Ciao a tutti,questa è per me la prima volta in questo sito, io sono certamente tra quelli meno colpiti, "almeno economicamente", io non ho, per ora, storie di matrimoni finiti ai ferri corti, in compenso ho avuto delle sapienti attrici opportuniste travestite da brave ed indifese donne divorziate vittime di mariti ingrati, bisogna riconoscere che come sanno fingere loro..., voglio comunque credere che passato questo mio momento di grande rabbia, per essere stato abilmente usato, riuscirò a vedere che forse esistono anche brave donne, insomma anche tra noi maschietti ci sono non pochi che a loro volta fanno cose poco oneste.
Perdonate lo sfogo, in realtà sto scrivendo per l'assurda sentenza, che, ancora una volta protegge giustamente le donne, ma ingiustamente l'uomo, mi chiedo se a fronte di tali evidenti ingiustizie non sia il caso di punire tali giudici facendogli rifare gli esami di ammissione a giurisprudenza, forse la volta dopo se ne guarderebbero bene dal dare sentenze di parte.
Fermo restando che non conoscendo direttamente la questione, e supponendo che l'uomo sia in buona fede, quindi, realmente ha perso il lavoro e non ne sta ottenendo di nuovi, come ne esce vivo se nemmeno la legge è equa sufficientemente da dargli l'opportunità di rifarsi una vita e adempiere ai suoi doveri ? Esiste un ente a cui rivolgersi per essere protetti o cautelati da tali ingiustizie ? Anche se per ora, data la batosta ricevuta, non credo tornerò presto a far vita di coppia, preventivamente mi informo hehehehe .Grazie