Benvenuto dimynet. Per quel che vale la mia scarsa esperienza, quello che mi sentirei di consigliarti soprattutto è di essere il più possibile freddo, disilluso e razionale. Dimentica la possibilità che la tua compagna ti possa in qualche modo "voler ancora bene" o che ci si possa facilmente riconciliare, quando le cose vanno male sul serio è perchè loro hanno scelto, o addirittura calcolato di farle andar male fino al punto di rottura.
Con ogni probabilità, a questo punto lei ti percepisce soltanto come una presenza ingombrante, fonte di irritazione, fastidio e forse anche ansia (hanno sempre l'ansia). Probabilmente descriverebbe la situazione dicendo di sentirsi "in gabbia".
Probabilmente la cosa migliore che puoi fare per limitare i danni è mostrarti conciliante e offrirle una via d'uscita, evitare lo scontro che lei istintivamente cerca come pretesto per creare distanza, esponi le tue ragioni in modo tranquillo e amichevole (amichevole, cioè non contrariato/sarcastico ma neanche amorevole, il primo è conflittuale il secondo è un segno di debolezza da parte tua che in una donna sucita solo l'impulso a sfruttarla), e poi stalle un po' alla larga tu stesso, lasciala un po' sola se è insofferente, mantieni un calmo distacco. Cerca di renderle meno allettante la prospettiva di andarsene (a te non conviene, con un figlio piccolo), non controllarla, non discutere, non farti trascinare in questioni di gelosia (è probabile che ti tradisca) e contemporaneamente, nel caso dovesse comunque decidere di uscire dalla relazione, cerca di agevolarla in questo con un atteggiamento calmo e costruttivo sempre facendo valere le tue ragioni ma evitando il conflitto (se può andarsene ottenendo buona parte di ciò che vuole e mantenendo buoni rapporti non avrà motivo di usare false accuse contro di te e sarà meno incentivata a rovinarti finanziariamente, non le converrebbe).
Non ti sto fornendo nessuna soluzione geniale lo so ma purtroppo la situazione è quella che è.
consigli sono davvero difficili
la cosa più importante a mio parere è non colpevolizzarsi: il problema in generale sono le donne. È vero che non è la singola donna malvagia, ma la cultura in cui SONO immerse. Sono convinte che è tutto dovuto a loro e quando c'è qualcosa che le indispone ci mettono un attimo a denunciarti per maltrattamenti, stalking, violenza, etc etc Sanno che la legge è sempre dalla loro parte, che per noi divorzio e separazione sono un massacro. In queste condizioni credo che una donna per restare donna e non approfittarne debba essere una santa. Il che ovviamente non esclude che ci siano anche donne sante, ma purtroppo sono rare!
Molto vero.