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Incorruttibilità femminile: donne truffatrici

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TheDarkSider:
Drogava gli anziani e svuotava gli appartamenti: badante in manette

Si proponeva come badante, ma poi drogava l’anziana vittima sciogliendo in acqua o nel caffè benzodiazepine (un potente psicofarmaco che causa svenimenti e stati confusionali) e approfittando del ricovero in ospedale svaligiava l’appartamento. Per Grazia Barbara Bianchi, di 44 anni, il tribunale di Milano ha disposto i domiciliari dopo un’indagine della polizia avviata a seguito di alcune denunce presentate tra il novembre del 2014 e l’aprile 2015. Il lavoro del pool antitruffe (di cui fanno parte polizia di stato e polizia locale), con la collaborazione del commissariato Sempione, ha permesso di scoprire il sistema elaborato dalla finta badante, il cui numero esatto di colpi non è stato ancora accertato. Per questo gli investigatori hanno invitato chiunque sospetti di essere una vittima a chiamare il pool antitruffe della Procura di Milano.
Il caffè «corretto»

La tecnica adottata, semplice ed efficace, ricalca una sceneggiatura consolidata ed affinata nel corso del tempo dalla malvivente. La pregiudicata avvicinava l’anziano di turno, proponendosi come «dama di compagnia», e ottenuta la fiducia, si introduceva in casa della vittima. Una volta dentro si adoperava per preparare un caffè o una bevanda, nella quale scioglieva benzodiazepine, un potente psicofarmaco che causa svenimenti e manifesti stati confusionali. In questo modo la donna ha potuto depredare tutti gli averi degli anziani che, a causa degli effetti della droga, hanno anche subito ricoveri ospedalieri con perdite di conoscenza che in alcuni casi si sono protratte per più giorni.

http://milano.corriere.it/notizie/cronaca/15_luglio_14/drogava-anziani-svuotava-appartamenti-badante-manette-bc84dd12-2a09-11e5-b455-a2526e9b2de2.shtml

TheDarkSider:
CORNEDO VICENTINO, VICENZA
Cornedo, ricatta l'amante inventando una gravidanza: arrestata
Ricattava un impresario edile 18 anni più vecchio di lei: voleva 100 mila euro dopo un’interruzione di gravidanza difficile da superare. Incinta, però, non lo era mai stata.

http://www.vicenzatoday.it/cronaca/cornedo-ricatta-l-amante-inventando-una-gravidanza-arrestata.html

TheDarkSider:
La Dama Nera dell'Anas: "Le mazzette sono ciliegie"

In 110 pagine, il Gip Giulia Proto ricostruisce il sistema all'interno dell'Anas in cui i funzionari pubblici hanno fatto "mercimonio della loro funzione" con "assoluta assenza di remore", "operando a vantaggio preponderante o esclusivo di imprenditori o privati".

LA DAMA NERA: la figura chiave di tutta l'inchiesta è Antonella Accroglianò, ribattezzata dagli investigatori la Dama Nera: "ha un ruolo predominante, è capo e promotore indiscusso", un "vero leader" che manovra le "pedine", dotata "di quella scaltrezza che le consente di raggiungere il risultato in maniera da far sembrare la cosa assolutamente legittima". Era lei che guidava l'organizzazione "alla continua ricerca di nuovi 'clienti' per lo scambio di 'favori'". E' lei stessa nelle intercettazioni a far capire come bisogna muoversi in certi ambienti. "Siamo sponsor tuoi Antonè" le dice il funzionario Antonino Ferrante. E lei: "speriamo di tenerci forte come abbiamo fatto fino adesso e di fare tutti un saltino in avanti per poterci aiutare...perché quello è lo scopo...capito? Io sono abituata in questo modo, chi cresce, chi fa un salto in avanti, si porta gli altri dietro. questa è la scuola...se viaggi da solo non fai niente...poi chi ha cercato di viaggiare da solo poi l'hanno azzoppato, perché poi, alla fine, non ti riconoscono più". Quando Giovanni Parlato viene fermato per un controllo e gli trovano 25mila euro in 3 buste diverse - che secondo l'indagine erano una parte della tangente da 150mila euro pagata dagli imprenditori siciliani - la Dama Nera comincia a sentire puzza di bruciato: "la sfortuna ha voluto che aveva i libri (le mazzette, ndr) di lettura dietro, povero disgraziato...lui adesso è un sorvegliato speciale". E' a quel punto che, dicono gli investigatori, sposta qualcosa da casa sua a quella della madre, che chiama al telefono alludendo alla necessità di doverle portare degli "antidolorifici". La madre, per tutta ragione, le risponde che "è matta": e oggi, a casa della donna, i finanzieri hanno trovato 70mila euro in contanti e gioielli.

I TENTATIVI DI 'AGGANCIARE GLI INVESTIGATORI': Per capire cosa stesse accadendo, la Accroglianò tenta anche di arrivare a qualcuno della Guardia di Finanza. Uno è il generale Walter Cretella Lombardo (ora all'Istituto alti studi Difesa), suocero di uno dei suoi collaboratori, Alberto Buffone (indagato). Quest'ultimo sembrerebbe riuscire a parlare con il generale tanto che alla Dama nera riferisce che il suocero "dice...la questione è molto strana...questa arriva là...l'ha fermato una pattuglia..normale". Anche Parlato si dà da fare, affermando che avrebbe cercato di contattare il colonnello Paolo Gallerano, per avere informazioni. Entrambi i tentativi, stando a quanto riportato nelle carte, sembrerebbero andare a vuoto.

MEDURI IL FACCENDIERE, MI DAI UNO SGUARDO A QUEL RAGAZZO? Sarebbe andato in porto, invece, il tentativo di utilizzare l'ex sottosegretario Meduri, per due ragioni: piazzare il fratello in una società partecipata della regione Calabria e fare da mediatore e sollecitare il pagamento dell'intera tangente da 150mila euro da parte degli imprenditori siciliani Bosco Lo Giudice e Costanzo. Perché loro ne avevano pagata solo una parte: "mi ha portato l'antiffiamatorio - dice la donna - ma ne ha portato sempre poco". Ed è qui che interviene il politico. "Mi ha detto Gigi di insistere che è tutto a posto, di lavorarli ai fianchi". E in un'altra intercettazione: "meno male che c'ho messo Meduri che gli ha fatto la spiega...sono stata previdente...sennò, sostiene Gigi, non vedevamo niente". In cambio del suo impegno, Meduri chiede la riconferma in Anas di due geometri. "Antonella vedi se puoi dare uno sguardo a quel ragazzo che conosci". Risponde lei: "ma quelli stanno apposto da due mesi...tranquillo".

L'INCONTRO CON IL 'MINISTRO': E l' "oscuro faccendiere", come chiamano Meduri gli investigatori", si sarebbe dato anche da fare per organizzare un incontro tra i due imprenditori catanesi Bosco e Costanzo, "con un non meglio individuato ministro". E' la stessa Dama nera a rivelarlo mentre parla col funzionario Oreste De Grossi: "Perchè mo' dottore... stanno messi bene (gli imprenditori, ndr)... perchè poi Meduri li ha fatti incontrare anche con il ministro.... gli hanno fatto vedere il progetto....nuove cose, eh!".

LE PRESSIONI PER FAVORIRE LA 'NDRANGHETA: Secondo gli inquirenti la Dama Nera aveva anche contatti con la criminalità organizzata tanto da 'consigliare' ad un'impresa vincitrice di un appalto a Palizzi di subappaltare alcuni lavori, come il movimento terra, ad imprese contigue alla 'Ndrangheta. In modo da "avere garantita la sicurezza del cantiere". "Vi do una persona, è un imprenditore, è perbenissimo fidatevi, non sentite nessuno" dice ai titolari dell'azienda. La persona di fiducia era Mario Grimoli che, dalle banche dati, è risultato avere diversi precedenti di Polizia. "Lo dobbiamo aiutare - dice la dama nera - lo mettiamo in qualche gara appena si muove qualcosa".

http://www.ansa.it/lazio/notizie/2015/10/23/la-dama-nera-dellanas-le-mazzette-sono-ciliegie_7292f524-47ac-4ef4-87a8-7e7e99504b25.html

ilmarmocchio:
il " quid " femminile :D

ilmarmocchio:
http://palermo.repubblica.it/cronaca/2015/11/06/news/bufera_su_gestione_dei_beni_confiscati_trasferito_il_prefetto_di_palermo-126796

Bufera sulla gestione dei beni confiscati, trasferito il prefetto di Palermo
L'ex prefetto di Palermo Francesca Cannizzo
Lascia Palermo il prefetto Francesca Cannizzo, spostata ad altro incarico dal Consiglio dei ministri, su proposta del ministro dell'Interno Angelino Alfano. Finisce così una storia cominciata con i primi rumors su un coinvolgimento del rappresentante del Governo nell'inchiesta sulla gestione dei beni confiscati alla mafia che ha travolto l'ex presidente della sezione Misure di prevenzione del tribunale di Palermo Silvana Saguto, finita sotto inchiesta per corruzione, riciclaggio e abuso d'ufficio e sospesa dalle funzioni e dallo stipendio dal Csm. Poco dopo la nota di palazzo Chigi, che parla di "cessazione dalle funzioni" del prefetto, al Viminale arriva una precisazione: sarebbe stata la stessa Cannizzo a chiedere di andar via.

La vicenda ruota attorno a presunti illeciti nella gestione degli incarichi assegnati agli amministratori giudiziari dei beni sequestrati alla mafia. I pm di Caltanissetta, che decidono di vederci chiaro, scoprono un sistema che poggiava su uno scambio di favori: al centro Saguto che, strozzata dai debiti, dispensava a chi era riuscito a entrare nel suo cerchio magico, incarichi milionari. In cambio, per l'accusa, il marito del giudice avrebbe avuto delle consulenze dagli amministratori, il figlio avrebbe lavorato per una delle società di un avvocato, Gaetano Cappellano Seminara, da lei nominato in una misura di prevenzione, anche lui indagato.

Ma non solo: al magistrato sarebbero stati dati anche soldi. Il nome del prefetto Francesca Cannizzo, amica della Saguto, viene fuori già a fine settembre, pochi giorni dopo che la Finanza perquisisce gli uffici del tribunale e la notizia dell'inchiesta finisce sui giornali. Dall'inchiesta emergono gli stretti rapporti tra le due donne, tra le quali sarebbero avvenuti scambi di favori e di raccomandazioni che coinvolgevano le amministrazioni giudiziarie di aziende sotto sequestro. Il figlio di Saguto, che è uno chef, cucinò per una serata organizzata a Villa Pajno, residenza della Cannizzo. E ancora l'intercettazione imbarazzante, che prova l'uso ben poco istituzionale che della scorta faceva il magistrato, racconta di abiti del prefetto ritirati in tintoria dagli agenti di tutela del magistrato che, passava anche a prendere l'amica per andare al mare ed evitare, grazie alla blindata, il traffico cittadino. Nei giorni scorsi il M5s aveva chiesto, in un'interrogazione parlamentare, la rimozione della Cannizzo.

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