per riprendere un intervento di Rino di solidarietą a Massimo di Natale
poiché noi siamo uomini e lo vogliamo essere secondo le nostre determinazioni e non secondo le loro, siamo scesi in lotta contro la volontą femminista di annichilire la psiche degli uomini, insomma, di cacciarci fuori dal mondo
ora, i passi sono due:
1 rendersi conto di questa volontą di annichilimento e decidere di resistere, pars destruens
2 scegliere la propria identitą e costruirla, pars costruens
il punto 2 come detto non č immediato, perchč siamo tutti figli di una societą senza padri, di madri possessive (madri in senso sociologico, non necessariamente personale) che ci hanno convinti che ciņ che conta č il successo, la ricchezza e il potere (a cui conseguono ovviamente le donne)
cos'č l'uomo/maschio a prescindere da tutto ciņ?
sembra cosģ facile :vogliamo essere noi stessi, solo questo. Solo questo! Hai detto nulla!
il padre nella visione di Risč č il luogo dell'affermazione del maschile, č l'uomo che ha attraversato la sconfitta, che non consiste nelle proprie vittorie. Č nel padre che risplende il maschile.
A prescindere dal padre c'č solo l'esteriore, il successo, il potere, il sesso ludico.
Il padre č colui che sa che il mondo intero non vale nulla se perdi te stesso.
Quindi non c'č maschio (ma neppure femmina) senza padre.