Autore Topic: Ci risiamo con la solita regola del titanic  (Letto 34835 volte)

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Offline Rita

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Re: Ci risiamo con la solita regola del titanic
« Risposta #105 il: Gennaio 19, 2012, 10:29:51 am »
Giulia vorrei ribadire e tornare ad un concetto basilare ed immutabile nei secoli: Una donna, qualsiasi donna, tu compresa, MAI e poi MAI farebbe in quelle situazioni un atto eroico di questo genere:


Io credo che questa sia una generalizzazione al pari di quella “nessun uomo sarà mai in grado di prendersi cura adeguatamente di un bambino piccolo” o della serie “anche un uomo puo’ sempre avere un’anima ma non credere che l’userà per capire te”.

E forse è su questo che non ci si capisce. Diverso è il sentimento e le reazioni di ognuno e di ognuna, diverse le medie della distribuzione delle reazioni e del sentimento, diversa ancora è la rappresentazione odierna dei sentimenti e delle reazioni tendente ad ignorare il concetto di tendenza media (a qualsiasi cosa sia dovuta, al sentimento, alle capacità e potenzialità oggettive o soggettive, alle pressioni culturali e via discorrendo) quando non a rovesciarla e a manipolarla.

Se si guarda alle attitudini medie si vede che “mediamente” una donna non è adatta al salvataggio in operazioni di emergenza. Per quanto riguarda me non so come mi comporterei in una situazione simile, certo che non potrei fare atti di eroismo non sapendo nuotare nemmeno col salvagente e quindi un mio eventuale tuffo in mare per il recupero di un bambino in difficoltà si risolverebbe in un disastro che costringerebbe ad intervenire due persone per recuperare sia me che il bambino oppure non lo verrebbe a sapere nessuno perché moriremmo entrambi.

Cedere il posto è una cosa fattibile e, non credo proprio che nessuna donna non cederebbe mai il posto ad un bambino o ad un anziano/a. Meno probabile che lo ceda ad un’altra donna o a un’uomo.. Molti uomini cederebbero il posto a un bambino, ad un’anziano/a o una donna in percentuale maggiore che a un altro uomo. La differenza ce la vedo qui

Personalmente nella perentoria richiesta del capitano De Falco “mi dica quanti soggetti di ciascuna di queste tre categorie ci sono: bambini, donne e persone bisognose di assistenza”, più che un desiderio morale, atavico o psicologico che dir si voglia, di salvarli nell’ordine ci vedo più la ragione che dice Fazer. Si tolgono prima gli impicci (o chi impiccia), non potendo fare una valutazione singola perché ne manca il tempo, si fa una valutazione media di categoria. Ci sarebbe la categoria “anziani” che manca e questo mi ha lasciato un po’ perplessa. E però è ondivaga la categoria “anziani”. Difficilmente riconoscibile, prevede una soglia di età, non più facilmente individuabile come si fa coi bambini.
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Re: Ci risiamo con la solita regola del titanic
« Risposta #106 il: Gennaio 19, 2012, 10:37:17 am »
forse allora guit si è sbagliato e questo post lo aveva scritto per te.per la cronaca:

Guit ha scritto un post ed io una realtà innegabile: Per chi li abbiamo scritti ??? E' così importante per te? Bene : li abbiamo scritti per tutti quelli che leggono qui. Il che non sposta di una virgola i concetti espressi.

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Re: Ci risiamo con la solita regola del titanic
« Risposta #107 il: Gennaio 19, 2012, 10:56:50 am »
Io credo che questa sia una generalizzazione al pari di quella “nessun uomo sarà mai in grado di prendersi cura adeguatamente di un bambino piccolo” o della serie “anche un uomo puo’ sempre avere un’anima ma non credere che l’userà per capire te”.

Se non si generalizza non decolla alcuna discussione dato che ognuno può trovare l'eccezione (che poi confermerebbe comunque la regola); in questo caso mai una generalizzazzione è doverosa visto che non si è mai sentito che una donna salvi un uomo in certe situazioni.

Diverso è il sentimento e le reazioni di ognuno e di ognuna, diverse le medie della distribuzione delle reazioni e del sentimento, diversa ancora è la rappresentazione odierna dei sentimenti e delle reazioni tendente ad ignorare il concetto di tendenza media (a qualsiasi cosa sia dovuta, al sentimento, alle capacità e potenzialità oggettive o soggettive, alle pressioni culturali e via discorrendo) quando non a rovesciarla e a manipolarla.

Bel giro di parole, ma inapplicabile per la specifica situazione. Non c'è nulla di diverso dalla media nel naufragio della Costa. Così come Titanic e tutti gli altri naufragi nessuna donna ha lasciato il suo posto per bambini e tanto meno per uomini.

Se si guarda alle attitudini medie si vede che “mediamente” una donna non è adatta al salvataggio in operazioni di emergenza.

Certo !! Comodo:  "mediamente", anzi io direi assolutamente sì, la donna è adatta solo a salvare se stessa a discapito di tutto Questo è il concetto prioritario.

Per quanto riguarda me non so come mi comporterei in una situazione simile, certo che non potrei fare atti di eroismo non sapendo nuotare nemmeno col salvagente e quindi un mio eventuale tuffo in mare per il recupero di un bambino in difficoltà si risolverebbe in un disastro che costringerebbe ad intervenire due persone per recuperare sia me che il bambino oppure non lo verrebbe a sapere nessuno perché moriremmo entrambi.

L'eroe di Alberobello, leggi il batterista ancora disperso, non sapeva nuotare. Ha lasciato il suo posto nella scialuppa al bambino. Mi ripeto; tu come qualsiasi altra donna non lo avresti lasciato. Non perchè tu o un'altra femmina siate particolarmente stronze, ma perchè è insito nel vostro DNA.
 
Cedere il posto è una cosa fattibile e, non credo proprio che nessuna donna non cederebbe mai il posto ad un bambino o ad un anziano/a. Meno probabile che lo ceda ad un’altra donna o a un’uomo.. Molti uomini cederebbero il posto a un bambino, ad un’anziano/a o una donna in percentuale maggiore che a un altro uomo. La differenza ce la vedo qui

E' non è una differenza da poco !!! Io continuo a credere comunque che nessuna donna lo cederebbe neanche ad un bambino.



P.S. Io farei come il marmocchio; non lo cederei assolutamente ad un altro uomo e tanto meno ad un'altra donna solo perchè donna. Forse ad un bambino ed anziano, ma non è scontato. La parte dell'eroe per sconosciuti, anche se più deboli non la ritengo dovuta a prescindere.


Offline Giulia

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Re: Ci risiamo con la solita regola del titanic
« Risposta #108 il: Gennaio 19, 2012, 11:08:46 am »
Per chi li abbiamo scritti ??? E' così importante per te? Bene
ti fai le domande e le risposte da solo? :unsure:
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quoto in quasi tutto rita.

Offline Fazer

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Re: Ci risiamo con la solita regola del titanic
« Risposta #109 il: Gennaio 19, 2012, 11:17:16 am »
Dai ragazzi/e, la stiamo buttando in flame.  :(

mah.  tanto poi ogniuno pensa di sapere di più degli altri.

No Giulia, non è questione di voler fare i saputelli.
Il fatto è che chiunque sia anche solo minimamente appassionato di marineria ha letto i resoconti di naufragi avvenuti ben prima del 1800, e, al di la dei motivi, gli equipaggi hanno sempre dato precedenza a donne e bambini.
Che poi la stampa dica che il primo caso risale al 1852 non mi cambia nulla. Se è per questo la stessa stampa ci dice che la prima causa di morte delle donne è la violenza maschile. Che facciamo, diamo retta ai pennivendoli solo quando ci fa comodo? :doh:

ahah si come no!   

Per "bannato" intendo escluso dalla cerchia degli uomini di mare dotati di senso dell'onore, cosa che in Marina conta quanto la capacità di usare bene un sestante o di fare una gassa d'amante a regola d'arte.
Un capitano che non pensa prima a donne e bambini (in quanto soggetti in media fisicamente più deboli) è un "marinaio d'acqua dolce".
In mare, per ogni legge scritta ce ne sono almeno dieci non scritte, che hanno lo stesso valore.

direi che una volta accertato che non esiste nemmeno, dovrebbe essere una buona notizia...o no?

No, non è una buona notizia.
Il marinaio sa benissimo che il "prima le donne e i bambini" non sta scritto da nessuna parte, ma questo non cambia una virgola.



Offline ilmarmocchio

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Re: Ci risiamo con la solita regola del titanic
« Risposta #110 il: Gennaio 19, 2012, 11:22:05 am »
Ma i bambini molto piccoli come fanno a salire sulle scialuppe da soli? :hmm:
E poi se non c'è nessuna norma in caso di disastro navale che si fa, si dice agli ufficiali di bordo: "Eh no, signori! Non c'è nessuna normativa che ci obbliga a far salire prima le donne"? :hmm:

Certo che quel colonnello Seton era un pochino coglione, però.

il personale dovrebbe avere a dispiosizione una lista di evacuazione d'emergenza su base anagrafica e provvedere aòl salvataggio e cusrodia temèporanea dei bambini.
Donne e uomini fanno da loro, senza distinzioni di genere

Offline Rita

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Re: Ci risiamo con la solita regola del titanic
« Risposta #111 il: Gennaio 19, 2012, 11:38:29 am »
L'eroe di Alberobello, leggi il batterista ancora disperso, non sapeva nuotare. Ha lasciato il suo posto nella scialuppa al bambino.

infatti io ho distinto l'atto di eroismo di "salvare" qualcuno attivamente dalla cessione del posto che è un atto più passivo. Mi sembra sia chiaro nel post che ho scritto. Tra l'altro, visto che si è parlato di donne che cedono il posto esclusivamente ai propri figli... le donne senza figli non è che sono prive di istinto di maternità a prescindere eh..io magari ne sono priva, ma ci sono donne senza figli che ce l'hanno comunque ben sviluppato così come ci sono donne con figli prive di questo istinto.

Citazione
Mi ripeto; tu come qualsiasi altra donna non lo avresti lasciato. Non perchè tu o un'altra femmina siate particolarmente stronze, ma perchè è insito nel vostro DNA.
 

ma quindi tu e ilmarmocchio, pur avendo iscritto nel DNA l'istruzione "lasciare il posto a chi è più debole" la disattendereste?  :lol: oppure voi lo fate perchè "particolarmente stronzi"?  :lol:


Cioè.. vabbè mi rendo conto che è sempre più un dialogo fra sordi e sorde.


Il punto  è che sembra esserci una tendenza media più che a generalizzare, addirittura ad assolutizzare ed interpretare scelte e non scelte dell'altro sesso. L'ha fatto il femminismo, lo fanno le donne in genere dite voi e lo stai facendo tu, dice Giulia (ed in effetti questa è l'impressione, ma vorrei fosse chiaro, non credo c'entri, - almeno non per me - la mia personale sensibilità, in quanto donna, potrei pure comportarmi da vigliacca e non cedere il posto ad un bambino se mi trovassi nel "caso" particolare, ma se ciò avvenisse sarebbe una mia vigliaccheria personale e non l'ascriverei certo al mio sesso di appartenenza, tra l'altro, in qualche modo, giustificandola)
L'esperienza è un pettine che la vita ti dà dopo che hai perso i capelli

Offline Fazer

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Re: Ci risiamo con la solita regola del titanic
« Risposta #112 il: Gennaio 19, 2012, 11:49:31 am »
Donne e uomini fanno da loro, senza distinzioni di genere

Però, Marmocchio, c'è da dire una cosa.
Nessun passeggero può fare da solo, perchè il comandante ha su di loro autorità assoluta.
Non può e non deve essere una corsa al si salvi chi può, perchè il tutto si ridurrebbe al calpestarsi a vicenda tipo torma di fedeli alla Mecca.
Il comandante può ordinare a chiunque, e ripeto a CHIUNQUE, marinaio o passeggero, di eseguire un determinato compito.
Il compito primario del Comandante è salvare le vite e poi la nave.
Quindi, ripeto:

1) Fuori subito dai coglioni tutti coloro che non sono in grado di contribuire in alcun modo (e trattandosi di svolgere mansioni nelle quali conta il fisico, significa fuori dai coglioni donne, bambini, anziani e invalidi).

2) "Reclutamento" immediato di tutti coloro abbastanza forti e soprattutto abbastanza lucidi da poter eseguire tutti quei compiti necessari in quel contesto: scialuppe a mare, autogonfiabili a mare, segnalazioni, ricerca di passeggeri "dispersi", persino sgottare se necessario (cioè buttare fuoribordo l'acqua).
In questo caso faccio mio il motto di Uriel riferito ai maschi: "adattarsi, aggregarsi, combattere".
Un comandante non permetterebbe mai l'imbarco di uomini PRIMA di quello di donne e bambini.
E non per questioni di cavalleria. Ma perchè gli uomini servono a bordo fino all'ultimo.
Pertanto, se il comandante ti vede lucido e in forma, scordati che ti faccia saltare su una scialuppa. Se poi viene a sapare che sei anche medico, beh, ti garantisco che sarai uno degli ultimi a scendere.

Offline Fazer

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Re: Ci risiamo con la solita regola del titanic
« Risposta #113 il: Gennaio 19, 2012, 11:53:14 am »
Chiedo scusa anch'io per le generalizzazioni, ma a volte sono necessarie.
Certo che si può trovare tra i passeggeri una donna forte e lucida e viceversa un uomo terrorizzato e piagnucolante.
Ma in media, non è così.

Offline ilmarmocchio

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Re: Ci risiamo con la solita regola del titanic
« Risposta #114 il: Gennaio 19, 2012, 11:57:26 am »
infatti io ho distinto l'atto di eroismo di "salvare" qualcuno attivamente dalla cessione del posto che è un atto più passivo. Mi sembra sia chiaro nel post che ho scritto. Tra l'altro, visto che si è parlato di donne che cedono il posto esclusivamente ai propri figli... le donne senza figli non è che sono prive di istinto di maternità a prescindere eh..io magari ne sono priva, ma ci sono donne senza figli che ce l'hanno comunque ben sviluppato così come ci sono donne con figli prive di questo istinto.
 
ma quindi tu e ilmarmocchio, pur avendo iscritto nel DNA l'istruzione "lasciare il posto a chi è più debole" la disattendereste?  :lol: oppure voi lo fate perchè "particolarmente stronzi"?  :lol:


Cioè.. vabbè mi rendo conto che è sempre più un dialogo fra sordi e sorde.

sono agnostico, ho forti dubbi che ci sia un "dopo" e quindi non vedo perchè dovrei sacrificarmi per una dionna che non conosco e che ha una aspettativa di vita inferiore alla mia.
lei lo farebbe ? direi di no, altrimenti rifiuterebbe.
Quindiu, mors tua vita mea.
Duro ma giusto.
Aiuterei, se fossi in grado di farlo, ma non al punto di morire volontariamente.
Il gesto epico, ma inutile, lo vedo come una immane ca..ta


Il punto  è che sembra esserci una tendenza media più che a generalizzare, addirittura ad assolutizzare ed interpretare scelte e non scelte dell'altro sesso. L'ha fatto il femminismo, lo fanno le donne in genere dite voi e lo stai facendo tu, dice Giulia (ed in effetti questa è l'impressione, ma vorrei fosse chiaro, non credo c'entri, - almeno non per me - la mia personale sensibilità, in quanto donna, potrei pure comportarmi da vigliacca e non cedere il posto ad un bambino se mi trovassi nel "caso" particolare, ma se ciò avvenisse sarebbe una mia vigliaccheria personale e non l'ascriverei certo al mio sesso di appartenenza, tra l'altro, in qualche modo, giustificandola)

Offline Giulia

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Re: Ci risiamo con la solita regola del titanic
« Risposta #115 il: Gennaio 19, 2012, 11:57:34 am »
   

Dai ragazzi/e, la stiamo buttando in flame.  :(
 
No Giulia, non è questione di voler fare i saputelli.

no, non mi riferivo a te. ma in generale nella rete; trovare storie e riferimenti che confermano una o l'altra "verità" è un qualcosa da perderci il sonno.
 
Citazione
Per "bannato" intendo escluso dalla cerchia degli uomini di mare dotati di senso dell'onore, cosa che in Marina conta quanto la capacità di usare bene un sestante o di fare una gassa d'amante a regola d'arte.
Un capitano che non pensa prima a donne e bambini (in quanto soggetti in media fisicamente più deboli) è un "marinaio d'acqua dolce".
In mare, per ogni legge scritta ce ne sono almeno dieci non scritte, che hanno lo stesso valore.
ma raccontala tutta però: un capitano che abbandona la nave lasciando i passeggeri e tutto l'equipaggio senza una giuda è COMUNQUE un "marinaio d'acqua dolce",
PERCHE' HA ABBANDONATO TUTTI.
qui in questa vicenda è accaduto questo, non altre storie.
Citazione

No, non è una buona notizia.
Il marinaio sa benissimo che il "prima le donne e i bambini" non sta scritto da nessuna parte, ma questo non cambia una virgola.

non cambia una virgola su cosa di preciso?
se le tasse fossero un "obbligo morale" cambierebbero eccome tutte le virgole in quel caso.
qui c'è una ambiguità conflittuale con il proprio istinto umano.
se il problema è questo una volta compreso che non lo si sente più giusto quel dono o inclinazione, non lo si segue più. punto.
inventarsi un imposizione o un obbligo da subire dall'alto, è un non problema.
poi vedi tu.

 
 

Offline ilmarmocchio

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Re: Ci risiamo con la solita regola del titanic
« Risposta #116 il: Gennaio 19, 2012, 12:03:03 pm »
Però, Marmocchio, c'è da dire una cosa.
Nessun passeggero può fare da solo, perchè il comandante ha su di loro autorità assoluta.
Non può e non deve essere una corsa al si salvi chi può, perchè il tutto si ridurrebbe al calpestarsi a vicenda tipo torma di fedeli alla Mecca.
Il comandante può ordinare a chiunque, e ripeto a CHIUNQUE, marinaio o passeggero, di eseguire un determinato compito.
Il compito primario del Comandante è salvare le vite e poi la nave.
Quindi, ripeto:

1) Fuori subito dai coglioni tutti coloro che non sono in grado di contribuire in alcun modo (e trattandosi di svolgere mansioni nelle quali conta il fisico, significa fuori dai coglioni donne, bambini, anziani e invalidi).

2) "Reclutamento" immediato di tutti coloro abbastanza forti e soprattutto abbastanza lucidi da poter eseguire tutti quei compiti necessari in quel contesto: scialuppe a mare, autogonfiabili a mare, segnalazioni, ricerca di passeggeri "dispersi", persino sgottare se necessario (cioè buttare fuoribordo l'acqua).
In questo caso faccio mio il motto di Uriel riferito ai maschi: "adattarsi, aggregarsi, combattere".
Un comandante non permetterebbe mai l'imbarco di uomini PRIMA di quello di donne e bambini.
E non per questioni di cavalleria. Ma perchè gli uomini servono a bordo fino all'ultimo.
Pertanto, se il comandante ti vede lucido e in forma, scordati che ti faccia saltare su una scialuppa. Se poi viene a sapare che sei anche medico, beh, ti garantisco che sarai uno degli ultimi a scendere.


Sugli aerei, vicino alle uscite di sicurezza, non viene mai messo un disabile.
Proprio per far salvare più gfente possibile.
Se c'è il tempo e la possibilità, il tuo discorso fila.
Se no, inutile dirlo, si va al " si salvi chi può "
E non c'è comandante che possa impedirlo.
Qui addirittura è scappato per primo.
Ti parlo da uno che anche nelle situazioni critiche è piuttosto freddo.
Ci deve essere un piano prestabilito e non una discrezione al momento perchè è difficilissimo rimanere calmi.
Specialmente se il tempo fa la differenza

Offline ilmarmocchio

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Re: Ci risiamo con la solita regola del titanic
« Risposta #117 il: Gennaio 19, 2012, 12:04:07 pm »

L'eroe di Alberobello, leggi il batterista ancora disperso, non sapeva nuotare.



Se non sai nuotare e vai in mare, sei un irresponsabile.

Offline Guit

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La legge che non c'è
« Risposta #118 il: Gennaio 19, 2012, 12:13:23 pm »
certo tu guit hai un grosso problema di comprensione.

E si vede che tu, soprattutto con l'abuso che fai di regole grammaticali e di scrittura, hai problemi a farti capire.
Adesso vienimi a dire che non esiste nessuna regola per iniziare un periodo con la maiuscola.

Citazione
non cercare di capire fischi per fiaschi o di buttare in caciara per uscirne.
quell'obbligo non c'è, e bisogna essere disonesti per leggere che l'ho deciso io.

Quell'obbligo c'è, viene rispolverato quando serve, ed è un obbligo MORALE e FATTUALE degli UOMINI (non dell'UOMO), disprezzato dalla maggior parte delle donne, te compresa, disconosciuto e negato.

Rispolverato quando serve, ma solo per il tempo necessario.

Ed è lo stesso obbligo che porta gli uomini a essere la totalità dei morti sul lavoro e a stare sempre dove c'è il rischio. Anche per le donne.

La stessa posizione rispetto al mondo che porta gli uomini a essere la maggior parte dei morti in giovane età, circa 4 a 1. Quello che li porta a esporsi di più al pericolo in azioni militari con presenza di donne (esperimento fatto dalle forze armate britanniche anni addietro, che comportò anche la revisione delle regole di parità in prima linea).

Questa legge non si vede, non è scritta da nessuna parte, ma si vedono i suoi effetti.

A proposito Giulia, disonesto vallo a dire a tuo fratello.

Take the red pill

Offline Fazer

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Re: Ci risiamo con la solita regola del titanic
« Risposta #119 il: Gennaio 19, 2012, 12:21:18 pm »
Se c'è il tempo e la possibilità, il tuo discorso fila.
Se no, inutile dirlo, si va al " si salvi chi può "
E non c'è comandante che possa impedirlo.
Qui addirittura è scappato per primo.
Ti parlo da uno che anche nelle situazioni critiche è piuttosto freddo.
Ci deve essere un piano prestabilito e non una discrezione al momento perchè è difficilissimo rimanere calmi.
Specialmente se il tempo fa la differenza

Ma infatti cerco di spiegare che i piani prestabiliti esistono, e il criterio di "liberarsi" di donne e bambini risponde alla necessità di lasciare a bordo solo personale valido ai fini delle operazioni di emergenza.
Quando una nave comincia a colare a picco, non si può sapere quanto tempo impiegherà, nè se si riuscirà eventualmente a portarla in secca evitando così l'affondamento o a farla rimorchiare/tonneggiare per metterla in un assetto tale da diminuire il quantitativo di acqua che penetra ritardando così lo sbandamento eccessivo e/o l'affondamento. Ergo, non si sa mai se c'è il tempo.
Il si salvi chi può, con un equipaggio che sa il fatto suo, porta solo a ricevere calci in bocca.
La calma, in questi casi, non la si richiede: la si impone a pedate.