Questo discorso l'ho affrontato più volte con diverse persone. Io direi che le femministe, ossia quelle complessate che odiano gli uomini, per fortuna sono una minoranza in via di estinzione. Personalmente non conosco donne femministe, esclusa una mia ex professoressa, e, da quel che leggo, non sono l'unico. Il problema è che, a causa della propaganda iniziata circa 40 anni, pure le donne non femministe, che non odiano gli uomini, tendono ad aver atteggiamenti alquanto discutibili e a considerarli normali, anziché misandrici.
Io stesso, ora che ci penso, ricordo che una volta ho difeso una maestra americana che ha fatto sesso con un 14enne. A parti invertite avrei ragionato diversamente, invece. Eppure non sono mai stato un maschio pentito. Chi è nato dopo il 1968 è stato cresciuto a pane e femminismo. Se fin da piccolo ti insegnano che i neri sono sporchi e cattivi, pur non essendo razzista ti comporterai di conseguenza.
Io direi che la maggior parte delle donne sono delle femministe inconsapevoli (non sempre, per fortuna), anche se piano piano le cose stanno cambiando, da quel che vedo. E il merito è degli antifemministi storici che da anni combattono queste cozze sessiste.
Tu hai ragione per tutti le situazioni in cui uno non avendo mai sentito parlare di antifemminismo e di uomini che combattono la deriva misandrica, sia preda della propaganda pluridecennale.
Ma qui ci troviamo di fronte a una situazione di stampo leggermente diverso, cioè di fronte a uomini che respingono la denuncia della discriminazione divorzile, per esempio, che pure è ben documentata e storicizzata.
A questo punto la questione propaganda va in soffitta e si affaccia una nuova dinamica.
Guarda metaforum dove è stato bannato Red: c'è il Roderigo che vigila sul suo "harem femminista". Nella mia esperienza in wikipedia, alcune donne hanno lanciato l'allarme, e poi mister Vito e altri omologhi, hanno organizzato il commando per difendere le loro donne. Guarda Amato quando da ministro dell'interno sostiene che a lui della privacy degli "squallidi maschi", parole testuali, che vanno a prostitute, non interessa.
E milioni di altri esempi di uomini che per fare gli amici delle donne calpestano tutto ciò che in occidente di buono era stato costruito. Loro rispondono a un istinto protettivo verso la donna, per ritorcerlo contro altri uomini, senza analizzare il contenuto della ritorsione ma così: per natura.
E qualsiasi cosa chiedano le donne, anche la soppressione della Costituzione e l'abolizione dello Stato di Diritto in nome dell'emergenza violenza (artatamente costruita), loro agiscono PER NATURA.
Gli uomini femministi sono i veri cavernicoli che stanno facendo retrocedere la nostra civiltà sia in termini morali che economici e competitivi, reintroducendo tutto ciò che il positivismo intendeva superare: razzismo, pregiudizio, discriminazione, violenza, abuso di Stato, inquisizione.
Gli uomini femministi sono un pericolo diretto per la nostra incolumità e libertà individuale, perché sostengono la creazione di uno Stato che ci chiuderà in carcere senza prove alla prima denuncia, non appena daremo fastidio a qualcuno, come è successo ad Assange, per citare uno dei più noti, ma non l'unico.
Sono un pericolo reale e materiale. Non è questione di idee.