Autore Topic: Udite, udite: le italiote femministe vogliono parlare della violenza sui maschi  (Letto 12909 volte)

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Re: Udite, udite: le italiote femministe vogliono parlare della violenza sui maschi
« Risposta #30 il: Febbraio 28, 2012, 00:08:23 am »
Hai ragione!  :rolleyes:

Guit:

Se vogliamo semplificare: uno diventa misogino perché ha sofferto. Ammettiamo che sia questo il caso. Ma perché ha sofferto?
Non perché era misogino, altrimenti è un cane che si morde la coda.

Molto giusto e sintetico, il tipico ragionamento che una donna tipicamente rifiuta con tutte le sue forze di ascoltare, considerare, capire. Perchè alla fine se si mettessero a ragionare in modo corretto e coerente sarebbero costrette a darci ragione, e inconsciamente lo sanno.

io non lo posso sapere. ma ritengo molto  probabile che non sia inconscio. una provocazione. un metodo, una tecnica.
il femminismo adotta tecniche di comunicazione conosciute ed usate in diversi campi.

Offline Achab

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Re: Udite, udite: le italiote femministe vogliono parlare della violenza sui maschi
« Risposta #31 il: Febbraio 28, 2012, 23:25:29 pm »
io non lo posso sapere. ma ritengo molto  probabile che non sia inconscio. una provocazione. un metodo, una tecnica.
il femminismo adotta tecniche di comunicazione conosciute ed usate in diversi campi.


Il femminismo non lo so, parlavo delle donne in generale, hai presente quando rifutano di ragionare e ti fanno impazzire? Ecco. Non c'è nessuna sofisticata tecnica, magari, purtroppo è un impulso naturale alla mistificazione della realtà. Credere alle proprie menzogne del resto è il modo migliore per produrne di efficaci con sicurezza, e loro ci credono, di solito. Solo a un livello meno consapevole, forse, sanno a che gioco stanno giocando. Se una donna pensa che sei un bastardo (o meglio desidera pensarlo) essa lo sente come una forte e giusta convinzione, ma se vuoi sapere esattamente perchè in modo da poter replicare, lei tipicamente rifiuta o risponde in modo disonesto distorcendo la realtà, perchè l'istinto le suggerisce che in realtà la sua posizione non è molto solida. Tuttavia questo non intacca assolutamente la sua convinzione originaria, crea soltanto una contraddizione che tu vorresti risolvere, ma lei no, lei ci sguazza benissimo.

Online Massimo

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Re: Udite, udite: le italiote femministe vogliono parlare della violenza sui maschi
« Risposta #32 il: Febbraio 28, 2012, 23:50:29 pm »
Il femminismo non lo so, parlavo delle donne in generale, hai presente quando rifutano di ragionare e ti fanno impazzire? Ecco. Non c'è nessuna sofisticata tecnica, magari, purtroppo è un impulso naturale alla mistificazione della realtà. Credere alle proprie menzogne del resto è il modo migliore per produrne di efficaci con sicurezza, e loro ci credono, di solito. Solo a un livello meno consapevole, forse, sanno a che gioco stanno giocando. Se una donna pensa che sei un bastardo (o meglio desidera pensarlo) essa lo sente come una forte e giusta convinzione, ma se vuoi sapere esattamente perchè in modo da poter replicare, lei tipicamente rifiuta o risponde in modo disonesto distorcendo la realtà, perchè l'istinto le suggerisce che in realtà la sua posizione non è molto solida. Tuttavia questo non intacca assolutamente la sua convinzione originaria, crea soltanto una contraddizione che tu vorresti risolvere, ma lei no, lei ci sguazza benissimo.
E' proprio questa la chiave di lettura della (finta) apertura a noi da parte delle FaS.
« Ultima modifica: Febbraio 28, 2012, 23:57:04 pm da Guit »

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Re: Udite, udite: le italiote femministe vogliono parlare della violenza sui maschi
« Risposta #33 il: Febbraio 28, 2012, 23:53:56 pm »
Il femminismo non lo so, parlavo delle donne in generale, hai presente quando rifutano di ragionare e ti fanno impazzire? Ecco. Non c'è nessuna sofisticata tecnica, magari, purtroppo è un impulso naturale alla mistificazione della realtà. Credere alle proprie menzogne del resto è il modo migliore per produrne di efficaci con sicurezza, e loro ci credono, di solito. Solo a un livello meno consapevole, forse, sanno a che gioco stanno giocando. Se una donna pensa che sei un bastardo (o meglio desidera pensarlo) essa lo sente come una forte e giusta convinzione, ma se vuoi sapere esattamente perchè in modo da poter replicare, lei tipicamente rifiuta o risponde in modo disonesto distorcendo la realtà, perchè l'istinto le suggerisce che in realtà la sua posizione non è molto solida. Tuttavia questo non intacca assolutamente la sua convinzione originaria, crea soltanto una contraddizione che tu vorresti risolvere, ma lei no, lei ci sguazza benissimo.

in pratica il femminismo ha creato (bugia, :P ha usato) dei modelli comunicativi, ripetibili a pappagallo dalla massa, modelli comunicativi psicologicamente violenti.  ma probabilmente è vero, è piu probabile che le fas siano fra le "ripententi".
fermo restando la naturale propensione che hai descritto bene tu.

Offline Guit

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Re: Udite, udite: le italiote femministe vogliono parlare della violenza sui maschi
« Risposta #34 il: Febbraio 29, 2012, 00:05:01 am »
Il femminismo non lo so, parlavo delle donne in generale, hai presente quando rifutano di ragionare e ti fanno impazzire? Ecco. Non c'è nessuna sofisticata tecnica, magari, purtroppo è un impulso naturale alla mistificazione della realtà. Credere alle proprie menzogne del resto è il modo migliore per produrne di efficaci con sicurezza, e loro ci credono, di solito. Solo a un livello meno consapevole, forse, sanno a che gioco stanno giocando. Se una donna pensa che sei un bastardo (o meglio desidera pensarlo) essa lo sente come una forte e giusta convinzione, ma se vuoi sapere esattamente perchè in modo da poter replicare, lei tipicamente rifiuta o risponde in modo disonesto distorcendo la realtà, perchè l'istinto le suggerisce che in realtà la sua posizione non è molto solida. Tuttavia questo non intacca assolutamente la sua convinzione originaria, crea soltanto una contraddizione che tu vorresti risolvere, ma lei no, lei ci sguazza benissimo.

Io non credo che questa descrizione possa calzare su un donna intelligente, in quanto tale. Credo possa invece descrivere una prassi ideologica o comunque, un comportamento istigato da continui bombardamenti propagandistici, che al tempo stesso incensano e deresponsabilizzano la donna, inducendola a credere che l'autocritica e l'onestà intellettuale, la lealtà, non le siano dovute. Del resto se il femminismo stesso parla di non necessarietà della lealtà da parte delle donne, significa che la scrivente conosceva il suo significato, ma non la considerava conveniente da un punto di vista politico.



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Re: Udite, udite: le italiote femministe vogliono parlare della violenza sui maschi
« Risposta #35 il: Febbraio 29, 2012, 00:24:53 am »
Il femminismo non lo so, parlavo delle donne in generale, hai presente quando rifutano di ragionare e ti fanno impazzire? Ecco. Non c'è nessuna sofisticata tecnica, magari, purtroppo è un impulso naturale alla mistificazione della realtà. Credere alle proprie menzogne del resto è il modo migliore per produrne di efficaci con sicurezza, e loro ci credono, di solito. Solo a un livello meno consapevole, forse, sanno a che gioco stanno giocando. Se una donna pensa che sei un bastardo (o meglio desidera pensarlo) essa lo sente come una forte e giusta convinzione, ma se vuoi sapere esattamente perchè in modo da poter replicare, lei tipicamente rifiuta o risponde in modo disonesto distorcendo la realtà, perchè l'istinto le suggerisce che in realtà la sua posizione non è molto solida. Tuttavia questo non intacca assolutamente la sua convinzione originaria, crea soltanto una contraddizione che tu vorresti risolvere, ma lei no, lei ci sguazza benissimo.

il punto è che non è possibile diagnosticare da fuori se è "l'istinto o il "paraculismo", inoltre la donne sono discretamente brave a simulare di credere a cio in cui non credono. non vuole essere un giudizio, per me sono piu portate.

Offline COSMOS1

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Re: Udite, udite: le italiote femministe vogliono parlare della violenza sui maschi
« Risposta #36 il: Febbraio 29, 2012, 14:11:55 pm »
fikasicula dixit

Citazione
Ripeto, tanto per tornare in topic: segnalatemi per favore articoli in cui si parla di violenza di donne sugli uomini e definite in cosa consiste la banalizzazione, l’offesa, se c’è sessismo. aiutatemi a capire come la comunicazione discriminerebbe gli uomini parlando della violenza che subiscono. offritemi spunti, ragionamenti, analisi, tutto ciò che vi sembra pertinente in questo senso. e se avete voglia di parlare di ferite subite dagli uomini potete scrivermi su fikasicula[at]grrlz.net. grazie mille. :)

1 la stampa non parla volentieri di queste violenze (FF->MM) e neppure i MM ne parlano volentieri. Sembrerebbe emergere un bullismo rosa che se ne vanti, ma credo che sia e resterà marginale: la guerra è il nostro terreno, se le donne ci vengono possono solo prenderle (botte)
2 la vera violenza è psicologica, ma una volta scoperta, una volta scoperto l'orgoglio macho, pesa nulla
3 non mi sembra che gli articoli sulla violenza ff->mm siano un grande argomento. Alcuni di noi a volte li riportano, ma cosa c'entrino davvero con la QM mi sfugge
4 neppure le nostre ferite sono poi tanto importanti. Possono spiegare una certa misoginia che serpeggia nei militanti della QM, ma è comunque un fenomeno passeggero e minoritario. Uomini non si nasce ma si diventa, metabolizzando le proprie ferite. Il maschio vero è quello che ha attraversato la croce, gli altri sono quaqquaraquà. Perciò i militanti maturi le donne non le odiano. Al contrario. Ma se non lo avete ancora capito c'è ben poca speranza! Da decenni è nell'home page dei Maschi Selvatici:

Citazione
Se c’è qualcuno
che ama le donne
e vuole che il futuro
sia ancora allietato, arricchito e consolato dalla loro bellezza
e sconfinata incontrollabilità,

SIAMO NOI!
http://maschiselvatici.blogsome.com/
Dio cè
MA NON SEI TU
Rilassati

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Re: Udite, udite: le italiote femministe vogliono parlare della violenza sui maschi
« Risposta #37 il: Febbraio 29, 2012, 19:53:27 pm »
fikasicula dixit

1 la stampa non parla volentieri di queste violenze (FF->MM) e neppure i MM ne parlano volentieri. Sembrerebbe emergere un bullismo rosa che se ne vanti, ma credo che sia e resterà marginale: la guerra è il nostro terreno, se le donne ci vengono possono solo prenderle (botte)
2 la vera violenza è psicologica, ma una volta scoperta, una volta scoperto l'orgoglio macho, pesa nulla
3 non mi sembra che gli articoli sulla violenza ff->mm siano un grande argomento. Alcuni di noi a volte li riportano, ma cosa c'entrino davvero con la QM mi sfugge
4 neppure le nostre ferite sono poi tanto importanti. Possono spiegare una certa misoginia che serpeggia nei militanti della QM, ma è comunque un fenomeno passeggero e minoritario. Uomini non si nasce ma si diventa, metabolizzando le proprie ferite. Il maschio vero è quello che ha attraversato la croce, gli altri sono quaqquaraquà. Perciò i militanti maturi le donne non le odiano. Al contrario. Ma se non lo avete ancora capito c'è ben poca speranza! Da decenni è nell'home page dei Maschi Selvatici:


E allora, COSMOS, che facciamo? Fikasicula ci ha aperto una porta: la imbocchiamo sì o no?
Se vogliamo verificare la sua malafede, possiamo imboccarla. Se siamo già convinti che sia
in malafede, allora possiamo già chiuderla noi, quella porta. Tu per quale soluzione propendi?

Offline Achab

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Re: Udite, udite: le italiote femministe vogliono parlare della violenza sui maschi
« Risposta #38 il: Febbraio 29, 2012, 22:57:45 pm »
Se c’è qualcuno
che ama le donne
e vuole che il futuro
sia ancora allietato, arricchito e consolato dalla loro bellezza
e sconfinata incontrollabilità,

SIAMO NOI!

Ecco, guarda, parla per te.

Non odio le donne, non so se qualche uomo normale e sano di mente possa veramente nel profondo dell'animo arrivare a tanto, tuttavia sono anche molto stanco della "sconfinata incontrollabilità" che diventa sopruso, e perfino della bellezza che induce desiderio e produce subordinazione. Sono, senza odiare nessuno, diventato un po' misogino, chiamo le cose col loro nome e non me ne vergogno, perchè è il risultato di esperienze passate e di ragionamenti credo validi (in breve, credo che le donne non siano geneticamente programmate per provare un reale affetto per gli uomini (quello per cui dai senza ricevere), noi invece sì, nel passato questa disparità di sentire era equilbrata da una opposta disparità nel ruolo economico, ora non lo è più e le cose precipitano inesorabilmente in una direzione che non mi piace per nulla).

A volte apprezzo la compagnia delle donne, ma spesso la trovo fastidiosa, e a volte, pensa un po', ho perfino paura di loro. Non sarò un "vero maschio" ma non ci tengo proprio a definirmi così, lo lascio ai playboy da strapazzo, io *sono* un uomo e *voglio essere* un cittadino di sesso maschile con pari diritti, quanto ai "quaquaraqua" è un insulto un po' macho-siiculo (risale a Sciascia se non sbaglio, per il resto un ottimo scrittore) che ho sentito usare a sproposito in molte situazioni, compresa questa. Chi lo pronuncia di solito si sente un "vero uomo" del tipo che piace proprio alle donne. Ma ci vuol niente, e qualcuno lo rivolgerà a te, siamo tutti un po' dei galletti in italia no.

Sul giornalismo sono d'accordo.

Offline Guit

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... siamo tutti un po' dei galletti in italia no.

In Italia? Magari fosse solo in Italia.

Confondi come spesso accade tra costruzione e distruzione. Mi ritrovo molto nelle tue parole, ma quella citata da Cosimo è un'espressione costruttiva, mentre la tua è distruttiva. E sono entrambe giuste: la sua è una proposta, la tua è una denuncia.

Io la vedo così.


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Online Massimo

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E allora! Che risposta intendiamo dare a Fikasicula?
« Risposta #40 il: Marzo 02, 2012, 19:42:00 pm »
Qualche giorno fa su un suo post Fikasicula ha espresso l'intenzione di capire il fenomeno della
violenza domestica, psicologica e legale della quale sono vittima gli uomini e che gli uomini per
colpa delle donne subiscono: ha addirittura invitato noi (e anche altri) a segnalarle indicando il
suo indirizzo di posta elettronica. Ora: potrebbe benissimo trattarsi di uno specchio per allodole
per avvalorare l'idea che il femminismo non è affatto "misandrico" e che tale movimento è anche
disposto a capire il punto di vista della controparte (si è addirittura spinta  dire che la verità e la
giustizia non è tutta da una parte sola: neppure dalla loro). Oppure potrebbe anche essere una
spia di un desiderio autentico di confronto e di comprensione delle ragioni altrui. Al contrario di
tante sue compagne esaltate, Fikasicula ha spesso esortato le militanti a non sottovalutare il
fenomeno dei movimenti maschili e dare ad esso il giusto rilievo. Quali che siano le sue strategie
e motivazioni, Fikasicula ci ha aperto una porta: che ne facciamo? Propongo in merito sia una
discussione, sia una votazione: chi a favore, chi contro. Ma prendiamo in merito una decisione.
In fondo, quando qualcuno (anche antipatico) ci fa un invito, sarebbe educazione rispondere.

Offline falseaccuse

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Re: E allora! Che risposta intendiamo dare a Fikasicula?
« Risposta #41 il: Marzo 02, 2012, 20:43:05 pm »
La prossima settimana andrò a parlarci di persona, visto che tengono una conferenza a Livorno. Chi si vuole aggregare è benvenuto: si parlerà di violenza di genere e di centri antiviolenza. Io distribuirò tramite volantinaggio il seguente documento http://www.femminismo-a-sud.org/2012/03/i-rifugi-antiviolenza-cosa-sono-e-quali.html

Offline Stealth

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Re: E allora! Che risposta intendiamo dare a Fikasicula?
« Risposta #42 il: Marzo 02, 2012, 20:58:46 pm »
La prossima settimana andrò a parlarci di persona, visto che tengono una conferenza a Livorno.

Giustamente Livorno è a sud...

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Re: E allora! Che risposta intendiamo dare a Fikasicula?
« Risposta #43 il: Marzo 02, 2012, 22:09:27 pm »
ho già detto come la penso ma lo ripeto:

il forum è una piazza non un movimento  quindi non dovrebbe avere una posizione.

i singoli movimenti maschili facciano una consultazione interna e decidano però mettano in chiaro la loro posizione.
i singoli utenti del forum facciano come vogliono in piena libertà visto che parlano solo per loro stessi.

personalmente non sono interessato alle femministe.
sono interessato a tutti i movimenti politici ma parlare con le femministe per me è come chiedere ad un ebreo di parlare con un nazista.
se si può si evita perchè l'altra parte non ha nessun intenzione di concedere pari dignità.
Io ho riposto le mie brame nel nulla.
(Stirner , L'Unico e la sua proprietà)
http://maschileindividuale.wordpress.com/

Online Massimo

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Re: E allora! Che risposta intendiamo dare a Fikasicula?
« Risposta #44 il: Marzo 02, 2012, 22:47:04 pm »
ho già detto come la penso ma lo ripeto:

il forum è una piazza non un movimento  quindi non dovrebbe avere una posizione.

i singoli movimenti maschili facciano una consultazione interna e decidano però mettano in chiaro la loro posizione.
i singoli utenti del forum facciano come vogliono in piena libertà visto che parlano solo per loro stessi.

personalmente non sono interessato alle femministe.
sono interessato a tutti i movimenti politici ma parlare con le femministe per me è come chiedere ad un ebreo di parlare con un nazista.
se si può si evita perchè l'altra parte non ha nessun intenzione di concedere pari dignità.

Bene, Bhishma è contro. E gli altri?