E' di oggi la notizia che una madre in macchina con il figlio piccolo, in una manovra malaccorta è
precipitata in una voragine. Lei si è salvata (cioè è stata salvata), il piccolo invece è morto. Un
giornale siciliano si è "permesso" di scrivere sul titolo di coda "Donne al volante". Rabbiosa è stata
la replica delle femministe a fronte della quale il giornale si è prontamente scusato. I media hanno,
come al solito quando a fare i pasticci sono le donne, glissato sul fatto stendendo un velo pietoso
e limitandosi a menzionare frettolosamente la notizia, ovviamente senza fare commenti. Ovvio!
Ma un maschilista come il sottoscritto si è posto subito una domanda: se una tale sbadataggine
l'avesse commessa un padre separato nel giorno in cui poteva stare con suo figlio, il sopravvissuto
se la sarebbe cavata così a buon mercato? Non credo. Ci sarebbero stati "approfondimenti" a non
finire sulla irresponsabilità dei padri di oggi, sulla loro inettitudine, sulla loro immaturità, stupidità e
inadeguatezza al loro ruolo. La solita Annamaria Bernardini De Pace avrebbe scritto il suo simpatico
articoletto sull'indegnità dei padri di oggi e, quindi, su quanto bene facciano le donne a mandarli
via di casa e a sottrarre loro i figli. Questa volta si è trattato di una madre. Quindi: zitti e mosca!