In rilievo > Padri separati e figli negati - PAS (Sindrome da Alienazione Parentale)
solidarietà a Massimo di Natale
Guit:
Io, per la prima volta, inizio a stancarmi. Se non siete capaci di dialogare il problema è vostro. Cosmos, ti avevo chiesto una cortesia e tu non puoi fare a meno di continuare a chiamarle vaginesecche e via dicendo. A me questi modi danno fastidio.
E vedo che per tutta risposta alle mie obiezioni, non avete praticamente cambiato di una virgola il linguaggio.
Evidentemente per i paucineuronici di questo forum Guit non conta un cazzo. L'importante è saperlo.
Fazer:
--- Citazione da: COSMOS1 - Febbraio 25, 2012, 20:01:21 pm ---@ fazer e bizzarro
nel forum c'è posto per tutti, il fatto che si apra una discussione non obbliga nessuno a leggerla nè gli impedisce di seguirne e/o aprirne altre 10/100/1000
sul forum delle vaginesecche c'è stato un attacco ad un nostro amico
credo che chiunque di noi avrebbe piacere ad essere sostenuto in occasioni del genere, credo anche tu
--- Termina citazione ---
Mah, Cosimo, io come sai mi guardo bene dal intervenire nei thread che riguardano quel sito.
Comunque, mi pare che Guit abbia già detto tutto.
Quoto in pieno questo suo post:
--- Citazione da: Guit - Febbraio 23, 2012, 16:38:29 pm ---Chiamarle "troie" o "mentecatte", minacciare il loro sito di oscuramento e chiusura, talvolta con espressioni violente, non rientra nelle mie cose difendibili. Sotto questo aspetto hanno ragione.
Ve l'ho sempre detto di lasciarle stare e di contraddire con serietà la loro azione ideologica. Niente.
Ma io personalmente, lo ripeto, mi dissocio da minacce, insulti e pretese di censura nei loro confronti.
--- Termina citazione ---
Red-:
Per Jason e Beta:
intanto premetto che le mie sono opinioni, pertanto discutibili, e potrebbero pure essere infondate, perchè no. Premetto inoltre che per motivare dettagliatamente le mie opinioni dovrei scrivere parecchio e, scusate, non ne ho voglia.
Per sommi capi: la pima ondata va più o meno dall'inizio del femminismo al '68 circa, quando nacque la seconda ondata, con Elvira Banotti e le sue sorelle che chiedevano l'evirazione del maschio, più o meno.
Dire quando sia nato il femminismo è cosa impossibile, la storiografia è per sua natura imprecisa. Qualcuno negli anni scorsi ha scritto che il femminismo è nato nella preistoria. Volendo stare nel campo del sensato e del ragionevole, diciamo che la prima ondata nasce con le prime pubblicazioni sui diritti delle donne. Le prime pubblicazioni nascono quando la donna non poteva votare ed era sottoposta agli umori degli uomini; esisteva lo "ius corrigendi" nei confronti della donna.
Sul perchè esistessero queste norme è troppo lungo disquisire, diremo solo che tali norme sono nate da necessità e quindi avevano un loro senso, ma non mi dilungo (ne abbiamo parlato tanto in passato) .
Nascevano dalla necessità, ma ad un certo punto tale necessità è venuta meno. Così la donna ha chiesto che venissero cancellate tali norme.
Ha chiesto il diritto di voto (le suffragette), ha chiesto l'abolizione delle botte.
Raga, la prima ondata ha chiesto questo. Se la contestate, dovete contestare il voto alle donne e il fatto che non volessero prendere botte a uffa. Così è, se l'erba è verde non posso dire che è viola.
Allora, per capirci: patriarcato non significa predominio del maschio, patriarcato significa equilibrio tra i sessi.
Tutte le grandi religioni sono patriarcali, (lo è pure la massoneria e tutte le grandi filosofie) ed hanno resistito all'esame del tempo; gli analisti dell'ONU, pochi anni fa, hanno dedotto che se l'occidente vuole rinascere e ridare impulso alle nascite deve ristabilire il patriarcato. Queste cose hanno una certa importanza.
Poi esiste l'eccesso di patriarcato. (così come esiste l'eccesso in ogni cosa).
In maniera schematica, la prima ondata del femminismo ha chiesto la fine dell'eccesso di patriarcato, che faceva danni anche all'uomo, a ben vedere.
La seconda ondata ha chiesto e chiede il matriarcato. O almeno il dominio della donna comune sull'uomo comune.
Mi sembra ci sia una certa differenza...
Passo e chiudo (l'off topic)
Rita:
--- Citazione ---Prima di ciò, è d'obbligo comunque una breve premessa: non esiste, in questo pianeta, il "male assoluto". Anche le ideologie e i movimenti più disastrosi che il Genere Umano abbia mai partorito non possono venir dismessi completamente come "male assoluto": in ognuno di essi erano presenti anche briciole di bene, che per fortuna in molti casi son rimaste. Lo stesso discorso vale per il femminismo.
--- Termina citazione ---
Leggendo l’articolo di antifeminist, e soprattutto la premessa che ho evidenziato non mi pare sia una condanna in toto delle cd “conquiste” del femminismo: voto per le donne, diritto di famiglia con l’abolizione dello ius corrigendi verso moglie e figli, abolizione del delitto d’onore, abolizione dell’incapacità giuridica delle donne etc. etc.
Secondo me non c’è (né ci potrà essere come non ci puo’ essere per tutti i movimenti o i fenomeni che abbracciano lunghi periodi storici e situazioni complesse) un’analisi condivisa sui meriti del femminismo in queste conquiste. Si pensi al revisionismo della guerra partigiana degli ultimi anni, per esempio: chi afferma che senza gli americani e gli alleati i partigiani non avrebbero liberato l’Italia condanna in toto l’idea e gli ideali dei partigiani ? A me pare di no, mette soltanto in dubbio il peso e l’importanza nell’oggettiva liberazione dal fascismo. Chi scrive libri sui crimini e sui delitti compiuti da gruppi di partigiani è per forza un fascista? A me pare di no. Chi scrive libri sui crimini compiuti dai soldati piemontesi o dai garibaldini durante la liberazione del Sud Italia è contro l’Unità d’Italia?Allo stesso modo chi fa un’opera di revisionismo degli scritti e delle idee delle femministe della prima ondata (che non credo siano soltanto queste tre o quattro.. altrimenti si confermerebbe uno scarsissimo peso del movimento femminista nelle conquiste dei diritti elencati sopra) è per forza contro il diritto di voto alle donne o per un ritorno allo ius corrigendi o alla potestà maritale?
Non so.. forse mi sfugge qualcosa ma sono un po' perplessa. Se uno è anticomunista puo' esserlo perchè considera l'ideologia del comunismo in sè sbagliata, se uno è antifascista può esserlo perchè considera l'ideologia del fascismo in sè sbagliata. Indipendentemente dal fatto che agli inizi entrambi potevano apparire come buone e giuste. E però credo sia innegabile che il comunismo come nozione e come manifestazione storica piú elementare e diffusa, non è che il movimento reale di ribellione del popolo lavoratore allo sfruttamento capitalista. Cosa che ha avuto comunque delle ricadute in termini di diritti dei lavoratori. E credo sia innegabile che durante il fascismo sono state bonificate le paludi, è stata istituita l'INPS e i treni arrivavano in orario :lol:
Messa giù in maniera semplicistica perchè ovviamente sul fascismo, sul comunismo, sulle loro origini, trasformazioni e derive ci sono opinioni diverse (ed è bene che ci siano). Mi pare ovvio che lo stesso accada anche col femminismo. O no?
beta:
red, non so se parliamo della stessa cosa, ti faccio quindi una domanda: il femminismo attuale è per te una innocente esagerazione del femminismo buono? si sono ingenuamente lasciate un po troppo andare ed hanno calcato un po troppo la mano? comunque la mia critica al femminismo buono non è in realta una critica a periodi storici che non conosco in se, la mia è una critica alla descrizione femminista di quei periodi, sono le femministe stesse ad aver infangato il primo femminismo. io ne prendo solo atto.
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