Varese, 16 Febbraio 2015. C'è anche UNA DONNA Italiana che abbia fatto Sposare la figlia 23nne con un Marocchino, e, poi, ha contratto, a propria volta,un Matrimonio con un altro uomo NordAfricano, tra le persone coinvolte nell'Inchiesta che ha portato all'esecuzione di ventitrè Misure Cautelari nei confronti degli appartenenti a un gruppo che si occupava di Spaccio di Droga, e di organizzazione di "Nozze fittizie" tra Italiane e stranieri. E' uno dei dettagli emersi dall'Indagine condotta dai Carabinieri di Busto Arsizio.
I Matrimoni fittizi (sono 33 i Casi accertati nel 2013) costavano agli "Sposi" - quasi tutti Pregiudicati che cercavano di ottenere un regolare Permesso di Soggiorno, per, poi, Trasferirsi in Italia - fino a 12.000 Euro.
In cambio del Denaro, l'Organizzazione si occupava della preparazione dei Documenti, della Cerimonia Nuziale, e anche del Banchetto, con alcuni finti invitati, per dare parvenza di regolarità. Mettevano a disposizione, inoltre, alcuni appartamenti, dove la coppia andava a vivere una volta celebrato il Matrimonio, per, poi, separarsi, dopo pochi mesi.
LE DONNE Italiane - nella maggior parte dei casi, Tossicodipendenti con grossi problemi economici - venivano PAGATE, dall'Organizzazione, circa 3.000 Euro, in cambio della loro disponibilità a Sposarsi con Cittadini Marocchini. Per ogni Matrimonio fittizio, il gruppo riusciva a guadagnare fino a 5.000 Euro, secondo quanto emerso dalle Indagini.