dal mio punto di vista, la "questione del padre" è una non questione: non esiste il "padre", esistono degli uomini con figli.
porre la "questione del padre" di fatti è solo un perdere tempo e trasformare le problematiche maschili in una difesa della tradizione(patriarcale).
Dal mio punto di vista, invece, quella del padre è una componente importante della QM. In parte ne è una delle cause e in parte una delle conseguenze.
Guai sia a svilirla sia a enfatizzarla. Peggio ancora nel volerla identificare come QM tout court come fanno i "selvatici", vedendola anche come LA causa della QM.
Fa parte delle problematiche maschili sia perché i padri sono uomini (certo che sono uomini con figli) sia perché i figli hanno bisogno dei padri e di un clima sereno ed equilibrato in cui crescere.
La soluzione, se esiste, va scovata all'interno della QM. E' errata, a mio avviso, sia la ricerca di una soluzione reazionaria ed estremamente conservatrice, sia di tipo "anarcoide" ed estremamente "innovatrice".
Sono sempre per soluzioni ponderate che tengano conto dei tempi con una buona dose di saggezza antica, quella dose che è sempre attuale.
Vivere il presente e progettare il futuro sulle basi solide di ciò che di più sano e saggio si può prendere dal passato.