Autore Topic: Marco il deficiente  (Letto 18104 volte)

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Online Massimo

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Re: Marco il deficente
« Risposta #30 il: Febbraio 12, 2012, 11:59:28 am »
era un addormentato che pero pendeva dalla bocca delle donne. e se lui è spia io sono il dalai lama.
Fortunatamente non era ancora arrivato al livello anzi all'abisso dello zerbinismo. Ergo, recuperabile

Offline Cassiodoro

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Re: Marco il deficiente
« Risposta #31 il: Febbraio 12, 2012, 20:14:27 pm »
Citazione da:  
Da Marco: un antispecista, padre e separato che non vuole diventare un “padre separato”. Grazie a lui e buona lettura a voi!

>>>^^^<<<

    Vorrei dare una testimonianza, come padre separato, sulla strumentalizzazione in funzione anti-femminile dei problemi legati alle separazioni.

...

    Sono separato (non sposato) e ho una figlia.
Se sei separato è perchè sei stato sposato, altrimenti se intendi "separato da tua figlia" saltano tutti i tuoi ragionamenti sull'onesta intellettuale della madre e le tue considerazioni sull'affido condiviso

 Pur con qualche difficoltà e attrito iniziale, io e la mia ex-compagna abbiamo optato fin da subito per l’affido condiviso, “informalmente” per oltre un anno, poi formalizzato con richiesta congiunta al tribunale minorile: la bambina passa grosso modo lo stesso tempo con ciascuno dei genitori, e la potestà è condivisa.

...
Sarebbe interessante per tutti conoscere tutti i termini della sentenza o dell'omologa del tribunale dei minori, vi ricordo che sono rarissime le omologhe, anche di affidameno condiviso, che non prevedono un contributo al mantenimento da parte del padre, che si aggira in media sui 500 Euro, poi sarebbe interessante sapere che fine ha fatto la casa familiare, con tutti i suoi suppellettili, chi è il proprietario ed a chi  è stata assegnata.
Il bravo Marco può renderla pubblica sul sito "affidamentocondiviso.it" tale da poterla prendere come esempio anche per gli altri tribunali.


    Nonostante questo, mi è capito spesso che altri padri separati (o altri uomini, semplicemente), scoprendo che faccio parte di questa “categoria”, mi attribuissero quasi automaticamente il ruolo di padre-perseguitato-dalla-ex, o che più o meno esplicitamente sollecitassero la mia “solidarietà maschile” nei loro confronti. In alcuni casi, costoro trovano addirittura normale inveire contro le donne o le “femministe”, sentendosi liberi di farlo di fronte ad un “separato”, cioè una vittima delle vessazioni femminili, dei giudici che stanno dalla parte delle donne, delle madri che “spillano soldi”, e così via…

    Ora, pur in un mondo in cui la principale forma di violenza è verso le donne, esistono senz’altro episodi di ricatto, violenze psicologiche, ecc. commesse dalle donne. Può darsi che alcuni di questi padri di cui sopra siano davvero delle vittime. Quello che è quantomeno fastidioso, però, è che si dia per scontata la solidarietà di genere (maschile).


...

    Mi sembra che queste persone – che talvolta mi segnalano siti ed associazioni come quelle dei padri separati – cerchino di usare le mie difficoltà per attaccare tutto il genere femminile.
Azzo, se hai difficoltà (nel rapporto con tua figlia) devi anche essere arrabbiato e la rabbia ti ha fatto confondere l'attacco delle associazioni dei padri separati CONTRO LE LEGGI ad un attacco verso le DONNE in generale. Eppure la legge sull'affidamento condiviso è stata fortemente appoggiata dalle associazioni dei padri separati, per cui dovresti essere loro grato della tua situazione di "padre separato dalla figlia con vero affido condiviso" di aver fatto approvare una tale legge, che come hai potuto ben vedere non è contro le donne, ma a favore dei figli che mantengono i rapporti e prendono le cure da entrambi i genitori.

Queste difficoltà, però, non hanno a che fare necessariamente con la discriminazione dei padri, ed anche quando questo si verificasse non potrebbe essere generalizzato così facilmente. Al contrario, se analizzassimo seriamente il problema, potrebbe anche costituire la base per un’analisi di fenomeni che costituiscono un riflesso del patriarcato che genera sofferenza anche ai maschi. Può succedere che alcuni aspetti degli orientamenti giuridici “favoriscano” le madri: nel caso in cui la mia ex-compagna usasse tali orientamenti per “ricattarmi”, questo non costituirebbe comunque una base per un’ambigua solidarietà con altri padri, che spesso sono soltanto preoccupati di non pagare gli alimenti, di riaffermare il proprio potere di pater familias, o che si scoprono genitori “presenti” solo dopo la separazione. Anzi, costituirebbe più facilmente una base per una solidarietà con tutti i genitori (soprattutto madri) posti in situazione di sudditanza o di ricatto durante il processo di separazione.

Ritornando alla domanda iniziale: ma tu li paghi gli alimenti, o meglio "il contributo al mantenimento" che è diverso dagli"alimenti"????

    Mentre strumentalizzano i miei, probabilmente strumentalizzano i loro stessi problemi. Perché non credo che il punto sia quello di negare i problemi, e neppure di negare dei torti subiti. Io per esempio ho delle cose da rimproverare alla madre di mia figlia, posso anche pensare di avere subito dei torti e me ne lamento. Il punto è proprio che voglio lamentarmene liberamente, senza che questo significhi attaccare “le donne”, o portare acqua al mulino di chi poi potrà persino usare tutto ciò, magari, per “difendere il diritto” di un padre violento a vedere i figli, come accaduto spesso in casi di separazioni dopo le violenze. Questo clima, in ultima analisi, lede il mio stesso diritto di criticare liberamente gli atteggiamenti della persona da cui mi sono separato.

Ripeto  la domanda: ma hai o non hai problemi con la tua figlia o con sua madre????
Continua o inizia a pure a criticare gli atteggiamenti della persona da cui ti sei separato, senza dover per forza credere che attacchi "tutte" le donne, che anche i padri hanno diritto di vedere e prendersi cura dei propri figli e se sono violenti lascia che sia il tribunale a deciderlo.

Se tu non ti senti discriminato non per questo non  lo sono gli altri uomini padri.


    Marco


Marco è una mascherina
« Ultima modifica: Febbraio 13, 2012, 10:18:34 am da Cassiodoro »
"Sì, sull’orlo del baratro ha capito la cosa più importante" - "Ah sì? E cosa ha capito?" - "Che vola solo chi osa farlo"

Offline Achab

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Re: Marco il deficente
« Risposta #32 il: Febbraio 13, 2012, 22:29:50 pm »
Io sto cercando di sostenere che i nostri veri nemici sono questi. Questi sono i nostri traditori.

Vorrei che fossero costretti a vedersela con noi. Dobbiamo accusare questi uomini di tradimento.

Mi dispiace ma non sono PER NIENTE d'accordo. Ho letto le tue argomentazioni nei post successivi e sono ragionevoli, ma alla fine io al fondo nelle tue parole ci leggo l'impulso maschile a prendersela solo con gli altri uomini e questo è sciocco e fa il gioco del femminismo. Non vedono l'ora, guarda, che ci scanniamo fra noi. Finchè gli uomini non si liberereranno di questa propensione alla rivalità cieca tra loro non si andrà da nessuna parte, del resto perchè pensi che esistano i "maschi pentiti"? Sarà cinismo e calcolo il loro, in parte, ma quello che veramente li sospinge è l'odio verso gli altri uomini. Di solito non hanno neanche amici, sono troppo competitivi. E tu come rispondi, nello stesso modo?

Ridere un po' di chi striscia va bene, indignarsi per chi con cinismo cerca di buttarsi sul carro del vincitore è sacrosanto, ma da qui a dire "i principali nemici sono loro" ce ne corre, i principali nemici sono quelli, anzi quelle per cui lavorano, se non ci fosse dietro un potere forte non ci sarebbero, se vivessimo in un mondo iper maschilista sarebbero iper maschilisti, se ci fosse il nazismo sarebbero nazisti... gentaglia sicuramente, ma non l'origine del problema, solo una manifestazione.

Offline Achab

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Re: Marco il deficente
« Risposta #33 il: Febbraio 13, 2012, 22:40:06 pm »
il momas non è un movimento che usa tutti i mezzi che ha (leciti ed illeciti) per dominare le donne. le teorie sullo stupro punitivo ad esempio sono state giustamente stroncate sul nascere dal momas stesso.
ora tu giustifichi nelle femministe tutti i mezzi, anche quelli sleali. continuando a dare a te stesso solo la possibilita di controbattere lealmente. e ti sei stufato del buonismo rivolto agli uomini..il buonismo rivolto alle donne invece va benissimo cosi.
io sono per il buonismo. non uso mezzi sleali e mi incaxxo con chi li usa. se non devo piu incaxxarmi e vale tutto..allora che valga tutto. ma secondo me è una strada che non puo funzionare.

Sono d'accordo, anch'io sono per la correttezza e la lealtà, se guardiamo i rapporti di forza abbiamo già perso in partenza perchè le più forti sono loro, negarlo non serve a nulla. La nostra posizione ha qualche possibilità di essere ascoltata soltanto nella misura in cui è la posizione più moralmente corretta, più difendibile col ragionamento anzichè con la censura e la manipolazione, insomma perchè abbiamo ragione noi.

Ho visto che guit ha poi precisato meglio la sua posizione, volevo comunque aggiungere questa considerazione.

Offline Guit

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Re: Marco il deficente
« Risposta #34 il: Febbraio 13, 2012, 23:59:38 pm »
Mi dispiace ma non sono PER NIENTE d'accordo. Ho letto le tue argomentazioni nei post successivi e sono ragionevoli, ma alla fine io al fondo nelle tue parole ci leggo l'impulso maschile a prendersela solo con gli altri uomini e questo è sciocco e fa il gioco del femminismo. Non vedono l'ora, guarda, che ci scanniamo fra noi. Finchè gli uomini non si liberereranno di questa propensione alla rivalità cieca tra loro non si andrà da nessuna parte, del resto perchè pensi che esistano i "maschi pentiti"? Sarà cinismo e calcolo il loro, in parte, ma quello che veramente li sospinge è l'odio verso gli altri uomini. Di solito non hanno neanche amici, sono troppo competitivi. E tu come rispondi, nello stesso modo?

Ridere un po' di chi striscia va bene, indignarsi per chi con cinismo cerca di buttarsi sul carro del vincitore è sacrosanto, ma da qui a dire "i principali nemici sono loro" ce ne corre, i principali nemici sono quelli, anzi quelle per cui lavorano, se non ci fosse dietro un potere forte non ci sarebbero, se vivessimo in un mondo iper maschilista sarebbero iper maschilisti, se ci fosse il nazismo sarebbero nazisti... gentaglia sicuramente, ma non l'origine del problema, solo una manifestazione.

Non si può scendere in piazza contro le donne, si può fare solo contro gli uomini. Il mio discorso è a valle della critica al femminismo e alle femministe. Dire che hanno diritto di esistere non va confuso col dire che hanno ragione. Voi state all'inizio, io sto alla fine.




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Offline Guit

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Re: Marco il deficiente
« Risposta #35 il: Febbraio 14, 2012, 00:12:16 am »

Gli uomini devono riappropriarsi della parola maschile, e rivendicarla come attribuzione sana.

Il movimento maschile italiano ha bisogno di distinguersi dagli sciovinismi alla maschio100x100 da un lato, e dalla criminalizzazione femminista dall'altro.

La parola maschile è diventata sinonimo di maschilismo anche grazie a maschio100x100.

E' diventata obiettivo di lotta per altri uomini psicostuprati dal femminismo.

Ma questa è la fine di un processo storico iniziato dagli uomini, cioè dalla parte vigliacca e sleale degli uomini.

Ogni interpretazione del maschile che vuole leggere in questa parola un portato malefico è razzismo.

Per questo ci chiamiamo movimento maschile e non movimento neo-egualitarista, perché malgrado la sfida di chiamarci così, contro il sentire razzista comune, già dal titolo vogliamo porre una rivendicazione salvifica.

Come insegnano i Maschi Selvatici.

Take the red pill

Offline Guit

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Re: Marco il deficiente
« Risposta #36 il: Febbraio 14, 2012, 00:20:45 am »
Infatti, quello che ci ferisce di più e che ci fa più male non sono le parole delle FaS ma quelle di Marco il deficiente. Che loro hanno istigato e sedotto con il loro essere *femmine*, e che lui usa per recare danno ai propri simili.

Che i separati in disperazione inizino a svegliarsi e a vedere in questi Marco il loro più vigliacco nemico, l'uomo che mentre loro soffrono se la spassa alle loro spalle.

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Offline Ethans

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Re: Marco il deficente
« Risposta #37 il: Febbraio 14, 2012, 01:55:56 am »
Mi dispiace ma non sono PER NIENTE d'accordo. Ho letto le tue argomentazioni nei post successivi e sono ragionevoli, ma alla fine io al fondo nelle tue parole ci leggo l'impulso maschile a prendersela solo con gli altri uomini e questo è sciocco e fa il gioco del femminismo. Non vedono l'ora, guarda, che ci scanniamo fra noi. Finchè gli uomini non si liberereranno di questa propensione alla rivalità cieca tra loro non si andrà da nessuna parte...

Non potevi spiegarti meglio, straquoto...

Citazione da: Achab
... del resto perchè pensi che esistano i "maschi pentiti"? Sarà cinismo e calcolo il loro, in parte, ma quello che veramente li sospinge è l'odio verso gli altri uomini. Di solito non hanno neanche amici, sono troppo competitivi. E tu come rispondi, nello stesso modo?

In effetti riuscire ad adottare una strategia per poter arginare il fenomeno del maschiopentitismo non è una cosa facile, lo noto anche nel mio piccolo nella vita di tutti i giorni. Tra l'altro ho potuto scorgere delle micromanifestazioni di maschiopentitismo anche qui dentro (me compreso) e anche nei Grandi del Momas. E questo crea non pochi corto circuiti al mio pensiero relativo alla QM.

Cmq la domanda è: che risposta dare al maschiopentitismo per poterlo disinnescare senza scivolare in una guerra fratricida fra uomini ad uso e consumo del femminismo? Perchè è indubbia la pericolosità insita nei maschiopentiti, penso che su questo siamo tutti d'accordo.


Offline ilmarmocchio

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Re: Marco il deficiente
« Risposta #38 il: Febbraio 14, 2012, 11:06:49 am »
Guit : Nella prima fase hanno appoggiato il femminismo in preda al miraggio dell'amore libera della donna sessualmente liberata, sicuri di infiniti orizzonti di amore e sesso. Cioè hanno iniziato ad appoggiare le donne semplicemente per averne di più.

Hanno tradito gli altri uomini riducendo la competizione leale per avere una femmina a un gioco al massacro.

A questo punto le donne, vedendo ciò che riuscivano a fare per avere la fica, hanno iniziato a disprezzarli, come si deve al traditore.

Erano talmente tanti, ma soprattutto erano talmente visibili "moderni" e sponsorizzati, che il disprezzo verso di loro s'è generalizzato a disprezzo verso tutti gli uomini.

Questa cosa ha preso piede nella cultura di massa.

I disprezzati non possono difendersi perché dovrebbero ammettere il loro tradimento, per cui preferiscono continuare a fare i disprezzati. E così si arriva alla perdita di autostima e allo zerbinaggio.


Analisi eccellente, che sottoscrivo.
I zerbini strisciano per avere un pò di f..a : non hanno nessun ideale paritario ecc. Sono come quei contestatori degli anni 70 che attacavano il potere : non per giustizia, ma per andare al potere loro stessi.
Lo zerbino non è in grado di competere da maschio con gli altri maschi : allora si inventa una sensibilità diversa, una anelito di giustizia, ma l'unica cosa che gli inetressa è prendere ciò che non potrebe per le sue qualità intrinseche.
un mezzo uomo
ne ho conosciuti tanti: tutti uguali.
Sul fatto che loro sono i nostri principali, o addirittura unici nemici, la mia idea idea è questa:
i zerbini sono responsabilmente, alla pari con le femministe, i nemici della maschilità.
I kapo ebrei nei lager erano nemici dei loro correligionari, ma ciò non emendava i nazisti dall'essere anch'essi nemici mortali degli ebrei.
Quindi, zerbini e femministe tutte nello stesso sacco ( zavorrato con piombo e gettato in mare :w00t: ).

p.s. la maschiulità deve essere recuperata come valore, altro che stare sempre a dire... non sono maschilista.
Si, io sono maschilista cosi come la sciaquetta che mi blatera contro è femminista :mad:

Offline Guit

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Re: Marco il deficente
« Risposta #39 il: Febbraio 14, 2012, 14:17:11 pm »
...
Cmq la domanda è: che risposta dare al maschiopentitismo per poterlo disinnescare senza scivolare in una guerra fratricida fra uomini ad uso e consumo del femminismo? Perchè è indubbia la pericolosità insita nei maschiopentiti, penso che su questo siamo tutti d'accordo.

La guerra fratricida è già in corso, non so se ve ne siete accorti, da circa mezzo secolo. La nostra risposta ai traditori è una legittima difesa.

Dovete imparare a puntare il dito e contro-accusare: tu sei colui che sta mettendo in pericolo la mia incolumità, la mia dignità e la mia libertà.

Chiaro e tondo.


Take the red pill

Offline Guit

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Re: Marco il deficiente
« Risposta #40 il: Febbraio 14, 2012, 14:23:32 pm »

Lavorare per l'eliminazione del femminismo è inutile. Il femminismo non va eliminato ma va solo contrastato.

Puntare all'eliminazione del femminismo è più lungo, più difficile da ottenere, illiberale, e per nulla necessario ai fini della QM.

E' sufficiente contrastare il femminismo. Più veloce, liberale, facile da ottenere (in parte già avviene). In quest'ottica il maschio-traditore è il peggior nemico.

Take the red pill

Online Massimo

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Re: Marco il deficiente
« Risposta #41 il: Febbraio 14, 2012, 14:45:02 pm »
Il femminismo sarebbe distrutto in un attimo se non ci fossero i maschi pentiti. Contro gli uomini
decisi e determinati le donne battono in ritirata. Sempre. Ricordiamocelo. Il problema è che noi non
siamo consapevoli della nostra forza. Peggio, la mettiamo al servizio delle donne. E si vede!

Offline beta

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Re: Marco il deficiente
« Risposta #42 il: Febbraio 14, 2012, 14:57:59 pm »
Il femminismo sarebbe distrutto in un attimo se non ci fossero i maschi pentiti. Contro gli uomini
decisi e determinati le donne battono in ritirata. Sempre. Ricordiamocelo. Il problema è che noi non
siamo consapevoli della nostra forza. Peggio, la mettiamo al servizio delle donne. E si vede!

dunque la soluzione è fare a guerra agli uomini. sarà..ma non mi pare tanto vincente.

Online Jason

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Re: Marco il deficiente
« Risposta #43 il: Febbraio 14, 2012, 15:00:12 pm »
Lavorare per l'eliminazione del femminismo è inutile. Il femminismo non va eliminato ma va solo contrastato.

Puntare all'eliminazione del femminismo è più lungo, più difficile da ottenere, illiberale, e per nulla necessario ai fini della QM.

E' sufficiente contrastare il femminismo. Più veloce, liberale, facile da ottenere (in parte già avviene). In quest'ottica il maschio-traditore è il peggior nemico.



Cosa ? Il femminismo è stata una delle cause della decadenza della società . Perciò va trattato come un tumore maligno. Altro che inutile ai fini della QM!!!
«La folla che oggi lincia un nero accusato di stupro presto lincerà bianchi sospettati di un crimine».
Theodore Roosvelt, Presidente degli Stati Uniti d’America

Offline beta

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Re: Marco il deficiente
« Risposta #44 il: Febbraio 14, 2012, 15:05:15 pm »
ricordo che abbiamo qui un eccellente utente (che ha gia portato fra l'altro una brillante idea)..che fino a poco fa ci considerava dei misogini (pappagallando le femministe). era un nemico? o semplicemente un uomo a cui bastava sottoporre la questione maschile con lucidita?