppio delle donne.

Offline Warlordmaniac

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Re:Misandria su Facebook
« Risposta #89 il: Giugno 17, 2017, 11:09:56 am »
Perché segnalarle? Hanno ragione. il 90x100 (e volo basso) dei maschietti moderni son peggio delle femminucce.

Piuttosto

https://www.facebook.com/alphawomanofficial/

e due

https://www.facebook.com/psdmorg/


Quest'ultima è la peggiore, dietro pseudo-racconti sessuali si nasconde il peggior male-bashing verso gli uomini con problemi di erezione ed eiaculazione precoce, nonché verso chi ha un p3ne nella media (che per lor signorine è piccccccolo eh).

Eh ma allora lo stile non è diverso: in pratica se non ti si addrizzi è giusto che tu venga preso per i fondelli, sia dai gruppi che schifi, sia da quello a cui dai ragione. La differenza non la vedo.