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23/05/2012
Stesso stipendio a uomini e donne entro il 2016
Accolto l'ordine del giorno dell'Idv nell'ambito dell'esame del ddl lavoro
foto Ansa13:06 - A parità di ruolo, stesso stipendio, entro il 2016, per uomini e donne. E' l'impegno assunto dal governo in commissione Lavoro del Senato, accogliendo un ordine del giorno dell'Idv (prima firma Giuliana Carlino), nell'ambito dell'esame del ddl lavoro. L'ordine del giorno è stato approvato all'unanimità.
Nell'odg si ricordano anche i dati diffusi questa settimana in occasione della Giornata europea per la parità retributiva nell'Unione europea, secondo i quali le donne continuano a guadagnare in media il 16,4% in meno degli uomini. "Il fenomeno - è sottolineato - rispecchia le difficoltà che incontrano le lavoratrici a conciliare lavoro e vita privata: molte donne si vedono infatti costrette a prendere congedi di maternità o a lavorare part-time". Il problema è accentuato in Italia dalla bassa spesa sociale a favore della famiglie e la disabilità, che carica sulle donne il peso del lavoro di cura: "Più di 2 miliardi di ore in un anno, in un ruolo fondamentale per l'economia e la società".
Insomma "rispetto alle lavoratrici degli altri Paesi dell'Unione europea, per le italiane le condizioni di lavoro sono meno favorevoli sia per la qualità dell'attività, sia per il salario medio (inferiore del 20 per cento, in media, rispetto agli uomini), sia per la possibilità di coniugare i tempi di vita con quelli di lavoro".
Il documento impegna quindi il governo "a definire e programmare, d'intesa e in stretta collaborazione con le parti sociali, entro un anno dalla data di approvazione del disegno di legge in esame, misure concrete volte a conseguire entro il 31 dicembre 2016 il definitivo superamento per ciascun settore lavorativo del divario retributivo tra uomini e donne".Visto che nei contratti collettivi è già vietata una minore retribuzione a parità di mansione in ragione del sesso e che la eventuale maggiore retribuzione rispetto ai C.C.L. concessa dal datore di lavoro in ragione sola del sesso è vietata perchè sarebbe discriminazione
(
http://www.studiocataldi.it/news_giuridiche_asp/news_giuridica_8042.asp ) (fino a 50.000 euro di ammenda e anche l'arresto), cosa si intenderà con questo?
Vietano ciò che è già vietato?
Oppure non saranno pagati gli straordinari se fatti solo dagli uomini?
O per lo stesso motivo se faranno delle trasferte?
Intenderanno aumentare lo stipendio delle donne a part-time fino a concorrenza dello stipendio di un uomo che fa 8 ore? Oppure diminueranno quello degli uomini?
Non saranno ammessi premi o incentivi economici a chi produce maggiormente, se uomini?
Prevederanno che nei contratti sia stabilito, in via generale e per tutti, che gli uomini percepiranno una retribuzione del 15-20% in meno rispetto alle donne?
Vorranno che mai un operaio che lavora a 40° sotto il sole o a 20 metri di altezza
si permetta di guadagnare di più di una impiegata neo assunta?
Voglio proprio vedere cosa si inventeranno.