io ne conosco abbastanza di donne che hanno rovinato l'ex, nessuna e sottolineo nessuna di loro emana l'immagine della femminista. e se chiedi a loro cosa pensano degli uomini, ti dicono che li amano.
"Quale uomo sano di mente si farebbe convincere dalle parole, invece che dai fatti, se una persona
è in pace oppure in guerra con lui?". Queste le parole di un famoso oratore greco, Demostene, a
proposito di Filippo II di Macedonia che mentre professava la più grande ammirazione per Atene e
per le poleis greche, ne minava la posizione e l'indipendenza con una serie incessante di iniziative e occupazioni militari: prima la penisola calcidica, poi le miniere del Pangeo, poi la Tessaglia e infine
la presidenza della Lega Anfizionica con la quale metteva piede al di là delle Termopili, a poche
miglia da Atene. E ogni volta professava la sua volontà di "pace" e di alleanza con Atene.
Oggi le donne fanno lo stesso. Tutte dicono di "amare" gli uomini, di volere un rapporto sereno con
loro, di aspettare il "vero amore" e sistematicamente, ogni volta che a loro conviene, rovinano il
marito "meraviglioso" fino a pochi mesi prima, cacciandolo di casa e sbattendolo sulla strada, non
appena trovano un compagno che offra loro prospettive economiche o affettive un poco migliori
oppure semplicemente si stufano e il "meraviglioso" diventa all'improvviso un ostacolo alla (loro) felicità. Ovviamente tornando poi a dire, incamerando i vantaggi della separazione e del divorzio,
che "ovviamente" adorano gli uomini. Ebbene mi chiedo: fino a quando saremo come gli ateniesi
che credevano alle parole, invece che ai fatti? Ci ostiniamo a credere alle parole delle donne o
non ci decidiamo una buona volta a credere alle loro azioni? Gli ateniesi alla fine si svegliarono.
Anche se troppo tardi. Furono infatti sconfitti a Cheronea. Noi invece facciamo ancora in tempo a svegliarci. Prima che sia troppo tardi! Prima cioè che ci buschiamo un'altra disastrosa Cheronea!