Attenzione a non prendere ogni articolo come se fosse importante.
A leggere certe boiate, si affaccia il solito dubbio di sempre :
la pagina è bianca è va riempita.
Se poi si scatrena qualche pseudopolemica, meglio ancora.
la parola d'ordine delle donne è cambiata ?
E ALLORA ?
In effetti Marmocchio quest'articolo era nell'ultima pagina, magari ci stava che non avevano pubblicità da metterci.. non gli avrei dato molto peso non fosse stato per l'ultima parte.
La mia preoccupazione è che se l'uomo davvero cambierà in meglio diventi convinzione comune che sarà stato per merito delle donne ("la loro sapienza.." è pericolosamente vicino al caro vecchio "i maschi bisogna addestrarli" ).
Troppo facile così: di decenni di odio dovranno assumersene le responsabilità, non accetto che ne escano vincitrici rigirando la frittata e cambiando qualche parola per proseguire col "business as usual".
Perchè temo quest'articolo?
Perchè è un linguaggio nuovo, può prendere pieghe pericolose: il giornale è a tiratura nazionale e se qualche altra penna rosa si appropria del concetto, in tempo zero dovremo sorbirci salotti televisivi di donne tronfie di aver creato "il nuovo maschio".. e poi le connazionali imbevute di quella monnezza ce le dobbiamo sciroppare noi uomini comuni.
Il mio pensiero parte dalla sensazione che gli uomini attorno a me stiano effettivamente cambiando, a partire dal linguaggio.. è da qualche tempo che non sento frasi come "noi maschietti", "mi vergogno di essere uomo" e vedo anche meno zerbini in giro, in internet noto che l'insofferenza al pattume femminista si moltiplica.
Persino le donne stanno riusando la parola uomo anzichè maschio.. e loro sono i canarini da miniera per quanto riguarda la società.
Però sto parlando della piccola fetta di mondo che è la mia realtà quotidiana, non credo basti per parlare a nome di tutta la nazione.
O forse ho fatto l'errore di legare questa sensazione al contenuto dell'articolo.