Non sono d'accordo con te Guit,per un semplice motivo:
Per ricevere rispetto,bisogna darne.
Ovvero,dal momento che le femministe NON CI RICONOSCONO,noi non siamo obbligati a riconoscere loro.
Che cosa vuol dire che non ci riconoscono?
Vuol dire che loro quando si riferiscono a noi di prassi usano termini come fasciomaschilisti,violenti,stupratori e quando sono di buon umore e hanno solo voglia di canzonarci ''maschietti''.
Loro non ammettono per noi l'esistenza,noi non dovremmo esserci,e se proprio dovessimo esserci dovremmo esserci in galera.
E noi dovremmo autocensurarci quando qualcuno dice fikasecca?
Questo si chiama doppio standard.
Noi non dobbiamo rispetto a chi non ci deve rispetto,e non dobbiamo riconoscere chi non ci riconosce.
Ovvero,nel momento in cui saremo chiamati qemmisti,tremilisti,o tutt'al più mascolinisti come ultima ratio,noi ci sentiremo obbligati a chiamare loro femministe.
Se invece di maschi o maschietti,saremo chiamati uomini,se invece di stupratori o violenti,saremo definiti cittadini che difendono i loro diritti,o tutt'al più,che fanno i loro interessi,noi dovremo cambiare il nostro atteggiamento.
Altrimenti noi non abbiamo nessun dovere.
In questo momento mancare loro di rispetto ha quasi addirittura una funzione pedagogica,dal momento che loro sono 40 anni che mancano di rispetto,e per contro ne ricevono e vengono addirittura glorificate come ''difensori dei diritti umani''',e noi siamo i primi che le prendiamo per il culo,e saremo anche probabilmente,i primi che lo otterranno da loro,non certo dandoglielo gratis.
Il rispetto si deve guadagnare.Non va dato così,perchè noi siamo ''corretti''...