Autore Topic: registro comunale coppie di fatto  (Letto 910 volte)

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Offline ilmarmocchio

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registro comunale coppie di fatto
« il: Febbraio 07, 2012, 16:12:44 pm »
Questa è una buona notizia che convalida concetti espressi molte volte nel nostro sito


http://www.loccidentale.it/node/113407


Published on l'Occidentale (http://www.loccidentale.it)
Il flop del registro comunale
Sulle coppie di fatto Bologna dimostra che l'ideologia non
muore mai
di Giovanni Mulazzani
Nel 1999 a Bologna fu istituito il registro comunale delle coppie di fatto, che avrebbe dovuto
riconoscere un nuovo modello di famiglia alternativo a quella tradizionale, la "famiglia affettiva",
all'interno della quale sarebbero stati compresi anche coppie di fatto dello stesso sesso.
L'opposizione allora segnalò il totale disappunto e l'assoluta perplessità per questa decisione del
Sindaco, Walter Vitali (oggi Senatore PD) e della Giunta comunale di allora. Fu detto che il registro
rappresentava una scelta di libertà, rispetto e di civiltà che risponde alle esigenze di una parte
significativa della cittadinanza bolognese, mentre chi osava dichiararsi contrario all'istituzione del
registro delle coppie di fatto esprimeva una concezione medievale propria dell'integralismo
cattolico oscurantista.
A distanza di oltre dieci anni, un giovane Consigliere comunale Pdl, Valentina Castaldini si è presa
la briga di verificare quali siano stati effettivamente i risultati e quale sia stato realmente l'utilizzo di
questo strumento giuridico, il registro delle coppie di fatto. Il risultato è stato infatti
drammaticamente eloquente e rivelativo del tasso di ideologia che domina in questa città che da
oltre cinquant'anni è stata amministrata dal Pci, Pds, Ds e quindi Pd. Dal 1999, anno in cui fu
istituito il registro delle coppie di fatto, nessuno ha presentato richiesta di iscrizione, quindi zero
richieste.
Infatti, sebbene, come recita il sito web del Comune di Bologna "l’attestato serva a dimostrare che
persone non legate da vincoli di matrimonio, parentela, affinità, adozione o tutela, co-abitanti nella
stessa unità immobiliare del Comune di Bologna, costituiscano un unico nucleo familiare in ragione
dell’esistenza di vincoli affettivi", nella realtà, nessuno è arrivato a presentare domanda per
accedere al registro. L'esito di tale decisione risulta pertanto ascrivibile ad un approccio ideologico,
che non risponde in alcun modo alle esigenze non solo dei comuni cittadini, ma nemmeno ai
destinatari del provvedimento, le coppie di fatto così come risulta dalla totale assenza di richieste.
Rimane pertanto oltre all'aspetto ideologico dell'operazione, soltanto la volonta' di accattivarsi il
consenso di alcune parti della cittadinanza bolognese in chiave di consenso elettorale, perdendo di
vista il concetto di bene comune della città nel suo complesso e di politica in onda con le richieste
dei cittadini. Il capogruppo Pd in Comune, Lo Giudice, ha rivendicato comunque il valore simbolico
del registro delle coppie di fatto in assenza di una legge nazionale che disciplina la materia,
segnalando la condizione di svantaggio fiscale cui sono sottoposte le coppie di fatto rispetto alle
famiglie.
Qualche giorno fa in una conferenza stampa il Sindaco Virginio Merola e gli assessori competenti
hanno manifestato di rivedere il sistema ISEE per l'accesso ai servizi pubblici, in quanto l'attuale
sistema risulterebbe fortemente iniquo verso la famiglia fondata sul matrimonio a vantaggio delle
coppie di fatto, le quali legalmente assumendo una residenza differente dal convivente non sono
tenuti a sommare i rispettivi redditi e quindi vengono di fatto privilegiati alla famiglia, che invece è
tenuta a sommare i redditi nell'accesso ai servizi. Attendiamo soluzioni efficaci in tempi rapidi su
questo tema che rappresenta una reale esigenza per i cittadini bolognesi, a differenza del registro
delle coppie di fatto. Il tempo, come si è visto, alla lunga penalizza chi intraprende battaglie
ideologiche per lucrare consenso elettorale.


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 Il capogruppo Pd in Comune, Lo Giudice, ha rivendicato comunque il valore simbolico
del registro delle coppie di fatto in assenza di una legge nazionale che disciplina la materia,


ma no ha vergogna il Lo Giudice a negare l'evidenza ?
Il registro ha fallito.
la gente non lo vuole
La gente, caro Lo Giudice NON ti vuole a mettere il becco nei fatti suoi.
Fattene una ragione

Offline madjakk

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Re: registro comunale coppie di fatto
« Risposta #1 il: Febbraio 07, 2012, 16:31:02 pm »
D'altra parte a cosa serviva? Se fossero stati previsti obblighi e tutele magari il registro non sarebbe rimasto un foglio bianco.

Offline Guit

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Re: registro comunale coppie di fatto
« Risposta #2 il: Febbraio 07, 2012, 17:51:47 pm »
Quando capiremo/capiranno che le coppie di fatto omosessuali ed eterosessuali devono essere scorporate sarà sempre troppo tardi.

Gli omosessuali cercano nell'unione di fatto il riconoscimento morale e materiale della propria unione nella società.
Gli eterosessuali cercano nell'unione di fatto la fuga dai vincoli e dagli oneri di legge del matrimonio.

Mozioni opposte.

Esiste una spinta, ne sono più che certo, per usare la causa omosessuale come un cavallo di troia per portare la discriminazione anti-uomo della prassi giuridica divorzile anche nelle convivenze.

Queste persone e questi movimenti semi-occulti, per lo meno ipocriti visto che non palesano le proprie finalità, rispondono a obiezioni come la mia dicendo che diversificare l'unione omo da quella etero sarebbe discriminatorio. E' una dichiarazione truffa, perché usano questo specchietto per allodole spinti proprio da una volontà discriminatoria anti-padre da estendere a tutte le possibili unioni.

Basta leggere tra le righe: <<... Il capogruppo Pd in Comune, Lo Giudice, ha rivendicato comunque il valore simbolico del registro delle coppie di fatto in assenza di una legge nazionale che disciplina la materia, segnalando la condizione di svantaggio fiscale cui sono sottoposte le coppie di fatto rispetto alle famiglie ...>>

Questa frase apparentemente innocente possiede una verità nascosta dietro la nozione di "vantaggio fiscale". Allora, c'è da chiarire che il vantaggio fiscale esiste solo per l'esattore, mentre per una famiglia esiste solo il vantaggio economico, al massimo da ottenere per mezzo di un'armonizzazione fiscale che tenga conto del nucleo famigliare. Quello che si voleva dire è quindi: "... condizione di svantaggio economico ...", ma si è preferito non usare questa espressione.

Ora chiedo a me e a voi: per un uomo, che tipo di vantaggio economico e che tipo di garanzia rappresenta il matrimonio? Praticamente nessuno. Anzi, esso se è garanzia di qualcosa è per l'uomo garanzia di semi-povertà, nella migliore delle ipotesi, se le cose dovessero procedere verso una futura separazione, peggio ancora se con dei figli.
La condizione di svantaggio economico alla quale si fa cenno è quindi tendenzialmente, e nemmeno sempre, della donna. Cioè, ne sono convinto, si intendeva dire precisamente quanto segue:

<<... ha rivendicato comunque il valore simbolico del registro delle coppie di fatto in assenza di una legge nazionale che disciplina la materia, segnalando l'impossibilità di vantaggi economici per la "parte debole", cui sono sottoposte le coppie di fatto rispetto alle famiglie ...>>

E in questo caso avremmo potuto analizzare cosa intendesse dire con parte debole. Ma tanto non l'ha detto ...

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Offline Giuseppe83

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Re: registro comunale coppie di fatto
« Risposta #3 il: Febbraio 07, 2012, 18:01:01 pm »
Guit, la tua spiegazione dà un significato a quell'iniziativa che altrimenti è spiegabile solo con l'incredibile ideologismo di cui vive la sinistra.

Offline Guit

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Re: registro comunale coppie di fatto
« Risposta #4 il: Febbraio 07, 2012, 18:14:52 pm »
Guit, la tua spiegazione dà un significato a quell'iniziativa che altrimenti è spiegabile solo con l'incredibile ideologismo di cui vive la sinistra.

Ti dico di più: questa cosa non l'hanno capita nemmeno gli omosessuali, i quali chiedendo una normazione specifica solo per loro, eviterebbero di sana pianta tutta la polemica con la componente sociale cristiana, che vede nella coppia di fatto eterosessuale lo svilimento dell'istituto matrimoniale e della sua sacralità, col risultato di impantanare tutto.

Inizio seriamente a chiedermi se tutta questa ingenuità sia verosimile, o se anche gli omosessuali non siano inconsciamente spinti da un profondo sentimento volto all'uccisione del padre sempre e comunque.


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