In rilievo > Leggi, sentenze e doppi standard antimaschili
Quando il coniuge è "maschio"
ilmarmocchio:
Ogni cittadino, specie se istruito o colto, ma senza esperienza pratica di tribunali, crede che la legge sia quella scritta nei codici.
No. La legge applicata e interpretata, e spesso stravolta.
Possono aversi sentenze contrastanti sullo stesso fatto .
la verità è che le sentenze le producono i giudici.
Commettono anche errori, non raramente voluti.
In pratica non sono sanzionabili, quindi possiono fare quello che vogliono.
Cosa può fare un cittadino ?
niente.
Il dirtto è forza, non giustizia.
Senza potere coercitivo non c'è diritto
tutto qui
Cad.:
http://www.studiocataldi.it/news_giuridiche_asp/news_giuridica_11965.asp
Mantenimento: lui ha una busta paga da 1.000 euro ma dovrà pagarne 1.100 alla ex
E' sempre più difficile comprendere quali siano i criteri adottati dai diversi Tribunali italiani per determinare la misura del mantenimento in caso di separazione. In mancanza di tabelle di legge risulta evidente che la decisione non potrà che essere presa caso per caso. Accade sempre più spesso però di avere a che fare con situazioni limite come quella che ha coinvolto un padre separato che, pur avendo depositato la documentazione fiscale attestante un suo reddito mensile di circa 1.000 euro (questa la sua busta paga), si è visto condannare al pagamento di un assegno di mantenimento di 1.100 Euro mensili in favore della ex moglie (oltretutto titolare di reddito autonomo) e della figlia minorenne. La decisione è del Tribunale di Ascoli Piceno (sentenza n. 312/12) che nella parte motiva del provvedimento ha preso in considerazione la situazione patrimoniale della coppia in costanza di matrimonio. Nella fattispecie la ex moglie ha documentato un reddito mensile di 456 euro mentre il marito ha documentato un reddito mensile di 1.000 euro. Secondo il Tribunale però la donna data l'età non può avere prospettive di miglioramento della sua situazione occupazionale, mentre il reddito documentato dal marito non sarebbe credibile dato il tenore di vita che la coppia avrebbe avuto in passato. In sostanza secondo quanto si legge in sentenza, è necessario che il marito garantisca un assegno alla ex moglie che le consenta di far fronte alle proprie difficoltà economiche per garantirle uno stato di vita paragonabile alle condizioni ante separazione quando il menage coniugale le assicurava una situazione di vita serena e di buon livello medio. Insomma il Tribunale ha presunto che se la coppia ha avuto in passato un tenore di vita più elevato, rispetto a quanto documentato da entrambi, verosimilmente è il marito ad avere un reddito maggiore rispetto a quanto indicato in busta paga. I modelli unici prodotti dal marito, secondo il Tribunale, non sarebbero idonei a dimostrare le reali risorse patrimoniali ed economiche della coppia e pertanto, tenendo conto della qualità di vita pregressa si devono ipotizzare capacità patrimoniali maggiori. Di qui la decisione di fissare il mantenimento nella complessiva somma di 1100 Euro.
(24/05/2012 09:00 - Autore: N.R.) -
Tratto da: Mantenimento: lui ha una busta paga da 1.000 euro ma dovrà pagarne 1.100 alla ex
(Fonte: StudioCataldi.it)
E' il marito che si presume avesse un reddito maggiore di quello dichiarato in busta paga?
Non commento nemmeno.
ilmarmocchio:
ma come sono possibili abomini come questo ?
io non sono un legare/giurista, ma proprio non riesco a capire.
vnd:
--- Citazione da: Peter Bark - Aprile 01, 2012, 14:28:51 pm ---a riprova che le donne sanno benissimo come funzionano le cose nei tribunali.fatelo presente a FikaSikula ,visto che fa parte di un femminismo (!?) diverso rispetto a quello nostrano forse ci aiuterà a cambiar le cose.
--- Termina citazione ---
Sono nuovo...
Stai scherzando immagino.
Sai... non vorrei che un ragazzino, passando di qui, leggendo, ti prendesse in parola.
vnd:
wolf
Ciao a tutti,questa è per me la prima volta in questo sito,
vnd
benvenuto.
sono nuovo anch'io.
wolf
tra noi maschietti ci sono non pochi che a loro volta fanno cose poco oneste.
vnd
detesto che si usi il temine "maschietto". Abbi pazienza ama ti sarei grato se non lo usassi e se, anzi, mi aiutassi in questa campagna di sensibilizzazione.
wolf
Anche se per ora, data la batosta ricevuta, non credo tornerò presto a far vita di coppia, preventivamente mi informo hehehehe .Grazie
vnd
La vita di coppia, ognuno a casa sua, non comporta nessun problema.
Tanto... non credere che una donna ti possa tornare utile. Non han voglia e non sanno più far niente.
In più... se sei tu ad organizzarti i lavori domestici e la spesa, fai in un'attimo.
Poi... sai... c'è la lavastoviglie, la lavatrice... e se, come me, non hai voglia di pulire e stirare, paghi una che lo faccia senza romperti troppo i c0glioni.
Se invece c'è l'inutile interferenza di una che vuole a tutti i costi complicarti la vita, sei finito
Se te lo puoi permettere, nel senso che dividere riscaldamento, tasse e affitto fa sempre comodo ma potendo è meglio pagarseli per intero... è meglio vivere per conto tuo e accettare, al massimo, brevissimi periodi di convivenza.
Nel caso tu sia un comune mortale, invece, sei davvero f0ttuto, soltanto se fai figli o se decidi di dividere un mutuo.
Ma sai... prima o poi... i figli... sennò che viviamo a fare?
In ogni caso, prima di iniziare una convivenza, tale per cui lei voglia spostare la residenza presso una casa TUA, sappi che esiste una dichiarazione particolare da presentare in Comune... grazie alla quale, se non ci sono figli, in caso di fine della convivenza lei non possa rivendicare la "buona uscita".
Come sai, NON ACCETTARE DI SPOSARTI.
Se convivi e lei, essendo tr0ia, ti lascia, ci rimetti soltanto gli alimenti per i figli e la casa che puoi sempre rivendere.
Se invece hai fatto lo SBAGLIO di sposarti, devi sottostare anche alla beffa di pagarle gli alimenti.
Perché le donne sono delle furbastre, a meno che non sono dei cessi o singolari idealiste, non si innamorano mai di uno che guadagna meno di loro.
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