In rilievo > Leggi, sentenze e doppi standard antimaschili
i cazzatori colpiscono ancora
ilmarmocchio:
--- Citazione da: Red- - Gennaio 26, 2012, 00:38:08 am ---Ok, ma allora fammi fare l'avvocato del diavolo e controbattere quanto segue:
il matrimonio è un patto tra due, non scritto in ogni singola parte. Due stanno insieme perchè, si presume, si "vogliono bene", ok e se stanno insieme si collabora. Ma ci sono diversi tipi di collaborazione. Se io sono più bravo a guadagnare e tu più brava a mantenere l'esistente (ad es mantenere la casa, fare la massaia), saremmo due stupidi se io mantenessi l'esistente e tu dovessi guadagnare. E' chiaro che non faremmo una genialata. Tanto sforzo e minimo risultato.
Ergo io sono quello che guadagna e tu quella che custodisce e cura (peraltro è così da sempre, da che il mondo ha memoria). La donna "mi vuole bene" proprio perchè io ho quelle abilità, altrimenti cercherebbe un altro che le ha.
Quindi si pone un problema irrisolvibile in termini di "parità assoluta".
L'errore sta alla base.
Se una donna ha speso 20 anni della sua vita a custodire beni guadagnati da lui, è chiaro che in caso di matrimonio si troverebbe a non avere niente, e ad aver buttato 20 anni di vita. Questo è.
Quale soluzione, quindi?
--- Termina citazione ---
Buttato via 20 anni, no, perchè ha comvissuto e quindi non ha avuto spese .
Bisogna che il giudice faccia il suo lavoro, cioè accerti la responsabilità.
Se una donna per 20 anni ha badato alla famiglia e viene scaricata per l'amante giovane , allora ha diritto ad un sostentamento, che però non può essere come in costanza di matrimonio, in quanto lei non effettuerà più quelle autorità di cura precedenti.
nel caso di responsabilità della donna, non vedo problemi.
Sono convinto che una legislazione chiara, incentrata sulla responabilità, renderebbe conveniente non divorziare o farlo in modo veramente consensuale.
Bisogna, come in altri campi, ricomporre la coppia " diritti-doveri).
Va eliminato il pernicioso concetto dei diritti primari :
un diritto per qualcuno è SEMPRE legato a un dovere per qualcun altro
Red-:
Secondo me invece "l'errore" sta alla base ed il legislatore, sempre secondo me, lo sapeva molto bene.
L'errore sta nel non considerare che la donna sposa chi sta meglio di lei e non chi sta peggio. Perchè lei possiede un bene "primario" fornitole da madre natura e non dal mondo circostante. Il suo bene primario, lei "se lo ritrova", come dicono alcuni.
Qualè quindi il senso di questa legge e delle altre simili e in apparenza "paritarie"?
...Se tale legge fosse davvero paritaria, allora dovremmo contare uguali casi di donne che mantengono uomini e di uomini che mantengono donne.
Invece la disparità è evidente, tanto palese che non serve nemmeno fare la conta.
...Ma l'obiezione è che quella legge dovrebbe ( o potrebbe) servire per cambiare il mondo in senso paritario, appunto. Per rendere la legge davvero paritaria -è la deduzione successiva- si dovrebbe quindi invitare la donna a corteggiare e sposare chi ha meno di lei.
Ma a qualcuno risulta che sui vari media si stiano sbracciando per "sensibilizzare" le donne al problema?
Stanno dicendo da ogni dove che la donna deve mettersi con chi è più povero di lei?
A me non risulta.
Da qualunque parte la si imbocchi, la strada della QM punta sempre nella stessa direzione. :sleep:
ilmarmocchio:
certo che il legislatore lo sapeva. D'altra parte, la categoriapiù rappresentata in parlamento è quella dei laureati in legge.
la connivenza tra parlamentari e giudici , ora poi che il prestigio dei politici è ai minimi termini, permette gli scempi che noi vediamo.
la vicenda Berlusconi è chiara, se la vogliamo vedere senza preclusioni ideologiche : adesso i conflitti d'interesse della cricca dei banchieri non li vede nessuno.
idem per la q.m. : le aberrazioni sono evidenti, sia sul versante legislativo, sia su quello giudicante.
se poi ci mettiamo la nostra bella costituzione, abbiamo il quadro completo del problema Italia.
premesso che la q.m. è di tutto l'occidente
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