Torino, "strega" un disabile e gli svuota il conto con sesso e minacce
«Bimba». È così che Pasquale chiamava la sua fidanzata. Un vezzeggiativo per indicare una donna che in realtà della "bimba" non aveva più né l'età né l'innocenza, visto che a Pasquale, un disabile mentale, ha sottratto decine di migliaia di euro in quattro anni di "fidanzamento", circuendolo con scuse, minacce e rapporti sessuali.
Pasquale (il nome ovviamente è di fantasia) è un torinese 55enne. La sua "bimba" invece è Mimoza Gaba, un'albanese di 52 anni sposata con un italiano. I due si conoscono nel 2008 in un bar e lei intuisce subito che quell'incontro fortuito potrebbe farle comodo, tanto che «in quell'occasione lei si è accompagnata a me - ha raccontato Pasquale ai carabinieri, come si legge nell'ordinanza firmata dal gip Eleonora Montserrat Pappalettere - e subito dopo siamo andati in un albergo dove abbiamo consumato un atto sessuale». Il deficit di Pasquale, come affermato anche dal consulente incaricato dal pm Enrica Gabetta, è «facilmente riconoscibile da chiunque abbia rapporti con lui» e la Gaba decide di approfittarne. I due cominciano a frequentarsi assiduamente e Pasquale si innamora di quella donna, anche se lei spesso gli chiede dei soldi in prestito. Il conto in banca di Pasquale si assottiglia alla stessa velocità con la quale si gonfia quello di Mimoza: secondo quanto accertato dai carabinieri della compagnia Oltredora, al comando del maggiore Luigi Isacchini, nel 2008 Pasquale preleva 22.800 euro, nel 2009 altri 35.200 euro, l'anno dopo 61.600 euro. Ma non basta: nel 2011 addirittura 127.200 euro e nei primi due mesi di quest'anno altri 9.100 euro. In totale sono 255.900 euro.