Yamamax @ :
analisi, quella tua, che va al nocciolo della questione, evidenziando un aspetto che esiste e ormai appare innegabile. Il tentativo di far sì che il movimento d'opinione che fa riferimento alla dura critica sull'uso del corpo delle donne nei media divenga un movimento anche politico. Prova a pensare alle donne e anche ad alcuni uomini di "se non ora quando" e dimmi : forse che quello non sta diventando un movimento politico ?
Poi sulla critica relativa all'uso del corpo femminile, nei media, questa non mi pare accettabile. Forse che il corpo degli uomini non è anch'esso rappresentato, ma né noi né loro proviamo scandalo. Ma non basta: se una donna ritiene di avere un bel corpo e decide, con garbo e nel rispetto delle regole, di esibirlo anche in tv e nelle pubblicità o dove preferisci: no quella donna evidentemente sbaglia perché, nella mente di quelle ideologhe femministe, si presta ad essere un mero corpo femminile per soddisfare gli occhi morbosi dell'uomo. Niente di più sbagliato, forse che le donne non hanno quella dimensione di vanità, narcisismo e anche esibizionismo a prescindere dal sentirsi o meno un oggetto sessuale ? E allora dove sta il problema. Secondo me è in atto un tentativo di censura che neppure la Chiesa si sognerebbe di fare. Una parte di donne, quelle che si richiamano alla critica femminista sull'uso del loro corpo, vorrebbe impedire qualsiasi rappresentazione della femminilità, quindi anche della bellezza del corpo delle donne, in nome di quello che potrebbe configurarsi come un nuovo integralismo che, sinistramente, ricorda quello di alcuni paesi dove la donna è veramente un mero oggetto privo di qualsiasi valore. Noi come rispondiamo a tutto questo ? Io penso che né gli uomini, né le donne hanno diritti di proprietà sull'uso dei propri corpi, ma in un occidente libero e liberale, cercare di censurare, dopo millenni, il corpo delle donne in nome di una "crociata" contro noi uomini, questa mi sembra una cosa contro natura, che tradisce altri sintomi piuttosto preoccupanti. La censura e il totalitarismo culturali potrebbero trovare il loro humus in contesti simili. Chiedo scusa se mi sono dilungato, soprattutto agli Amministratori, sperando di non avere violato regole della Nettiquette.