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i cazzatori colpiscono ancora

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ilmarmocchio:

--- Citazione da: Red- - Gennaio 23, 2012, 13:43:06 pm ---E' vero, e la legge sarebbe giusta, se non ci fosse un inghippo.
L'inghippo è che la donna tende sempre ad innamorarsi di chi ha più di lei. L'uomo è affascinato principalmente dall'apparenza estetica, la donna dall'apparenza materiale e psicologica (idolum maschile).
In sostanza vuol dire che una donna non si metterà quasi mai con uno più povero di lei, (non sentirà il famoso "brivido lungo la schiena")  e così sarà quasi sempre lei a guadagnarci (materialmente) in caso di divorzio.
Così è, raga, fatevene una ragione.
-_-

--- Termina citazione ---

La legge non è giusta per una insanabile contraddizione logica :
o il matrimonio c'è, o non c'è.
altrimenti potremmo avere un morto in costanza di vita.
E' una assurdità possibile solo nel mondo malato della giustizia italiana .
Innanzi tutto , andrebbe accertata la responsabiltà della rottura di un matrimonio.
Visto che i giudici e i legislatori non sono quelle cime che credono di essere, tale accertamento è spesso per loro impossibile.
E allora scelgono la via più semplice : diamo addosso allo scemo ( l'uomo).
Non è nuova la constatazione : ricordiamoci del paese di acchiappacitrulli in Pinocchio.
Potete non crederci, ma non mi è riuscito di far capire a un paio di magistrati ( uomo e donna ) che magistratura è un ordine e non un potere, e perchè non può essere un potere.
Lo dice letteralmente la Costituzione.
Niente.
E già che ci siamo, sfatiamo un altro mito: quella della modernità della nostra Costituzione :
in realtà è un ferrovecchio che nel malsano tentativo di dare un colpo al cerchio e uno alla botte,
è oramai la zavorra che sta affondando l'Italia.
Non c'è appello: la giustizia italiana, nel suo complesso, è fallimentare

ilmarmocchio:
@ darksider : il punto critico e che deve farci pensare, è proprio quello che hai evidenziato.
La denigrazione del maschile.
Potrei accettare l'esaltazione della femminilità, ma ciò che è intollerabile, oltrechè altamente sospetto, è la costante, ossessiva offesa del maschio.
E per me, non è tutta farina delle femministe.
Troppi mezzi, e troppa durata e uniformità.
speriamo che Orwell si sia sbagliato, ma temo sempre più che l'unico errore sia quello sulla data.
Credo sia sotto gli occhi di tutti come, per es , siano sempre più opache le strategie di U:E., USA, ONU, ecc
Democrazia formale, ma sempre più oligarchia nei fatti

Red-:

--- Citazione ---La legge non è giusta per una insanabile contraddizione logica :
o il matrimonio c'è, o non c'è.
--- Termina citazione ---
Ok, ma allora fammi fare l'avvocato del diavolo e controbattere quanto segue:
il matrimonio è un patto tra due, non scritto in ogni singola parte. Due stanno insieme perchè, si presume, si "vogliono bene", ok e se stanno insieme si collabora. Ma ci sono diversi tipi di collaborazione. Se io sono più bravo a guadagnare e tu più brava a mantenere l'esistente (ad es mantenere la casa, fare la massaia), saremmo due stupidi se io mantenessi l'esistente e tu dovessi guadagnare. E' chiaro che non faremmo una genialata. Tanto sforzo e minimo risultato.
Ergo io sono quello che guadagna e tu quella che custodisce e cura (peraltro è così da sempre, da che il mondo ha memoria). La donna "mi vuole bene" proprio perchè io ho quelle abilità, altrimenti cercherebbe un altro che le ha.

Quindi si pone un problema irrisolvibile in termini di "parità assoluta".
L'errore sta alla base.

Se una donna ha speso 20 anni della sua vita a custodire beni guadagnati da lui, è chiaro che in caso di matrimonio si troverebbe a non avere niente, e ad aver buttato 20 anni di vita. Questo è.
Quale soluzione, quindi?

Cancellato:

--- Citazione da: Red- - Gennaio 26, 2012, 00:38:08 am ---Ok, ma allora fammi fare l'avvocato del diavolo e controbattere quanto segue:
il matrimonio è un patto tra due, non scritto in ogni singola parte. Due stanno insieme perchè, si presume, si "vogliono bene", ok e se stanno insieme si collabora. Ma ci sono diversi tipi di collaborazione. Se io sono più bravo a guadagnare e tu più brava a mantenere l'esistente (ad es mantenere la casa, fare la massaia), saremmo due stupidi se io mantenessi l'esistente e tu dovessi guadagnare. E' chiaro che non faremmo una genialata. Tanto sforzo e minimo risultato.
Ergo io sono quello che guadagna e tu quella che custodisce e cura (peraltro è così da sempre, da che il mondo ha memoria). La donna "mi vuole bene" proprio perchè io ho quelle abilità, altrimenti cercherebbe un altro che le ha.

Quindi si pone un problema irrisolvibile in termini di "parità assoluta".
L'errore sta alla base.

Se una donna ha speso 20 anni della sua vita a custodire beni guadagnati da lui, è chiaro che in caso di matrimonio si troverebbe a non avere niente, e ad aver buttato 20 anni di vita. Questo è.
Quale soluzione, quindi?

--- Termina citazione ---

Lei ha buttato 20 anni di vita?? No, fosse stata single senza di me (uomo) che mi sbattevo a guadagnare sarebbe stata lei a doversi mantenere. E' stato un dare-avere per entrambi. Io con il divorzio perdo chi "custodisce" lei chi porta a casa quello da custodire.

Italiano:
Io invece dico che PER FORZA sia l'uomo che la donna devono costruirsi la loro indipendenza sia in matrimonio che non, perché alla fine di un matrimonio ognuno se ne deve andare per conto suo e con TUTTO ciò che ha guadagnato! Quindi se uno dei due decide di non lavorare per crescere i figli, sappia bene e si ficchi nella testa che in caso di rottura del matrimonio, se non avrà lavorato, si troverà in mezzo ad una strada! Tutte le fatiche, il tempo, il sudore e quant'altro ci vuole per costruirsi una indipendenza e procurarsi da vivere, appartengono al singolo e basta! Per me il matrimonio deve essere solo qualcosa di formale, di simbolico, non un contratto economico! Quindi in caso di rottura per me dovrebbe essere, ripeto, ognuno per conto proprio e con tutto ciò che si è guadagnato!

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