Questo film l'ho visto recentemente una domenica d'estate di quest'anno.
Nella scena finale le donne sono coivolte in una rivolta, e le guardie, uomini, per sedarla le percuotono con violenza, il tutto davanti ai giornalisti e cameramen compiaciuti. Almeno a farla un po' più pulita. Pensare che erano gli anni 70. Di lì a poco si sviluppò il femminismo radicale che già era in fermento.
La sceneggiatura del film, è di SEMERARI, un noto criminolo psichiatra dell'epoca, mezzo nazista, infatti militò per un certo tempo in ordine nuovo. Venne poi ucciso dalla camorra.
Lui era un antifemminista, però il film è l'esatto opposto.