Autore Topic: Udite, udite: le italiote femministe vogliono parlare della violenza sui maschi  (Letto 12785 volte)

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Offline Angelo

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Questo invece lo hanno censurato. Era un commento scomodo. Intanto vogliono continuare a "dialogare"...
Care femministe a sud, come volete dialogare se censurate le domande o le evitate?
http://femminismo-a-sud.noblogs.org/post/2012/03/05/il-dialogo-secondo-gli-antifemministi/#more-15833

Propongo di fare qui le domande alle FaS, tanto ci leggono...  :shifty: :shifty: :shifty: :shifty:


Uno dei commenti censurati...Eccolo qui riportato.


Vi dico la mia, da osservatore, commentatore e da persona libera da legami. Non so se il commento sarà censurato o meno, non m'importa. Non potrei mai essere femminista se per femminismo si valutano per corrette, sia dal punto di vista legale, sia dal punto di vista etico le seguenti frasi.
1) La violenza maschile è la prima causa di morte per le donne.
2) La PAS è un'invenzione maschilista.
3) Le quote rosa sono giuste e costituzionalmente valide.
4) Sono giuste le discriminazioni in base al sesso sui luoghi di lavoro.
5) Sono giuste le censure di pubblicità sessiste contro le donne, l'inverso no.
6) Sono giusti i doppi standard nelle forze armate.
7) Sono giuste le censure delle fiabe sessiste.
8) E' giusto chiamare gli uomini  con il termine "maschi" e le donne con il termine donne.
9) E' giusto istituire corsi di studi universitari rivolti solo ad un genere.
Potrei continuare, mi fermo qui e vi dico la mia in merito a queste 9 affermazioni.
Reputo giusto :
1)La violenza maschile non è la prima causa di morte per le donne. E' giusto condannarla severamente e allo stesso modo in cui si condannerebbe una donna che ha commesso il medesimo reato.
2) La PAS è una sindrome che da ignorante in materia non so valutare correttamente. So invece che attualmente l'affido condiviso non è rispettato (la legge 54/2006 è disattesa nella stragrande maggioranza dei casi ) e ciò può generare conflitti ulteriori in una situazione, come quella di una separazione con figli, già stressante. Se è vero e se si crede nella Costituzione Italiana, si dovrebbe garantire lo stesso tempo di visita ad entrambi i genitori, altrimenti, è bene dirlo apertamente che si crede nella superiorità di un genere rispetto ad un altro. Mi dilungo e dico che in una separazione i beni in comune dovrebbero essere equamente divisi tra i genitori perchè è profondamente ingiusto vedersi togliere la casa e continuare a mantenere figli e moglie.
3) Le quote rosa sono ingiuste e contro la meritocrazia. Ingiuste perchè c'è stato bisogno di obbedire a leggi e/o direttive europee per "forzare" l'ingresso delle donne, c'è stato bisogno di modificare l'articolo 51 della Costituzione Italiana nel 2003. E' vero altresì che le donne sono discriminate in taluni casi e che tali discriminazioni  dovrebbero essere cancellate (vedi questione dimissioni in bianco causa maternità). Ma per cancellarle non è necessario introdurre le quote rosa ( o azzurre, io sono contro tutte le quote) ma equiparare la maternità alla paternità in modo che il futuro datore di lavoro avrà di fronte due lavoratori che potranno assentarsi per lo stesso motivo e sarà costretto a valutare gli effettivi meriti del lavoratore e della lavoratrice.
4) Sono ingiuste le discriminazioni sui luoghi di lavoro sia verso gli uomini sia verso le donne. Uno Stato decente e giusto dovrebbe combattere le discriminazioni non crearne di nuove per dare un "contentino". Ma senza il "contentino", come porti i voti a casa? Come si "sazia" la pancia di metà del popolino?
5) Secondo la mia etica, sono ingiuste tutte le pubblicità sessiste (sia verso gli uomini sia verso le donne). Allo stesso tempo, la libertà vale molto di più quindi sono contrario alla cenura di qualsiasi pubblicità sessista (sia verso gli uomini sia verso le donne) e non pongo al di sopra degli altri la mia morale.
6)I doppi standard nelle forze armate sono vergognosi. Le donne sono esentate dalla prima linea di fuoco, sono sottoposte a test fisici agevolati, possono portare i capelli lunghi. Se si sceglie un lavoro, si devono seguire gli stessi standard, altrimenti non è parità, è un'altra cosa che con me non ha niente da spartire.
7) Le censure delle fiabe femministe (vedi governo Zapatero) sono preoccupanti. In passato altri hanno censurato i libri e la vostra intelligenza vi farà capire che su questo state utilizzando gli stessi metodi (ovemai qualcuna di voi fosse favorevole alla censura di suddette fiabe) di un movimento religioso che nel passato ha bruciato qualcuno.
8) Chiamare gli uomini con il termine "maschi" presuppone un degrado degli stessi. Io sono un uomo, così come  voi siete donne. Maschi e femmine si utilizza(va) quando c'era un maggior rispetto ed una maggiore cultura. Pretendere di cambiare il linguaggio presuppone che lo stesso sia maschilista. E' falso ed inoltre non condivisibile.
9) In America, giusto per lavarsi la coscienza e creare nuove facoltà di dubbia valenza scientifica, cominciarono a creare i primi corsi di studi di genere. Per me la cultura è una, è fatta da uomini e donne. Pretendere di revisionarla in nome di un maschilismo castrante è un'operazione non corretta.


Fuochi verranno attizzati per testimoniare che due più due fa quattro.

Gilbert Keith Chesterton

Offline beta

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cvd

tempo dieci giorni e si sono rivelate per quelle che sono. potevano fare di meglio.

Offline COSMOS1

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 :D
la paucineuronica riporta il tutto a modo suo
vabbè, aveva ragione chi diceva che non vale la pena parlarci e in effetti nessuno di noi si era fatto illusioni
è stata una falsa apertura, ipocrita, nell'ipotesi di poter contare sulla nostra naturale mancanza di risentimento
in ogni caso non ci abbiamo perso nulla a dimostrarci disponibili
lei resti pure a contemplare le sue ragnatele! :sick:

[da notare la lingua biforcuta: vuole capire le ragioni per cui ci sentiamo discriminati e offesi! a me sembrava che volesse segnalazioni di articoli, ma sarà che non so leggere. Se invece vuole sapere perchè ci sentiamo discriminati e offesi: ha tutto il forum da leggere (nelle sue parti pubbliche, nelle sezioni riservate c'è molto di più ma non è per l'acefala!) ma può anche frequentare una sola ora un qualunque tribunale o consultorio o ...]

Citazione
Il “dialogo” secondo gli antifemministi

Avevo rivolto un appello agli antifemministi affinché mi aiutassero a comprendere le ragioni per cui sentono discriminati e offesi gli uomini. Vorrei parlare di violenza delle donne, come viene trattata dai media, per decostruirla, per analizzarla, per vedere dove e come gli uomini sono offesi da una logica sessista che riguarda tutti. Immaginavo che gli antifemministi fossero disponibili a impegnarsi in questa direzione giacché spesso, tra gli insulti, le minacce e le provocazioni squadriste, riceviamo stimoli in questo senso o così mi era sembrato.

All’appello, come potete leggere dai commenti al post e da una apposita discussione aperta nel Forum Maschile, hanno risposto negativamente, per una ragione o per un’altra, e ho capito che il tema per loro non è quello delle violenze delle donne ma la ragione per cui si sentirebbero offesi sta proprio nel fatto che lottare e informare sulla violenza maschile sulle donne diventerebbe per loro di per se’ offensivo.

Parliamo di antifemministi che giudicano gli uomini che lottano contro la violenza maschile sulle donne “maschiopentiti”, “zerbini” e “traditori“, e giudicano le donne che lottano per tentare di diffondere una informazione corretta a tutela delle vittime di stupro, di femminidio, di stalking e maltrattamenti di ogni genere, “nazifemministe” che per ciò stesso meriterebbero di essere processate a Norimberga per presunti “crimini contro l’umanità”. Parliamo di chi passa molto tempo a commentare e contestare i post su altri siti e blog in cui si parla di violenza maschile sulle donne e le contestazioni finiscono per diventare banalizzazioni, legittimazioni degli uomini violenti, in una ricerca forsennata di motivi di rivittimizzazione degli assassini, con la frequente contestazione delle cifre della violenza di genere ed è questa anche la principale questione di cui parlano frequentemente nei loro thread. Parliamo di chi immagina che i centri antiviolenza siano covi di vipere che passano il tempo a fare il lavaggio del cervello alle donne per convincerle a denunciare i loro partner.

Del loro lessico e dei loro programmi potete leggere ampiamente QUI.

Insomma rispondono che non interessa la faccenda perché quello che vogliono – sembrerebbe – sia una cosa che non posso assolutamente fare, ovvero sposare la loro ideologia che per quello che mi riguarda giudico totalmente lontana da me.

Mi contatta comunque in privato solamente il signor MdN, che è anche quello che ha clonato (uno dei, ma il più insistente e ossessivo che rintracciato non ha perso un attimo a spifferare in pubblico il cognome di un altro clonatore del web) il nostro blog e che sta diffondendo il suo marchio con il nostro nome in ogni angolo del web, non ultimo in un recente forum, in pagine facebook, nel Forum Maschile che egli frequenta, circondato da amici solidali e affettuosi che lo incoraggiano ad andare avanti nella sua attività di diffusione delle sue idee. Il Signor MdN ha ammesso pubblicamente di aver clonato il nostro blog e di averlo fatto per ritorsione contro presunte azioni che noi avremmo compiuto ai suoi danni. Tali azioni si riassumono nella attività militante contro la violenza sulle donne, attività che lui non tollera. Poi ci confonde con altre soggettività e ancora in forma ossessiva ritiene che ogni azione che si svolge nel web, a qualunque titolo e nome, possa essere riconducibile a noi.

Di fatto reputerebbe Femminismo a Sud come il danno più grave che possa esserci per lui e i suoi sodali ed è per questo, dichiara, che ci ha clonato e che mi/ci augura – e vi riassumo tra un attimo – la galera.

Lui scrive, dicevo, e in toni civili io rispondo e anzi lo invito a spiegarmi e raccontarmi se vuole quali sono i motivi personali che lo spingono a ritenersi un nemico delle femministe. Gli chiedo di suggerirmi articoli in cui sente offesa la dignità maschile. Lui rifiuta, riscrive in toni insultanti e io ancora civilmente gli chiedo di moderare il linguaggio.

Nel frattempo leggo che lui ha intenzione di venire a “parlarmi”, e chiama a raccolta gli amici, a Livorno, durante una iniziativa alla quale parteciperà qualcuna di noi. Vorrebbe venire a diffondere, annuncia pubblicamente, un volantino in cui dice dei centri antiviolenza le oscenità sopra riportate e quelle oscenità sono contenute in un testo pubblicato sul blog nostro clone, ovvero a firma di Femminismo a Sud.

Sarei anche stata disponibile a parlargli e confrontarmi ma dato il tono delle mail gli chiedo di NON scrivermi più e di NON poter contare sulla mia disponibilità al dialogo nei suoi confronti in nessun contesto, Livorno inclusa.

Pubblico questa nota giacché il Signor MdN mente sui contenuti della nostra discussione.

Dato che lui ha pubblicato i suoi messaggi - ritenendoli “pacati” – posso anche fornirvi qualche significativo stralcio:

    “Cara acidona a Sud” è l’insulto di apertura. E io non l’ho mai insultato. Sottolineo allora che il signor MdN non può mancarmi di rispetto ed esprimere disaccordo rispetto a  ciò che ritengo contrario alle mie idee credo sia mio pieno diritto.

Mi propina la solita ricetta sulle false accuse, le donne che denunciano gli uomini violenti mentirebbero tutte,  un po’ di riferimenti a padri separati e alla Pas (argomenti sui quali in modo civile vorrei certo confrontarmi ma con i padri separati e non con gli antifemministi che di questi temi si fanno scudo e che usano a pretesto) e rispondo che:

    “Le “problematiche” di cui lei parla, se è vero che esistono con le cifre che lei spesso riporta e non lo credo affatto, vengono da lei e altre persone con le sue stesse idee descritte in modo inaccettabile. (…) Una comunicazione che punta esclusivamente a screditare le donne, ogni donna che denuncia di aver subito uno stupro, una molestia, una azione di stalking, un tentato omicidio, talvolta fornendo al pubblico alibi per cui le donne che avrebbero subito questi abusi comunque sarebbero responsabili delle violenze ricevute, non mette affatto in rilievo, se posso suggerirle, i problemi di cui lei parla. Quello che lei fa è stimolare semplicemente resistenze e difese da parte di chi tutti i giorni si ritrova a vedere messa in dubbio la propria parola contro uomini violenti che non rispondono mai delle proprie responsabilità.
    Sulla Pas non le devo alcuna spiegazione. E’ mia/nostra opinione che la Pas non sia una malattia e che non si possa medicalizzare un comportamento attraverso una diagnosi e una terapia imposta da un tribunale. Lo dicono i medici e gli scienziati. Non lo dico io. E’ una risposta autoritaria che lede i diritti di persone deboli e che mette in discussione la difesa di minori e donne in situazioni di violenza. Queste sono preoccupazioni di buon senso che dovrebbero coinvolgere anche lei se solo lasciasse spazio ad un margine maggiore di obiettività.
    Le violenze sulle donne sono in gran parte sommerse, non vengono affatto denunciate e per quelle che vengono denunciate o per le donne che sono in grave pericolo di vita non ci sono sufficienti case rifugio che possano impedirne la morte per mano di un omicida. Tant’è che sono troppe a morire. Morire uccise per mano di un ex, di un marito, un fidanzato, un padre, un figlio, un parente, un conoscente. L’Onu ha parlato di femminicidio e ha spiegato che in Italia a fronte dei 5000 posti rifugio per donne maltrattate che dovrebbero esserci ne esistono invece solo 500.
    E lei scrive dei centri antiviolenza, firmando comunicazioni in un blog che copia il nostro, che si tratta di luoghi pessimi creati per fare un danno agli uomini.“

Risponde con ulteriori insulti ritenendo egli che:

    “voi femministe siate estremamente impulsive e irrazionali. Dovete cercare di controllarvi.” (mi dà del voi?)

    “le ex vendicative siete sostanzialmente voi (…), (ed) è naturale che vogliate avere a disposizione la facoltà di vendicarvi dei vostri ex compagni privandoli dell’unica possibilità di controdifesa (parla della Pas, ma non erano gli antifemministi a dire che la Pas era uno strumento a difesa dei bambini? Qui invece sembra che si tratti o sia considerato come uno strumento utile agli ex mariti che lo intendono come “difesa” dalle accuse di stalking, maltrattamenti, e violenze varie nei confronti di donne e bambini).”

Insiste e afferma che:

    “Voi volete che tutti gli uomini siano confinati in carcere: matrimonio -> divorzio -> carcere e tracollo economico per il maschio -> casa, macchina, mantenimento e vendetta per la femmina.” (Pregiudizio di genere. Ci piacerebbe sapere: Noi chi?)

Nel suo delirio aggiunge che:

    “nel presente dai vostri ex (guadagnava troppo poco per potervi permettere di abitare con la villa al mare? non vi regalava almeno una volta a settimana le scarpe che vi piacciono tanto?), dalla vostra volitività ed egoismo che vi spinge a fare false accuse per poter vedere il maschio incarcerato ed umiliato.” (continua a darmi del voi!)

E conclude così:

    “un giorno pagherete per i vostri crimini.“

A ciò rispondo chiedendo se si tratta di una minaccia, che vorrei non ricevere più sue comunicazioni e che vorrei comunque non dover subire la sua presenza a Livorno perché sapere che una persona che si rivolge a me in questo modo può voler “parlarmi” durante un incontro pubblico dedicato a questioni ai quali lui, evidentemente, si oppone mi provoca certamente uno stato d’ansia. Certo, non so se ha capito che l’argomento dell’incontro è la lotta contro la precarietà e dunque una riflessione collettiva che tocca si la violenza di genere ma è puntata al fatto che sostanzialmente le donne vogliono essere economicamente indipendenti e poter lavorare per vivere.

Egli risponde:

    “Stai tranquilla, nessuno ha intenzione di torcerti un capello: da parte mia vi preferisco di gran lunga al sicuro, dietro le sbarre di un carcere piuttosto che al pronto soccorso o al cimitero. Non voglio che diventiate delle martiri, ma solo che paghiate sotto il profilo legale per il vostro concorso morale alle decine di migliaia di uomini ingiustamente umiliati dalle false accuse che avete istigato con la vostra brillante storiella della donna sempre vittima incapace di mentire. Come hanno condannato i nazisti condanneranno anche voi, e io faro’ di tutto perche’ questo avvenga. Ci vediamo“

Sintesi: usa il nome di Femminismo a Sud, mi insulta, si autoinvita ad una iniziativa per “parlarmi”, mi minaccia di un fantomatico processo per crimini dell’umanità che lui perseguirebbe nei nostri confronti. Dite che conversare con questo individuo sia cosa rassicurante? Voi come chiamereste l’interesse di questa persona nei nostri confronti, un interesse che va avanti da anni?

Insisto. Vorrei ancora parlare con gli antifemministi ma con quelli di buon senso che non mi insultano né minacciano la mia incolumità. Con gli altri è bene che parli l’avvocato.
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Offline Achab

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Massima solidarietà a falseaccuse. Come sempre, inevitabilmente e inesorabilmente, degli uomini hanno voluto dare fiducia a delle donne ancora una volta, hanno voluto fare uno sforzo per credere contro ogni ragionevolezza ed esperienza passata, e ovviamente è andata male.

Niente di nuovo: il giochino di attirare e poi respingere, ormai praticato a tutte le età e con dietro la forza della legge ad amplificarne a dismisura le conseguenze. Occhio falseaccuse che le false accuse possono arrivare davvero da gente del genere, e se anche poi non vanno da nessuna parte è una bella seccatura. Io ho rischiato una denuncia per stalking da una mia ex-collega che dopo averci provato spudoratamente è andata in giro a dire che la molestavo con continue telefonate (3 o 4 in tutto distanziate di settimane, e ogni volta mi proponeva di "vederci senz'altro più avanti" e di risentirci per decidere quando) e che mi aveva visto "aggirarmi in modo sospetto vicino a casa sua" (si era appena trasferita dopo aver lasciato il suo ragazzo e non sapevo neanche il suo indirizzo!)

Offline Guit

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Massima solidarietà a falseaccuse. Come sempre, inevitabilmente e inesorabilmente, degli uomini hanno voluto dare fiducia a delle donne ancora una volta, hanno voluto fare uno sforzo per credere contro ogni ragionevolezza ed esperienza passata, e ovviamente è andata male.

No. Degli uomini hanno voluto dare fiducia "a FaS", ed è andata male, non "a delle donne", le donne non sono FaS.

Consiglio ancora una volta di evitarle.

Secondo me ciò che si deve fare è altro. Si deve ignorarle, nel modo più assoluto, e prepararsi a reagire alle loro eventuali azioni legali. Quindi eventualmente leggere ciò che scrivono e registrare le diffamazioni nei nostri confronti, senza rispondere. Come fanno loro.

Ho letto nel loro blog che tale mary (la Mary.87 che s'è iscritta qui), dice di avere aperto "un post" nel nostro forum e che poi sarebbe stata insultata. Va cercando adesioni per denunciarci. Come fanno i mafiosi, ma lei non è una mafiosa. E' solo una femminista. Ma nel suo caso, anche se fossi una femminista, prenderei lo stesso le distanze.

Bene: visto che nel suo innocente post insinua e afferma le seguenti cose:

- "che razza di gente frustrata si nasconde in questa community", non è ravvedibile di denuncia.

- "hO LETTO DIFFAMAZIONI VERSO DONNE CHE LOTTANO CONTRO LA VIOLENZA QUOTIDIANA NON DEI MASCHI MA DA GENTE COME VOI", elemento diffamante che insinua l'agire violento da parte dei forumisti.

- "Non oso immaginare chi si nasconde dietro i vostri profili. pregiudicati, possibili violentatori, possibili assassini, mariti violenti", aperta diffamazione.

Io non vado per vie legali, mai. Ma se parte la strategia femminista di portare davanti ai giudici il dissenso popolare, cioè se pretendono di "copiare" in politica quello che fanno nelle separazioni. Da parte mia sarà raccolto l'invito.

Domani vado dall'avvocato e inizio a preparare le carte. L'azione legale sarà mia e solo mia, a titolo personale, pagata da me. E partirà solo SE e ripeto e ribadisco SE sarà portata avanti un'azione legale nei confronti di questo forum.

Lei signora Mary, continui a diffamare pubblicamente e a cercare al tempo stesso adesioni per denunciare quelli che sono stati diffamati da Lei.

Io non accetto di essere etichettato come possibile violentatore o assassino per il semplice diritto di esprimere le mie idee nel WEB.

Aggiungo che il suo post diffamante è pubblico e leggibile da parte di chiunque a questo indirizzo:

http://www.metromaschile.it/forum/dialoghi-sulla-qm/ho-letto-cose-terribili-in-questo-forum/



« Ultima modifica: Marzo 07, 2012, 00:30:35 am da Guit »
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Aggiungo, se non fosse chiaro, che io, a differenza di altri, so distinguere. Non credo in alcun modo che femminismo-a-sud sia unitariamente come la signora Mary. La mia EVENTUALE denuncia NON sarà diretta nei confronti di femminismo-a-sud, bensì nei confronti della signora Mary, per adesso, o di altri che pratichino la aperta diffamazione nei MIEI confronti. Come iscritto e partecipante organico di questo forum.




« Ultima modifica: Marzo 07, 2012, 00:36:47 am da Guit »
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Adesso signora Mary la sfido. In ciò che ho scritto sopra, che è da un punto di vista legale ineccepibile, c'è un bug nascosto. Vediamo se lei e i suoi avvocati lo scoprono ...




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Guit, non credo che la FaS ci vogliano denunciare, se loro vogliono sinceramente dialogare, non possiamo dire pregiudizialmente no, a patto che questo dialogo avvenga in "campo neutro" e che da entrambe le parti non avvengano minacce legali e ingiurie .
«La folla che oggi lincia un nero accusato di stupro presto lincerà bianchi sospettati di un crimine».
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ma dai Jason, ma hai letto quel che ho riportato?
è evidente che non vogliono (non sanno) dialogare
io ho sempre sostenuto il dialogo con chiunque (non solo su questo terreno della QM)
ma queste veramente sono un caso disperato: il vertice della presunzione, dell'ignoranza, della chiusura mentale e della malafede nello stesso tempo!
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Guit, non credo che la FaS ci vogliano denunciare, se loro vogliono sinceramente dialogare, non possiamo dire pregiudizialmente no, a patto che questo dialogo avvenga in "campo neutro" e che da entrambe le parti non avvengano minacce legali e ingiurie .

Io parlo della signora Mary, e a titolo strettamente personale. Non parlo di FaS, bensì di singole specifiche persone che dovessero praticare la diffamazione nei miei confronti, anche in forma indiretta ma sostanziale, come nel caso in questione. Si dà il caso che la promozione della denuncia nei confronti delle risorse momas l'ho letta sul loro sito, scritta dalla signora Mary, ma se l'avessi letta da un'altra parte sarebbe stata la stessa cosa.

Questa persona ha minacciato azione legale direttamente qui, e va cercando soluzioni in giro per realizzare le proprie intenzioni.

Ho scritto tutto ciò pubblicamente perché agisco solo "in reazione a". Se avessi voluto essere io l'iniziatore l'avrei fatto senza scrivere nulla.

Questa sera avrò un incontro in cui definirò meglio le cose.

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Offline Guit

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Alcune iscritte a FaS organizzarono un'azione di commando su wikipedia, per costruire una falsa accusa nei miei confronti e farmi bannare. Le persone che hanno operato il ban sapevano che si trattava di false accuse e hanno quindi agito in delinquere.

Si tratta di un comportamento che non ammette scrupoli morali, estremamente disonesto, simil-mafioso.

C'è gente che se può farlo, non si fa scrupolo alcuno di usare metodi sporchi per tacitarci. Quindi mi inizio a tutelare.

Non conoscono dissenso, contraddittorio, onestà.

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ma dai Jason, ma hai letto quel che ho riportato?
è evidente che non vogliono (non sanno) dialogare
io ho sempre sostenuto il dialogo con chiunque (non solo su questo terreno della QM)
ma queste veramente sono un caso disperato: il vertice della presunzione, dell'ignoranza, della chiusura mentale e della malafede nello stesso tempo!


Sì Cosmos, ma vedo che nel loro blog incominciano a pubblicare anche i commenti di quemmisti e padri separati. Cosa che prima non succedeva .
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@ Jason: è un passo avanti se prima ci ignoravano e adesso ci insultano  :cool: may be darly

@ Rob: assurdo. Se ti serve un supporto di qualunque tipo. Ricordati che c'è anche Sua Eminenza, chissà ...
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nei miei incubi notturni  :cool: questa notte  mi è venuto da ridere:

le FAS vorrebbero le nostre confidenze su perchè ci sentiamo discriminati?  :w00t: ma fatemi il piacere: basta aprire gli occhi per vedere il furto sistematico di energie, creatività, volontà perpetrato nei nostri confronti con l'inganno. Cara FikaSicula se la cosa ti interessa davvero basta che tu apra gli occhi.

Invece io davvero vorrei che le FAS ci spiegassero il loro risentimento perenne.
Cioè, fatemi capire: il figlio di Terzani a New York apre la porta ad una donna e quella lo insulta? Non bastava dire (se proprio non riteneva di meritare tale cortesia): prego dopo di lei?
Margherita Hack l'altra sera intervistata a RAI1 per l'8 Marzo alla domanda se fosse mai stata  discriminata rispose: una volta sola tornando da un esame di matematica dove aveva preso 23 un ragazzo le disse "bhè per una donna ...". Se le discriminazioni che patiscono le donne sono queste!
Ma allora da dove origina il loro costante risentimento? e non mi tirino in ballo che una volta ... Va bene, ammettiamo che forse una volta, ma nessuna donna vivente ha eventualmente subito le ingiustizie di una volta, neppure la Hack che pure non è giovanissima. Perchè allora questo desiderio di vendetta che va ben oltre la necessaria parità (oggi se volessimo chiedere la parità sono molte di più le cose che le donne devono concedere a noi che non il contrario!)

Allora, FikaSicula, se vuoi ti apriamo un thread apposito. Raccontaci le ragioni del tuo risentimento. Facci capire.  :bye:
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