Che in Occidente sia controproducente dichiararsi femministe non mi sembra affatto: anzi, solitamente è l'esatto contrario.
Vivendo in una società in cui il femminismo ha tutto questo potere, non essere femminista è out, maschilista, negativo.
Non penso che una donna femminista finga di non essere tale: siamo noi che vediamo tutto nero e che quindi pensiamo che non possano esistere donne normali.
E quindi, quando vediamo una donna normale, subito pensiamo che stia fingendo o che ci sia qualcosa sotto.
A questo punto dovremmo dubitare pure delle donne iscritte su questo forum, di Erin Pizzey, etc etc.
E te lo dice uno che, dopo aver preso coscienza dell'esistenza di questo fanatismo femminista, ha deciso di non cagare più le donne, limitandosi semplicemente a rispettarle.
E che, a causa del suo atteggiamento freddo e distaccato, ha litigato con diverse donne.
Per il resto, la penso esattamente come te: molte donne si comportano da femministe a causa dell'educazione ricevuta e quindi, di fatto, sono tali.
Per intenderci, una donna -Valentina- che dice "non sono femminista, ma gli uomini sono tutti dei bastardi" per me non è tanto diversa da Fikasikula.
Il problema è che Fikasikula è una femminista consapevole, in malafede e irrecuperabile.
Valentina invece è una femminista inconsapevole che non odia gli uomini ma che trova normale-e non certo misandrico- comportarsi in una determinata maniera: assolutamente recuperabile.
Se fin da piccolo ti insegnano a disprezzare i gay o i neri, pur non essendo omofobo o razzista, ti verrà automatico avere atteggiamenti discutibili nei confronti di queste persone.
Questi sono semplicemente i risultati del male-bashing.
Mettere tutte le donne sullo stesso piano non ci aiuta, secondo me ovviamente.