Profumo immagino che sappia benissimo che rendimento scolastico e occupazione sono cose diverse, fa solo finta di non saperlo. Si dovrebbe prendere la totalità del lavoro nazionale e vedere in quale percentuale esso richiede un titolo di studio superiore alla scuola dell'obbligo.
Ma l'ordine di pensiero al quale rispondono queste autorità filo-tecnocratiche è quello secondo il quale la donna deve essere educata a rinunciare alla maternità; deve farsi fin da giovane un'idea di sé, deve immaginarsi, impegnata studiosa e lavoratrice, sportiva ed esploratrice, soldata, ministra, manager e poi, se proprio ci scappa un pensierino intorno ai trenta, se proprio non riesce a farne a meno, può dedicarsi, per il minor tempo possibile, a fare quell'1,3 circa di figlio, che se non sbaglio è l'attuale media nazionale. Questa cosa sta loro veramente a cuore, loro se la donna si mette in testa di fare la mamma si dispiacciono parecchio. Vogliono evitarle a tutti i costi questa tragedia. Sono buoni i nostri politici.
Il rendimento scolastico è solo un modo per inculcare alle ragazze che il loro posto è fuori, sempre e comunque, e che a casa ci devono stare per niente, meno degli uomini, perché sono più brave a scuola.
C'è gente che si indigna se provi a dire che le donne, considerate nell'insieme, per realizzarsi anche come madri, spostano parte della loro attenzione e del loro lavoro sul figlio, e questo le allontana di alcuni punti percentuali dagli uomini, se si guarda solo all'occupazione retribuita. Fare un'osservazione così innocente e verosimile, ti trasforma in misogino.
Esigere la parificazione uomo-donna equivale a dire una cosa secondo me gravissima: non si riconosce il tempo materno come produttivo, e la donna lavora solo quando guadagna, è solo lì che trova dignità, e se aveva scelto di fare la madre, stava sbagliando.
Lo faccia per l'ONU. Signora.
Sono talmente terrorizzati dall'idea che alle donne possa venire in mente di rimettersi un po' più di tempo a casa a fare figli (salterebbe il programma mondiale neo-malthusiano), che spingono per farci stare lui, il mammo. Le pubblicità delle auto fanno il "drive the change" su questi temi, i ministri progettano congedi forzati, gli uomini li massacrano per farli diventare mansueti e attaccargli, simbolicamente, la tetta finta di latte in polvere al petto per alimentare il neonato. Tutto purché la donna se ne vada di lì, da quella casa dove, lo sapete com'è fatta, comincerebbe a sfornare pargoli aritmeticamente pericolosi.