Autore Topic: Femministe vs. LEGO  (Letto 2364 volte)

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Offline yamamax

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Femministe vs. LEGO
« il: Gennaio 16, 2012, 23:10:53 pm »
donna massaia della Lego che fa arrabbiare le femministe09 gennaio 2012.

LONDRA Ci hanno giocato prima o poi tutti i bambini d' Occidente: o meglio, tutti i bambini maschi. Ma dopo mezzo secolo di ferrovie, navi pirata, fortinie castelli medievali, da costruire con i suoi mattoncini colorati in plastica di tutte le misure, la Lego aveva pensato di espandere i suoi prodotti anche tra le bambine: per questo nei giorni scorsi l' azienda danese, uno dei brand più famosi nell' industria mondiale dei giocattoli, ha lanciato una nuova linea chiamata "Friends" (Amici) rivolta dichiaratamente alle femminucce. Mal gliene incolse, perché l' iniziativa ha scatenato un polverone di polemiche, non solo in Danimarca ma anche in Gran Bretagna, negli Stati Uniti e in altri paesi. L' accusa è pesante: avere creato un gioco che replica il vecchio e obsoleto stereotipo della donna interessata soltanto al parrucchiere, alla cucina, alla moda, e dunque incapace di fare qualsiasi altra cosa. La linea "Friends" è ideata attorno a un' immaginaria cittadina chiamata Hertlake City, in cui si trovano un salone di parrucchiera, una pasticceria, uno studio di moda, un ambulatorio di veterinario e un laboratorio. Cinque bamboline, belle e formose, si muovono in questo ambiente, complete di borsette, spazzole per capelli, asciugacapelli, rossetti, frullatori e tazzine da tè. Un altro mondo rispetto ai tradizionali Lego per maschi, ma non è l' unica differenza: mentre i giochi destinati ai bambini bisogna costruirli e spesso non è affatto facile, questo destinato alle bambine si monta in un batter d' occhio, trequattro mosse ed è pronto. Sottinteso: alle femmine non piace costruire, o non ne sono capaci. Non saranno mai degli ingegneri come i loro coetanei maschi. La reazione di femministe e associazioni di donne non si è fatta attendere. «Considerati gli sforzi che vengono fatti per coinvolgere le bambine in campi come la scienza e la tecnologia, questa è una clamorosa occasione sprecata», commenta la professoressa Becky Francis, direttrice del dipartimento istruzione alla Royal Society of Arts di Londra e considerata uno dei maggiori esperti internazionali su giocattoli e sviluppo dell' infanzia. «Più di ogni altra azienda di giocattoli, la Lego era nella posizione ideale per fare qualcosa di utile in questo ambito e invece ha rafforzato i peggiori stereotipi, dando l' impressione che le ragazze sono ossessionate soltanto dalla moda», afferma l' illustre accademica. «Sono molto preoccupata per il messaggio sociale inviato da un gioco simile», le fa eco la dottoressa Laura Nelson, la neuroscienziata inglese che il mese scorso ha convinto Hamley' s, il più grande negozio di giocattoli di Londra, ad abbandonare le indicazioni per settori riservati ai maschi e altri riservati alle femmine: «Suggerisce implicitamente che le femmine sono interessate soltanto ad attività domestiche». Negli Stati Uniti è già partita una petizione su internet che ha raccolto migliaia di firme di protesta, campagne analoghe sono in corso in Inghilterra e altrove, riferisce il Times. Fino ad ora il 90 per cento dei giochi Lego vengono acquistati da maschi e l' azienda per il momento non fa retromarcia: «Abbiamo fatto lunghe ricerche di mercato per sviluppare questa nuova linea», dice un portavoce, «e la risposta che abbiamo ricevuto da genitori e bambine riguardo alla linea Friends è assolutamente positiva». Ma la battaglia è appena cominciata e potrebbero volare mattoni (sia pure di plastica).

Niente,  non hanno salvato neanche la LEGO ! Anche mettere in fila due mattoncini giocattolo viene interpretato come un attacco alle capacità femminili. Bellissima la trovata della neuroscienziata di eliminare i reparti giochi maschi / femmine, ma quanti anni ci ha studiato per questa soluzione, e soprattutto a cosa dovrebbe portare ciò. Non credo che esista nessuna legge che vieti ad una donna di diventare ingegnere, forse se lo fanno poco è perchè nutrono altri interessi...oppure pensiamo davvero che è solo colpa dei giochi infantili ? Dell' ingegno meccanico della donna non ne ho mai visto traccia, non avremmo ancora neanche la ruota.

Offline Stealth

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Re: Femministe vs. LEGO
« Risposta #1 il: Gennaio 16, 2012, 23:54:10 pm »
«Considerati gli sforzi che vengono fatti per coinvolgere le bambine in campi come la scienza e la tecnologia, questa è una clamorosa occasione sprecata»

Mi piace il fatto che per coinvolgere le donne in campi come la scienza e la tecnologia sono stati fatti degli sforzi.
Cioé sarebbe a dire che una che non era interessata a questi campi se li deve beccare per forza. Cosa c'è di più antiliberale di questo?

Insomma queste sono implicite ammissioni del fatto che il femminismo non si prefigge (o meglio non si prefiggeva forse) l'obiettivo di una "liberazione" delle donne da veri o presunti schemi sociali, perché se così fosse non ci sarebbe bisogno di fare tali sforzi. Una volta rimossi gli ostacoli di varia natura, ognuno farebbe semplicemente ciò che vuole e si occuperebbe di ciò di cui ha interesse.
Il femminismo si pone invece l'obiettivo d'imporre un modello. Modello che ha una sua finalità...


Citazione
«Più di ogni altra azienda di giocattoli, la Lego era nella posizione ideale per fare qualcosa di utile in questo ambito e invece ha rafforzato i peggiori stereotipi, dando l' impressione che le ragazze sono ossessionate soltanto dalla moda»

L'impressione? :hmm: :lol:


Citazione
«Suggerisce implicitamente che le femmine sono interessate soltanto ad attività domestiche»

Suggerisce...

Niente! Le femministe con la realtà delle cose proprio non vanno d'accordo...
« Ultima modifica: Gennaio 17, 2012, 00:07:21 am da Giubizza »

Online Massimo

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Re: Femministe vs. LEGO
« Risposta #2 il: Gennaio 17, 2012, 00:26:31 am »
I FANATICI SANNO RENDERSI RIDICOLI COME POCHI ALTRI. QUESTO SPIEGA PERCHE' LE OCHE FEMMINISTE SONO COSI' RIDICOLE.

Offline Ethans

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Re: Femministe vs. LEGO
« Risposta #3 il: Gennaio 17, 2012, 00:46:05 am »
Mi piace il fatto che per coinvolgere le donne in campi come la scienza e la tecnologia sono stati fatti degli sforzi. Cioé sarebbe a dire che una che non era interessata a questi campi se li deve beccare per forza. Cosa c'è di più antiliberale di questo?

Quoto.



Insomma queste sono implicite ammissioni del fatto che il femminismo non si prefigge (o meglio non si prefiggeva forse) l'obiettivo di una "liberazione" delle donne da veri o presunti schemi sociali, perché se così fosse non ci sarebbe bisogno di fare tali sforzi. Una volta rimossi gli ostacoli di varia natura, ognuno farebbe semplicemente ciò che vuole e si occuperebbe di ciò di cui ha interesse.
Il femminismo si pone invece l'obiettivo d'imporre un modello. Modello che ha una sua finalità...

Quoto



L'impressione? :hmm: :lol:

 :rofl1: :rofl1: :rofl1: :rofl1: :rofl1: :rofl1: :rofl1: :rofl1:



Suggerisce...

 :rofl2: :rofl2: :rofl2: :rofl2: :rofl2: :rofl2: :rofl2: :rofl2:



Niente! Le femministe con la realtà delle cose proprio non vanno d'accordo...

 :ok:

Gran bel post Giubi, compliments...

Online Jason

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Re: Femministe vs. LEGO
« Risposta #4 il: Gennaio 17, 2012, 00:53:50 am »
Mi piace il fatto che per coinvolgere le donne in campi come la scienza e la tecnologia sono stati fatti degli sforzi.
Cioé sarebbe a dire che una che non era interessata a questi campi se li deve beccare per forza. Cosa c'è di più antiliberale di questo?

Insomma queste sono implicite ammissioni del fatto che il femminismo non si prefigge (o meglio non si prefiggeva forse) l'obiettivo di una "liberazione" delle donne da veri o presunti schemi sociali, perché se così fosse non ci sarebbe bisogno di fare tali sforzi. Una volta rimossi gli ostacoli di varia natura, ognuno farebbe semplicemente ciò che vuole e si occuperebbe di ciò di cui ha interesse.
Il femminismo si pone invece l'obiettivo d'imporre un modello. Modello che ha una sua finalità...


L'impressione? :hmm: :lol:


Suggerisce...

Niente! Le femministe con la realtà delle cose proprio non vanno d'accordo...

Sono i gravi complessi di inferiorità che quegli esseri hanno da sempre, e avranno per sempre.
Niente di nuovo, Giubì .

Quello che invece mi fa incazzare è la gente che va appresso a loro, e che ha assorbito la loro mentalità.
«La folla che oggi lincia un nero accusato di stupro presto lincerà bianchi sospettati di un crimine».
Theodore Roosvelt, Presidente degli Stati Uniti d’America

Offline jorek

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Re: Femministe vs. LEGO
« Risposta #5 il: Gennaio 17, 2012, 00:59:20 am »
a quanto ha detto giubizza aggiungo che poi queste multinazionali, quando immettono un prodotto sul mercato, studiano qualsiasi cosa possibile immaginabile, compresa la fascia di popolazione a cui viene venduto tale prodotto. Se uno volesse studiare la sensibilità perr così dire "naturale" delle persone dovrebbe leggersi questi rapporti, che mirano alle vocazioni della gente divisa per fasce, tra cui anche le fasce di genere (maschi-femmine).
Dunque se la lego decide che i prodotti per femmine debbano essere piu semplici, ssanno bene che una bambina ha piu difficoltà nell'approccio a una costruzione complessa, e che quindi, semlificando il prodotto, sarà piu invogliata ad avvicinarsi a quel gioco. Vedete le multinazionali sono drammaticamente piu avanti di qualsiasi accademia su certe qustioni sociologiche o di natura. Dopotutto i quattrini schiariscono le idee e fanno superare molti ostacoli

Offline Ethans

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Re: Femministe vs. LEGO
« Risposta #6 il: Gennaio 17, 2012, 01:21:08 am »
Vedete le multinazionali sono drammaticamente piu avanti di qualsiasi accademia su certe qustioni sociologiche o di natura. Dopotutto i quattrini schiariscono le idee e fanno superare molti ostacoli

Vero, questo lo penso anch'io...

Offline TheDarkSider

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Re: Femministe vs. LEGO
« Risposta #7 il: Gennaio 17, 2012, 11:43:34 am »
Su questo forum è impossibile commentare perché voi dite tutto quello che c'è da dire di giusto e sensato su ogni argomento :cool:

Complimenti a tutti :)
"Le donne occidentali sono più buone e tolleranti con gli immigrati islamici che le stuprano che con i loro mariti."
Una donna marocchina

Offline ilmarmocchio

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Re: Femministe vs. LEGO
« Risposta #8 il: Gennaio 17, 2012, 12:11:22 pm »
Giubizza :
Mi piace il fatto che per coinvolgere le donne in campi come la scienza e la tecnologia sono stati fatti degli sforzi.
Cioé sarebbe a dire che una che non era interessata a questi campi se li deve beccare per forza. Cosa c'è di più antiliberale di questo?

Insomma queste sono implicite ammissioni del fatto che il femminismo non si prefigge (o meglio non si prefiggeva forse) l'obiettivo di una "liberazione" delle donne da veri o presunti schemi sociali, perché se così fosse non ci sarebbe bisogno di fare tali sforzi. Una volta rimossi gli ostacoli di varia natura, ognuno farebbe semplicemente ciò che vuole e si occuperebbe di ciò di cui ha interesse.
Il femminismo si pone invece l'obiettivo d'imporre un modello. Modello che ha una sua finalità...


Grande post che quoto al 100%

Offline ilmarmocchio

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Re: Femministe vs. LEGO
« Risposta #9 il: Gennaio 17, 2012, 12:14:21 pm »
Yorek :  Se uno volesse studiare la sensibilità perr così dire "naturale" delle persone dovrebbe leggersi questi rapporti, che mirano alle vocazioni della gente divisa per fasce, tra cui anche le fasce di genere (maschi-femmine).

le multinazionali sono drammaticamente piu avanti di qualsiasi accademia su certe qustioni sociologiche o di natura.


                             -------------------------------------------

altro post importante che quoto al 100%
Togliamoci il timore reverenziale di fronte agli scienziati : molti non sono che dei travet, per lo più interessati
a questo link, un esempio

http://www.metromaschile.it/forum/libri-links-e-articoli/quadro-desolante-%28-come-l%27antropologa-%29/new/#new


Offline in vino veritas

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Re: Femministe vs. LEGO
« Risposta #10 il: Gennaio 19, 2012, 15:14:37 pm »
Nemmeno la lego lasciano stare! :hmm:

Offline Fazer

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Re: Femministe vs. LEGO
« Risposta #11 il: Gennaio 24, 2012, 15:16:33 pm »
Anche il sito del Corriere ne parla:

http://www.corriere.it/cronache/12_gennaio_24/lego-bimbe-critiche_ae39eaba-4685-11e1-90ee-63dee1b6b376.shtml

Nascono i Lego per le bambine
Ma è subito polemica «Gioco sessista»
 
Mattoncini rosa e fucsia, un salone di bellezza e un caffè.
E piovono critiche: «Così si favoriscono pericolosi stereotipi»

MILANO - Cinque amiche, un caffè, un salone di bellezza e una decappottabile. E poi, un’infinità di accessori con i colori che vanno dal rosa al fucsia. Con il nuovo mondo in miniatura chiamato «Lego Friends» la famosa azienda danese di mattoncini intende conquistare anche i cuori delle bambine. I personaggi femminili però sono finiti al centro di una polemica. Si dibatte (forse troppo seriamente) dell'eccesso di rosa che caratterizza i prodotti pensati per le bambine e si discute anche di molti stereotipi duri a morire. L’accusa (partita da genitori, psicologi, femministe) è precisa: il nuovo mondo in miniatura di Lego «promuove forme evidenti di sessismo».

MATTONCINI (ROSA) PER LE BAMBINE - Natale è oramai passato da un mese, ma l’industria dei giocattoli non dorme mai. E così il gigante dei mattoncini assemblabili è approdato nei negozi di tutto il mondo con una linea squisitamente femminile. Per Lego altro non è che una offensiva per rafforzare la presenza su un mercato che è il «più importante degli ultimi dieci anni». Le statistiche ci dicono che ognuno di noi possiede (o ha posseduto) almeno 75 mattoncini. A livello pratico, però, sono soprattutto gli occhi dei maschietti ad illuminarsi di fronte ai cubetti rossi e blu per le costruzioni. Sebbene negli statuti dell’azienda fondata nel 1932 sia stato fissato per iscritto che Lego è per «bambini e bambine», queste ultime non si sono mai realmente appassionate di escavatori o camion dei pompieri.

SEX AND THE CITY - Ora però si cambia, lo stesso mercato dei giocattoli è cambiato e la società si è evoluta: «Vogliamo offrire esperienze di gioco anche al restante 50% dei bambini di tutto il mondo», aveva annunciato qualche settimana fa il capo di Lego, Jørgen Vig Knudsdorp. Il risultato, dopo quattro anni di studi, ricerche e sondaggi, si chiama: «Lego Friends». Cinque ragazze (in carriera) vestite alla moda, con lunghi boccoli e la vita sottile. Ci sono la bionda, la mora, la rossa, l’asiatica e l’afro-caraibica. Mia, Stephanie, Olivia, Andrea e Emma vivono in una «casa dei sogni» nella cittadina di fantasia Heartlake-City, girano in cabriolet e si rilassano in un caffè del centro. Il tutto è equipaggiato da un set di «dolci» accessori: mini frullatori, mini banconote, mini asciugacapelli, mini tazze da tè e mini animali con grossi occhi da cerbiatto. Una sorta di Sex and the City per le più piccine mescolato nelle giuste dosi con il mondo perfetto delle Gilmore Girls. Qui non c’è granché da costruire. Oltretutto - a differenza di quelli per i maschietti - i mattoncini sono di meno, sono più grandi e persino più semplici da far combaciare. Tanto è bastato per sollevare un polverone: genitori, femministe, politici, psicologi, organizzazioni per le pari opportunità ed esperti di disturbi alimentari sono saliti sulle barricate. Negli Usa, in Danimarca e in Gran Bretagna. La loro accusa? «Lego favorisce pericolosi stereotipi» e «l’insoddisfazione delle ragazze per il loro corpo».

SESSISTA - Su Internet sono partite petizioni online, mentre sui blog gestiti da papà e mamma piovono critiche, riferisce il Los Angeles Times nella sua rubrica «Salute». Valutazioni negative sul prodotto sono arrivate persino dal ministro danese per le Pari Opportunità, Manu Sareen. L’Associazione Internazionale dei Professionisti del disturbo alimentare (iaedp) afferma invece che i giochi sono «privi di fantasia» e «promuovono forme evidenti di sessismo». La nuova linea manderebbe un messaggio sbagliato alle bambine, e cioè: «Essere belle è molto più importante di chi tu sia o di cosa tu sai fare». Lego si difende sostenendo che «questo è quello che chiede il mercato». Ma sarà davvero anche quello che vogliono le bambine? Certo è che la faccenda dei Lego per bambine ha suscitato un bel po’ di clamore. E Barbie che fa? La pioniera degli stereotipi e caricatura della donna perfetta, per ora, tace.

Offline Stealth

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Re: Femministe vs. LEGO
« Risposta #12 il: Gennaio 24, 2012, 15:28:48 pm »
Come ha giustamente detto Jorek, le multinazinali studiano il comportamento e i gusti della gente per massimizzare le vendite e guadagnare di più. Assai se ne fottono di fare propaganda ideologica o quant'altro.
Certo che studiano anche come influenzare i gusti e aumentare i bisogni, ma sempre per far soldi e non certo per propagandare certe idee. Se magari finiscono col propagandare certe idee è cosa del tutto secondaria ed estranea ai loro scopi.

Offline Fazer

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Re: Femministe vs. LEGO
« Risposta #13 il: Gennaio 24, 2012, 15:38:45 pm »
Come ha giustamente detto Jorek, le multinazinali studiano il comportamento e i gusti della gente per massimizzare le vendite e guadagnare di più. Assai se ne fottono di fare propaganda ideologica o quant'altro.
Certo che studiano anche come influenzare i gusti e aumentare i bisogni, ma sempre per far soldi e non certo per propagandare certe idee. Se magari finiscono col propagandare certe idee è cosa del tutto secondaria ed estranea ai loro scopi.

Quotone ai quattro formaggi+wurstel+cipolle.
Questo ci riporta al discorso dell'utilità di propagandare una certa idea di donna per le stesse multinazionali.
Ovvero quanto conti la spinta di queste aziende nel promuovere un certo...ehm...femminismo?  :doh: