Autore Topic: Risè sul divorzio breve  (Letto 4759 volte)

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Offline COSMOS1

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Re: Risè sul divorzio breve
« Risposta #15 il: Febbraio 26, 2012, 20:08:58 pm »
ho l'impressione che attribuisci a Risè posizioni che non sono sue.
La qualifica "nostalgico" ad esempio. Credo che sia un po' un difetto di un certo modo di pensare: si fanno delle linee, dei piani, e poi si collocano gli altri su quelle linee: uno a destra, uno a sinistra, uno ancora più a sinistra, poi si allunga la linea per la sinistra estrema, eccetera.

PS perchè nella tua firma non metti l'indirizzo del tuo blog? quante visite hai?
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Re: Risè sul divorzio breve
« Risposta #16 il: Febbraio 26, 2012, 20:12:23 pm »
risolvere la qm significa risolvere anche la questione del padre
risolvere la questione del padre NON significa risolvere anche la qm
dunque la questione del padre non puo essere fondamentale per la qm (in senso di fondamenta). la radice del problma non è il padre, il padre è solo un ramo, la radice è il maschile.
questo è il mio punto di vista.
cosmos puoi spiegami il tuo? in che modo la questione del padre è fondamentale?

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Re: Risè sul divorzio breve
« Risposta #17 il: Febbraio 26, 2012, 20:22:18 pm »
ho l'impressione che attribuisci a Risè posizioni che non sono sue.
La qualifica "nostalgico" ad esempio. Credo che sia un po' un difetto di un certo modo di pensare: si fanno delle linee, dei piani, e poi si collocano gli altri su quelle linee: uno a destra, uno a sinistra, uno ancora più a sinistra, poi si allunga la linea per la sinistra estrema, eccetera.

PS perchè nella tua firma non metti l'indirizzo del tuo blog? quante visite hai?



anche tu quando parli di "un certo modo di pensare"   stai tirando le linee.
ma per me è una cosa normale che tutto dipenda dalla propria posizione e in funzione di questa si vedano gli altri,
 chi ha un "certo tipo di visione"  ;-)  nostalgica o progressita  che sia (ma comunque assolutista)  ritiene invece di non aver questo limite .


p.s.
le visite non sono molte, solitamente  da 50 a 100 al giorno.  
Io ho riposto le mie brame nel nulla.
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Offline COSMOS1

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Re: Risè sul divorzio breve
« Risposta #18 il: Febbraio 26, 2012, 20:27:53 pm »
per riprendere un intervento di Rino di solidarietà a Massimo di Natale

Citazione
poiché noi siamo uomini e lo vogliamo essere secondo le nostre determinazioni  e non secondo le loro, siamo scesi in lotta contro la volontà femminista di annichilire la psiche degli uomini, insomma, di cacciarci fuori dal mondo

ora, i passi sono due:
1 rendersi conto di questa volontà di annichilimento e decidere di resistere, pars destruens
2 scegliere la propria identità e costruirla, pars costruens

il punto 2 come detto non è immediato, perchè siamo tutti figli di una società senza padri, di madri possessive (madri in senso sociologico, non necessariamente personale) che ci hanno convinti che ciò che conta è il successo, la ricchezza e il potere (a cui conseguono ovviamente le donne)

cos'è l'uomo/maschio a prescindere da tutto ciò?
sembra così facile :vogliamo essere noi stessi, solo questo. Solo questo! Hai detto nulla!

il padre nella visione di Risè è il luogo dell'affermazione del maschile, è l'uomo che ha attraversato la sconfitta, che non consiste nelle proprie vittorie. È nel padre che risplende il maschile.

A prescindere dal padre c'è solo l'esteriore, il successo, il potere, il sesso ludico.
Il padre è colui che sa che il mondo intero non vale nulla se perdi te stesso.
Quindi non c'è maschio (ma neppure femmina) senza padre.
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Offline beta

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Re: Risè sul divorzio breve
« Risposta #19 il: Febbraio 26, 2012, 20:38:58 pm »
a me pero non sembra probabile una societa dove l'uomo è una merda e poi improvvisamente nel momento in cui ha un figlio diviene una persona da rispettare. mi pare molto piu probabile una societa dove l'uomo è da rispettare e rimane tale una volta diventato padre.
in pratica sulla fondamentalita del padre rimango dubbioso. ma tutto quello che hai scritto nel tuo ultimo post è condivisibile in pieno.

Offline ilmarmocchio

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Re: Risè sul divorzio breve
« Risposta #20 il: Febbraio 26, 2012, 21:29:36 pm »
Io parto da un fatto, per me incontrovertibile :
la Q.M. contiene la questione dei padri e non viceversa, come ben scritto da Beta:
Non esiste una soluziuone definitiva della vicenda dei padri separati al di fuori della soluzione della Q.M.
nel caso di Risè, i suoi meriti sono indiscutibili, ma la sua posizione appare inevitabilmente nostalgica. la sua iniziativa contro l'aborto ( in compagnia di ferrara ) fu disastrosa, e non era difficile prevederne l'esito.
Anche questo suo scritto contro il divorzio è ammirevole nell'intenzione, meno nei risultati.
Di fatto, il divorzio è una opzione alla quale oggi quasi nessuno, uomini compresi, rinuncerebbe.
Si tratta di renderlo equo.
Il matrimonio ha una intrinseca capacità di trasformarsi in prigione.
Oggi i problemi di noi uomini sono altri e sinceramente non vedo molto difendibile la sua posizione in una ottica di Q.M.
Non commettiamo l'errore dei tedeschi nella 2 G.M., cioè aprire più fronti :
concentriamoci sulla ideologia antimaschile e sulle asimmetrie legislative che ne derivano.
E' già tanto
C'è un astrattismo, forse derivato dalla sua formazione professionale, che non vedo funzionale alla soluzione di problemi già complessi per loro stessi.
Anche la critica alla società consumista va bene, però non è che possiamo scaricarla del tutto sul femminismo.
Comunque, certe posizioni assolute, a mio avviso provocano più divisione che a ggregazione, e il numero è forza.
non dimentichiamolo mai