Autore Topic: Ipocriti by gibbì orsini  (Letto 6252 volte)

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Offline ilmarmocchio

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Re: Ipocriti by gibbì orsini
« Risposta #30 il: Gennaio 19, 2012, 16:21:03 pm »
Eccerto. E' la stessa cosa. Stare dentro una nave che affonda col giubotto di salvataggio è come stare di fronte a un malato di AIDS con la mascherina. Stare in cantiere è come stare in sala operatoria. Hai visto le statistiche sulla morte sul lavoro? E' pieno di medici.




non portar male :mad:   :lol:

Offline ilmarmocchio

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Re: Ipocriti by gibbì orsini
« Risposta #31 il: Gennaio 19, 2012, 16:22:27 pm »
Allora sarai il primo a salire sulla scialuppa di cui all'altra discussione: ci serve un albero per alzare una vela di fortuna:  :lol:

bisogfna ingessarlo :D

Offline ilmarmocchio

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Re: Ipocriti by gibbì orsini
« Risposta #32 il: Gennaio 19, 2012, 16:25:48 pm »
 
Questo è un post sull'articolo che avete citato ( senza la didascalia maschilista ) :D


Augusto Collapse
Premesso che concordo con tutto quanto scritto da Uriel, vorrei completare in qualitá di tecnico; sono stato ufficiale su navi da passeggeri e comandante su navi da carico.

Per Lemming. No quel comandante non era un dipendente pubblico ma un dipendente di una Compagnia di Navigazione privata che si chiama Costa Crocere ed é, oggi, proprietá di uno dei piú grandi gruppi armatoriali: la "Carnival Lines".
Guarda caso sono stato allievo ufficiale con Costa e primo ufficiale con Carnival.
Come avviene la carriera? In Italia, dopo le scuole medie frequenti per 5 anni l'Istituto Tecnico Nautico e ne esci allievo ufficiale. Ti imbarchi, praticamente sei un apprendista, e ti affiancano ad un ufficiale anziano, normalmente il primo ufficiale o lo stesso comandante. Dopo 24 mesi di lavoro in queste condizioni devi sostenere un esame statale, a livello quasi universitario, di fronte a rappresentanti dello stato e rappresentanti del "Collegio Capitani". Questo esame verte su materie principalmente tecniche e serve a completare quello che giá hai imparato a scuola e ad ampliarlo molto controllando che tu abbia appreso e metabolizzato il tutto.
Dopo questo esame ti imbarchi ancora con il titolo professionale di Aspirante Capitano. Questo titolo ti abilita ad attuare come terzo o secondo ufficiale. Ovvero? La catena di comando su qualunque nave da carico italiana é cosí: prima il Comandante, responsabile totale e assoluto di tutta la nave, nonché rappresentante dell'armatore. Dal comandante partono almeno due linee di comando: Coperta e Macchina. Coperta indica tutta la nave, esclusa la sala motori ed ogni altro apparato meccanico. Macchina, il resto. Tralasciamo Macchina. In Coperta troviamo un Primo Ufficiale, che é anche vice comandante ed ha la responsabilitá della gestione del personale di coperta, gestione del carico e delle operazioni di imbarco/sbarco, manutenzione della nave, Macchia esclusa e sicurezza della nave, totale, Coperta + Macchina; in oltre "guiderá" la nave per 8 ore al giorno in due turni di 4. Sotto al primo ufficiale abbiano il Secondo Ufficiale; questi ancora "guiderá" la nave per 8 ore al giorno in due turni di 4 ed avrá la responsabilitá della parte commerciale ovvero forniture e paghe dell'equipaggio oltre alla gestione della infermeria (su una nave da carico italiana non esiste il dottore e nemmeno un infermiere, ne fa le veci   il secondo ufficiale che ha fatto un'apposito corso).
Sotto al secondo ufficiale, ovviamente, troviamo il Terzo Ufficiale questi ancora "guiderá" la nave per 8 ore al giorno in due turni di 4, piú o meno sotto il controllo del comandante, avrá il compito di aggiornare la cartografia (quello che diceva Uriel, ogni settimana tutti gli Istituti Cartografici emettono aggiornamenti per tutte le loro pubblicazioni) quindi il terzo ufficiale riceverá gli aggiornamenti e dovrá trasferirli sulle pubblicazioni. Poi fungerá anche da segretario ed assistente del Comandante.
La carriera, normalmente, avviene per merito. I comandanti segnalano alla direzione della compagnia gli ufficiali meritevoli, in questo modo si passa da terzo a secondo ufficiale. Per poter passare da secondo ufficiale a primo ufficiale é necessario un nuovo esame statale, che si potá sostenere dopo, almeno, 24 mesi di lavoro dal primo. Questo secondo esame, molto piú difficile, verte, principalmente sugli aspetti legali delle funzioni del Comandante.
Per le navi da passeggeri la situazione é differente. Intanto, per essere ufficiale, sia pure terzo ufficiale, bisogna aver giá sostenuto tutti e due gli esami, questo indica una esperienza di lavoro a bordo, al minimo, di 48 mesi; poi, sotto al comandante troviamo, almeno, quattro linee di comando: Coperta (tipo navi da carico), Macchina (tipo navi da carico), Commissario (gestione dell'albergo e del personale alberghiero) e Medico (uno o piú medici con vari infermieri, centri di primo soccorso ed ospedale).
In coperta, al posto dei tre ufficiali di una nave da carico, ne troviamo sei in modo da avere sempre al controllo della nave un primo ufficiale, un secondo ufficiale ed un terzo ufficiale. Una delle tre terne, in genere quella del primo ufficiale piú anziano é preposta al controllo ed addestramento di SICUREZZA; questo vuol dire esercitazioni continue per anti incendio ed abbandono nave.
Ed ora entriamo nei particolari.
Quel Comandante é un criminale, non si abbandona la nave. Il fatto che il personale, senza il comando principale, sia riuscito a mettere in salvo la maggior parte dei passeggeri ed equipaggio significa che le esercitazioni erano state fatte costantemente e che il personale aveva "metabolizzato" le procedure (come é necessario per poter reagire in condizioni di stress).
Ho sentito che il Capo Commissario, il direttore dell'albergo, é attivamente intervenuto dimostrando competenza e responsabilitá; come c'era da aspettarsi. Quindi, ha ancora ragione Uriel; il salvataggio si é svolto correttamente, probabilmente al meglio delle possibilitá.
La rotta. Questo é il punto dolente. Nessuna nave dovrebbe avvicinarsi tanto alla costa; peró, specialmente le navi da passeggeri, lo fanno; perché? Per pura pubblicitá. Ci si avvicina a posti turisticamente rilevanti per permettere ai passeggeri di vedere il luogo "da vicino" e permettere ai turisti a terra di vedere la bella nave che passa, invogliandoli a fare una crociera.
Questo, la compagnia di navigazione lo sa benissimo, anzi, lo esige, ovviamente solo verbalmente, mai si troveranno simili istruzioni scritte da qualche parte. Questo proprio per lasciare indenne la Compagnia di Navigazione in caso di disastri come questo.
La nave si avvicina alla costa del Giglio, sul ponte di comando abbiamo almeno tre ufficiali totalmente abilitati, si decide di "raschiare la costa" ovvero passare vicinissimo, un ufficiale dovrebbe guardare fuori, un altro dovrebbe continuare a dare distanze radar, il terzo dovrebbe controllare continuamente lo scandaglio e l'odometro (contatore di velocitá) e dare continuamente informazioni sulla profonditá sotto la chiglia e sulla velocitá. Questo su una nave "vecchia". Oggi tutte queste informazioni sono automaticamente integrate sulla "carta nautica digitale" ovvero un grande schermo che rappresenta la carta nautica del posto, piú la posizione (GPS) piú la costa reale (radar) piú il vettore di velocitá (odometro) piú la indicazione del fondale (scandaglio, se richiesto).
Allora, con tutto questo, come hanno fatto a prendere lo scoglio? non me lo spiego. A meno che tutti e tre gli ufficiali stessero "pensando ad altro"; quindi, anche questi tre sono colpevoli; mi pare di aver sentito che si parli di altri tre arresti, probabilmente si tratta di questi bei tipini.
La dinamica. Visto che lo scoglio lo hanno preso a poppa (il dietro) la dinamica dovrebbe essere un pochino piú complessa di quella presentata.
Normalmente una nave da passeggeri viaggia con pochissimo appoppamento, questo vuol dire che si immerge tanto a prua (davanti) che a poppa (didietro); andando avanti normalmente avrebbe dovuto prendere lo scoglio a prua o, al massimo,  al centro e NON a poppa.
Ne deduco che, dopo essersi avvicinati troppo alla costa, troppo tardi per intervenire correttamente, si sono resi conto che stavano andando verso la scogliera....e hanno tentato di virare (girare) a dritta (destra) proprio per evitare il pericolo. Questo é supportato anche dalla constatazione che avevano fuori le alette antirollio (che si usano in mare agitato per stabilizzare la nave) perché in mare calmo se non per bilanciare la inclinazione creata dalla virata? Tanto é vero che i testimoni a bordo non hanno notato la prima virata, proprio per la azione delle alette. Sfortunatamente, quando una nave inizia a girare a destra o a sinistra, nelle prime centinaia di metri, si sposta dal lato OPPOSTO a quello della direzione della virata.
In questo modo, credo, hanno portato la poppa sullo scoglio.
Poi, giustamente, hanno virato ancora, dalla parte opposta, per "spiaggiare" la nave ed evitare di affondare.
A questo punto entra la responsabilitá diretta del criminale (comandante) che non ha chiesto aiuto immediatamente e che non ha immediatamente organizzato e DIRETTO l'abbandono nave. Da quando si sono spiaggiati all'inizio dell'abbandono nave é passata piú di una ora; incredibile e criminale.


Offline TheDarkSider

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Re: Ipocriti by gibbì orsini
« Risposta #34 il: Gennaio 19, 2012, 19:09:18 pm »
Il comandante Schettino è oggettivamente indifendibile, e non certo perché ha affondato la sua nave, ma per il gravissimo comportamento di omissione delle proprie responsabilità una volta accaduto il fattaccio.

Non giudico nessuno, dico solo che un comandante che si macchia di tale comportamento è da punire nella maniera più dura possibile, perché è il suo ruolo che richiede tale punizione.

Che poi la "codardia" ( tra virgolette ) di Schettino sia il prodotto naturale della nostra cultura azzerbinanta al femminismo, e che quindi i parolai da salotto dei media hanno poco da condannare, è verissimo.
Come è verissimo che, come al solito, la nostra magistratura si è distinta per il disprezzo più totale che nutre per la legge e i diritti dell'imputato  ( vedi telefonata tra Schettino e De Falco data in pasto ai media ).
"Le donne occidentali sono più buone e tolleranti con gli immigrati islamici che le stuprano che con i loro mariti."
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Offline ilmarmocchio

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Re: Ipocriti by gibbì orsini
« Risposta #35 il: Gennaio 19, 2012, 20:37:52 pm »
Il comandante Schettino è oggettivamente indifendibile, e non certo perché ha affondato la sua nave, ma per il gravissimo comportamento di omissione delle proprie responsabilità una volta accaduto il fattaccio.

Non giudico nessuno, dico solo che un comandante che si macchia di tale comportamento è da punire nella maniera più dura possibile, perché è il suo ruolo che richiede tale punizione.

Che poi la "codardia" ( tra virgolette ) di Schettino sia il prodotto naturale della nostra cultura azzerbinanta al femminismo, e che quindi i parolai da salotto dei media hanno poco da condannare, è verissimo.
Come è verissimo che, come al solito, la nostra magistratura si è distinta per il disprezzo più totale che nutre per la legge e i diritti dell'imputato  ( vedi telefonata tra Schettino e De Falco data in pasto ai media ).

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